Chiese, villaggi e miniere, i tesori sotterranei del mondo. Viaggio nelle viscere della terra per scoprire le meraviglie

Monopoli ma anche Seattle, le Filippine, la Cappadocia e Montreal. Ecco i tesori sotterranei da scoprire in tutto il mondo:
Miniera di sale Wieliczka
E’ conosciuta come la cattedrale di sale, una delle più antiche miniere saline al mondo ancora in funzione, che nei suoi 300 chilometri d’ampiezza regala gallerie profonde anche 327 metri, pozzi e sculture scolpite nel sale e corridoi serpeggianti, che raccontano la storia del duro lavoro di tante generazioni di minatori nella regione polacca di Malopolska, a 12 chilometri da Cracovia. La parte visitabile dell’affascinante miniera di sale, patrimonio Unesco dell’umanità e attrazione turistica tra le più amate della Polonia, misura 3 chilometri e comprende laghi sotterranei dalle verdi acque, camere arredate con candelabri di sale e bassorilievi, cappelle con altari e opere d’arte, tra cui la riproduzione dell’Ultima Cena di Leonardo da Vinci, e un tracciato di 800 scalini che scendono a 135 metri sotto terra. Il percorso comincia nel pozzo Daniłowicz dove una guida svela i segreti della miniera e racconta le storie delle tante vite legate a Wieliczka; scendendo si scoprono grotte e luoghi meravigliosi, scolpiti nella dura roccia salina, e si ammirano attrezzature e strumenti minerari, carrelli, macchinari e utensili. A metà del percorso si visita la cappella dedicata alla principessa Kinga, patrona dei minatori, ornata da lampadari e arricchita da bassorilievi e statue. Infine, sulle note della musica di Chopin si segue il meraviglioso spettacolo delle luci organizzato sulle rive di un lago salino.

Pioneer Square di Seattle
Il centro storico di Seattle, che corrisponde al quartiere di Pioneer Square, risale alla fine dell’Ottocento e ospita gallerie d’arte, negozi, ristoranti e locali notturni. Ma l’attrazione più curiosa e insolita di questa zona è Bill’s Speidel underground tour, lo storico nucleo cittadino con caseggiati in mattoni rossi, gallerie e strade, costruito prima dell’incendio che nel 1889 distrusse la città americana. Da allora Seattle venne ricostruita a un livello superiore ma nel ventre della terra restano gli antichi edifici, visitabili da lunghe passerelle in legno che consentono ai visitatori di camminare in strade spettrali. La visita sotterranea comincia sotto la Doc Maynard Public House, accompagnati da guide che raccontano storie curiose e leggende sulla vita della città statunitense prima della ricostruzione. Tra i racconti più accattivanti ci sono le storie dei tunnel usati per le riunioni clandestine durante gli anni del proibizionismo e le scandalose storie di prostituzione, organizzate da una rete di sarte.

Coober Pedy in South Australia
In una landa desolata a 800 chilometri a nord di Adelaide, nel South Australia, migliaia di tumuli piramidali simili a rocce disseminati sulla sabbia arancione si intervallano a profonde buche nel terreno. Questo paesaggio bizzarro è stata creato da famiglie di minatori di opali di quarantacinque diverse nazionalità, che per difendersi dal caldo edificarono i propri alloggi sottoterra, dando luogo a un villaggio minerario sotterraneo con abitazioni, spazi comuni, negozi, gallerie d’arte e persino una chiesa ortodossa. Coober Pedy è un luogo interessante e originale da visitare: accompagnati da una guida si scopre il villaggio che risale ai primi del Novecento e che in lingua aborigena significa “buco nel terreno dell’uomo bianco”. Il luogo più bello è la casa di Faye, che mostra perfettamente l’abilità dei minatori di sfruttare il sottosuolo, ma l’esperienza migliore è dormire nel Desert Cave Hotel, un albergo scavato nel sottosuolo.
Oggi Coober Pedy, fondata nel 1915, racchiude più di 70 miniere che producono gli opali di maggiore qualità al mondo.

Villaggio di Andrea e Procopio a Monopoli
Tra i giganteschi olivi secolari dell’entroterra di Monopoli, nei pressi dell’antica via Traiana, sorge uno degli insediamenti rupestri più interessanti della Puglia, al cui interno si cela la chiesa dei santi Andrea e Procopio, che dà il nome al villaggio. L’antico sito è situato in una posizione strategica, in un dislivello naturale e di spalle ai venti umidi ma con una buona illuminazione solare che gli consente di avere un microclima mite e costante. Attualmente dell’antico villaggio rupestre si visitano alcune grotte, un tempo usate come abitazioni o stalle, e un affascinante frantoio ipogeo dove sono presenti macchinari per la lavorazione delle olive e calendari ricavati nella roccia per scandire lo scorrere del tempo. All’interno del complesso si visita anche la cripta dei santi Andrea e Procopio, che dalle incisioni e dai simboli apparteneva all’antico ordine dei Cavalieri Templari. Nella chiesa, dedicati a sant’Andrea apostolo, fondatore della chiesa di Costantinopoli, e san Procopio, protettore delle armate bizantine, sono presenti crocefissi e affreschi ben conservati.

Il fiume sotterraneo di Puerto Princesa 
La natura regala spesso tesori nascosti che meritano di essere scoperti; è il caso di Puerto Princesa, capitale della provincia di Palawan, nelle Filippine, che ha ricevuto la tutela dell’Unesco per il suo fiume sotterraneo, incluso peraltro tra le 7 meraviglie naturali del mondo. Si tratta di un fiume che scorre tra mangrovie e una foresta fitta, popolata da molte specie tropicali, e per 8 chilometri all’interno di una grotta lunghissima, che può essere esplorata – previa prenotazione - per più di 4 chilometri con una barca. Lo spettacolo è assicurato e la navigazione conduce in un corridoio di rocce, stalattiti e stalagmiti e in un mondo di strane specie acquatiche e di piccoli pipistrelli. Il fiume è ospitato in un parco che offre anche una foresta fluviale, spiagge bianche e piccoli isolotti.

Ospedale nella roccia di Budapest
All’interno della collina di Buda, dove sorge il palazzo reale, c’è un luogo particolare e curioso, testimone della tormentata storia della capitale d’Ungheria: è l’ospedale nella roccia Sziklakorhaz, un sito sotterraneo scavato nella terra che fa parte di un sistema di grotte e percorsi labirintici attivi da secoli. Un tempo il sito, caratterizzato da dieci chilometri di tortuose gallerie e da un sistema di fornitura elettrica indipendente, era usato come cantina, ma durante la seconda guerra mondiale le autorità di Budapest lo trasformarono in un grande ospedale. Finito il conflitto la struttura sanitaria rimase attiva per qualche tempo, specie durante la rivoluzione del 1956, quando le autorità comuniste, durante la crisi dei missili a Cuba, vollero aggiungere un bunker antiatomico, terminato poi nel 1962. Oggi si visita la struttura, trasformata in museo, con l’aiuto di una guida e la proiezione di un breve filmato che racconta le condizioni di vita di quegli anni. L’ospedale è stato ricostruito fedelmente in ogni ambiente: gli ambulatori, la sala operatoria, le stanze di degenza, le cucine, così come le attrezzature sanitarie dell’epoca e i manichini che ricordano il personale medico e i pazienti. Anche nel bunker sono esposti gli ambienti e gli oggetti originali come le tute e le maschere antiradiazioni e gli impianti di aerazione.

Derinkuyu in Cappadocia
Gole profonde e caverne misteriose come labirinti punteggiano il cuore dell’Anatolia, in Turchia, creando uno scenario naturale straordinario e surreale, frutto delle violente eruzioni dei vulcani Erciyes e Hasandağ che milioni di anni fa ricoprirono di lava l’antico territorio della Cappadocia. Questa terra, luogo d’origine del ricco impero ittita, vide fiorire numerose civiltà, tra cui quella bizantina e quella romana, di cui ancora oggi rimangono numerose testimonianze, incise nella roccia; per scoprirle è necessario attraversare tortuose gallerie che portano a segrete città sotterranee e a case rupestri - ce ne sono più di tremila - affrescate dai bizantini. Uno di questi centri, che l’Unesco ha dichiarato patrimonio dell’umanità, è Derinkuyu e regala visite indimenticabili nelle viscere della terra. La città sotterranea si sviluppa su più livelli di profondità e dal 1969 è aperta alle visite dei turisti, che scendono fino a 85 metri tra grotte, corridoi, cappelle, botteghe, cisterne e magazzini.

Montreal Underground City
Sono molte le città nel mondo che per affrontare le temperature rigide dell’inverno hanno creato centri sotterranei dove vivere la quotidianità. E’ il caso di Montreal, in Canada, che possiede un mondo nascosto per ripararsi dal freddo. Nell’Underground City di Montreal, in effetti, c’è di tutto: uffici, negozi, ristoranti, cinema, alberghi, spa, musei, banche, università e persino una pista da hockey, omaggio allo sport nazionale. Il primo grande centro commerciale sotterraneo, Place Ville Marie, venne edificato nel 1962; poi nel 1966 venne costruita la metropolitana e, accanto alle stazioni, piccole piazze commerciali. Oggi Montreal conta con una città parallela sotterranea di circa 33 chilometri dove ogni giorno, dalle 5 e 30 del mattino all’una di notte, circolano 500mila persone che lavorano, fanno shopping e camminano lungo i tanti passaggi pedonali, decorati con opere d’arte, sulle scale mobili e nelle piazze arredate con fontane e sculture. I centri più famosi e affollati che meritano una visita sono il Centre Eaton e il Promenades Cathédrale.
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