Roma, l’Abbazia delle Tre Fontane visitabile grazie alla realtà virtuale



Le aree di clausura dell’Abbazia delle Tre Fontane di Roma, con il cuore della Chiesa abbaziale e il chiostro dei monaci trappisti, saranno visitabili grazie alla realtà virtuale mediante un’installazione allestita nell’area museale della stessa Abbazia. “È probabilmente il primo luogo sacro al mondo ad offrire ai suoi visitatori un’installazione in realtà virtuale”, si legge in una nota, spiegando che “l’idea nasce dalla volontà di mostrare aree di incredibile interesse religioso e di estremo valore storico-culturale, che sono da sempre inaccessibili al pubblico in quanto riservate alla vita di clausura dei monaci trappisti che ne sono i custodi”. L’installazione verrà presentata domani, martedì 30 maggio, in un incontro con la stampa che si terrà alle 11 presso la sala museale del complesso abbaziale. Interverranno l’abate dom Jacques Marie Brière, frate Danilo, responsabile delle relazioni con l’esterno dell’Abbazia, e il team di “Sfera Productions”, la startup innovativa che ha realizzato il progetto. “Più si vive in questo luogo – spiega il monaco francese, superiore dell’Abbazia da circa 20 anni – più si comprende l’importanza e la bellezza del patrimonio che abbiamo ricevuto in dono e che oggi, grazie a mezzi tecnologici di avanguardia, possiamo finalmente condividere”. “Mostrando i luoghi che abitiamo nel quotidiano – aggiunge – riusciamo a dare alle persone almeno un’idea di quella che è la vita monastica, una vita fatta di solitudine e di ricerca costante della presenza del Signore”. “Tutti gli ambienti – prosegue la nota – sono stati fedelmente riprodotti in computer grafica e successivamente implementati in un motore grafico per la fruizione in tempo reale”, grazie a due tour accompagnati dalle voci dei monaci e dai loro canti, insieme ai rintocchi delle campane e ai rumori del giardino del chiostro.
agensir

IN ITALIA E' FOOD-MANIA, 30MILA RISTORANTI IN PIÙ IN 8 ANNI NEL 2017 REGISTRATO UN GIRO D'AFFARI DI OLTRE 11 MILIARDI

Dilaga la mania per il cibo e non solo in tv. Negli ultimi otto anni in Italia le imprese attive nella ristorazione sono cresciute del 27%, arrivando a quota 142.958 (30mila in più), con una crescita molto pronunciata in particolare nel Centro-Sud. A rilevarlo è uno studio di Unioncamere-InfoCamere, che analizza il periodo 2011-2019. Un universo, che nel 2017 ha realizzato un giro d'affari di 11,6 miliardi di euro. 


Volo in deltaplano e parapendio: alcuni appuntamenti di Giugno 2019

Per gli amanti del volo la stagione non è iniziata nel migliore dei modi e molti raduni hanno dovuto essere rimandati. È il caso di Presolana 2.019 (il punto è voluto come gioco tra edizione e anno) che gli organizzatori hanno dovuto posticipare al 1 giugno a causa di un maggio che non ha lesinato piogge. Meteo permettendo, la manifestazione si svolgerà tutta in un solo giorno in Val Gandino sopra Bergamo e si prefigge di unire la passione per il volo in parapendio e quella dell'escursionismo, entrambe sinonimo di libertà e spirito d'avventura. Tecnicamente la chiamano hike & fly, cioè cammina e vola, perché gli atleti quando non riescono a volare in parapendio ci devono dar dentro di scarpe per raggiungere il traguardo.

Il prossimo 16 giugno da Salisburgo in Austria prenderà il via la nona edizione della biennale Red Bull X Alps, la regina dell’hike & fly, volo ed escursionismo lungo le Alpi fino al Principato di Monaco. Prologo il 13 per assegnare il secondo night pass, vale a dire il permesso di camminare durante la notte quando è di norma la sosta. Di uno ne hanno diritto tutti i 32 piloti tra cui 2 donne provenienti da 20 paesi.

Il percorso di ben 1.138 km attraversa Austria, Germania, Italia, Svizzera, Francia e Monaco. 14 i punti di aggiramento obbligatori, detti “turn point” o “boe”, alcuni da passare a piedi, altri in volo entro un raggio stabilito. 

Il tricolore sarà portato in volo da Aaron Durogati e Tobias Grossrubatscher, piloti trentini, ma l’uomo da battere sarà l’eterno Christian Maurer, pilota elvetico che di X-Alps ne ha già vinte cinque. L’ultima volta arrivò a tuffarsi nel Mediterraneo in 10 giorni e 23 ore. 

Gustavo Vitali - Ufficio Stampa FIVL

Associazione Nazionale Italiana Volo Libero

Sulle Alpi torna Yoga mountain festival


La pratica dello yoga abbinata alla scoperta della Valle d'Aosta: tra giugno e luglio torna l'appuntamento con lo "Yoga Mountain Festival Valle d'Aosta-Uniti nella pace". La manifestazione si aprirà il 20 giugno a Vetan (S.Pierre) con l'accensione del 'fuoco sacro' mentre il giorno dopo a Ollignan (Quart) verrà celebrata la giornata mondiale dello yoga con free classes e una cena solidale. Il 22 e 23 giugno il festival si sposterà al Forte di Bard con lezioni, concerti e laboratori. Il 29 e 30 giugno toccherà a Courmayeur dove sarà anche inaugurata una mostra fotografica ed è previsto un concerto di Manu Delago. Infine a Champoluc, dal 5 al 7 luglio sono in programma seminari, cene in agriturismo, concerti, con chiusura affidata allo scrittore Paolo Cognetti. "Lo yoga è in continua espansione con circa 2 milioni di praticanti in Italia - ha detto l'assessore regionale al turismo Laurent Viérin - e in questo contesto la Valle d'Aosta può farsi conoscere, apprezzare e ritagliarsi uno spazio importante".

Venezia: Centinaio, no a ticket e altre tasse sul turismo


- "Sono contrario al contributo d'accesso a Venezia. Semplicemente perché nei giorni in cui ci sarà il bollino rosso, costerà 6 euro entrare a Venezia, più 14 euro di vaporetto, tra andata e ritorno per andare in piazza San Marco: senza aver bevuto un bicchiere d'acqua dovrò spendere 20 euro... Mio figlio lo porto a Gardaland, visto e considerato che una famiglia di quattro persone solo per arrivare in Piazza San Marco dovrà spendere 80 euro". Lo ha dichiarato il ministro del Turismo, Gian Marco Centinaio, a margine del suo intervento al Lido di Venezia. "Sono convinto - ha proseguito - che il turismo lo si possa gestire anche in un altro modo. Poi sono sempre dell'idea che limitare l'accesso delle persone a un'area importante, a un sito turistico come quello di Venezia sia fare del male al turismo in Italia. Il mondo mi sta dicendo che devo portare sempre più turisti nel nostro Paese. Venezia vuole mettere la tassa d'ingresso, in Sardegna c'è qualche folle che vuole mettere la tassa di sbarco, le Cinque Terre la tassa d'ingresso, altre zone della Sardegna stanno chiedendo un'altra tassa di ingresso... Io mi chiedo dove devo portare la gente: a Cinisello Balsamo? A Rozzano?". 

"Venezia - ha precisato - può fare questo provvedimento grazie a un ok del governo che, come al solito, è stato dato senza chiedere niente al ministro del Turismo, perché io avrei detto assolutamente no. Penso che sia una cosa che non serva al turismo, non serva assolutamente a Venezia. Oggi come oggi ci troviamo, nel nostro Paese, con la tassa di sbarco nelle piccole isole, la tassa di soggiorno nei vari Comuni italiani, adesso abbiamo la tassa d'ingresso a Venezia. La domanda che faccio a tutti gli italiani, ripeto è: dove devo portare i turisti? L'Italia mi chiede di aumentare il numero di turisti nel Paese, le amministrazioni sembrano 'turisti-repellenti', perché qualsiasi cosa fanno li tassano. Prima o poi penso che i turisti si stuferanno e andranno da qualche altra parte del mondo. A quel punto, non sarà colpa di Centinaio". (ANSA).

Viaggiare fuori da noi «aggiorna» occhi e cuore

da Avvenire

«Il comandante informa che abbiamo iniziato la nostra discesa verso Tokyo. Vi invitiamo a indossare la cintura di sicurezza e chiudere il tavolinetto davanti a voi». Scorgo curioso il paesaggio dipinto nel finestrino ovale dell'aereo: un grande golfo di sole e gabbiani, grattacieli, una ruota panoramica. Man mano che i palazzi si fanno più grandi, scritte gentili ma incomprensibili. Atterrati. Fila ordinata per il controllo passaporti, per i taxi, per la metro. Tutti salutano come possono, spesso usando il linguaggio universale del sorriso. Mi perdo per un attimo e chiedo aiuto: una ragazza mi accompagna all'ingresso che cercavo, lontano dalla direzione che stava prendendo. Le file per entrare sul treno sono disegnate in obliquo sul marciapiede. Sorrido e penso: chissà cosa penserà un giapponese quando entra in una metro italiana! I miei giorni nella terra del Sol levante procedono veloci, mi tuffo vestito in un mondo fatto di regole che sembrano facili da rispettare, nel ramen saltato, in templi antichi e grattacieli in stile Blade runner. Nuoto dentro un viaggio unico e irripetibile, un viaggio che in un attimo cancella la versione del Marco precedente, come una applicazione qualsiasi. "La tua app deve essere aggiornata". Ci succede ogni giorno con il cellulare. Ecco, il mio aggiornamento porta un po' di cultura giapponese nel mio sistema operativo. Un briciolo, che spero possa essere un piccolo germoglio utile a migliorarmi. Viaggiare è un regalo che rimane dentro, che non si guasta o diventa obsoleto. È un vestito che non passa mai di moda. Ci insegna a resistere, ad accettare gli altri anche per quello che non potranno mai essere. Delinea i nostri limiti in modo naturale. Ha il potere di farci provare profondi sentimenti umani che vanno oltre frontiere e confini, tradizioni e culture. Ci insegna, anche in modo duro, che è stupido essere razzisti e pensare che un solo colore di pelle possa avere ragione. E che non siamo fatti per ammirare solo il tramonto dalla nostra camera, ma abbiamo dentro luoghi fantastici da vivere.

Siracusa. Alla scoperta del tesori sotterranei di san Filippo Apostolo

 Il 17 giugno verranno presentati al pubblico gli studi dell'archeologo israeliano Yonatan Adler sul bagno rituale ebraico posto a 18 metri sotto la chiesa negli antichi ipogei greci visitabili.




Il mikveh di San Filippo Apostolo a Siracusa, bagno rituale ebraico


C’è un tesoro nascosto sotto la chiesa settecentesca di san Filippo Apostolo, sull’isola di Ortigia a Siracusa. Si tratta di tre livelli sotterranei scavati dai greci antichi: al primo livello si trova la cripta della chiesa con affreschi settecenteschi; al secondo la rete ipogea, affascinante dedalo sotterraneo che collega tutti i luoghi sacri e istituzionali dell'antica di Ortigia e che funse anche da rifugio durante la seconda Guerra Mondiale; e al terzo un pozzo greco intorno al quale, nel tardo quindicesimo secolo, è stata costruita una scala elicoidale che conduce fino alla sorgente di acqua dolce posta a 18 metri di profondità, usata come mikveh, bagno rituale ebraico. Questa area di Ortigia detta Giudecca, infatti, ospitava fino al 1492 il quartiere ebraico.


La chiesa di san Filippo, sede dell'omonima Arciconfraternita, chiuse nel 1968 per problemi statici e strutturali e ha riaperto, grazie a un finanziamento del Genio Civile di Siracusa, nel 2010 al termine di un complesso e articolato lavoro di risanamento strutturale. Dal novembre 2014 la chiesa è aperta quotidianamente al culto. Il sito ipogeo dal 2016 è iniziata la gestione parrocchiale delle visite grazie al giovane don Flavio Cappuccio, parroco di san Giovanni Battista all'Immacolata. Queste sono aperte dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17 tutti i giorni al pubblico grazie ai volontari coordinati da Marco Aprile che guidano i turisti in un affascinante viaggio sotterraneo, ricco di storia, cultura e fede. Il sito ha attratto anche l’attenzione degli archeologi israeliani che sono venuti ad Ortigia per studiare il luogo. Ed ora presentano i loro risultati in un incontro aperto al pubblico. Appuntamento il 17 giugno alle ore 18,30 presso il salone “Borsellino” di Palazzo Vermexio a Siracusa, dove il professor Yonatan Adler della Ariel University di Gerusalemme con la dottoressa Nadia Zeldes presenteranno il loro studio scientifico e storico sul Bagno rituale della chiesa di san Filippo Apostolo e sulla sua iscrizione ebraica, studiata anche da monsignor Sebastiano Amenta, vicario generale dell’Arcidiocesi di Siracusa. La conferenza sarà aperta a tutti e terminerà alle ore 20,00 e al termine si potrà liberamente visitare lo stesso bagno rituale posto sotto la chiesa di San Filippo.


avvenire

PRENOTAZIONI DI TURISTI IN ITALIA, PRIMO CALO IN 5 ANNI



ASSOTURISMO-CST, PREVISTE 2 MILIONI DI PRESENZE IN MENO Per la prima volta da 5 anni le previsioni turistiche per l'estate in Italia hanno il segno meno. Tra giugno e agosto sono attese 205 milioni di presenze, quasi 2 milioni in meno rispetto all'estate 2018 (-0,9%). Il calo coinvolge turisti italiani (-1,1%) e internazionali (-0,8%) ed è dovuto al meteo ancora incerto - che non favorisce le prenotazioni - ma anche alla ripartenza delle destinazioni competitor del Mediterraneo, frenate in passato dalle tensioni internazionali. A dare l'allarme Cst-Assoturismo Confesercenti. 

Estate: Codacons, prezzi troppo alti rispetto Spagna-Grecia



(ANSA) - ROMA, 13 GIU - La causa del forte calo delle presenze turistiche in Italia, che rispetto al 2018 segnano il 

-0,9%, con 2 milioni di visitatori in meno tra giugno e agosto,
è da ricercare anche nei prezzi e nelle tariffe troppo alte nel nostro paese, e nella qualità dei servizi resi, non sempre adeguati alle aspettative degli utenti. Lo afferma il Codacons, commentando l'allarme lanciato da Cst-Assoturismo Confesercenti. 

"Il dato di Assoturismo non è una novità, in quanto già da qualche anno l'Italia paga la concorrenza di altri paesi esteri che, nel tempo, sono diventati estremamente competitivi sul fronte turistico - spiega il presidente Carlo Rienzi - Paesi come Grecia, Spagna e Croazia attirano ogni estate un numero crescente di turisti, grazie a una offerta altamente concorrenziale, tariffe vantaggiose e servizi in crescita. In Italia, al contrario, a fronte di un costante aumento dei prezzi in tutto il comparto, dagli stabilimenti balneari alle strutture ricettive, non si è assistito ad un analogo miglioramento dei servizi". 

"Situazione che inevitabilmente porta i turisti sia italiani che stranieri a scegliere altre mete per le proprie vacanze estive, trend già avviato negli ultimi anni e che si consolida nel 2019" conclude il Codacons.

Tassa soggiorno: nel 2019 supererà i 600 milioni


(ANSA) - ROMA, 13 GIU - Ben 538 milioni di euro con un incremento di 75 milioni rispetto al 2017 (+16,2%): è il valore della tassa di soggiorno in Italia secondo i calcoli dell'Osservatorio Jfc riportati in una ricerca del Centro Europa Ricerche per Confesercenti. Nel 2018 sono stati 155 i Comuni che hanno deciso di introdurre l'imposta (+38,4%) - nel 2019 si stima che si arriverà a un totale di quasi 1.130 - e l'importo unitario dell'imposta è stato incrementato da circa il 16% dei comuni interessati con un aumento medio di poco meno del 30%. 

Le previsioni del gettito complessivo dell'imposta per il 2019 sono di un ulteriore aumento a 600 milioni di euro, visto che altri 51 Comuni hanno introdotto ex novo l'imposta di soggiorno. E ancora che vi sono ulteriori 46 Comuni, con imposta già vigente, che hanno già approvato un aumento delle tariffe nel corrente anno. 

Secondo Jfc sarebbero 1.128 (stima al 2019) i Comuni che applicano la tassa di soggiorno pari al 14,3% del totale delle amministrazioni comunali e al 19,3% degli enti ad attrattività turistica. Quest'ultimo dato segna un aumento di 3 punti rispetto alla ricognizione svolta tre anni dalla Banca d'Italia, dalla quale risultava che già allora l'imposta colpiva, pur con ampia dispersione regionale, quasi il 72% delle presenze turistiche in Italia. 

Il gettito dell'imposta presenta un'elevata concentrazione, in particolare nelle città di Roma, Milano, Firenze e Venezia, dove l'entità dei flussi turistici si collega con una maggiore presenza di strutture a 4 e 5 stelle e con l'applicazione di tariffe superiori alla media. E precisamente 130 milioni di euro (Roma), 45,4 (Milano), 33,1 (Firenze) e 31,7 (Venezia). Quindi i 4 Comuni rappresentano il 40% del gettito complessivo dell'imposta stimato nel 2019. 

Il gettito dell'imposta potrebbe trovare ulteriore estensione qualora applicata anche ai soggiorni di turisti in stanze/appartamenti prenotati attraverso le piattaforme di home tourism. In base a stime di Jfc - se si trovasse un accordo governativo con le piattaforme di home tourism - potrebbero arrivare intorno ai 150 milioni di euro. 

"Il fisco turistico italiano - sottolinea Assoturismo Confesercenti - è tra i più pesanti d'Europa. E tartassa i turisti in vacanza in Italia chiedendo loro circa 2,6 miliardi di euro l'anno. Una vera e propria stangata, dovuta non solo ad un'Iva sui prodotti turistici superiore di 1,5 punti alla media europea, ma anche a una tassa di soggiorno particolarmente esosa, la cui incidenza arriva a superare il 10% del costo di pernottamento di una famiglia in vacanza". 

La tassa turistica è ormai diffusa in tutta Europa. Fra le capitali europee la più conveniente è Praga con una tassa di soggiorno di soli 0,58 euro a notte, seguita da Lisbona che presenta una tassa minima di 1 euro al giorno, mentre a Vienna occorre pagare il 3,02% del costo totale dell'alloggio, che arriva fino al 5% del costo totale di pernottamento ad Amsterdam, Berlino e nelle principali città tedesche. Non superano i 2,25 euro i costi di soggiorno a Barcellona, che, invece, raggiungono un massimo di 4 euro a notte nelle principali destinazioni balneari spagnole e della Grecia. A Parigi la tassa di soggiorno può invece raggiungere un importo massimo di 4,40 euro.

IL MARE PIÙ BELLO D'ITALIA È IN MAREMMA, CILENTO E SARDEGNA NUOVA GUIDA DI LEGAMBIENTE E TOURING CLUB, VINCE IL TIRRENO

 Il Cilento, la Maremma e la Sardegna sono le regine del mare del 2019. Da Pollica a Castiglione della Pescaia (Gr) a Posada (Nu) sventolano le cinque vele della guida di Legambiente e Touring club italiano che da questa edizione porta il nuovo simbolo dedicato ai Comuni 'plastic free'. Il Tirreno è il mare più premiato, con le 'cinque vele' assegnate a sette comprensori. (ANSA).