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Al Whitney l'arte visionaria e poetica di Calder



NEW YORK -I mobiles di Alexander Calder tornano a muoversi: un gruppo di otto sculture motorizzate create dall'artista americano sono state incluse in "Hypermobility", una mostra aperta da oggi al 23 ottobre al Whitney Museum, dove sono azionate tre volte al giorno (sei durante il fine settimana), portando l'opera di Calder in una nuova dimensione per la prima volta in decenni. La mostra - ha spiegato il Whitney - vuole permettere un'esperienza in movimento delle sculture, cosi' come Calder, arrivato all'arte dall'ingegneria meccanica pur essendo figlio e nipote di artisti, le aveva originariamente intese. Influenzate in parte dal fascino esercitato sull'artista dalla danza, le sculture contengono una qualita' teatrale riflessa in movimenti idiosincratici e nella reazione provocata nello spettatore. Il musicista Jim O'Rourke ha creato una composizione originale che combina motivi jazz e contemporanei e accompagna la mostra. In parallelo alla Pace Gallery una piccola rassegna esplora il rapporto tra l'artista e il surrealista Miro'. "Un'opera di Calder - aveva scritto nel 1946 il filosofo Jean Paul Sartre - è come il mare ed egualmente affascinante: ricomincia sempre daccapo, e ogni volta è nuova". L'artista, morto a New York nel 1976, cominciò a creare negli anni Trenta le sue ormai classiche sculture di oggetti in equilibrio dalle capacità cinetiche e talora sonore: forme metalliche dipinte in colori solidi - rosso, giallo, blu e nero - che ruotano appese a fili metallici. Marcel Duchamp, in visita allo studio parigino dell'artista, le battezzo' 'mobiles', un gioco di parole in francese che evoca un oggetto in movimento, ma anche la forza dietro il movimento e perfino un intento criminale e certamente provocatorio. "Hypermobility" raccoglie 36 importanti esempi, molti mai esposti prima di ora, dell'opera di Calder, dalle prime astrazioni azionate a motore e ispirate da Piet Mondrian a meta' del periodo parigino ai gong che generano suoni, ai mobiles che pendono dal soffitto e si muovono gentilmente a ogni alito di vento. Quasi tutti i pezzi - 36 in tutto - vengono dalla Fondazione Calder: Sandy Rower, il nipote dell'artista che da 30 anni ne è a capo, è rimasto sorpreso a vedere per la prima volta in azione le sculture meccanizzate rimesse in funzione in occasione della mostra dopo esser state restaurate: "Avevo sempre saputo che mio nonno era un intrattenitore. E se questo non è entertainment che altro è? Non è scultura, non è pittura. E' una esperienza" 
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Vette d'artificio, fuochi e musica tra le cime Rassegna piromusicale “in alta quota” d’Italia, dal 28 luglio al 12 agosto in Piemonte


Si consolida il successo di Vette d'artificio, rassegna nata nel 2015 come unicum a livello nazionale e sempre più amata e seguita da un pubblico numeroso e fedelissimo. Sono infatti migliaia gli spettatori che raggiungono le località degli spettacoli, per vivere momenti emozionanti: musiche, fuochi e colori diventano un motivo in più per raggiungere le quote più alte alla scoperta di località montane dal fascino unico. Torna anche nell'estate 2017 l'unica rassegna piromusicale in alta quota mai proposta in Italia: un evento volto a valorizzare le località dell'alto Piemonte che hanno aderito anche quest'anno e inserite nel più ricco cartellone del Festival di fuochi d'artificio coordinato dal Distretto Turistico dei Laghi.
Tre conferme, per quanto concerne il calendario estivo, con Mottarone, Macugnaga e San Domenico, tre tappe che diventeranno palcoscenici naturali di spettacoli piromusicali poco impattanti e “attenti” all'ambiente, grazie all'esperienza di GFG Pyro, azienda organizzatrice della rassegna. Tra le novità di quest'anno, anche un'iniziativa speciale dedicata ai fotoamatori, che fin dalla prima edizione hanno seguito la rassegna e “inondato” i social ufficiali di Vette d'artificio con immagini spettacolari.
Anche per valorizzare un patrimonio di immagini davvero di qualità, dunque, l'organizzazione di Vette d'artificio, in collaborazione con i comitati promotori delle singole tappe, ha pensato di coinvolgere tutti coloro che seguono le serate armati di fotocamera. Basterà pubblicare sulla pagina Facebook ufficiale del festival (https://www.facebook.com/vettedartificio) - entro il giorno successivo allo spettacolo – una foto scattata durante lo show di Vette d'artificio. Le votazioni saranno il frutto di un mix tra i “mi piace” espressi dai fan della pagina e i giudizi espressi da una competente giuria di qualità composta dal fotografo ufficiale di Vette d'artificio, Giancarlo Parazzoli, da un rappresentante del comitato organizzatore e dallo staff di GFG Pyro.
Per chi si aggiudicherà il punteggio più alto in regalo una vacanza presso la località sede di spettacolo. E tra i tre vincitori verrà scelta dalla giuria la migliore fotografia di tutta la rassegna, il cui autore verrà premiato con un'attrezzatura fotografica professionale. Dal 28 luglio al 12 agosto, dunque, tre imperdibili show in tre meravigliose località delle Alpi piemontesi. La prima tappa coincide con la “montagna dei sette laghi”, così denominata per la spettacolare e impareggiabile vista che il Mottarone offre dalla sua vetta di 1491 metri. Una cornice naturale dal panorama suggestivo che abbraccia, appunto, sette laghi, tra cui i Laghi Maggiore, d'Orta e di Mergozzo, e offre una vista a 360° dalle Alpi Marittime al Monte Rosa.
Lo show coinciderà con l'inaugurazione dell'edizione 2017 di Vette d'artificio, venerdì 28 luglio. Il secondo appuntamento si terrà invece sabato 5 agosto a Macugnaga (Valle Anzasca): dal centro dell’antico borgo walser a quota 1.327 metri, il pubblico potrà assistere ad un emozionante show di fuochi, luci e musica letteralmente ai piedi dell’imponente parete est del Monte Rosa. Macugnaga è stata la culla delle popolazioni walser e una giornata in questo borgo, rimasto intatto nella sua struttura architettonica originaria, non può che lasciare senza fiato: arte, tradizioni, sapori autentici e una natura incontaminata proprio ai piedi della parete himalayana del Monte Rosa.
La chiusura della terza edizione di Vette d'artificio, sabato 12 agosto, è programmata anche quest'anno a San Domenico (Valle Divedro), ormai tra le più blasonate destinazioni dell’arco alpino per gli sport invernali, grazie ad un grandioso ammodernamento degli impianti sciistici, ma anche apprezzata meta estiva per la miriade di percorsi escursionistici disponibili. Questo sarà lo spettacolo più “alto” della rassegna: verrà infatti ospitato nella spettacolare conca alpina dell'Alpe Ciamporino, a circa 2.000 metri di altitudine, in uno scenario naturalistico mozzafiato.
Tutti gli spettacoli piromusicali realizzati dalla GFG Pyro inizieranno alle ore 22.30 e saranno anticipati da un ricco programma di eventi collaterali (in costante aggiornamento sul sito www.vettedartificio.it) a cura dei comitati promotori, per vivere in quota un'intera giornata o un fine settimana alla scoperta delle mille sfaccettature di queste località di montagna. Online su www.vettedartificio.it oppure sulla fanpage ufficiale https://www.facebook.com/vettedartificio tutti i dettagli e le informazioni aggiornate sulla terza edizione di Vette d’Artificio, l’unica rassegna piromusicale in alta quota d’Italia.
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Sulla via Francigena, ora anche in treno Accordo Trenitalia-Aevf. 50 mila pellegrini in Italia nel 2016


La Via Francigena a piedi, come i pellegrini mille anni fa, in bici, a cavallo. Ora anche in treno con sconto dedicato. E' il nuovo accordo fra Trenitalia e Associazione Europea delle Vie Francigene per una riduzione del 10% sul biglietto a pellegrini e turisti che utilizzino i treni Regionali per spostarsi lungo il tratto italiano del cammino, tra Valle d'Aosta e Roma, con ben 22 stazioni coinvolte.
''L'Enit punta molto su questo tipo di prodotti turistici che esaltano caratteristiche che ha solo l'Italia - racconta il direttore esecutivo Giovanni Bastianelli - La presenza diffusa sul territorio di tanta attrattività, dai beni culturali al paesaggio e il cibo'', ''passare per le strade dei borghi, brand apprezzato in tutto il mondo, sono tutte esperienze uniche e straordinarie'' di un modo più ''lento, ecologico e sostenibile'' di godere il nostro paese. ''La via Francigena - spiega il presidente dell'Aevf, Massimo Tedeschi - è un asse europeo di 1800 km, da Canterbury a Roma. Ora è in atto l'estensione in Puglia, fino a Santa Maria di Leuca. Nel 2016 si stima in Italia l'abbiamo percorsa in 50 mila. La maggior parte va a piedi, un quinto dei viaggiatori in bici, ma è sempre più apprezzato anche il treno''.
Dai sondaggi, poi, risulta un identikit molto interessante con viaggiatori ''generalmente di elevati livello di istruzione - prosegue Tedeschi - quindi curiosi di conoscere non solo l'Italia di Roma, Venezia e Firenze. Mediamente hanno una certa disponibilità di spesa. Circa la metà impegna una settimana, un quarto un weekend, Ma un altro quarto resta anche due-tre settimane: dato molto interessante per destagionalizzazione e sviluppo dei piccoli paesi. Promuovendo ora l'utilizzo del mezzo ferroviario offriamo un importante aiuto alle persone anziane o non allenate'', che possono così alternare tappe a piedi e altre in treno. La risposta è già positiva se in tre mesi dalla nascita dell'accordo, ''senza ancora una particolare pubblicità, sono state distribuite 4 mila credenziali numerate al costo di 5 euro, con 100 mila visitatori mensili sulle pagine web dedicate.
''L'accordo - aggiunge Orazio Iacono, direttore Divisione passeggeri Regionale di Trenitalia - è una delle iniziative per incentivare l'uso dei treni regionali nel tempo libero, per turismo e piacere. Con il progressivo rinnovo della flotta, 4 miliardi e mezzo per 500 nuovi esemplari, i nostri clienti hanno a disposizione treni sempre più moderni, confortevoli e ospitali''. Per il momento l'accordo riguarda solo il tratto italiano della Francigena fino a Roma, ma sarà esteso alla parte sud del percorso, quando sarà ultimato, e si pensa a collaborazioni internazionali per le tratte in Inghilterra, Francia e Svizzera. Info: www.viefrancigene.org
ansa

Sabato 10 giugno appuntamento con Bike Party a Reggio Emilia

I commercianti e i residenti si uniscono per costruire azioni di community, filo conduttore la bicicletta.
L’anno scorso abbiamo realizzato un progetto “velocità 30”, quest’anno lavoriamo sul concetto di “festa in bici”, dove le persone possano condividere un modello nuovo di “città attraente”.
La bicicletta ci “mette in movimento” e unisce le esigenze sociali e commerciali. Abbiamo capito che iniziative di “velocità 30” non sono sufficienti. Occorre ritrovarsi in bici sulle strade abitualmente trafficate dalle auto.
Creare un evento, che abbiamo chiamato BIKE PARTY, significa comunicare, nei mesi precedenti, la festa, coinvolgendo tutti con idee creative contagiose.
commercianti, davanti ai loro negozi, hanno addobbato biciclette con fiori, colori e scritte di invito alla festa. Si crea così una sorta di “cultura della festa”: la bicicletta ne diventa il simbolo.
Non c’è simbolo se non ci sono le persone che, in questo caso, sono donne con i propri bambini che invitano a partecipare.
In questi giorni appaiano sui social diversi personaggi della città, capaci di convincere a partecipare. Tutto ciò invita a parlare dentro e fuori dai negozi ridendo e scherzando con brevi video, come l’invito in dialetto dell’orefice o quello della fornaia con il filone del pane in mano.
Gli ingredienti della festa sono pronti perché la festa possa essere comunicata, condivisa e partecipata.
E’ previsto un breve percorso per la città, lento al “passo dei bambini” per gustarci i cannocchiali visivi di piazze, palazzi storici, monumenti e negozi del centro storico che ci accoglierà con soddisfazione.
Abbiamo invitato anche tanti amici profughi accolti nella nostra città, che hanno iniziato a lavorare con alcuni amici commercianti, la loro presenza arricchirà la festa: un’occasione di cultura internazionale e d’inclusione sociale.
Non poteva mancare il ritrovo nel Parco che, al termine di BIKE PARTY,  permetterà  un bel pic-nic in famiglia.
I giovani della comunità parrocchiale vicina, forniranno alcuni prodotti tipici come lo gnocco fritto e per tutto il pomeriggio garantiranno attrazioni coinvolgenti per i bambini.
La festa in bici, BIKE PARTY, sarà bella anche grazie alla cura che abbiamo messo nella preparazione…una grande “macchina” per favorire la bicicletta.

laliberta.info

'Picasso sulla spiaggia' a Guggenheim Venezia


VENEZIA - Dal 26 agosto al 7 gennaio prossimi, la Collezione Peggy Guggenheim presenta, negli spazi espositivi delle Project Rooms, la mostra-dossier Picasso. Sulla spiaggia, a cura di Luca Massimo Barbero. Attraverso una selezione di opere, tre dipinti e dieci disegni realizzati da Pablo Picasso tra febbraio e dicembre del 1937 e una scultura, esposte insieme per la prima volta, Barbero cerca di gettare nuova luce sul lavoro dell'artista spagnolo, evidenziando i suoi collegamenti con quel Mediterraneo che ha avuto un ruolo così importante nella sua carriera artistica: dalle radici in Spagna, alla vita in Francia, alle relazioni con artisti e forme d'arte che avevano nel Mediterraneo un punto di riferimento. Nata dalla collaborazione con il Musée national Picasso di Parigi, la mostra, raccolta e mirata, si snoda attorno a una delle tele più amate da Peggy Guggenheim, il dipinto picassiano Sulla spiaggia (La Baignade), appartenente oggi al museo veneziano. L'esposizione rientra nell'intenso programma di seminari, pubblicazioni, studi ed esposizioni legato al progetto triennale Picasso-Méditerranée, promosso dal Musée national Picasso-Paris.
    Più di sessanta istituzioni hanno immaginato una serie di mostre sull'opera «ostinatamente mediterranea» di Pablo Picasso al fine di celebrare la sua arte e questo suo legame con la cultura del Mediterraneo. (ANSA).

In ville e castelli con le Sere del Fai


(ANSA)- ROMA, 8 GIU - Ammirare il Lago di Lugano sotto il cielo stellato di giugno dalla terrazzina di Villa Fogazzaro Roi, a Oria di Valsolda (CO), e vivere di notte la casa dove lo scrittore di Piccolo Mondo Antico, oltre un secolo fa, amava trascorrere le sue estati. E' una delle possibilità offerte dalle Sere Fai d'Estate, la grande festa dei beni del Fondo Ambiente Italiano giunta alla seconda edizione, rinnovata e ampliata. In tutto quest'anno sono coinvolti 17 beni, dal Castello e Parco di Masino a Caravino (TO) al Giardino della Kolymbethra nella Valle dei Templi (AG), da Villa Necchi Campiglio a Milano a Parco Villa Gregoriana a Tivoli (RM), aperti straordinariamente in notturna nei fine settimana dal 9 giugno al 2 luglio 2017, dalle 19 alle 24.
    Oltre 60 gli appuntamenti in calendario, che consentiranno ai visitatori di scoprire i luoghi d'arte e natura della Fondazione in via eccezionale dal tramonto a mezzanotte. Tra le novità del 2017 i concerti e le performance musicali curate dagli studenti di 12 conservatori italiani (gli istituti di Torino, Cuneo, Alessandria, Milano, Como, Padova, Adria, Frosinone, Latina, Roma, Firenze e Cagliari) che animeranno le notti bianche del Fai con brani classici e moderni in contesti unici,dall'Arena civica accanto alla Palazzina Appiani a Milano al giardino di Villa del Balbianello a Tremezzina (CO), fino alle Saline Conti Vecchi ad Assemini (CA). A seconda del programma della serata, gli ospiti potranno partecipare a visite speciali e teatralizzate o godersi picnic e aperitivi a buffet a lume di candela.
    Il calendario di eventi, sottolineano dal Fai, è reso possibile dal sostegno di Ferrarelle, partner degli eventi istituzionali e acqua ufficiale del FAI,e di Pirelli, per il quinto anno consecutivo vicina alla Fondazione. Radio Capital si conferma media partner delle Sere FAI d'Estate.

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