A luglio invece tutti a Zelbio, tenace borgo di pietra arroccato sulle pendici dei monti. A 23 km da Como, battuto dallle sferzate del Tivano, portati dal vento e dall'ingegno di Armando Besio, saranno molti gli ospiti attesi al teatro comunale: l'ouverture è affidata, il 2 luglio, a Luca Clerici che parlerà di «Bel paese, il libro che divento un formaggio», alla riscoperta dell'omonima guida naturalistica scritta dall'abate Antonio Stoppani agli inizi del 900 e poi divenuto «logo» della famiglia Galbani. Il 5 agosto si prosegue con un giallista svizzero, Andrea Fazioli, che spiegherà, così come narra nel suo ultimo libro, «Come si rapina una banca svizzera». L'8 agosto protagonista sarà Vittorioi Sgarbi con «Due o tre cose che so di Caravaggio»
Letteraltura 2010: E gli scrittori tornano in riva al lago
A luglio invece tutti a Zelbio, tenace borgo di pietra arroccato sulle pendici dei monti. A 23 km da Como, battuto dallle sferzate del Tivano, portati dal vento e dall'ingegno di Armando Besio, saranno molti gli ospiti attesi al teatro comunale: l'ouverture è affidata, il 2 luglio, a Luca Clerici che parlerà di «Bel paese, il libro che divento un formaggio», alla riscoperta dell'omonima guida naturalistica scritta dall'abate Antonio Stoppani agli inizi del 900 e poi divenuto «logo» della famiglia Galbani. Il 5 agosto si prosegue con un giallista svizzero, Andrea Fazioli, che spiegherà, così come narra nel suo ultimo libro, «Come si rapina una banca svizzera». L'8 agosto protagonista sarà Vittorioi Sgarbi con «Due o tre cose che so di Caravaggio»
La montagna nonostante tutto Walter Nones dialoga con Roberto Mantovani. Venerdì, 25 Giugno 2010 Dalle 15:00 alle 16:00 a Verbania, Casa Ceretti
mentre tentava di salire una via nuova sul Nanga Parbat insieme al compagno Simon Kehrer, dovette superare i momenti difficili successivi alla scomparsa fatale, in un crepaccio, del capo spedizione e amico Karl Unterkircher. La vicenda ebbe ampia eco e le polemiche prevalsero sia sulla tragedia sia sulla straordinaria via nuova che, malgrado tutto, i due furono "costretti" a portare a termine, dedicandola all'amico scomparso e scrivendo così una nuova pagina nella storia alpinistica di quel difficile ottomila.
letteraltura.it
È la montagna che chiama. Luglio 2008. La tragedia del Nanga Parbat nel racconto dei sopravvissuti
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La montagna è qualcosa di speciale per me, è una grande maestra di vita, mi ricorda i limiti di essere umano, mi da grandi emozioni e la forza di affrontare la vita di ogni giorno con passione e serenità. E’ la fonte dei miei sogni delle mie aspirazioni, delle grandi sfide con me stesso, a volte vinte a volte perse, ma che mi fanno sentire sempre vivo e pronto a ricominciare.
Walter Nones - fonte: http://www.walternones.it/
Il Chiostro Hotel si trova nel centro storico di Verbania, cittadina che si affaccia sulle sponde occidentali del Lago Maggiore, in un territorio dominato dalla bellezza del Lago e delle Alpi che lo sovrastano.
Il Chiostro Hotel ***
• Via Fratelli Cervi 14
• 28921 Verbania (VB)
Tel.: +39 0323 404077 +39 0323 404077
Le stagioni di Massimo Mila Lezioni d’autore per un grande Maestro Proiezione del filmato Rai Mila e la montagna
L'associazione LetterAltura rende omaggio a Massimo Mila, con un ciclo di lezioni dalla forma inusuale pensate come un momento di approfondimento e riflessione intorno alla produzione letteraria dello scrittore e musicologo torinese. Un’occasione per attraversare, insieme ai relatori ospiti, le vicende delle sue “stagioni”, lasciandosi ispirare da alcuni temi-guida, che serviranno a illuminare l’opera dello scrittore.
L’ALPINISMO – Annibale Salsa
Quando
Venerdì, 25 Giugno 2010
Dalle 11:00 alle 12:00
Dove
Verbania, Il Chiostro (sala Rosmini)
Con la partecipazione di:
Annibale Salsa
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Nato a Torino nel 1910. Studia al Liceo classico torinese D' Azeglio, dove è allievo dell'antifascista Augusto Monti e dove negli stessi anni passano anche Cesare Pavese, Leone Ginzburg e Norberto Bobbio. Da' lezioni di latino a Giulio Einaudi, e lo introduce nella «confraternita» degli ex allievi del D'Azeglio (così la chiama Mila) fra i quali ci sono «Ces» o «Paves» o il «Barone» ovvero Cesare Pavese; «Agenzia Tass» o «il barbuto lion dei Monti Urali», che è Leone Ginzburg, soprannominato così perché nato in Russia; Norberto Bobbio, detto «Bindi», e poi anche Vittorio Foa, Giulio Carlo Argan, Ludovico Geymonat; un giovane professore, Franco Antonicelli, e altri. Si laurea in lettere nel 1931 presso l'università di Torino. Ha ventuno anni, il titolo della sua tesi di laurea è Il melodramma di Verdi. Quella tesi, per il diretto interessamento del filosofo napoletano Benedetto Croce, sarà pubblicata due anni più tardi, con quello stesso titolo, dalla casa editrice Laterza di Bari. È la prima pubblicazione che il giovane musicologo dedica a Verdi, compositore su cui, negli anni successivi, ritornerà innumerevoli volte. Anzi, è la prima pubblicazione assoluta di quello che diventerà uno dei maggiori musicologi del secolo. E' anche un provetto alpinista, iscritto al Cai; la sua passione nasce a Coazze, grazie alle spinte della madre e alle prime escursioni sui monti della Valsangone. Nell'ambiente di Torino, matura presto in lui l'opposizione al regime fascista. Viene incarcerato una prima volta nel 1929 per attività antifascista. Aderisce al gruppo torinese di «Giustizia e libertà» e, il 15 maggio del '35, subisce per la seconda volta l'arresto, insieme con i suoi amici Einaudi, Ginzburg, Foa, Antonicelli, Bobbio, Pavese, Carlo Levi e Luigi Salvatorelli. Viene condannato dal Tribunale Speciale a sette anni di reclusione. Nel carcere di Civitavecchia suoi compagni di cella sono Foa, Riccardo Bauer e Ernesto Rossi, Dopo la sua liberazione, avvenuta nel 1940, collabora con Einaudi e la sua casa editrice, dove ha come amici e compagni di lavoro Giaime Pintor, Felice Balbo, Pavese e Ginzburg. Dopo l'armistizio dell'8 settembre '43, si unisce alla Resistenza entrando nel gruppo Giustizia e Libertà di Canavese, ed aderendo in seguito al Partito d'Azione.
Nel dopoguerra, il Conservatorio "G. Verdi" di Torino lo chiama ad insegnare Storia della musica nel 1954 e l' Università gli offre nel 1962 l' insegnamento per incarico che ricoprirà fino al 1975. Collaboratore della casa editrice Einaudi, è critico musicale de "L'Unità" di Torino (1946-67) e del settimanale "L'Espresso" (1955-67), e dal 1967 passa a "La Stampa". Membro dell'Accademia di S. Cecilia dal 1956, svolge anche attività letteraria (traducendo, fra l'altro, opere di Goethe, Schiller, Gotthelf, Hesse, Wiechert, e l'autobiografia di Wagner). Dal 1967 è condirettore della NRMI. Il 26 febbraio 1981 ha un gravissimo incidente automobilistico, nel quale perde la vita la moglie. Nel 1985 riceve il Premio internazionale "Feltrinelli" dell'Accademia dei Lincei. Muore il 26 dicembre del 1988.
OPERE
"La Donna serpente" di A. Casella (Milano, 1942);
Cent'anni di musica moderna (ivi, 1944; Torino, 1981);
W. A. Mozart (Torino, 1945; ampliato, Pordenone, 1980; 1985 );
Saggi mozartiani (Milano, 1945);
Breve storia della musica, (ivi, 1946; riveduta e aggiornata, Torino, 1963; 1985 );
L'esperienza musicale e l'estetica (Torino, 1950; 1981 );
Cronache musicali 1955-59 (ivi, 1959);
La giovinezza di Verdi (ivi, 1974);
Maderna musicista europeo (ivi, 1976);
Lettura della Nona Sinfonia (ivi, 1977, 1982 );
Lettura delle "Nozze di Figaro" (ivi, 1979);
Compagno Strawinsky (ivi, 1983);
I costumi della Traviata (Pordenone, 1984);
Otto Concerti per orchestra di G. Petrassi (Milano, s. a., ma 1984);
Terza pagina. 36 articoli (Torino, 1985).
biografia tratta da http://www.storiaxxisecolo.it
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a cura di Giuseppe Serronehttp://turismoculturale.altervista.org
Poesia per LetterAltura 2010
LetterAltura 2010
Musiche, dolci violini,
cammini
ascolto l'eco del lago
un mago
l'aveva inventato
poeti l'avevano cantato
LettarAltura
pittura
di colori
sapori
come tanti bagliori
i rumori
gli umori
cambiati
sogni rinati
tappeti di veli
ostelli
castelli
cervelli
saltano
e volano
chiedono
un dono
il riso
paradiso
le acque tremanti
i pesci parlanti
un'idea
crea
messaggi di profeta
come un poeta
indica amore
il cuore
una sogno strappato
ritrovato
verso l'ascesa
la mano tesa
desidera mete
sfere segrete
crescendo
vedendo
curiosi
furiosi
come le onde
feconde
fiamme
le mamme
voci di frastuono
come un tuono
angelo
il gelo
pietre di lacrime
le rime
angelo di sale
assale
le pene
avviene
ma nel lago
rinasce un mago
e spezza catene
rinasce il bene
(Verbania 23 giugno 2010 - di Giuseppe Serrone)
Turismo, il business delle guide abusive
Ora l'abusivismo colpisce anche il turismo con un giro d'affari stimato - grazie ad alcuni registri sequestrati - tra i sette e gli otto milioni di euro mensili. Come ha individuato la polizia provinciale scoprendo scaltri procacciatori di turisti che si piazzano ai Fori Imperiali, Colosseo, Vaticano, Villa Adriana a Tivoli per acchiappare ignari stranieri.
Li abbindolano con chiacchiere, offrono sconti e pacchetti speciali dove ci infilano persino il biglietto d'ingresso - ovviamente falso - per San Pietro. E una volta conquistata la preda i procacciatori la dirottano alle guide che si appoggiano a loro volta ad agenzie fittizie o meno. Il business del turismo senza regole e rigorosamente in nero corre anche sul web grazie a siti Internet costruiti ad hoc che fanno da collegamento tra viaggiatori e società fittizie che promettono tour promozionali. Un fenomeno contro il quale la Provincia ha deciso di scendere in campo costituendo una "Consulta Antiabusivismo" per fornire una base colloquiale tra le forze dell'ordine che fanno capo a Palazzo Valentini e gli operatori del settore turistico e che avrà come punto d'arrivo il contrasto e la repressione dei fenomeni legati all'abusivismo. Dietro al tavolo, istituito ieri, siederanno la Fiavet Lazio, associazione regionali delle imprese di viaggi e turismo, la Federalberghi Roma, il sindacato nazionale guide turistiche, la Fisascat Cisl, Asshotel, Assoviaggi, Federagit, Federnoleggio e Cna. Il nuovo organismo potrà anche predisporre proposte di delibere, determinazioni e leggi regionali per poi sottoporle agli organi competenti.
"L'illegalità diffusa è un cancro per lo sviluppo e per l'economia, va colpita con durezza - ha sottolineato il presidente della Provincia Nicola Zingaretti - è ed uno dei problemi più importanti da risolvere se vogliamo accelerare la ripresa economica. Il messaggio che vogliamo lanciare con questo tavolo di consultazione è che siamo vicini agli imprenditori onesti. Vogliamo anche dare un segnale di tipo culturale: l'illegalità non può essere sinonimo di sviluppo", ha aggiunto Zingaretti concludendo che "i dati in nostro possesso ci mostrano segnali inquietanti in materia di evasione fiscale, ci dicono inoltre che l'abusivismo nel settore turistico ha raggiunto livelli inimmaginabili".
Un giro d'affari corposo che, secondo Luca Odevaine, capo della polizia provinciale, sarebbe riconducibile a due o tre grandi organizzazioni, più o meno illegali, che controllano il mercato riciclando i loro proventi in altre attività illecite: gruppi ramificati sul territorio.
"Il fenomeno dell'abusivismo nel settore turistico sta diventando imbarazzante per l'immagine della capitale - ha aggiunto Patrizia Prestipino - anche alla luce del fatto che presenta infiltrazioni di carattere malavitoso".
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