Tempo di vacanze, di viaggi, di mete esotiche e il Vaticano diffonde il manuale del turista eco-sostenibile


Città del Vaticano Tempo di vacanze, di viaggi, di mete esotiche e il Vaticano diffonde il manuale del turista eco-sostenibile. Un viaggiatore politicamente corretto a metà strada tra il no-global e l’ambientalista. In un messaggio intitolato “Un miliardo di turisti, un miliardo di opportunità” il Pontificio consiglio per i Migranti e Itineranti in occasione della Giornata Mondiale del Turismo che sarà celebrata il 27 settembre, raccoglie una serie di suggerimenti per contribuire a difendere il creato, anche attraverso il turismo. Del resto il fenomeno turistico non può essere liquidato, o ignorato, visto che in tutto il mondo ha toccato la barriera simbolica di un miliardo di arrivi turistici internazionali e quest’anno potrebbe arrivare a due miliardi. Un record. Per tutti una sfida globale “Questa crescita lancia una sfida a tutti i settori coinvolti in questo fenomeno globale: turisti, imprese, governi e comunità locali. E, certamente, anche alla Chiesa. Il miliardo di turisti deve necessariamente essere considerato soprattutto nel suo miliardo di opportunità” scrive il cardinale Vegliò, raccogliendo le riflessioni contenute nella enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, dedicata alla cura della casa comune. Un testo da tenere in forte considerazione “perché offre importanti linee guida da seguire anche in vacanza!”.

SPOSTAMENTI
“Siamo in una fase di mutamento, in cui cambia il modo di spostarsi e, di conseguenza, anche l’esperienza del viaggio. Chi si muove verso Paesi diversi dal proprio, lo fa con il desiderio, più o meno consapevole, di risvegliare la parte più recondita di sé attraverso l’incontro, la condivisione e il confronto. Il turista è sempre più alla ricerca di un contatto diretto con il diverso nella sua straordinarietà. Si è ormai affievolito il concetto classico di “turista” mentre si è rafforzato quello di “viaggiatore”, ovvero, colui che non si limita a visitare un luogo, ma, in qualche modo, ne diventa parte integrante. È nato il “cittadino del mondo”. Non più vedere ma appartenere, non curiosare ma vivere, non più analizzare ma aderire. Non senza il rispetto di ciò e di chi si incontra”.

AZIENDE “Il giusto approccio da adottare nei confronti dei luoghi e dei popoli visitati è lo stupore.
E anche le imprese del settore sono le prime a doversi impegnare nella realizzazione del bene comune. La responsabilità delle aziende è grande, anche in ambito turistico, e per riuscire a sfruttare il miliardo di opportunità è necessario che ne siano consapevoli. Obiettivo finale non deve essere il guadagno quanto l’offerta al viaggiatore di strade percorribili per raggiungere quel vissuto di cui è alla ricerca. E questo le imprese lo devono fare nel rispetto di persone e ambiente. È importante non perdere la coscienza dei volti. I turisti non si possono ridurre solo a una statistica o a una fonte di introiti. È necessario mettere in atto forme di business turistico studiato con e per gli individui, investendo sui singoli e sulla sostenibilità così da offrire anche opportunità lavorative nel rispetto della casa comune”.

LEGGI
“Allo stesso tempo, i Governi devono garantire il rispetto delle leggi e crearne di nuove atte alla tutela della dignità dei singoli, delle comunità e del territorio. È indispensabile un atteggiamento risoluto. Anche in ambito turistico, le autorità civili dei diversi Paesi devono pensare a strategie condivise per creare reti socio-economiche globalizzate a favore di comunità locali e viaggiatori, così da sfruttare positivamente il miliardo di opportunità offerte dall’interazione”.

FORZA
“Un miliardo di turisti, se ben accolto, può trasformarsi in un’importante fonte di benessere e sviluppo sostenibile per l’intero Pianeta. La globalizzazione del turismo porta, inoltre, al nascere di un senso civico individuale e collettivo. Ogni viaggiatore, adottando un criterio più corretto per
girare il mondo, diventa parte attiva nella tutela della Terra. Lo sforzo del singolo moltiplicato per un miliardo diventa una grande rivoluzione”.
ilmessaggero.it

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