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Lisbona, tra barocco e azulejo (da casa) 5 tour virtuali d'arte e scienza nei musei capitale lusitana

 

Perdersi tra i corridoi più lunghi d'Europa, scoprire una collezione unica di carrozze o imparare tutti i segreti dell'azulejo. Se Lisbona, la città della luce, del Fado e delle salite ripidissime, oggi sembra un po' più lontana (nonostante le sole due ore di aereo per arrivare), anche in tempo di pandemia è possibile tuffarsi nelle meraviglie d'arte, storia e scienza, restando comodamente a casa. Grazie ai tour virtuali e immersivi, offerti gratuitamente dai principali musei e attrazioni della capitale lusitana. Eccone cinque da non perdere.
    Palazzo Nazionale di Mafra - Un autentico gioiello barocco Il viaggio alla scoperta della capitale del Portogallo inizia con una visita a 360 gradi del Palazzo Nazionale di Mafra, dichiarato Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco nel 2019. Venne costruito da Dom João V, il "Re Sole" portoghese, dopo un voto fatto nel 1711: se la moglie Maria Anna d'Austria gli avesse donato un erede entro l'anno avrebbe innalzato un convento. Così fu e oggi l'edificio domina la città con il suo Palazzo Reale, la Basilica, il convento e il parco. I due torrioni del Palazzo, uno assegnato al Re e uno per la Regina, sono collegati da una galleria di 232 metri: il più lungo corridoio di Palazzo in Europa. L'edificio ospitò anche un convento francescano e nel virtual tour oggi è possibile ammirare la Chiesa; il Piano terra con il chiostro, il primo piano con le salette dell'ex convento, le celle dei frati e la cucina; e il secondo piano e la biblioteca, tra le più belle al mondo con 36.000 antichi volumi.
    Virtual Tour - https://artsandculture.google.com/partner/mafra-national-palace Museo Calouste Gulbenkian - Il più grande centro culturale di Lisbona La fondazione creata dall'umanista Calouste Gulbenkian raccoglie opere dall'antichità agli inizi del XX secolo, oltre a una splendida biblioteca e piacevolissimi giardini. Due i tour virtuali disponibili, molto curati nei dettagli: la Founder's Collection, con gli oggetti della collezione privata di Gulbenkian, dall'arte egizia e greco-romana a grandi maestri come Rubens, Rembrandt, Turner, Degas e il più grande set di gioielli di René Lalique; e la Modern Collection che con i suoi diecimila lavori è considerata la più completa rassegna di arte portoghese moderna e contemporanea. Virtual Tour -- https://gulbenkian.pt/museu/en/collections/virtual-tour/ Museo Nazionale delle Carrozze - Il più visitato di tutto il Portogallo Inaugurato nel 1905 dalla Regina Dona Amélia of Orleães e Bragança, moglie del Re D. Carlos, nell'antico maneggio del Palazzo di Belém, custodisce il patrimonio unico di vetture appartenenti alla Casa Reale, tra carrozze, berline, lettighe e vetture dal XVII al XIX secolo. Il 23 maggio 2015, in occasione dei centodieci anni dalla fondazione, la maggior parte della collezione è stata trasferita in un nuovo edificio firmato dall'architetto brasiliano Paulo Mendes da Rocha. Virtual Tour - https://my.matterport.com/show/?m=crADZwGeEXF Museo Nazionale di Storia Naturale e della Scienza - Un classico nel cuore della città Nato dal Museo Reale di Storia Naturale, ha ospitato dal XVII secolo diversi istituti, collabora tutt'ora con molte università ed è indubbiamente uno dei posti più emblematici di Lisbona. Il tour virtuale porta alla scoperta dei suoi due piani, dall'atrio al giardino botanico e poi l'anfiteatro storico, il laboratorio chimico, l'osservatorio astronomico e antico maneggio. Virtual Tour - https://museus.ulisboa.pt/pt-pt/visita-virtual Museo Nazionale dell'Azulejo - Un must per "capire" Lisbona È tra i luoghi più iconici di tutto il Paese, non solo per la particolarità della sua collezione di azulejo, le tipiche maioliche che letteralmente ricoprono ogni palazzo, edificio, caffe' del centro storico della città. Ma anche per il luogo che lo ospita: l'antico Convento della Madre de Deus, fondato nel 1509 dalla Regina Dona Leonor. In attesa di perdersi nel saliscendi delle stradine di Lisbona, qui si può sognare in un coloratissimo viaggio attraverso la storia dell'azulejo dal XV secolo ad oggi. E ammirare la chiesa della Madre de Deus, tra i maggiori esempi del barocco portoghese, riccamente decorata con intagli dorati, pitture e, neanche a dirlo, bellissime azulejos.
    Virtual Tour - https://artsandculture.google.com/partner/national-azulejo-museu m (ANSA).

Portogallo, per chi ama l’architettura innovativa Viaggio a Lisbona, Cascais e Sintra, le nuove mete di designer e urbanisti

Se amate le sperimentazioni urbanistiche o semplicemente se vi piacciono gli stili architettonici classici o alternativi o vi emozionate davanti alle più stravaganti ristrutturazioni di design, le vostre nuove mete in Europa sono Lisbona e le cittadine di Cascais e Sintra, in Portogallo. La capitale lusitana, infatti, quest’anno si è aggiudicata il prestigioso riconoscimento internazionale Wallpaper Design Award, nella categoria “best city”, che la rende sempre più un interessante punto di riferimento per gli amanti dell’architettura, del design e della creatività.
Da anni ormai, sotto la guida di architetti di fama internazionale, Lisbona si sta rifacendo il look con interventi di riqualificazione di interi quartieri o con la ristrutturazione di singoli edifici che ben si inseriscono nel tessuto urbano. E’ quest’ultimo il caso di Belém, storico quartiere che si affaccia sul Tago; qui lo stile classico manuelino della Torre e del monastero dos Jerónimos, entrambi patrimonio dell’Unesco, convive con le innovazioni stilistiche del Maat, il nuovo Museo di arte, architettura e tecnologia. La sede, progettata dall’archistar inglese Amanda Levete, presenta linee sinuose e si inserisce in un’area museale innovativa che ospita anche il Museu da Electricidade, tra i più visitati del Paese, ricavato da un’ex centrale elettrica di inizio Novecento. L’area museale si inserisce perfettamente nel paesaggio circostante con una copertura ondulata di 15mila piastrelle in ceramica – i tradizionali azulejos - che richiama l’acqua del fiume Tago. Visto dalla riva opposta, infatti, il Maat appare come una gigantesca onda; imperdibile, poi, è una visita al tramonto da ammirare sul tetto del museo, pensato proprio per essere attraversato e vissuto come una piazza.
Il primo vero impulso al cambiamento architettonico nella capitale arrivò con l’Expo del 1998, quando interi quartieri si trasformarono in progetti innovativi e all’avanguardia e Lisbona divenne un fertile terreno di sperimentazioni. A partire dal Parque das Naçoes, il quartiere fieristico costruito lungo il Tago, simbolo della rinascita urbanistica: grazie agli architetti Siza Vieira, Peter Schermayef e Santiago Calatrava, quest’area industriale dismessa venne riconvertita in un centro culturale, tecnologico e sportivo. Qui ancora oggi si possono svolgere tante attività - dallo jogging allo shopping – comprese le visite alla Torre Vasco da Gama e all’Océanario, collegate da una funivia che regala una vista mozzafiato sulla città.
Anche il centro storico, in particolare i quartieri di Baixa e Chiado, ha subito molte trasformazioni: il Mude, museo del design e della moda, è nato nel 2009 proprio a Baixa, portando un’aria nuova e creativa nel quartiere. Non lontano c’è un altro simbolo del cambiamento: il museo del Chiado, capolavoro di architettura neomoderna con passatoie, pavimenti e soffitti sospesi. Più a nord c’è la fondazione Calouste Gulbenkian, un museo dedicato al sapere e alla cultura umanistica che si inserisce perfettamente nel paesaggio circostante.
Le innovazioni architettoniche e urbanistiche non sono solo una prerogativa della capitale: anche nei suoi dintorni ci sono stati numerosi esperimenti; come a Cascais, dove si trova la bizzarra Casa das Histórias Paula Rego, progettata dall’architetto Souto de Moura. La costruzione di color rosso mattone intenso contrasta con il verde brillante degli eucalipti, riprendendo la forma delle tradizionali case lusitane, costruite nel XX secolo proprio in zona. A Sintra, invece, meritano una visita il Palácio Nacional da Pena e il Palácio de Monserrate: nel primo convivono vari stili (gotico, manuelino, arabo, rinascimentale e barocco) mentre il secondo, d’ispirazione moresca, è caratterizzato da pietre intagliate e disegni geometrici. Il palazzo è immerso in un parco dove sono presenti varie specie floristiche, tra cui quella esotica del rododendro himalayano, e due giardini - messicano con palme, yucca e agavi e giapponese con bambù e profumatissime camelie- dove è piacevole passeggiare.
ansa