Cultura e ambiente, tesori trascurati
La denuncia arriva da Florens 2012, la Biennale che vuole fare del nostro patrimonio artistico e paesaggistico una risorsa per la rinascita, anche economica, del Paese.
Nel rendering, un'idea del lavoro
che affronterà Mimmo Paladino per costruire la croce in Piazza Santa
Croce a Firenze.
Natura e cultura salveranno l'Italia. Se solo lo
vorremo. Il primo merito di Florens, la Biennale dei
beni culturali e ambientali nata nel 2010, è quello di
ricordarci una verità spesso dimenticata: siamo il Paese con il più
grande patrimonio storico-artistico (per 2.500 anni ne abbiamo avuto il
primato) e possediamo un paesaggio che il mondo intero ci invidia. A
questa realtà non corrispondono una stretegia e una politica adeguate.
La speranza è che almeno la crisi in cui siamo precipitati ci apra gli
occhi, facendoci cogliere le potenzialità di tale risorsa.
Florens 2012 - la seconda edizione della Biennale, in programma dal 3 all'11 novembre a Firenze - cade in un momento favorevole: la scadenza elettorale della primavera prossima e, appunto, la congiuntura economica sfavorevole. L'obiettivo sarà, ha detto Andrea Carandini, uno dei direttori, di convincere almeno un politico che questa è la questione cruciale per il nostro Paese. Per questo istituzioni private e pubbliche, teatri, musei, festival, ricerca scientifica, editoria, artigianato, fiere si incontreranno per studiare proposte concrete da sottoporre alla classe politica.
Dopo il grande successo del 2010, quando l'avvento della Biennale destò dibattito e confronto, l'edizione 2012 annuncia grandi contenuti: 350 relatori da tutto il mondo, un articolato Forum internazionale, oltre 40 tra convegni e tavole rotonde, lectio magistralis, eventi e installazioni urbane, aperitivi culturali e appuntamenti musicali (tutti a ingresso libero). La direzione è stata affidata a Mauro Agnoletti, per quanto riguarda il paesaggio e la pianificazione del territorio, ad Andrea Carandini, per quanto riguarda l'aspetto culturale, e a Walter Santagata, per quanto riguarda l'economia.
Florens 2012 - la seconda edizione della Biennale, in programma dal 3 all'11 novembre a Firenze - cade in un momento favorevole: la scadenza elettorale della primavera prossima e, appunto, la congiuntura economica sfavorevole. L'obiettivo sarà, ha detto Andrea Carandini, uno dei direttori, di convincere almeno un politico che questa è la questione cruciale per il nostro Paese. Per questo istituzioni private e pubbliche, teatri, musei, festival, ricerca scientifica, editoria, artigianato, fiere si incontreranno per studiare proposte concrete da sottoporre alla classe politica.
Dopo il grande successo del 2010, quando l'avvento della Biennale destò dibattito e confronto, l'edizione 2012 annuncia grandi contenuti: 350 relatori da tutto il mondo, un articolato Forum internazionale, oltre 40 tra convegni e tavole rotonde, lectio magistralis, eventi e installazioni urbane, aperitivi culturali e appuntamenti musicali (tutti a ingresso libero). La direzione è stata affidata a Mauro Agnoletti, per quanto riguarda il paesaggio e la pianificazione del territorio, ad Andrea Carandini, per quanto riguarda l'aspetto culturale, e a Walter Santagata, per quanto riguarda l'economia.
In questo rendering, l'abbraccio
degli ulivi al Battistero.
Il Forum, in programma da giovedì 8 a sabato 10
novembre, verterà su tre temi portanti: conservazione e
valorizzazione dei beni culturali, paesaggio e industrie creative. Ben
12 ricerche, coordinate dai tre direttori culturali e realizzate
specificamente per Florens 2012, saranno presentate nell'ambito del
Forum. Le tavole rotonde indagheranno ancora più a fondo i temi del
Forum in sette appuntamenti nella Sala de' Dugento a Palazzo Vecchio. I
massimi esponenti della cultura, in ogni sua espressione, si
confronteranno e porteranno le loro esperienze nei convegni. Alberto
Asor Rosa, Andrea Carandini, Mimmo Paladino, Gaetano Pesce, Vandana
Shiva e Gustavo Zagrebelsky terranno le lectio magistralis.
Ferve già l'attesa per alcuni degli eventi che animeranno Florens. Paladino realizzerà in Piazza Santa Croce una maestosa croce di 80 metri per 50 lavorando su blocchi di marmo. In contemporanea, i crocifissi lignei di Donatello, Brunelleschi e Michelangelo saranno esposti per la prima volta insieme nel Battistero di Santa Maria del Fiore. Due iniziative di grande valore simbolico, che uniscono presente e passato e chiamano in causa le radici cristiane della nostra identità culturale. In Piazza San Giovanni, poi, 70 ulivi secolari abbracceranno idealmente il Battistero, materializzando quel connubio fra arte e natura su cui si deve fondare il nuovo Rinascimento italiano.
Info: www.fondazioneflorens.it
Ferve già l'attesa per alcuni degli eventi che animeranno Florens. Paladino realizzerà in Piazza Santa Croce una maestosa croce di 80 metri per 50 lavorando su blocchi di marmo. In contemporanea, i crocifissi lignei di Donatello, Brunelleschi e Michelangelo saranno esposti per la prima volta insieme nel Battistero di Santa Maria del Fiore. Due iniziative di grande valore simbolico, che uniscono presente e passato e chiamano in causa le radici cristiane della nostra identità culturale. In Piazza San Giovanni, poi, 70 ulivi secolari abbracceranno idealmente il Battistero, materializzando quel connubio fra arte e natura su cui si deve fondare il nuovo Rinascimento italiano.
Info: www.fondazioneflorens.it
Paolo Perazzolo / famigliacristiana.it