Turismo: Franceschini, pronto un decreto per rilanciare il settore
(ASCA) - Roma, 6 mag 2014 - Il governo sta lavorando a un
decreto sul turismo che avra' come punti essenziali la
promozione unica dell'Italia all'estero, superando la
frammentazione regionalistica e anticipando la riforma del
Titolo V della Costituzione. Lo ha annunciato il ministro dei
Beni e delle Attivita' Culturali, Dario Franceschini, che ha
partecipato al Senato all'incontro dell'Osservatorio
parlamentare sul Turismo.
''Sono sempre piu' convinto - ha detto Franceschini - di
cio' che dissi il giorno del giuramento del governo, cioe'
che sono alla guida del principale ministero economico del
Paese, perche' nell'era della globalizzazione la vera
opportunita' di crescita del Paese e' investire sulla
bellezza, sull'ambiente, sulla cultura e sul turismo. Lo
scetticismo degli operatori e' giustificato, perche' la
politica non ha ci ha mai creduto. Ma questo governo, che e'
guidato dall'ex sindaco di una grande citta' d'arte, vuole
portare il turismo e la cultura al centro delle politiche di
crescita del Paese. Per riprendere il dialogo con gli
operatori riapriremo il Comitato Permanente sul Turismo che
si affianchera' al Laboratorio digitale che abbiamo gia'
varato per raccogliere le migliori idee ed esperienze per il
rilancio del turismo''.
Franceschini ha infine assicurato che il turismo sara'
anche al centro del semestre di presidenza europea
dell'Italia e che il governo si battera' per ottenere per le
nostre spiagge e per le nostre guide turistiche la
dichiarazione di specificita' gia' ottenuta dalla Francia per
garantire una maggiore tutela ai nostri operatori.
Tra le altre misure da inserire nel decreto di prossima
approvazione: la digitalizzazione del turismo, con il
rilancio del Portale Italia e incentivi fiscali per alberghi
e aziende; il rilancio della formazione e degli istituti
turistici; premi per le start up di settore; progetti
specifici per i diversi ''turismi'' (culturale,
enogastronomico, ecosostenibile...) e focus sul Mezzogiorno,
che ancora non riesce ad attrarre flussi sufficienti di
turisti se e' vero, come attesta un'indagine dell'Universita'
di Salisburgo basata sul tracciamento dei telefonini, che
l'85% dei turisti stranieri si fermano a Roma ma solo il 15%
vanno a Sud, fino alla Sicilia.
red/mar
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