LetterAltura apre una finestra sulle periferie multietniche A Verbania mostre e incontri fino a domenica


Dal parco di Villa Giulia ha preso il via ieri - in musica - la decima edizione di LetterAltura, il festival di Verbania dedicato ad avventura, letteratura e montagna. La città fino a domenica è tinta di blu: la libreria in piazza Ranzoni, decine di volontari e pannelli ovunque. Al Chiostro di Intra oggi alle 16,30 si partirà per scoprire se «C’è qualcosa oltre il buio?» in dialogo tra l’astrofisico romano Amedeo Balbi e Alessandro Bonino sull’immensità dei cieli. 
Alle 17,45 nel cortile dell’hotel si entrerà nel vivo dei temi del festival, che sono innanzitutto i muri (per lo più simbolici) e le diversità: Alessandro Robecchi e Angelo Miotto parleranno della Milano di Expo e allo stesso tempo delle sue periferie multietniche, e sempre alle 17,45 ma in sala Rosmini l’incontro «Musulmano o cristiano? Il paradosso del velo» vedrà conversare Bruno Nassim Aboudrar e la storica Farian Sabahi alla ricerca del perché il velo ferisca lo sguardo degli europei. Sulla stessa scia alle 19, sempre al Chiostro, seguirà l’approfondimento «Parigi 13 novembre 2015. Un lutto culturale» con Vincenzo Cottinelli, fotografo di cui è in corso la mostra «Il sogno del giardino» a Casa Ceretti a Intra. 

Un’altra esposizione sarà inaugurata oggi alle 17,30 a palazzo Flaim, promossa da Ordine degli architetti di Novara e Vco e dallo studio Labics: si chiama «Sulla soglia» e propone una quindicina di pannelli fotografici che dimostrano come i progetti possano inserirsi negli ambienti circostanti superando l’idea di «confine» e trovando l’armonia. 

fonte: La Stampa

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