IL GIARDINO BOTANICO
Sulla costa ligure, a pochi chilometri dal confine con la Francia, i Giardini Botanici Hanbury sono una delle maggiori attrazioni della provincia di Imperia. Compresi nel territorio comunale di Ventimiglia, in località Mortola, sono celebri, oltre che per la bellezza naturale delle piante esotiche e rare, anche come esempio straordinario di centro scientifico nato per lo studio della botanica e della floricoltura. Tale tesoro naturalistico è sorto grazie alla passione di una famiglia inglese che ha creato un giardino botanico per l'acclimatazione di piante provenienti dalle più diverse zone del mondo, sfruttando la felice posizione della zona e la particolare dolcezza del clima. Con la collaborazione di botanici, agronomi e paesaggisti per la maggior parte stranieri il grandioso giardino non trova eguali in Europa sia dal punto di vista botanico, con le 5800 specie di piante ornamentali, officinali e da frutto, che da quello paesaggistico, grazie alla felice armonia compositiva tra edifici, elementi ornamentali e terrazzamenti coltivati.
LA STORIA
Thomas Hanbury, dopo aver acquistato l'incantevole podere della famiglia Orengo situato alla Mortola, iniziò nel 1867 lo straordinario lavoro che avrebbe reso la sua proprietà uno dei giardini più famosi al mondo. Già dai primi anni le collezioni di piante sudafricane, australiane e americane attirarono l'attenzione del mondo scientifico a livello internazionale, trasformando il giardino in un luogo di studio oltre che di grande bellezza. Nel 1907, alla morte di Thomas, i Giardini Hanbury erano una attiva, splendida e feconda realtà. Il periodo della Prima Guerra Mondiale, però, diede inizio ad un’epoca di intenso degrado, terminata con l’opera di ristrutturazione, manutenzione e riorganizzazione del figlio primogenito di Thomas Hanbury, Cecil, e di sua moglie che riportarono il giardino agli antichi splendori riuscendo a mantenere il loro carattere di centro politico e culturale. Un altro periodo di abbandono arrivò con la Seconda Guerra Mondiale, quando i Giardini vennero occupati prima dalle truppe italiane e poi da quelle tedesche, causando danni gravissimi. Negli Anni Sessanta tutto il complesso venne venduto alla Stato Italiano per essere infine riorganizzata, dopo varie vicissitudini di tutela e rilancio, dalla Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici della Liguria che diede l'avvio al restauro della villa e a diversi altri interventi. Oggi i 18 ettari di Giardini Hanbury stanno vivendo un periodo di vivace attività ritornando a quello splendore ottocentesco che tanto li avevano resi famosi.
COSA VEDERE
È un giardino particolare perché presenta molte specie, soprattutto ornamentali, da tutto il mondo. Le più importanti collezioni attuali comprendono diversi generi. Quella delle acacie conta prevalentemente specie australiane, ma anche africane, tropicali, americane ed alcune cultivar selezionate come piante ornamentali e floricole. La collezione del genere Citrus comprende antiche varietà ornamentali o da produzione, alcune delle quali introdotte alla fine dell’Ottocneto dal fondatore Thomas Hanbury. Tra gli esemplari storici è degno di nota l’esemplare di Microcitrus australis, considerato il più antico individuo vivente in Europa della specie. Particolarmente interessanti anche le collezioni di agavi, di salvie, di brugmansie e bignoniacae, che comprendono alberi e rampicanti di origine tropicale e subtropicale. La collezione delle Myrtaceae include diversi esemplari dei generi come quella delle Succulente, che comprende alcuni esemplari storici e ormai centenari come Nolina longifolia, Samuela carnerosana e pluricentenari come Beaucarnea stricta e Beaucarnea recurvata. Il Giardino dei Profumi ospita piante con foglie aromatiche, legno aromatico e/o con fiori profumati mentre il Frutteto esotico riunisce piante fruttifere di origine tropicale e subtropicale. I giardini, oltre alla collezione botanica, sono ingentiliti da alcune fontane, statue e elementi architettonici. Una delle fontane più famose è La fontana del Drago che deve il suo nome a un bronzo giapponese che Thomas Hanbury acquistò a Kyoto. Nel Mausoleo Moresco sono tumulate le ceneri di Sir Thomas Hanbury e di sua moglie Katherine Aldam Pease.
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