A FieraMilano parte HoMi. Governatore Fontana, una manifestazione bellissima
ANSA) - MILANO, 14 SET - Con l'inaugurazione ufficiale ha preso il via nei padiglioni di FieraMilano a Rho l'edizione autunnale di HoMi, la rassegna internazionale degli stili di vita alla quale partecipano 1.100 espositori, un terzo dei quali stranieri provenienti da 36 paesi. Homi resterà aperta fino al 17 settembre. "E' una manifestazione bellissima che, edizione dopo edizione, stanno cercando di rendere ancora più bella", ha detto il governatore della Lombardia Attilio Fontana tagliando il nastro della rassegna insieme al presidente di Fiera Milano Lorenzo Caprio e all'ad Fabrizio Curci. "Abbiamo ancora lavorato sul dare voce alla creatività italiana e internazionale con designer e start up perché sono quello che il consumatore finale sta oggi cercando - ha spiegato il direttore di HoMi Cristian Preiata - Unicità di prodotto, attenzione ai materiali nei prodotti per la casa e la decorazione della casa - ha aggiunto - e le tendenze del futuro per dare un servizio ai visitatori e alle aziende che vengono a esporre".
Genova. Turismo e commercio per la rinascita della città
da Avvenire
Il crollo di ponte Morandi non ferma l'economia di Genova. Il capoluogo ligure - nonostante le lacrime versate per i morti e i disagi - guarda avanti. La città è aperta, è viva e accoglie i turisti e i nuovi imprenditori. Genova rilancia più che mai la propria ritrovata vocazione turistica che nel solo periodo gennaio-luglio 2018 ha fatto registrare un +4,1% di pernottamenti con un incremento degli stranieri di oltre il 10%. Nessun isolamento dunque e – soprattutto – tanta voglia di continuare a mostrare le proprie meraviglie, dai tanti musei all’Acquario, dallemostre a Palazzo Ducale al centro storico Patrimonio Unesco, dalle ville e i parchi storici all’eccezionale ricchezza paesaggistica del mare.
Il Comune di Genova - in particolare l'assessorato al Turismo e Commercio guidato da Paola Bordilli - è prima linea nella diffusione e promozione turistica. Oltre a facilitare l'avvio di attività produttive nel centro storico. Per un anno, per esempio, i locali di proprietà comunale verranno concessi in affitto a costo zero. I nuovi interventi economici a sostegno delle start up e del commercio, decisi dalla sezione Imprese del Comitato di indirizzo tecnico del Fondo strategico regionale, aiuteranno la crescita e lo sviluppo dell’intero sistema. Gli interventi, da attuare entro il prossimo autunno, saranno erogati tramite bandi e attraverso la società regionale Ligurcapital che avrà un affidamento di cinque milioni di euro da destinare alla partecipazione nel capitale delle società da sostenere. Di questi, 1,5 milioni di euro saranno investiti per start up innovative mentre tre milioni saranno destinati a finanziamenti agevolati nel settore del piccolo commercio erogati attraverso bandi indirizzati su aree specifiche di pregio al fine di riqualificare l'offerta commerciale e turistica integrata del territorio. Per la riqualificazione dei mercati coperti, identificati come punti di eccellenza del commercio di prossimità, è previsto un fondo di garanzia di 1,5 milioni di euro. «Esprimo massimo apprezzamento per questa decisione che punta alla valorizzazione e al sostegno al commercio – dichiara l'assessore comunale –. Per i mercati coperti di Genova ci sono moltissimi progetti fermi da anni, la garanzia del credito da parte di Regione Liguria vuole essere il simbolo della fiducia che, anche come Comune, abbiamo richiesto di dare agli operatori che hanno combattuto la crisi sino a oggi e che meritano un futuro di sviluppo e non di declino».
Insomma è forte la voglia di rialzarsi a un mese dalla tragedia di ponte Morandi. Nei primi 20 giorni di agosto si è registrato un incremento di visitatori negli uffici di informazioni turistiche della città (+4,5%), si sono svolti regolarmente i tour e le visite guidate prenotate per il week end e i turisti confermano le prenotazioni negli alberghi, pur nell’abitudine ormai consolidata alla scelta “last minute”. «Siamo come sempre pronti ad accogliere al meglio i tanti turisti che hanno scelto le bellezze della nostra città. – sottolinea Bordilli -. È motivo di orgoglio per noi constatare che in questi giorni non si sono verificate disdette ma, anzi, i numeri ci consegnano un incremento di presenze rispetto all’anno scorso. A Genova si arriva con comodità e tutti i punti di maggiore interesse turistico si possono raggiungere con i mezzi pubblici, così come accadeva fino a qualche giorno fa. Ciò grazie al grande lavoro che è stato fatto da parte dell’amministrazione nella gestione della mobilità durantequesto momento di grande difficoltà. Genova – e lo dico non soltanto da assessore al turismo, ma da genovese innamorata della propria città – è rimasta la stessa, una città meravigliosa da visitare».
Il capoluogo ligure non solo va avanti, ma incrementa il proprio interesse. Continua a essere raggiungibile dai turisti, in auto, in treno, in aereo e via mare. I percorsi consigliati sono ben indicati in città e facilmente reperibili sul portale di promozione turistica Visitgenoa, sul sito del Comune, sui siti di Società Autostrade e Trenitalia. Gli orari dei voli, delle crociere, dei traghetti non hanno subito variazioni.
Nel tempio della lirica a Milano la protesta dei melomani più affezionati a causa del nuovo sistema di vendita dei tagliandi che li penalizza. «Così si favorisce il bagarinaggio su Internet»
Rimostranze e grida giovedì 13 settembre al Teatro alla Scala di Milano. Ma non durante un’opera al di sotto delle aspettative, bensì nella nuova biglietteria. A inscenare la protesta ancora una volta i più battaglieri e fedeli spettatori del tempio della lirica: i loggionisti. Temuti da direttori d’orchestra, cantanti e registi che non esitano a contestare dalle gallerie quando uno spettacolo non è all’altezza, se la sono presa in questo caso con i vertici del teatro. Responsabili di aver cambiato il sistema di vendita dei biglietti che, a detta dei loggionisti, li penalizza in modo pesante. E accusano la Scala di volerli silenziare. «Temono i nostri fischi se le produzioni non rispettano la fama indiscussa della Scala», racconta Renzo, settantenne e storico frequentatore del loggione che ieri mattina era fra i molti melomani inferociti per le novità introdotte dal teatro. E il dissenso è esploso sui social. «Trovo indegno quanto è successo – scrive su Facebook Anna, anche lei habitué delle gallerie –. Per cortesia ripensateci. Amiamo molto la nostra Scala».
Per capire che cosa ha scatenato l’ira dei loggionisti, occorre fare un passo indietro. Fino ai giorni scorsi, la vendita dei nuovi tagliandi iniziava alle 9 del mattino in biglietteria e soltanto a mezzogiorno su Internet. Uno “stile” che ha cementato l’usanza delle code notturne di centinaia di appassionati davanti alla biglietteria. Tradizione nobile: cinque, sei, sette ore in attesa per ottenere un biglietto, parlare di lirica, stringere amicizie. Dal 13 settembre le vendite avvengono alle 9 in contemporanea in biglietteria e sul web. Risultato? La signora Gabriella, arzilla affezionata del Piermarini, che è arrivata alle tre del mattino davanti al teatro per un biglietto di ScalaAperta dell’atteso Ernani di Verdi e che è stata la prima a giungere agli sportelli, si è trovata già presi i posti del loggione. E lo stesso è successo per le altre decine di persone che hanno aspettato ore fuori della Scala. Da qui la rivolta. Perché erano rimaste le poltrone più care di platea o palchi o quelle con visibilità limitata. Alla fine il teatro è stato costretto a sostituire alcuni tagliandi per i reclami, seppur con soluzioni di second’ordine.
I responsabili della biglietteria hanno giustificato la nuova strategia: si vuole evitare l’irruzione dei bagarini. «Tutto falso – replica Raffaello sui social –. Così si agevola davvero il bagarinaggio, ma quello online». E Anna aggiunge: «La vendita su Internet favorisce i bagarini che sentitamente ringraziano». Mattia, trentenne estimatore di opere, chiama in causa il sovrintendente Alexander Pereira: «Ha avuto iniziative egregie come la Scala Under 30 che avvantaggia i giovani o la ScalaAperta con i biglietti a metà prezzo, ma questa volta ha completamente sbagliato danneggiando il pubblico più assiduo e attento». È già pronta una petizione dei loggionisti che arriverà a Pereira e al sindaco Giuseppe Sala. Anche perché a ottobre si vendono i biglietti della prima del 7 dicembre, Attila, con file lunghissime di cultori della lirica disposti a stare anche quattordici ore in coda. Chissà che cosa accadrà...
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