Turismo, il business delle guide abusive

di ANNA RITA CILLIS

Ora l'abusivismo colpisce anche il turismo con un giro d'affari stimato - grazie ad alcuni registri sequestrati - tra i sette e gli otto milioni di euro mensili. Come ha individuato la polizia provinciale scoprendo scaltri procacciatori di turisti che si piazzano ai Fori Imperiali, Colosseo, Vaticano, Villa Adriana a Tivoli per acchiappare ignari stranieri.

Li abbindolano con chiacchiere, offrono sconti e pacchetti speciali dove ci infilano persino il biglietto d'ingresso - ovviamente falso - per San Pietro. E una volta conquistata la preda i procacciatori la dirottano alle guide che si appoggiano a loro volta ad agenzie fittizie o meno. Il business del turismo senza regole e rigorosamente in nero corre anche sul web grazie a siti Internet costruiti ad hoc che fanno da collegamento tra viaggiatori e società fittizie che promettono tour promozionali. Un fenomeno contro il quale la Provincia ha deciso di scendere in campo costituendo una "Consulta Antiabusivismo" per fornire una base colloquiale tra le forze dell'ordine che fanno capo a Palazzo Valentini e gli operatori del settore turistico e che avrà come punto d'arrivo il contrasto e la repressione dei fenomeni legati all'abusivismo. Dietro al tavolo, istituito ieri, siederanno la Fiavet Lazio, associazione regionali delle imprese di viaggi e turismo, la Federalberghi Roma, il sindacato nazionale guide turistiche, la Fisascat Cisl, Asshotel, Assoviaggi, Federagit, Federnoleggio e Cna. Il nuovo organismo potrà anche predisporre proposte di delibere, determinazioni e leggi regionali per poi sottoporle agli organi competenti.

"L'illegalità diffusa è un cancro per lo sviluppo e per l'economia, va colpita con durezza - ha sottolineato il presidente della Provincia Nicola Zingaretti - è ed uno dei problemi più importanti da risolvere se vogliamo accelerare la ripresa economica. Il messaggio che vogliamo lanciare con questo tavolo di consultazione è che siamo vicini agli imprenditori onesti. Vogliamo anche dare un segnale di tipo culturale: l'illegalità non può essere sinonimo di sviluppo", ha aggiunto Zingaretti concludendo che "i dati in nostro possesso ci mostrano segnali inquietanti in materia di evasione fiscale, ci dicono inoltre che l'abusivismo nel settore turistico ha raggiunto livelli inimmaginabili".

Un giro d'affari corposo che, secondo Luca Odevaine, capo della polizia provinciale, sarebbe riconducibile a due o tre grandi organizzazioni, più o meno illegali, che controllano il mercato riciclando i loro proventi in altre attività illecite: gruppi ramificati sul territorio.

"Il fenomeno dell'abusivismo nel settore turistico sta diventando imbarazzante per l'immagine della capitale - ha aggiunto Patrizia Prestipino - anche alla luce del fatto che presenta infiltrazioni di carattere malavitoso".
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