Cilento, da patria dieta mediterranea a luogo sacro. Tracce passaggio di S.Francesco e apostoli

(ANSA) - MILANO, 31 MAR - Da patria della dieta mediterranea a luogo di testimonianze sacre. Il Cilento, quell'area tra colline e mare che si snoda dalla Campania, nel salernitano, fino alla Basilicata, punta ad affermarsi come meta da turismo religioso. Per il Cilento pare sia passato l'Apostolo Paolo diretto a Roma dove venne martirizzato. E ad Agropoli, una delle perle della zona, nel 1222 avrebbe parlato ai pesci San Francesco su uno scoglio, che porta ancora il suo nome.

Si intitola appunto 'San Francesco ad Agropoli..ed ivi predicando accorse una gran moltitudine di pesci' , una ricerca di Giuseppe Palma e di Gianfranco De Feo, due cilentani che hanno già all'attivo altri studi alla scoperta di tutti gli aspetti, non ancora abbastanza svelati, della zona. "Possiamo certo dire, senza ombra di dubbio, che il Cilento antico, per la sua felice posizione geografica, di preziosa e fondamentale importanza strategica - affermano gli autori - si è rivelato quale crocevia e culla della crescita e della propagazione del Cristianesimo in tutto il mondo".

Nel Cilento arrivarono, dalla Bretagna a Velia (già sede di interessanti complessi archeologici), le spoglie dell'Evangelista S. Matteo, per essere traslate prima nella piana di Casalicchio a Casalvelino, altra località turistica marina, e poi a Salerno, di cui è patrono. Ma è in particolare sulla figura di San Francesco che si concentra la ricerca.


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