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Nasce Wine summit a Bolzano, al via dal 21 al 23 settembre

 Oggi come mai prima d'ora il vino altoatesino si posiziona con forza e consapevolezza nel contesto regionale, nazionale ed internazionale. È questo che vogliono dimostrare i produttori di vino locali nella prima edizione dell'"Alto Adige Wine Summit", il nuovo evento all'insegna del vino altoatesino che si terrà dal 21 al 23 settembre. La manifestazione, che si rivolge sia al pubblico specializzato internazionale che agli appassionati del vino, è organizzato dal Consorzio Vini Alto Adige in collaborazione con Idm Alto Adige. Negli ultimi decenni, l'industria del vino altoatesina ha scelto di intraprendere la strada della qualità.

Questa regione vinicola relativamente piccola è notevolmente stimata a livello globale, un dato di fatto dimostrato anche dall'elevato numero di riconoscimenti. Si può dire che il mercato del vino altoatesino sia il mondo intero, tanto che l'export rappresenta circa il 60 per cento delle vendite. È proprio il fattore dell'internazionalità che il Consorzio Vini Alto Adige vuole ancora una volta sottolineare con il nuovo evento "Alto Adige Wine Summit". "Vogliamo posizionare il vino altoatesino in un contesto più ampio. Si attendono fino a 100 giornalisti e partner provenienti da Italia, Germania, Svizzera, Stati Uniti, Russia, Giappone, Inghilterra e Benelux. Attraverso degustazioni, visite ai vigneti, incontri diretti con i produttori e molto altro, potranno conoscere più da vicino la regione vinicola dell'Alto Adige", spiega Werner Waldboth, direttore marketing del Consorzio. Mentre la giornata di apertura del 21 settembre sarà riservata esclusivamente ad un pubblico specializzato, i due giorni seguenti vedranno due appuntamenti aperti a tutti gli appassionati del vino. Il primo è l'Anteprima, che avrà luogo il 22 settembre a partire dalle ore 15 presso il centro congressi di Fiera Bolzano. In questa occasione, 56 produttori altoatesini presenteranno in esclusiva i loro nuovi vini non ancora disponibili sul mercato. "I visitatori non dovrebbero lasciarsi sfuggire questa occasione rara", afferma Waldboth.

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Apre il più grande laboratorio virtuale sul cervello Unisce 21 centri di ricerca fra Europa e Stati Uniti

Parte oggi il più grande laboratorio virtuale sul cervello, l'International Brain Lab (Ibl): unisce 21 centri di ricerca fra Europa e Stati Uniti ed è stato finanziato con oltre 13 milioni di dollari in cinque anni dall'organizzazione scientifica britannica Wellcome Trust e dall'americana Simons Foundation. L'obiettivo è unire le forze per scoprire i segreti del più complesso degli organi. Tra i coordinatori c'è anche un italiano, Matteo Carandini, che lavora allo University College di Londra. 

Questa imponente collaborazione internazionale svilupperà teorie sui meccanismi di funzionamento del cervello focalizzandosi su un singolo comportamento condiviso da tutti gli animali: la ricerca di cibo. 

L'obiettivo principale è quello di dare una scossa al mondo delle neuroscienze, solitamente frammentato in singoli laboratori che studiano un limitato numero di circuiti cerebrali durante l'esecuzione di semplici comportamenti. Il grande laboratorio virtuale, invece, cercherà di scoprire come funziona il cervello nel suo insieme per generare comportamenti complessi che cambiano in base alle condizioni ambientali. Il modello di riferimento sarà il cervello di topo, che sarà studiato con le tecnologie più avanzate: dai chip che permettono di registrare l'attività elettrica di migliaia di neuroni contemporaneamente, fino all'optogenetica, che consente di telecomandare i neuroni colpendoli con un fascio di luce.
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La quarta edizione della Fassa Sky Expo

La quarta edizione della Fassa Sky Expo, evento legato al volo libero, si aprirà a Campitello di Fassa (Trento) il 29 settembre per chiudersi il 1 ottobre.
Tre giorni nello splendido scenario delle Dolomiti dove gli appassionati di volo in parapendio e deltaplano presso gli stand della fiera, troveranno gli ultimi prodotti dei migliori marchi disponibili sul mercato. Potranno anche testare ali, imbragature e quant’altro in prima persona, decollando dal rifugio Des Alpes sul Col Rodella (2360 metri) che sovrasta la zona dell’esposizione ed al quale di accede per funivia al ritmo di 120 passeggeri per corsa. Anche l’atterraggio è nei pressi della fiera, un punto di forza, insieme all’accessibilità del decollo, che gli organizzatori dell’associazione Icarus Flying Team Val di Fassa hanno saputo sfruttare al meglio.
Il successo incoraggiante delle scorse edizioni fa ben sperare. Allora il numero dei visitatori fu tale da da mettere a seria prova la ricettività della zona ed al collasso il pur grande parcheggio tra fiera e funivia, tanto che si è deciso di potenziarlo. I presupposti ci sono tutti anche per l’edizione 2017. Piloti di deltaplano e parapendio saranno i primi interessati alle novità di un mercato che non conosce sosta nel proporne, sempre più innovative, sempre più tecnologiche. Poi molti curiosi, magari in vista di avvicinarsi al volo libero, un’avventura affascinante che porta i piloti a vagabondare per il cielo senza aiuto di motori.
La tre giorni a Campitello propone un ricco programma anche con momenti di relax, feste ed eventi che renderanno l’appuntamento un’esperienza indimenticabile per praticanti e no. Tra le novità di quest’anno i primi potranno partecipare sabato 30 settembre alla gara di hike and fly, cioè di volo ed escursionismo, alla quale gli organizzatori hanno appioppato il nome di “Cor e Sgòla” che in lingua locale rende perfettamente l’idea. Lo start avverrà alle ore 10 dalla zona dell’atterraggio chiamata Streda de Pent de Sera, a Campitello.


Gustavo Vitali - Ufficio Stampa FIVL

Associazione Nazionale Italiana Volo Libero

Incontro-dibattito: Seminare una nuova sensibilità. Come fare rete tra attivismo e giornalismo indipendente

Venerdì 29 settembre ore 18:30 Università Popolare di Roma Palazzo Englefield, via Quattro Novembre, 157


In un momento oscuro come questo, diventa sempre più urgente “fare rete” e trovare forme di appoggio reciproco tra chi si occupa d’informazione e chi si muove in prima linea nella realtà sociale. L’esperienza di un giornalismo nonviolento e indipendente e quella concreta dell’attivismo sociale rappresentano un’opportunità per la costruzione di una nuova sensibilità. L’incontro sarà l’occasione per presentare i libro “Diritti all’informAZIONE” dell’agenzia stampa internazionale Pressenza.

Dopo il saluto del Presidente dell’Upter Francesco Florenzano introdurrà gli interventi e modererà l’incontro Cristiano Chiesa-Bini Mondo Senza Guerre e Senza Violenza.

Intervengono: Dario Lo Scalzo, della redazione italiana di Pressenza; Marica Di Pierri, giornalista, attivista e portavoce dell’Associazione a Sud; Virgilio Violo, giornalista di Free Lance International Press; Stefania Catallo, fondatrice e responsabile del Centro Antiviolenza Marie Anne Erize; Marco Inglessis, presidente e tra i fondatori di Energia per i diritti umani

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone 




Ecco 10 alberghi bellissimi, dove l’arte è di casa

Sono sempre più numerose le strutture alberghiere che ospitano gallerie d’arte e collezioni di artisti emergenti. Nel mondo dell’ospitalità sono nati alberghi per chi ama l’arte moderna e contemporanea dove le hall ospitano tele, sculture e installazioni e le stanze vengono arredate con oggetti d’arte; in alcuni hotel è persino possibile acquistarli. Ecco i migliori indirizzi dove farsi sedurre dalla creatività.
Gallery Hotel Art 
Si trova in Vicolo dell’Oro, a due passi da Ponte Vecchio a Firenze, e fa parte della gruppo Lungarno Collection della famiglia Ferragamo. Il raffinato albergo di design ospita mostre d’arte contemporanea e di fotografia, eventi e installazioni che trasformano ogni anno la facciata in un’opera d’arte “vivente”, dedicata a temi sempre diversi. In queste settimane si può ammirare l’installazione Freedom, dedicata al mito pop della Vespa che si fonde con la mostra temporanea dedicata al grande Andy Warhol con 16 opere iconiche, Andy Warhol Forever. Informazioni:www.lungarnocollection.com

Hotel Victoria
Sono cinquecento le opere esposte in tutti i piani dell’Hotel Victoria, a Roma, accanto alle mura aureliane del terzo secolo; la collezione si intitola Città eterna ed è un omaggio paesaggistico di diversi pittori europei, dal ’600 all’800, alla città che la ospita. Le vedute romantiche del paesaggio urbano e l’atmosfera unica della “città eterna” aleggiano ovunque: nei saloni, nei ristoranti, nei corridoi, sulle scale e in tutte le stanze. Le opere dei paesaggisti francesi, tedeschi, fiamminghi e italiani furono raccolte dal collezionista Rolf Wirth, nipote del fondatore dell’hotel. Informazioni:www.hotelvictoriaroma.com

Alexander Museum Palace Hotel
Sul lungomare di Pesaro l’hotel di design è nato come galleria d’arte dove ogni dettaglio, dall’ingresso all’arredamento, dai corridoi alla piscina, è il risultato dello sforzo creativo di 75 artisti diversi: da Giò Pomodoro a Mimmo Paladino, da Sandro Chia a Gino Marotta. All’entrata si è accolti da una stele alta 16 metri e ognuna delle 65 stanze, disposte su 9 piani, è personalizzata con le opere di artisti noti ed emergenti. L’albergo è considerato un laboratorio di sperimentazione artistica – dalla pittura alle installazioni luminose, dalla scultura alla video arte e alla fotografia – ed è stato dichiarato “opera non trasportabile” alla Biennale di Venezia del 2011. Informazioni: www.alexandermuseum.it

Suite d’Autore Art Design Hotel
Nella centralissima piazza della cattedrale di Piazza Armerina, in provincia di Enna, l’hotel è concepito per ospitare opere d’arte, installazioni, accostamenti di colore, oggetti di design innovativo, dipinti e sculture di artisti emergenti. L’albergo non è solo una vetrina d’arte contemporanea ma offre la possibilità di scoprire l’evoluzione del design e dei trend artistici attuali attraverso le sculture, le fotografie, i dipinti e gli oggetti d’arte esposti. Le suite, dove si possono ammirare le opere pittoriche di Beppe Madaudo o gli oggetti seriali di Philippe Starck, sono eterogenee e presentano ognuna uno stile diverso: avanguardismo, astrattismo, pop art, design geometrico e tradizionale. Informazioni: www.suitedautore.it

Byblos Art hotel Villa Amistà 
Circondato dai vigneti della Valpolicella e immerso in un grande parco poco fuori Verona, il lussuoso boutique hotel è il frutto della passione dei proprietari per l’arte. Sorge in una villa veneta del XVI secolo ed è stato trasformato in un albergo-galleria con esposizioni permanenti d’arte contemporanea. Ospita, infatti, le opere dei maggiori protagonisti, da Murakami a Marina Abramovic, da Mimmo Rotella a Mat Collishaw, da Damien Hirst a Piero Manzoni e a Luigi Ontani, da Vanessa Beercroft a Sandro Chia. Informazioni: www.byblosarthotel.com

The First Luxury Art Hotel
Vanta più di 150 opere d’arte contemporanea nel cuore di Roma: le suite sono piccole gallerie private, mentre gli spazi comuni ospitano opere di giovani artisti italiani e di grandi maestri del XX secolo. L’albergo sorge in un palazzo dallo stile ottocentesco, ricco di glamour ed eleganti elementi di design. Ovunque spuntano dipinti, sculture e installazioni ma per un vero tuffo nell’arte c’è la galleria Mucciaccia, dove si scoprono nuove e interessanti proposte artistiche contemporanee; qui si organizzano anche mostre di artisti come Giorgio De Chirico, Robert Rauschenberg e Jacques Villeglé. Informazioni: www.thefirsthotel.com

Hotel Altstadt 
Nel cuore di Vienna il raffinato boutique hotel ospita numerose opere d’arte contemporanea, esposte nelle camere e lungo i corridoi. Sorge in una dimora nobile viennese e ogni stanza è arredata con un proprio stile. Tra gli artisti più significativi ci sono: Niki de Saint Phalle, Annie Leibovitz, Andy Warhol, Franz Ringel e Gottfried Helnwein. Informazioni: www.altstadt.at

The Thief
L’hotel di design, con vista mozzafiato sulla città di Oslo, ospita numerose creazioni d’arte contemporanea, installazioni, tele e sculture; tra le più prestigiose ci sono le opere di Andy Warhol, Richard Prince e Antony Gormley. L’hotel è concepito come una galleria permanente, curata da Sune Nordgren, l’ex direttore del Norway’s National Museum of Art. L’albergo, arredato con creazioni di designers internazionali, organizza eventi e mostre di grande richiamo. Informazioni: https://thethief.com

21C Museum Hotel
A Louisville, nel Kentucky, si soggiorna in un boutique hotel che ospita temporanee mostre d’arte contemporanea, soprattutto esposizioni di fotografie e installazioni di artisti emergenti e già affermati. Tra le mostre attuali più interessanti ci sono Pop Stars! Popular Culture and Contemporary Art e Fallen Fruit: the practices of everday life, con le opere di David Burns and Austin Young, entrambe in programmazione fino a marzo 2018. L’albergo di Louisville fa parte di una catena di 8 strutture, tutte con le stesse caratteristiche; presto verrà inaugurato anche un hotel a Miami. Informazioni:www.21cmuseumhotels.com

The Ritz Carlton Millenia
Sono 4.200 le opere esposte nel lussuoso albergo di design di Singapore. Oltre a una vista mozzafiato su Marina Bay, l’hotel è una vera galleria d’arte che sfoggia i lavori di artisti contemporanei da Andy Warhol a Frank Stella, da Dale Chihuly a David Hockney e a Henry Moore. La struttura ha previsto persino visite guidate alla scoperta delle opere d’arte. Informazioni: www.ritzcarlton.com

The Art a hotel
A Denver, in Colorado, c’è un albergo molto particolare, dove tutti gli ambienti sono stati trasformati in gallerie d’arte grazie all’attento lavoro di Dianne Vanderlip, una delle donne più influenti nel mondo artistico. Il lussuoso hotel di design, che sorge nel distretto dei musei, ospita nelle sue 165 camere e nelle sale una ricca collezione internazionale di opere d’arte moderna e contemporanea, molte delle quali commissionate proprio per l’albergo. Informazioni: www.thearthotel.com

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Sette viaggi in cerca d’autore, ma per ragazzi

Londra e le Highland scozzesi fanno da sfondo alla fortunata saga del maghetto Harry Potter; la penisola islandese di Snaefellness è il luogo dove Jules Verne ambientò tanti suoi romanzi, primo tra tutti Viaggio al centro della terra. L’isola svedese di Gotland è la terra di Pippi Calzelunghe mentre tra Nottingham e la foresta di Sherwood, in Inghilterra, si svolsero le avventurose ruberie di Robin Hood. Ecco un viaggio nei luoghi che diedero vita agli eroi e alle avventure di tanti romanzi della letteratura per ragazzi e che hanno divertito ed emozionato generazioni di lettori.
Harry Potter
Per ripercorrere le più strabilianti avventure di Harry Potter, il maghetto creato dalla penna di Joanne Kathleen Rowling, sono nati itinerari, tour e parchi tematici, siti e guide turistiche. E’ impossibile non farsi coinvolgere dalla scoperta di quei luoghi che sono diventati di culto per milioni di lettori: la scuola di magia di Hogwarts, il binario 9 ¾, le case e le strade della Londra più cupa sono tutte destinazioni che qualsiasi “babbano” oggi può visitare. Tutti gli episodi del romanzo sono ambientati a Londra con la centralissima Trafalgar Square, Piccadilly Circius, il ponte di Blackfriars, il Millennium Bridge, lo zoo, Leadenhall Market, il mercato coperto in stile vittoriano, e Borough Market; persino il vero binario 9 ¾, con il carrello mezzo dentro e mezzo fuori dal muro, si trova alla stazione di King’s Cross. La scuola di Hogwarts è in realtà il castello di Alnwick, a Oxford, il più grande maniero abitato dopo quello di Windsor, mentre le verdi colline che circondano il lago di Hogwarts si trovano in realtà sulle rive di Loch Shiel, nella zona di Lochaber, nelle Highlands scozzesi. La banca magica, che nella saga custodisce la pietra filosofale, è la sede dell’Australian High Commission di Londra, dalla maestosa facciata esterna. Il 12 di Grimmauld Place è l’indirizzo della casa spettrale e polverosa dell’ordine della Fenice: la si ritrova tra le casette a schiera di Claremont Square, nel quartiere Islington, a nord di Londra. I tour organizzati per seguire i luoghi di Harry Potter sono facilmente rintracciabili sul web, anche sul sito ufficiale della Gran Bretagna: britishtours.com
Gli itinerari non possono che terminare a 20 minuti da Londra, negli studi della Warner Bros di Leavesden, sobborgo vicino a Watford: qui è stato creato un parco interamente dedicato a Harry Potter, nato sulla scia di quello americano in Florida del 2010. Il parco The Making of Harry Potter ospita tutti i set originali usati negli otto film della saga del maghetto e una riproduzione del celebre castello di Hogwarts, dove Potter e gli amici studiavano le arti magiche. La visita al parco dura circa tre ore e permette di rivedere i luoghi magici del mondo di Potter: lo studio di Albus Silente con i ritratti animati degli ex presidi della scuola, il dormitorio dei Grifondoro con i letti di Harry, Hermione e Ron, la capanna di Hagrid, l’autobus a due piani “per tutte le destinazioni”, la casa degli zii di Harry Potter al 4 di Privet Drive e la mitica Diagon Alley, la strada dove i maghi acquistano pozioni e bacchette. Il tour permette anche di scoprire i segreti delle magie di Potter: alcuni video, infatti, spiegano come è stato rimosso il naso di Voldemort, come sono state girate le partite di Quidditch e come il mago si rendesse invisibile grazie a speciali telecamere. Tra gli effetti speciali del Parco è previsto un volo con la scopa sopra Londra. Info: www.wbstudiotour.co.uk

Viaggio al centro della terra
Fu la spettacolare penisola di Snaefellsnes, a nordovest dell’Islanda, a ispirare Jules Verne che vi ambientò il suo celebre romanzo Viaggio al centro della terra. Lo scrittore rimase particolarmentecolpito dalle selvagge spiagge nere, dai campi ricoperti di lava e dal maestoso vulcano e ghiacciaio Snaefellsjokull, dove il protagonista del romanzo trova il passaggio che conduce al centro del mondo. Con una guida locale è possibile arrivare fino al cratere, oggi completamente ricoperto di neve e ghiaccio, e visitare il parco nazionale che lo ospita, dove si ammirano paesaggi davvero emozionanti e villaggi di pescatori pittoreschi e colorati. Altrettanto affascinante è la zona costiera, da Borgarnes a Hellnar, con le spiagge laviche fino a Stykkisolmur. Info: www.snaefellsjokull.com

Pippi Calzelunghe
E’ sull’isola di Gotland, la più grande a sudest della Svezia, che si svolgono le bizzarre e divertenti avventure di Pippi Calzelunghe, l’eroina di Astrid Lindgren. L’eccentrica ragazzina dai capelli rossi abita con un cavallo bianco e una scimmietta in una vecchia casa con un giardino a Villa Villacolle, dove affronta mille peripezie assieme agli amichetti Tommy e Annika. Sullo sfondo ci sono la natura e i villaggi tipici dell’isola svedese con i suoi castelli, le spiagge e le case color pastello. Gotland è anche la terra natia di Astrid Lindgren, l’autrice del fortunato romanzo, e del primo parco tematico dedicato a Pippi (astridlindgrensvarld.se/en), che si trova a Kneippbyn. Qui attrici travestite da Pippi Calzelunghe cantano e ballano nei luoghi che appaiono nel romanzo mentre, non lontano, si visita la vecchia fattoria della scrittrice, oggi trasformata in un centro culturale e in un museo. Lo spirito della pestifera ragazzina rivive nei luoghi dell’isola, selvaggia e autentica, che invita a vivere una vacanza in totale libertà alla ricerca dei tanti borghi medievali protetti dall’Unesco, delle spiagge e delle dune bianche, dei boschi popolati di alci e di città accoglienti come Visby, effervescente meta creativa, e dei luoghi magici come Gnisvard, sito con gigantesche pietre runiche d’epoca vichinga.

Robin Hood
L’eroe di Alexandre Dumas, Robin Hood, è un fuorilegge gentiluomo, un uomo romantico che ruba ai ricchi per dare ai poveri; il suo quartiere generale è la foresta di Sherwood, nella contea inglese di Nottinghamshire, dove sfugge alle guardie reali e, con una banda di fedeli, si batte contro le ingiustizie. Oggi la foresta reale di caccia di Robin Hood è una riserva protetta di 423 chilometri quadrati lungo la strada che va da Londra a York, ed è visitata da centinaia di migliaia di turisti alla ricerca dei luoghi di Robin e della sua banda. E’ molto frequentata soprattutto d’estate quando si svolge l’annuale Robin Hood Festival (31 luglio - 6 agosto), una settimana di eventi che ricostruiscono l’ambiente medievale con i personaggi principali della leggenda di Robin, tra cui lady Marian e Riccardo Cuor di Leone. Il festival ospita giostre, esibizioni di attori e mangiatori di fuoco, concerti, balli e duelli; l’attrazione principale è Major Oak, una vecchia ed enorme quercia che pare fosse il covo di Robin Hood. Anche la città fortificata di Nottingham, a 4 chilometri da Sherwood, è meta di visitatori che amano farsi fotografare davanti alla statua di Robin Hood con arco e frecce. Alcuni studiosi, però, ambientano la leggenda nella foresta di Barnsdale, nella contea dello Yorkshire, 80 chilometri più a nord. Tra i boschi, peraltro, sono stati rinvenuti un antico sepolcro, che potrebbe ospitare le spoglie dell’eroe inglese, e il pozzo e il ruscello di Robin Hood. Info: www.nottinghamshire.gov.uk

Il libro della giungla
Le avventure di Mowgli, il bambino allevato da un branco di lupi nella giungla in compagnia dell’orso Baloo e della tigre Bagheera, hanno emozionato e affascinato generazioni di giovani lettori sin dall’uscita del romanzo di Rudyard Kipling nel 1894. La giungla, protagonista assoluta, è una delle riserve naturali della provincia centrale dell’India; la regione è Madhya Pradesh e i parchi che ispirarono profondamente l’autore sono Pench e Kanha. La Pench Tiger Reserve è una riserva nata per la reintroduzione della tigre, mentre il Kanha National Park fu costituito nel 1955 per salvare dall’estinzione il raro cervo di Duvacel e per proteggere molti altri animali, tra cui tigri, leopardi, orsi, scimmie e alcuni esemplari del lupo indiano. Per preservare questo patrimonio faunistico e promuovere un turismo sostenibile, Taj Safaris e la Born Free Foundation organizzano viaggi alla scoperta delle location che hanno ispirato lo scrittore e vivere le avventure di Mowgli (Mowgli’s Trails xperience); il pacchetto offre l’opportunità di soggiornare nei lussuosi lodge Taj Safaris Baghvan e Banjaar Tola. Info: www.tajsafaris.com

Mary Poppins
E’ Londra la città dove si svolgono le vicende di Mary Poppins, la tata che generazioni di bimbi hanno sognato di conoscere, creata dalla penna di Pamela Lyndon Travers. L’abitazione della famiglia Banks, che cerca disperatamente una bambinaia per i propri vivaci bambini, la banca dove lavora il capofamiglia, le strade e i parchi richiamano tutti una riconoscibile capitale britannica. 17 Cherry Tree Lane è l’indirizzo dell’abitazione dei Banks, un nome inventato dall’autrice che probabilmente pensava alle belle case del quartiere vicino a Regent’s Park, a nord della capitale e dove Bert, l’altro protagonista della storia, si diletta a dipingere. Sempre a nord, a Hampsted village, c’è la casa dell’ammiraglio Boom, stravagante personaggio che segna l’ora con colpi di cannone. L’edificio non è riconoscibile ma sicuramente il quartiere merita una passeggiata per i bellissimi palazzi e gli angoli verdi che regala. Molti, poi, sono i luoghi simbolo di Londra: il Big Ben, St Paul’s Cathedral e i Kensington Roof Gardens, dove è ambientata la celebre scena degli spazzacamini. Infine c’è la banca d’Inghilterra, antico istituto dove lavora il capofamiglia: sorge in Threadneedle street, in pieno centro cittadino.

I tre moschettieri
Le vicende dei tre moschettieri - Porthos, Athos e Aramis - e del guascone D’Artagnan, protagonisti del romanzo di Alexander Dumas, si svolgono in Guascogna, antico territorio del sud-ovest della Francia. La zona delle loro avventure e dei loro duelli è geograficamente un triangolo, le cui estremità sono le tre città di Auch, la capitale storica, Tarbes e Pau; a sud è protetto dai Pirenei, a ovest è lambito dall’Atlantico e a nord è ingentilito dai vigneti bordolesi. E’ un alternarsi di filari e fattorie, torri medievali e castelli in rovina, vallate immense e piccoli villaggi con statue e ricordi di D’Artagnan e vicoli dove perdersi. La città natale di D’Artagnan era Lupiac, piccolo borgo del Midi-Pirenei: qui visse nella dimora di Castelmore, che oggi è un vecchio castello decaduto tra colline silenziose e ondulate. Va inoltre segnalato il nuovo percorso equestre sulle tracce di D’Artagnan, che ripercorre a cavallo i luoghi del famoso moschettiere. Si tratta di un itinerario culturale europeo di 4mila chilometri, da Lupiac a Maastricht, città dove il cavaliere morì nel 1673. Per scoprire la route D’Artagnan cliccare sul sito: www.route-dartagnan.eu. In Aquitania, nel dipartimento dei Pirenei Atlantici, invece, ci sono Laruns, il borgo natio di Aramis, e lo Château d’Espalungue, oggi trasformato in albergo, luogo dove, secondo la leggenda, morì il moschettiere. La vallata che circonda il villaggio è ricoperta di campi che arrivano fino alla montagna, vicino al confine con i Paesi Baschi. Il paese di Athos, che porta il nome del celebre moschettiere, è un borgo tranquillo e semi-abbandonato; persino della casa dell’eroe non restano che un muro e un cartello che ne dà testimonianza. Infine, sempre nei Pirenei Atlantici, c’è Lanne, nel cui castello dimorò Porthos: nel suo villaggio si respira ancora il passato di locande e botteghe artigiane.
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