«Le ultime gravi notizie relative
alla diffusione del coronavirus nel nostro Paese hanno messo in
ginocchio l’industria del turismo italiano. Le stime più prudenti prima
della diffusione parlavano di una perdita di 5 miliardi di euro, ma
adesso ci troviamo nella condizione di non poter più nemmeno stimare
l’impatto a causa della drammatica evoluzione in corso». È l’allarme
lanciato dalla vicepresidente di Federturismo Confindustria Marina
Lalli.
«Anche nel caso di una rapida soluzione
del problema per il nostro settore la stagione - spiega Lalli - è
compromessa: oltre alle migliaia di cancellazioni, si aggiungono le
mancate prenotazioni per tutto il secondo semestre 2020, normalmente già
a buon punto in questa parte dell’anno. Alla luce di questi recenti
sviluppi e a nome di un comparto che rappresenta oltre il 10% del pil e
oltre 4 milioni di lavoratori, abbiamo scritto al presidente del
Consiglio Giuseppe Conte chiedendo lo stato di crisi per il settore del
turismo e di attivare tutte le misure di supporto a tutela dei posti di
lavoro e della vita stessa delle nostre imprese».
corriere.it
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