Le Olimpiadi di Rio sono sempre più vicine, le nazionali di tutto il mondo si preparano ad affrontare le competizioni nel miglior modo possibile e milioni di appassionati cercano voli ed alberghi per non perdersi questo grandissimo evento in uno dei palcoscenici più belli dell’intero pianeta. Fugata, ormai, la paura dei mesi passati riguardante il virus zika, tornano i consueti timori legati alla criminalità che circonda la capitale turistica (la capitale del Brasile è Brasilia) del paese sudamericano.
Non è una novità che il Brasile, Rio de Janeiro in particolare, viva di contraddizioni forti:i pochi quartieri ricchi e le zone turistiche sono gravate da una povertà sconvolgente ed avvolgente, il lusso dei night club e della movida fa a pugni con migliaia di persone che vivono per strada o in condizioni d’indigenza. Già due anni or sono la popolazione brasiliana si era rivoltata contro l’ipocrisia del consumismo che il mondiale di calcio aveva portato con se, facendo temere per l’incolumità di atleti e tifosi, in quella occasione, un opera di repressione e controllo ben organizzata dallo stato aveva permesso il tranquillo svolgimento della competizione spostando in secondo piano i problemi di una nazione al stremo. Aldilà delle contestazioni e della povertà visibile (o meno), Rio rimane una città pericolosa: a causa delle condizioni di vita precarie molte persone sono spinte alla criminalità ed alla violenza nella vita di tutti i giorni, questa situazione, con il prevedibile afflusso di persone potrebbe diventare ingestibile e chiunque decida di regalarsi questo viaggio deve fare attenzione a non rimanere mai da solo (sopratutto le ragazze).
Il monito è stato lanciato quest’oggi dall’ex fuoriclasse di Barcellona e Milan, Rivaldo, l’attaccante brasiliano- tramite il suo profilo social- ha postato l’immagine di una ragazza di 17 anni brutalmente uccisa nella mattinata di oggi aggiungendo un commento a dir poco allarmante: “Questa mattina alcuni banditi hanno ucciso questa ragazza. Le cose più brutte accadono sempre in Brasile. Io consiglio a tutti coloro che intendono visitare il Brasile o venire all’Olimpiade di Rio, di restare a casa. Qui siete a rischio di essere uccisi”. Il commento del calciatore brasiliano continua con una polemica dura sulle condizioni sanitarie degli ospedali brasiliani e sulla competenza dei medici e chiude con una frase eloquente che specifica (se ce ne fosse bisogno) che la situazione non cambierà nei prossimi mesi: ” Solo Dio può cambiare la situazione del nostro Brasile”.
newnotizie.it
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