di Alessandra Rotili
Il bacio di Klimt con vista sulle luminarie del Belvedere, il grande albero della Rathaus e quello del castello di Schonbrunn, l’odore della cannella che evapora dall’apfel punch e quello dello zenzero del panpepato. E ancora la musica che risuona nelle tante chiese sparse in ogni angolo e che si prepara al gran concerto di Capodanno. A Vienna il Natale è ancora da fiaba: la capitale austriaca, perla di quel regno asburgico sfarzoso quanto malinconico, per la magia dell’Avvento trasforma piazze, vicoli e luoghi di interesse culturali, in un trionfo di luci, colori e profumi. Il clima rigido e piovoso non toglie fascino alla città che aspettando il 25 dicembre accoglie i turisti al top della forma: in versione natalizia il fascino infatti aumenta, e non a caso le visite in questo periodo registrano il boom.
Complici quei mercatini di Natale diventati quasi un luogo di culto: il più imponente è quello che domina la piazza davanti al Municipio, con le grandi decorazioni rosse che danno il benvenuto sulla Ringstrasse. Entrati ci si può perdere tra i duecento chioschi di legno accuratamente addobbati dove dolci e bevande calde si mescolano a wurstel e pane nero, campanelle di vetro, angeli di porcellana, stelle di cannella e mandarini essiccati. Più piccolo, ma incastonato tra alcuni dei musei di pregio della città, c’è quello di Maria-Theresien Platz, che offre una pausa gradevolissima ai visitatori delle belle arti e di storia naturale. In un luogo privilegiato, sulla collina del Belvedere, il villaggio allestito fuori al castello che ospita la pinacoteca custode di alcuni dei gioielli di Klimt, prolunga la magia vissuta davanti alle oniriche tele del pittore viennese. Qui soprattutto di sera l’atmosfera barocca è inimitabile.
Come quella che offre il mercatino di Schonbrunn, la residenza estiva degli imperatori di un tempo: la reggia che fu teatro dell’amore tormentato tra l’imperatore Francesco Giuseppe e sua moglie Elisabetta, troneggia dietro l’albero illuminato e ‘abbraccia’ il mercatino dove tra artigianato e cibo si può assistere a concerti in perfetto Christmas style e anche allo showcooking dei maestri pasticcieri alle prese con lo strudel. E c’è tantissimo Natale anche nel cuore della città: tra le vie lastricate, con le ore scandite dalle campane della Stephansdom e le fette di Sacher gustate come un rito sotto le luci soffuse dell’Hotel-caffè che a questa torta ha dato vita, le luminarie e i mercatini impazzano: pochi stand, con le carrozze sullo sfondo, nell’allestimento che costeggia la piazza che prende il nome dalla gotica cattedrale.
Tutto bianco invece quello che si stende davanti alla Hofburg, il palazzo di città degli imperatori: fuori bancarelle candide, dentro la collezione monstre di argenteria degli Asburgo e il museo dedicato alla principessa Sissi. Anche i giardini di Karlsplatz davanti all’imponente chiesa dalla grande cupola ospitano il mercato con ampi spazi dedicati ai bambini, o le vie di Spiettelberg dove trionfano l’arte e l’artigianato. Ma anche in questo Natale Vienna non declina certo al suo ruolo di regina della musica: non ci sono solo i concerti per turisti propinati in strada da giovani in costume d’epoca, camminando per le vie dell’Inner Stadt, il cuore della città, ci si può infilare nella Augustinerkirche, già teatro delle nozze imperiali tra Francesco Giuseppe e Sissi e ascoltare rapiti dall’atmosfera, la Messa a quattro voci da cappella di Claudio Monteverdi. A Vienna il Natale è così.
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