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Coronavirus stronca turismo, solo gite danno 316 mln. Federturismo: solo punta iceberg, incalcolabili i danni totali

(di Cinzia Conti) (ANSA) - ROMA, 26 FEB - "La stampa internazionale ha ripreso questo nostro spirito allarmistico e in 48 ore siamo diventati un Paese non sicuro in cui è meglio non viaggiare e da cui è meglio non accogliere viaggiatori. Stiamo facendo al nostro turismo danni inestimabili. Solo il settore delle gite scolastiche muove un business da 316 milioni, ma è la punta dell'iceberg. Stiamo annullando ogni manifestazione, ogni convegno, ogni vacanza non solo nelle zone focolaio ma in tutte le regioni italiane anche quelle dove non c'è nessun caso. Sono purtroppo coinvolti tutti settori dell'attività produttiva (alberghi, ristoranti, tour operator, trasporti ma anche parchi a temi, meeting industry etc)". A fare il punto con l'ANSA degli effetti della situazione coronavirus in continuo peggioramento per il settore turismo è la vicepresidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli.

"La nostra immagine - aggiunge - è rovinata e lo sarà per un bel po' di tempo, l'abbiamo fatto tanti anni fa con l'immondizia prima a Napoli, poi a Roma, poi l'acqua alta a Venezia. Ma questo è davvero peggio. se continuiamo a farci questa pubblicità terroristica all'estero.... Ogni straniero dirà: 'Io per 6 mesi in Italia non metto piede'. Abbiamo dato l'immagine di un Paese colpito più degli altri, quando invece non è così".

"Ormai la situazione - dice - è sfuggita completamente di mano per ogni parte dell'attività produttiva, noi siamo più concentrati sul turismo, ma di fatto già con la decisione di chiudere i voli c'era stato un forte impatto anche sulle attività produttive con la Cina. I voli, infatti, includevano le persone, ma anche tutto quello che si trasporta nella pancia di un aereo passeggeri, dalle mozzarelle a tutto quello che aveva bisogno di un trasporto immediato e non poteva aspettare la nave. Poi siamo passati a quest'ultima parte che copre l'Italia e abbiamo perso completamente il controllo. Ci stiamo confrontando con tutte le categorie associate per tirare fuori un primo dato di danno che però ammonta a una quantità di soldi inestimabile e impressionante. Oggi abbiamo tutto il settore in ginocchio, dai trasporti agli alberghi, dai tour operator all'intrattenimento, dai ristoranti ai parchi a tema". "Tutto - aggiunge - è messo in discussione da queste decisioni 'prudenziali' e soprattutto da una comunicazione che ci sta molto danneggiando. Stiamo dando comunicazione di ogni singolo tampone che viene effettuato, come se fossero tutti malati, mentre gran parte delle verifiche risultano negativi. Si moltiplicano le cancellazioni di ogni tipo di riunione, convegno, evento anche nelle zone che non hanno nulla che fare con il coronavirus. Non c'è un settore del turismo che non sia in crisi completa. Il turismo è la classica attività che non si riesce a settorializzare e in queste prime interlocuzioni con il governo stiamo chiedendo sostegni per tutte le zone d'Italia e per tutte le aziende turistiche italiane".

Per quanto riguarda le gite scolastiche, Lalli segnala sia storie grottesche (il guidatore di pullman che starnutisce e la signora che chiama i carabinieri e blocca il viaggio) sia la sua preoccupazione sulla vicenda rimborsi: "Un conto è la scuola che all'ultimo cambia idea e non vuole andare più in un posto e allora siamo tutti d'accordo che scatti la penale. Ma se il governo dice che in certi posti non ci si può andare, allora si pensa che il rimborso sia dovuto. Ma le aziende come fanno a caricarsi di tutti questi soldi da rimborsare all'improvviso? Peraltro in un momento in cui sanno anche che non potranno rifarsi in tempi brevi...". (ANSA).

Coronavirus: Borrelli, nessun problema per treni e viaggi

"Si può continuare a viaggiare e a prendere il treno tranquillamente, la vita continua. Le restrizioni riguardano le aree in cui è stato identificato il focolaio". A tranquillizzare è Angelo Borrelli, direttore della Protezione Civile, durante la registrazione della trasmissione Porta a porta su Rai Uno, rispondendo a una delle più diffuse paure che hanno gli italiani in questi giorni, quella di spostarsi.

"L'allarme è ingiustificato - ha aggiunto - e riteniamo il nostro paese sia tranquillo, abbiamo avuto focolai specifici e li abbiamo subito fronteggiati. Abbiamo circoscritto i focolai e pensiamo di poter gestire i contagi con le misure adottate, che sono molto rigorose". (ANSA).

L’effetto Coronavirus colpisce anche il turismo a Venezia

Venezia deserta, disdette al 60%
L’effetto Coronavirus colpisce anche il turismo a Venezia. Le disdette sono arrivate al 60%


Coronavirus / Turismo. A Milano rinviato il Salone del Mobile

A Milano rinviato il Salone del Mobile
L’effetto Coronavirus si fa sentire anche sul Salone del Mobile di Milano, che è stato rinviato. Inizierà il 16 e terminerà il 21 giugno. L’appuntamento, che raduna 2’200 espositori da tutto il mondo, avrebbe dovuto svolgersi dal 21 al 26 aprile. La decisione è stata presa dagli imprenditori del settore, d’accordo con la Fiera di Milano. Secondo le stime annullare del tutto l’evento costerebbe 120 milioni di euro. La rassegna è stata visitata l’anno scorso da 386’236 persone, proveniente da 181 Paesi.
rsi.ch
 

Coronavirus, Codacons: rimborsabili spese per treni e aerei per causa forza maggiore



“Tutte le spese sostenute dai cittadini per treni, aerei, hotel, ecc. e relative a viaggi di piacere, concorsi pubblici, partite di calcio, manifestazioni, feste ed eventi vari possono essere integralmente rimborsate qualora si rinunci alle partenze a causa dell’emergenza coronavirus”. Lo afferma il Codacons, che in queste ore sta ricevendo le richieste di aiuto di centinaia di utenti che non possono o non vogliono più intraprendere spostamenti per la paura di possibili contagi.
“Allo stesso modo – spiega il presidente Carlo Rienzi – chi aveva programmato viaggi e visite in aree diverse dai focolai, e quindi non interessate da provvedimenti limitativi dell’autorità, ma a causa della situazione determinatasi vuole rinunciare alle partenze, può richiedere il rimborso delle spese sostenute”.
Questo anche perché le varie società stanno procedendo in ordine sparso: mentre ad esempio Trenitalia riconoscerà il rimborso integrale “ai clienti che hanno acquistato fino al 23 febbraio 2020 un biglietto per viaggi su Frecce, Intercity, Intercity Notte e Regionale”, Italo sul proprio sito informa che potranno fruire di un bonus solo “coloro che rinunciano ai viaggi, da realizzarsi entro il 1 marzo p.v. nelle zone interessate dal contagio epidemiologico”, aggiunge.
Entro oggi il Codacons pubblicherà sul proprio sito il modulo attraverso il quale i cittadini possono chiedere il rimborso integrale di quanto speso per treni, aerei, hotel, biglietti vari e altri costi sostenuti.
travelnonstop.com