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Il MERCATO RUSSO IN ITALIA - FOCUS SHOPPING E VOLI
CERAMICA QMADE IN LIGURIA E CORSICA
Per i viaggiatori che cercano negli oggetti e nelle cose l’identità dei luoghi e
delle persone, oltre alla qualità e al saper fare, le società artigiane
certificate con il marchio Quality Made hanno in comune il
forte radicamento nel territorio di appartenenza e una visione che mette al
centro del proprio lavoro la sostenibilità culturale, ambientale e sociale. In
Liguria e in Corsica fra le botteghe artigiane che per prime hanno aderito al
programma europeo INTERREG Italia-Francia Marittimo, che sostiene lo slow
tourism e il consumo consapevole, due lavorano la ceramica in Liguria e Corsica
in maniera molto speciale. Ad ALBISSOLA MARINA, in provincia di SAVONA,
“GIUSEPPE MAZZOTTI 1903” produce da più di un secolo
oggetti d’arte nei colori tipici “bianco e blu” e nello stile “Antico Savona”,
rappresentazione pittorica di castelli, angeli o figure mitologiche contornate
da alberi e piante con montagne e colline sullo sfondo. La bottega, nota in
tutto il paese per essere stata protagonista con i suoi fondatori del futurismo
italiano, nel 2002 ha creato una fondazione che sviluppa iniziative culturali e
gestisce uno spazio-giardino in cui è possibile ammirare opere di artisti
contemporanei della ceramica.
Gli fa idealmente da specchio, a PATRIMONIO, a
pochi kilometri dal GOLFO DI SAINT FLORENT a Nord Ovest della Corsica,
l’ATELIER TRUCHON, una bottega passata da padre in
figlio la cui produzione di oggetti e suppellettili per la casa oggi è
caratterizzata dalle intuizioni di Julien Trouchon e delle contaminazioni
culturali con la ceramica di Bizen, in Giappone meta di un suo soggiorno di
studio.
fonte: comunicato stampa
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Turismo: Istat, 2017 anno record, arrivi +5,3%
Nuovo record per il turismo in Italia: a certificarlo è il report dell'Istat secondo cui nel 2017 gli esercizi ricettivi hanno registrato un nuovo massimo storico, dopo quello del 2016, con oltre 420 milioni di presenze (+4,4% rispetto al 2016)e 123 milioni di arrivi (+5,3%). La crescita è stata superiore a quella media europea. La Germania si conferma primo Paese di provenienza dei turisti stranieri in Italia con il 14,1% delle presenze registrate. Seguono Francia, Regno Unito e Stati Uniti con quote di circa il 3%. (ANSA).
Turismo: Istat, boom arrivi extra-alberghieri +10,2%
(ANSA) - ROMA, 27 NOV - Continua la crescita negli esercizi extra-alberghieri italiani: secondo il report dell'Istat sul 2017 si contano 145,5 milioni di presenze (+7,5% sul 2016) e 29,4 milioni di arrivi (+10,2%), con una permanenza media di 4,9 notti.
Negli alberghi le presenze toccano i 275,1 milioni e gli arrivi 93,8 milioni (rispettivamente +2,8% e +3,9% sull'anno precedente); in media la permanenza negli alberghi si conferma pari a 2,9 notti per cliente
Enit Turismo: Istat, maggiore crescita presenze in Sicilia e Sud
(ANSA) - ROMA, 27 NOV - Secondo il report dell'Istat sul movimento turistico in Italia nel 2017 gli aumenti più consistenti in termini di presenze si sono registrati in Sicilia (+7,3% rispetto al 2016), Basilicata (+6,5%), Piemonte (+6,3%) ed Emilia-Romagna (+6,0%). In generale la crescita è stata più forte nel Mezzogiorno.
Negli esercizi ricettivi dei primi 50 comuni italiani si concentrano quasi 171 milioni di presenze, pari al 40,6% del totale. Queste destinazioni, nel loro complesso, assorbono un terzo delle presenze della componente residente della clientela (32,7%) e quasi la metà (48,5%) di quella dei non residenti e sono principalmente localizzate nell'Italia settentrionale.
Roma si conferma la principale destinazione con quasi 27 milioni di presenze (il 6,4% del totale nazionale), seguono Milano e Venezia (entrambe al 2,8%). Se si guarda alla sola clientela estera, la quota di turisti stranieri ospitati nella Capitale raggiunge circa il 9% del totale. Venezia si posiziona al secondo posto della graduatoria se si considera la sola clientela non residente (4,8% delle presenze straniere).
Terra Santa: 2018 anno boom per i pellegrinaggi
Tornano i pellegrini in Terra Santa. Nei santuari gestiti dalla Custodia di Terra Santa, i pellegrini sono stati (fino ad oggi) 538.429. Un dato quasi raddoppiato rispetto al 2016. Le cifre fornite dal Central Bureau of Statistics di Israele parlano di circa 3.399.300 arrivi turistici, con un aumento del 15% rispetto allo stesso periodo del 2017 (2.966.000) e del 44% (2.364.700) rispetto al 2016. Aumentano i pellegrini dall'Italia
Tornano i pellegrini in Terra Santa e i numeri sono da record. Secondo dati forniti al Sir dal Franciscan Pilgrims Office (Fpo), l’ufficio che regola la celebrazione di messe, Ore Sante e preghiere nei luoghi santi gestiti dalla Custodia di Terra Santa, i pellegrini sono stati (fino ad oggi) 538.429, nel 2017 erano stati complessivamente 411.754 mentre l’anno precedente, il 2016, si erano fermati alla cifra di 274.983. A trainare la crescita i pellegrini provenienti dagli Usa (127.964), a seguire in ordine sparso gli italiani (60.417), i polacchi (50.707) e gli indonesiani (30.813). I dati, spiegano dal Fpo, si riferiscono solo ed esclusivamente ai pellegrini che hanno prenotato on line un servizio liturgico presso i santuari della Custodia. Non sono dunque inclusi nelle statistiche i semplici visitatori e i gruppi di pellegrini che, anche se sprovvisti di prenotazione, hanno potuto celebrare nei santuari della Custodia. Le cifre costituiscono un’interessante indicazione, ma non designano il numero reale dei visitatori e dei pellegrini, che deve essere perciò abbondantemente aumentato.
Ottobre, mese record. A fornire i dati complessivi relativi agli arrivi turistici nel periodo gennaio-ottobre 2018 è stato ieri ilCentral Bureau of Statistics di Israele. Le cifre parlano di circa 3.399.300 arrivi, con un aumento del 15% rispetto allo stesso periodo del 2017 (2.966.000) e del 44% (2.364.700) rispetto al 2016. Per quanto riguarda gli italiani, nei primi dieci mesi del 2018 sono stati registrati 114.700 arrivi, +39% rispetto al 2017 e +80% rispetto al 2016. Il mese di ottobre ha registrato ben 484.900 arrivi internazionali, il 14% in più rispetto a ottobre 2017. Il miglior mese di sempre per gli arrivi turistici. Tuttavia, sempre secondo il Fpo, le cifre fornite dal Ministero del Turismo israeliano aiutano solo parzialmente a comprendere il pellegrinaggio ai Luoghi Santi. Il Ministero, infatti, non può distinguere i diversi obiettivi dei visitatori del Paese, se non sommariamente.
Lunghe file. In questi giorni le stradine di Gerusalemme Vecchia, quelle che portano al Santo Sepolcro, al Muro Occidentale, la Via Dolorosa, sono piene di pellegrini. Oggi, nonostante la pioggia, nella Città Santa, si registrano sin dal primo mattino lunghe file per entrare nella Basilica del Sepolcro e per salire al Calvario. Gruppi di fedeli si raccolgono in preghiera o restano attenti ad ascoltare le loro guide, altri fuori il piazzale attendono di entrare. Messe e liturgie si susseguono una dietro l’altra.
Una scena che si ripete in ogni santuario della Città Santa, ma anche di Betlemme, Nazareth, fino su al Tabor. Al santuario della Trasfigurazione i taxi fanno avanti e indietro per portare i pellegrini, molti dei quali salgono anche a piedi. Dovunque hotel e case di accoglienza fanno registrare il pienone “come mai accaduto prima di questi tempi” e tra poco sarà Natale. I negozi di souvenir accolgono i pellegrini con incensi e rosari, sono molti quelli che entrano per fare acquisti prima del ritorno a casa. Hanna, proprietario di uno di questi piccoli negozi pieni di oggetti sacri ripete sorridendo “Thanks to God”, grazie a Dio, “era tanto tempo tempo che non si vedevano tanti fedeli come in questo anno. Gerusalemme ha bisogno dei suoi pellegrini, perché portano sorrisi e pace. E noi abbiamo bisogno sopratutto di pace”. A poca distanza alcuni militari israeliani si limitano a controllare gli arrivi e gli ingressi in basilica. Le aspettative del Ministero del Turismo israeliano per la fine del 2018 sono di raggiungere oltre i 4 milioni di presenze.
“Un legame stretto con l’Italia”. I timori per la sicurezza, le tensioni provocate dagli scontri a Gaza e dal conflitto in Siria, che negli ultimi anni avevano tenuto lontano i pellegrini sembrano adesso essere svaniti. “La Terra Santa è sicura” sottolinea mons. Giuseppe Favale, vescovo di Conversano-Monopoli, in questi giorni (16-24 novembre) in Terra Santa con 138 pellegrini della sua diocesi. “Non c’è alcun pericolo, i pellegrini possono venire in assoluta sicurezza. La gente è accogliente e ci aspetta”. “La presenza dei pellegrini – dice il vescovo – qui è un fattore di speranza e un aiuto concreto per risollevare le sorti anche delle famiglie cristiane, molte delle quali vivono lavorando nell’ambito del turismo religioso e dei pellegrinaggi”. In questi giorni il gruppo dei pellegrini ha visitato e pregato nei luoghi santi ma, spiega mons. Favale, “abbiamo anche conosciuto e toccato con mano la realtà povera in cui vivono i palestinesi e le pietre vive di questa terra che sono i nostri fratelli cristiani”. Ciò che si avverte pellegrinando nei Luoghi di Gesù, aggiunge il presule, “è il legame stretto, nato grazie anche alla Custodia di Terra Santa, tra l’Italia e la Terra Santa. Qui noi ci sentiamo a casa. Al tempo stesso è bello avvertire il respiro della Chiesa universale. Venire in Terra Santa significa anche respirare la cattolicità e l’universalità della Chiesa”. Chi sta lavorando per promuovere pellegrinaggi solidali è Caritas Italiana. Allo studio in queste settimane un progetto che intende promuovere una nuova modalità di pellegrinaggio con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo delle comunità parrocchiali locali, così da ridurne anche l’isolamento, sensibilizzare i pellegrini italiani alla conoscenza del contesto socio-politico e favorire la solidarietà verso Caritas Gerusalemme, partner del progetto.
Ambasciatori di pace.“Vedere così tanti pellegrini è per noi una grande consolazione. Sono ambasciatori di pace. La loro presenza qui fa del bene ai nostri fedeli che non si sentono abbandonati – conferma al Sir mons. Giacinto Boulos Marcuzzo, vicario patriarcale per Gerusalemme e la Palestina -. I pellegrini sono rispettati e accolti da tutti perché chi cerca Dio cerca la pace. Possiamo parlare di una diplomazia del pellegrinaggio: più ci sono pellegrini e più c’è preghiera, più sarà facile ottenere la pace. Il dono che tutti invochiamo, specie ora che ci prepariamo al Natale”.
agensir
Più alberi e spazi verdi, la natura al centro delle città
(ANSA) - ROMA, 21 NOV - Maggiore integrazione delle 'infrastrutture verdi' nella pianificazione urbanistica del territorio e soluzioni per rendere le nostre città più resilienti (che riescono a mitigare gli effetti e adeguarsi) ai cambiamenti climatici. Questo l'obiettivo degli Stati generali del verde pubblico, oggi al ministero dell'Agricoltura, in occasione della giornata dedicata alla Festa dell'albero.
Il nostro Paese ha infatti una legge sul verde in città (la n. 10 del 2013, 'Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani') che punta a promuovere con la cultura del verde e degli alberi nelle aree urbane; la legge, che ha istituito presso il ministero dell'Ambiente il Comitato per lo sviluppo del verde pubblico, mira a ridare centralità a questo patrimonio naturale, con politiche attive sul territorio.
Gli Stati generali del verde pubblico - quest'anno organizzati in alcune città italiane (Napoli, Roma, Padova e Venezia) - promuovono "la cultura del verde nei contesti urbani" e sostengono "i Comuni chiamati a dare piena attuazione alla legge per lo sviluppo degli spazi verdi urbani
Week end: musica; da Cremonini a Baglioni e Giorgia
(di Paolo Biamonte) (ANSA) - ROMA, 21 NOV - Il nuovo tour di Cesare Cremonini farà tappa venerdì al PalaPrometeo Estra Liano Rossini di Ancona. Claudio Baglioni venerdì e sabato è in concerto al Pala Alpitour di Torino. Venerdì Giorgia, accompagnata dalla sua band e dall'orchestra Roma Sinfonietta, canterà nel Duomo di Milano, prima artista pop ad esibirsi all'interno della cattedrale, per un concerto di beneficienza a favore di progetti per sostenere bambini affetti da disabilità. Le Luci della Centrale Elettrica in cartellone all'Auditorium Parco della Musica di Roma venerdì. Bryan Adams torna in Italia: sarà venerdì al Gran Teatro Geox di Padova e sabato al Palageorge di Montichiari (BS).
Gemitaiz si esibisce venerdì, sabato e domenica all'Atlantico Live di Roma, mercoledì all'Alcatraz di Milano. Maneskin live al Farique di Milano venerdì e sabato. Emma Marrone sarà alla Base di Milano domenica con Takagi e Ketra. Malika Ayane in cartellone domani al Duel Beat di Pozzuoli e mercoledì al Tenax di Firenze. Paolo Conte sabato sarà al teatro Regio di Parma. Sabato al teatro Storchi di Modena andrà in scena il premio Angelo Bertoli: il programma prevede l'esibizione di Nek (vincitore del premio), Negrita, Dolcenera, Marco Masini. Boombadash dal vivo al Campus Industry Music di Parma lunedì. Le date di Massimo Ranieri sono domani al teatro Creberg di Bergamo e martedì al teatro Regio di Parma.
MGMT, band di Brooklyn tra le più apprezzate dalla critica, martedì di scena all'Estragon di Bologna. Jesse Malin, interessante cantautore della nuova generazione Usa, domani è al Cohen Pub di Verona, venerdì al Dog House di Grosseto, sabato al Wishlist Club di Roma, lunedì è all'Unaetrentacinque di Cantù (CO), martedì al teatro Bloser di Genova e mercoledì al teatro Sala Estense di Ferrara. Loredana Berté martedì in cartellone al teatro Nazionale di Milano. Anna Calvi di scena domani all'Hiroshima Mon Amour di Torino e venerdì al Largo Venue di Roma. Roberto Angelini in programma domani all'Auditorium Parco della Musica di Roma.
Peter Murphy, carismatico leader dei Bauhaus, domani sarà al Fabrique di Milano. Mudhoney domani al Largo Venue di Roma, venerdì al Santeria Social Club di Milano. Tom Walker al Mare Culturale Urbano di Milano domani. Ad aprire il concerto Wrongonyou. Il Blue Note domani ha in cartellone Stanley Clarke, leggenda del basso elettrico. Public Service Broadcasting, la band inglese che mescola rock con immagini, fanno tappa domani al Serraglio di Milano, venerdì al teatro Parioli Peppino de Filippo a Roma, sabato al Covo Club di Bologna. Jon Hopkins, alfiere della musica elettronica contemporanea, sarà allo Spazio Novecento di Roma venerdì. Morgan in programma al Riverside di Roma sabato. Sabato il teatro Verdi di Padova ospita un concerto di Chick Corea.
Benji & Fede al Palazzo dello Sport di Roma domenica. Michele Bravi in concerto domenica, alle 17 e alle 21, al teatro Principe di Milano e mercoledì al Largo Venue di Roma. Dire Straits Legacy, la band ufficiale che porta in giro la musica della band di "Brothers In Arms", venerdì al Gran Teatro Morato di Brescia, sabato all'ObiHall Teatro di Firenze, lunedì al teatro Golden di Palermo, martedì al teatro Metropolitan di Catania. Black Stone Cherry di scena martedì all'Alcatraz di Milano. I Level 42 mercoledì suonano al teatro Umberto Giordano di Foggia.
Nell'ospedale dell'arte dove si curano le bellezze dopo il sisma
"Abbiamo lavorato per mesi, quasi 24 ore su 24 e raccolto ad oggi 6400 beni tra beni archeologici, storico-artistici e porzioni architettoniche. Ora stiamo completando l'inventario di questo patrimomio mai catalogato. Nessuno pensava a un risultato numerico e qualitativo così alto". Tiziana Biganti, funzionaria del Mibac, riassume così il lavoro del Centro di Raccolta di Santo Chiodo, alle porte di Spoleto, dove ci si prende cura delle bellezze andate in frantumi in Umbria nel terremoto del 2016. Qui, nei 4000 metri quadrati di questo ospedale dell' arte, ogni "pezzo" salvato dalle chiese distrutte o danneggiate ha una cartella clinica con nome, luogo e data del recupero. I "reparti" sono colmi di campane, arredi sacri, candelabri, tele, statue, crocifissi, porzioni di affreschi, fino ai frammenti più piccoli. "E' un luogo vivo - dice Biganti - dove tutti lavoriamo per far tornare nei luoghi di provenienza questo patrimonio fondamentale per la storia identitaria delle comunità". Il deposito Santo Chiodo fu pensato dopo il terremoto del 1997. Reso disponibile nel 2008, è stato al centro di polemiche perché sembrava una cattedrale nel deserto. Tutto cambiò alla fine di agosto del 2016, dopo la prima scossa. "Ci siamo subito mossi per recuperare le opere nelle chiese a rischio di crollo - spiega la responsabile -. Erano per fortuna solo tre che vennero liberate prima che la scossa del 30 ottobre facesse crollare tutto. Abbiamo potuto agire subito perché esisteva non solo l' Unità di Crisi ma anche il luogo dove portarle, mentre nelle altre regioni si sono individuate solo in un secondo momento le strutture di ricovero e questo ha impedito che si togliessero subito le opere dalle chiese". Il deposito è così è diventato un modello nei casi di catastrofi, un esempio di prevenzione che ha funzionato alla perfezione. "E' stato determinante disporre di questo luogo con tutte le attrezzature per la cura e la messa in sicurezza delle opere per bloccare un degrado che, in alcuni casi, potrebbe essere progressivo. Il restauro vero e proprio viene deciso in seguito dagli istituti del Ministero e della Soprintendenza. Qui non è entrata alcuna ditta esterna, tutto è stato realizzato da strutture statali". La fase di emergenza durerà fino a tutto il 2018 poi la gestione ordinaria del Centro di Raccolta passerà alla Soprintendenza per i Beni Archeologici Belle Arti e Paesaggio. "Questa esperienza terribile è stata una occasione formativa che va divulgata - osserva Biganti -. Il giorno dopo la scossa le squadre di verifica erano già sul posto. Dopo dieci giorni abbiamo potuto prelevare le opere e metterle al sicuro nel deposito". Nelle grandi sale del Centro, giacciono allineate decine di statue di Santi, Crocifissi, Madonne. "E' un patrimonio da considerare tutto sacro - precisa - che ha una valenza religiosa altissima per una popolazione che ha perso tutto. Questo è un luogo aperto a tutte le comunità in ogni momento. Alcuni chiedono di vedere un' opera specifica per pregare. E' aumentata la devozione e l' attaccamento morboso".
Nel marzo 2017, quando fu decisa una apertura straordinaria, davanti al deposito si formò una lunga fila per dodici ore.
Tra i reperti, ecco quelli della chiesa di S. Salvatore in Campi a Norcia, collassata interamente, che gli ingegneri, nonostante la "mission impossible", vorrebbero ricostruire. Più in là il Crocifisso del 1500 opera di Jacopo Siculo, che si è salvato perché è rimasto attaccato alla parete. Perduto per sempre, invece, l' affresco trecentesco nella chiesa di San Giovanni Battista di Norcia. Il Cristo sospeso nella chiesa di Santa Maria Argentea è caduto nel crollo del tetto ma è rimasto in superficie. Si è frantumato ma la materia è sana e sarà restaurato grazie alla generosità di un gruppo di mecenati americani. Lungo il tragitto, Tiziana Biganti si ferma davanti a una statua che ha una importanza particolare. "E' la Madonna di Castelluccio, recuperata nella chiesa di Santa Maria Assunta. E' stata la prima opera che abbiamo portato qui". (ANSA).
Turismo: Enit, per Natale crescono arrivi, boom da Usa
Ci sono già alcuni numeri positivi sul turismo nel nostro Paese per il Natale 2018, prendendo in esame il periodo dal 18 al 31 dicembre: negli aeroporti italiani si prevede un +2.3% di arrivi (eravamo a +1.2% all'11 novembre) con un boom di presenze dagli Usa, + 25%. Una crescita di statunitensi già registrata in Italia durante tutto l'anno (+13,2% di arrivi da gennaio a ottobre rispetto al 2017). Per fine dicembre aumentano anche i viaggi in Italia di lunga durata: +7.9% per quelli da sei a otto notti; +9% per quelli da nove a 13 notti e +7.5% per i viaggi da 14 a 21 notti. Sono fra le cifre illustrate nel Forum 'Big Data nel turismo, lo stato dell'arte nel settore', organizzato stamattina da Enit - Agenzia Nazionale del Turismo.
Restando sulle stime per il Natale 2018, basate sulle prenotazioni attraverso il sito Expedia.it, le località montane principali viaggiano verso il tutto esaurito, o quasi, con un 95% di strutture ricettive prenotate a Cortina d'Ampezzo, Courmayeur, Cogne, Madonna di Campiglio e Selva di Valgardena e un 90% a Roccaraso. Mentre fra le città d'arte, per le feste guidano la classifica Trento e Bolzano con il 95% delle strutture prenotate; seguono Venezia e Matera (85%); Bologna e Firenze (80%), Milano, Roma e Napoli (75%). (ANSA).
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