Alla Fiera di Sant'Orso per vivere la cultura valdostana Il 30 e 31 gennaio nel centro storico di Aosta

AOSTA - Capace di attrarre ogni anno decine di migliaia di visitatori, la Fiera di Sant'Orso rappresenta non solo il principale appuntamento dedicato all'artigianato di tradizione che si tiene nell'area dell'arco alpino, ma anche e soprattutto il simbolo della cultura e dell'identità valdostana.
Per due giorni, il 30 e 31 gennaio, il centro storico di Aosta accoglie le produzioni di oltre mille artigiani, presentate in un percorso che si snoda intorno all'antico borgo medievale. Oltre a presentare i frutti dell'ingegno e dell'antica sapienza rurale, la manifestazione è il momento in cui l'intera comunità celebra le sue tradizioni, aprendosi ai turisti che vengono coinvolti dal clima festoso, tra mostre, musica, spettacoli folkloristici itineranti, le parentesi dedicate all'enogastronomia e l'attesa 'Veillà' che riscalda la gelida notte tra i due giorni di esposizione.
Una magia che si rinnova da secoli – secondo la tradizione fin dal 1.000 d.C., e quindi quella di quest'anno sarà l'edizione numero 1016 – e le cui origini si perdono nella leggenda. Si narra che tutto abbia avuto inizio proprio di fronte alla chiesa dove il Santo, vissuto anteriormente al IX secolo, sarebbe stato solito distribuire ai poveri indumenti e 'sabot', le tipiche calzature in legno. Sui banchi degli artigiani è possibile ammirare e acquistare le espressioni dei settori dell'artigianato di tradizione valdostano, realizzate secondo regole severe che garantiscono il rispetto nell'uso dei materiali e delle lavorazioni: scultura e intaglio su legno, lavorazione della pietra ollare, del ferro battuto e del cuoio tessitura del 'drap' (stoffa in lana lavorata su antichi telai in legno), merletti, capi di abbigliamento (dalla lavorazione dei pizzi al tombolo, tipica di Cogne, alla tessitura della canapa a Champorcher fino ai sabot in legno), attrezzi ed oggetti per l’agricoltura e per la casa, mobili e calzature.
Chi desidera una pausa gustosa nella visita ha solo l'imbarazzo della scelta tra i ristoranti che propongono menù a tema, i 'Punti rossoneri' disseminati lungo l'itinerario della Fiera con le ricette della tradizione oppure il padiglione allestito in piazza Plouves dove è possibile degustare e acquistare i migliori prodotti dell'enogastronomia valdostana.
Tra gli eventi collaterali, vi sono spettacoli e animazioni per bambini, mostre, danze e concerti di musica tradizionale che conducono al momento 'clou' della 'Veillà', una notte di festa in allegria fino all'alba tra musica, canti, libagioni e spuntini nelle vie e anche nelle storiche cantine nel 'cuore' della città che vengono aperte ai visitatori per l'occasione.
ansa

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