Il turismo italiano concorre all'economia più di Francia e Spagna. Lo rileva l'Enit spiegando che il contributo diretto all'economia italiana nel confronto internazionale in termini economici (mantenendo fermo il Pil nazionale totale economia 2019) diminuirà di -2,6 punti percentuali nel 2020 (3,2% del pil) rispetto al 2019 (5,7% del pil). Sebbene significativo, questo calo è inferiore a quello di molti altri Paesi: 4,5% la Francia, -3,1% la Spagna. "La flessibilità del nostro sistema di offerta compensa parzialmente la riduzione dei flussi stranieri grazie alla capacità dei nostri operatori di attrarre sia il mercato domestico" dichiara il presidente Enit Giorgio Palmucci. Il contributo diretto del turismo in Italia all'economia in generale - sottolinea l'agenzia del turismo italiano - si riduce di poco meno della metà, rispetto a più della metà per tutti gli altri Paesi selezionati. L'analisi delle prenotazioni aeroportuali da settembre fino a novembre nel confronto con i competitor diretti Spagna e Francia, rileva in Italia 49 mila 588 prenotazioni a settembre, 43 mila 501 a ottobre e a novembre di 18 mila 538 prenotazioni, per un totale di 162 mila 83 prenotazioni aeroportuali da agosto a novembre, grazie alla migliore performance prevista per settembre e ottobre. Nel complesso tra agosto e novembre sono 170 mila 587 prenotazioni di passeggeri aeroportuali internazionali per la Spagna e 154 mila 873 per la Francia. Dagli ultimi aggiornamenti si prevede che i visitatori internazionali pernottanti diminuiranno del -58% (37 milioni di visitatori) nel 2020. Il numero dei pernottamenti diminuirà di 126 milioni rispetto al 2019. Sul mercato domestico è confermato il trend discendente del -31% (16 milioni di visitatori); i pernottamenti domestici si prevedono inferiori di 46 milioni nel 2020 rispetto al 2019. (ANSA).
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