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A tutto sci e neve, viaggio sulle piste più belle d'Italia. Trentino Alto Adige, Veneto, Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta ma anche Centro e Sud

Trentino Alto Adige, Veneto, Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta ma anche Centro e Sud. Finalmente arriva la neve sulle piste e, nonostante i disagi del freddo, si scia. Ecco una carrellata dal Nord a Sud delle piste più belle d'Italia.
  
 LE PISTE AL NORD ITALIA
Il Trentino Alto Adige è la mecca di ogni appassionato di montagna e di sport sulla neve, un paradiso con vette che spesso superano i 3.000 metri d’altezza: le Alpi retiche, con il gruppo Ortles-Cevedale, il gruppo dell’Adamello-Presanella e le suggestive Dolomiti, patrimonio dell’Umanità. La regione offre strutture e servizi d’alto livello, impianti di risalita all’avanguardia, sicurezza e confort per poter praticare sport di tutti i tipi e per tutte le difficoltà.
Non da meno il Veneto con le Dolomiti sono un vero paradiso per chi ama sciare o semplicemente passeggiare con le racchette o fare una corsa tra i boschi su una slitta trainata da cavalli o cani. Per i più temerari ci sono il taxi-bob, folle discesa sul ghiaccio, e lo snowrafting, che garantisce velocità ed emozioni a bordo di un gommone scendendo lungo i pendii più ripidi.
In Lombardia si scia in moltissime, storiche località come Bormio, Livigno, Aprica, Passo del Tonale, Madesimo, Santa Caterina Valfurva, dove appassionati di sci alpino, di fondo, di arrampicate sul ghiaccio e di freeride (fuoripista) affollano le piste e i canaloni.
In Piemonte è ampia e diversificata l’offerta sulla neve della Via Lattea, il principale comprensorio sciistico della regione, a ridosso delle Alpi occidentali. Dal principiante all’esperto, si praticano tutte le discipline legate allo sci oltre al pattinaggio e alle arrampicate su ghiaccio e alle tradizionali escursioni con le ciaspole. Le piste della Via Lattea misurano 400 chilometri e oltrepassano il confine fino a Montgenèvre, in Francia. 
Paradiso degli sport invernali, la Valle d'Aosta offre le vette più alte e prestigiose delle Alpi - monte Bianco, monte Rosa, Cervino e Gran Paradiso – dove si scia complessivamente su più di 900 chilometri di piste da discesa e 300 chilometri di anelli da fondo. Le località e le aree sciistiche sono tante e per ogni esigenza e disciplina sportiva: dalle mondane e classiche Courmayeur e Cervinia alle accoglienti Pila e La Thuile e ai comprensori più popolati come il Monterosa Ski, il Breuil- Cervino-Valtournanche-Zermatt e il Cervino Ski Paradise.
   

LE PISTE AL CENTRO-SUD
Anche il Sud, Abruzzo, Calabria e Sicilia in testa, ofrrono piste e divertimento per gli appassionati.
ansa

Arte allunga la vita

La ricerca, in campo artistico e in campo spirituale "non può finire mai" e ognuno "deve costruirsi il suo Vitriol". Parola di Gillo Dorfles, che a 106 anni portati splendidamente non ha perso l'ispirazione ed espone nuovamente, in Triennale, a Milano, in occasione della mostra 'Vitriol, Disegni di Gillo Dorfles, 2016' che si protrarrà fino al 5 febbraio prossimo.
Una raccolta di disegni che rappresentano una "summa' del pensiero artistico ed esoterico del grande maestro, scrittore e critico, tra i fondatori del Mac (Movimento Arte Concreta) che fu un caposaldo dell'Astrattismo. Una sorta di "testamento spirituale" filosofico: "Io sono l' inventore di Vitriol (un'opera-simbolo, a metà tra ricerca artistica ed esoterismo, ndR) ma in quanto inventato gli si può attribuire qualsiasi qualità, ognuno cerchi il suo...".
Dorfles ha conversato a lungo con i giornalisti. Poi ha visitato la mostra, salendo i gradini che portano alla sala dell'allestimento con disinvoltura e posando per i fotografi, che si chiedevano dove trovasse tutta quella energia. E quando gli hanno offerto una sedia, ha risposto: "Non posso mica essere l'unico seduto in mezzo a tutti voi". I 18 disegni, sviluppati intorno a un bozzetto del dipinto 'Vitriol' del 2010, sono stati eseguiti tra l'estate e l'autunno dell'anno scorso, e riflettono una concezione esoterica della vita costruita oltre che su anni di studi e ricerche anche intorno all'idea staineriana (il filosofo austriaco Rudolf Steiner, creatore dell'antroposofia, ndr) e alla Tricotomia.
"Vitriol" è l'acronimo delle parole componenti un'antica frase in latino di stampo alchemico: 'Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapidem' (Visita l'interno della Terra e, con successive purificazioni, troverai la pietra nascosta). Questa pietra è la leggendaria "pietra filosofale", che sarebbe stata in grado di mutare in oro qualsiasi metallo vile. La sua scoperta è stata per secoli uno dei sogni delle esperienze esoteriche occidentali. "La ricerca della Pietra filosofale è quella del mistero che sta alla base della vita - ha aggiunto - Come vedo la mia? Una Pietra piccola, poco pesante". Concreta o immaginaria? "Sul giornale hanno scritto che Vitriol sono io - ha detto con lucidissima ironia - Va bene, accetto volentieri di essere io". 'Qualche altro progetto analogo?", gli viene chiesto ancora. "No, direi che per la mia vita basta così". 
ansa

Libri: come sopravvivere da espatriata. Ecco Manuale per riuscire a sentirsi ovunque a casa

Da Torino alla Silicon Valley passando per la Francia, il Giappone, l'India, reinventandosi ogni volta una nuova vita per lei e la sua famiglia. E' la vita da 'expat' di Giulietta Saconney Cerruti, torinese che ha deciso di mettere la sua ventennale esperienza di espatriata al servizio di chi si trova ad affrontare questa esperienza. E' nato così 'Manuale pratico dell'espatrio. Come sopravvivere in giro per il mondo', per dare "a chi esita la voglia di provarci e a chi è già partito rapide risposte ai tanti dubbi, che anche noi abbiamo avuto cammin facendo". In 200 pagine racconta anche tanti espatriati conosciuti nei suoi anni all'estero e affronta ogni tipo di questione. Quelle pratiche, dalla scelta della scuola al multilinguismo dei figli o da come affrontare i traslochi e le abitudini dei diversi Paesi, a quelle più 'intime', dalla nostalgia di familiari e amici lasciati nel proprio Paese al giusto modo di affrontare la partenza e il rientro. Suggerimenti per riuscire a sentirsi ovunque a casa.(ANSA).

Barberini e Corsini, ecco due gallerie uniche Mostre, musica, multimedia per valorizzare le raccolte

ROMA - ''Mi interessano musei che parlano''. Questo può essere lo slogan delle Gallerie Barberini e Corsini secondo il pensiero del direttore Flaminia Gennari Santori, da un anno alla guida di questa istituzione diventata ormai un unicum a livello internazionale. Diventate autonome nel 2015 con la riforma del Mibact, le Gallerie Nazionali d'Arte Antica di Roma presentano da oggi una rilettura delle straordinarie raccolte in chiave moderna e accessibile, sia per il diverso uso degli spazi sia per l'utilizzo di tecnologie multimediali, nonché per l'inserimento della musica d'epoca e il rapporto con altri musei al fine di realizzare nuove importanti mostre, come quelle inaugurate dal ministro Dario Franceschini. Senza contare che Palazzo Barberini si avvia a riconquistare anche il piano nobile, 700 metri quadrati fino allo scorso anno occupati dalla Difesa e che a metà 2018 potrebbero rientrare nel percorso museale.
Presentata oggi alla stampa, la nuova visione di rilancio strategico del museo, così come lo ha ridisegnato la Gennari Santori, per quanto sfaccettata è interamente finalizzata alla valorizzazione delle meravigliose raccolte lì custodite da secoli. ''La Galleria Corsini - ha spiegato il direttore - è l'unica quadreria romana settecentesca giunta intatta fino ai giorni nostri ed è famosa per essere stata la residenza a Roma della Regina Cristina di Svezia dal 1659 fino alla sua morte, avvenuta nel 1689''. Senza contare i capolavori assoluti dell'arte antica che, dalla Fornarina di Raffaello alle numerose, splendide tele di Caravaggio, costituiscono i tesori di Palazzo Barberini. Luoghi però che non registrano flussi di visitatori corrispondenti a tanta meraviglia e che hanno necessitato di un profondo ripensamento. Ecco dunque che, sottolinea la direttrice, "abbiamo individuato un fil rouge che si dipana tra le collezioni Barberini e Corsini e delinea la ragion d'essere di questo museo, una storia affascinante su come l'arte sia stata guardata, collezionata, diffusa e reinventata dai tempi di Urbano VIII, nella prima metà del '600, a quelli di Neri Corsini (un secolo dopo) fino ai giorni nostri''. Una storia che poche istituzioni al mondo possono vantare, in cui la dimensione materiale degli spazi storici e delle opere oggi ''si intreccia a quella sempre in divenire degli allestimenti e dei percorsi multidisciplinari e multimediali, in un museo contemporaneo".
I primi passi, dopo un anno di lavoro, sono così la rinnovata fruizione degli spazi pensata per il grande pubblico, il rilancio delle Gallerie a livello nazionale e internazionale, la nuova identità visiva e con essa il sito web fino allo sviluppo dei canali di comunicazione social. Un museo, dunque che si prefigge di diventare un luogo di ritrovo, di incontro e confronto, costellato da iniziative espositive capaci di riportare all'attenzione opere bellissime, per forza di cose non valorizzate a sufficienza nel percorso museale. E' il caso delle due rassegne dal titolo 'Il pittore e il gran Signore.
Batoni, i Rezzonico e il ritratto d'occasione' e 'Mediterraneo in chiaroscuro. Ribera, Stomer e Mattia Preti da Malta a Roma', che danno l'avvio a questo nuovo corso, messo a punto all'insegna degli approfondimenti tematici.
L'idea di esposizioni temporanee ha poi dato vita a rapporti con musei internazionali, come il Museo de La valletta di Malta, ma anche il Metropolitan di New York, il Louvre, il Prado, l'Accademia Carrara. E mentre, con ''l'incremento dell'offerta'', è allo studio il biglietto integrato per visitare le due Gallerie, proseguono i lavori per la restituzione nella sua interezza di Palazzo Barberini. Il ministro Franceschini ha ricordato come un anno fa, il ministero della Difesa abbia riconsegnato al Museo anche i 700 metri quadrati del piano nobile mancanti e che i 9 milioni messi a disposizione dal Cipe consentano il completamento delle facciate e la risistemazione del parco.
Per l'inserimento del piano nobile nel percorso museale bisognerà aspettare però fino almeno al 2018. Oltre ai lavori di ristrutturazione, ha detto la Gennari Santori, ''bisogna capire cosa metterci, anche se le opere non mancano''. Viste le vaste dimensioni degli ambienti, potrebbero essere portate lì le opere monumentali, conservate al secondo piano (visitabile con la guida e dove è allestita la Collezione Lemme). ''Terminati i lavori, tra un anno - ha concluso il direttore - si comincerà a ragionare sul riallestimento del museo''.
ansa

Musica ha nuovo tempio, apre il "miracolo" dell'Elba

AMBURGO - È a dir poco massiccia, eppure, sul fiume, sembra sospesa. Un gioiello, di più, "un miracolo" sull'Elba, già entrato da anni nella cartolina di Amburgo, quando era solo un cantiere. Stasera, dopo dieci anni di lavori, si esegue il primo concerto nella Filarmonica dell'Elba. Già celebrata come "miracolo del suono". Un evento architettonico e musicale, al quale partecipano la cancelliera Angela Merkel e il presidente tedesco Joachim Gauck, arrivati in ritardo a causa del maltempo. 2100 persone sfilano sul tappeto rosso molte ore prima. Le misure di sicurezza sono rafforzate. E una nota stonata porta scompiglio nei preparativi: mancano il soprano Camilla Tilling e il compositore Wolfgang Rihm, oggi entrambi ammalati. Lei viene sostituita da Hanna-Elisabeth Mueller, come ha spiegato il soprintendente Christoph Lieben-Seutter. Il concerto inaugurale è affidato a Thomas Hengelbrock, che dirige la NDR Elbphilharmonie Orchester. Sabato 14 sarà invece Riccardo Muti a dirigere la Chicago Symphony.
    "Un invito al mondo a venire ad Amburgo, per vederla. Una sinfonia di pietra e vetro", ha detto il sindaco Olaf Scholz, prendendo la parola, prima della musica. E anche una "creatura di Prometeo", ha aggiunto, spiegando la scelta di partire con l'ouverture di Beethoven. Sarà "l'emblema di una metropoli aperta, e un gioiello della Germania, nazione della cultura", ha detto Gauck. "Qualche volta bisogna osare per realizzare una buona idea. Progetti visionari nascondono anche qualcosa di incalcolabile", ha aggiunto, accennando alla storia travagliata dell'edificio. Questa straordinaria architettura cristallina, che affaccia sul porto - protagonista di una vera rivoluzione urbanistica della città anseatica negli ultimi anni, che finalmente lo vive in tutti i modi - è stata concepita dai professionisti svizzeri Herzog & de Meuron. La grande sala da concerto ospita 2100 posti a sedere. Quella piccola 550. Ma ci sono anche un hotel da 244 camere, ben 44 appartamenti e una immensa Plaza. I numeri che raccontano la struttura fanno sorridere: 1096 finestre costituiscono la facciata di vetro. Ci sono 82 metri di scale mobili. Un'opera da 789 milioni di euro (invece dei 186 milioni previsti originariamente), che si è fatta aspettare per ben 7 anni (avrebbe dovuto esser pronta nel 2010). Chi l'ha concepita voleva darle l'aspetto di un enorme pezzo di ghiaccio, che riflette acqua, cielo, e la città, sempre in modo diverso. Approccio opposto quello di Yasuhisa Toyota, responsabile dell'acustica, che voleva ottenere il risultato che il suono possa arrivare ugualmente bene, ovunque si sia seduti.
    E in una serata così anche le polemiche sui ritardi e i costi, schizzati oltre misura nel tempo, acquisiscono toni mitici. "La storia di questo edificio, unico da ogni punto di vista, è anche la storia di un fallimento pubblico - scrive lo Spiegel online -. E, questo è il paradosso, senza questo fallimento non sarebbe riuscita". "Se le cose fossero andate nel verso giusto, questo miracolo non ci sarebbe mai stato - continua-. Se si fossero mantenute le prescrizioni, le procedure dell'edilizia pubblica, se tutto fosse andato in modo ragionevole, come dovrebbe avvenire in una democrazia, non ci sarebbe oggi alcuna Filarmonica dell'Elba". Contemplarla, questa sera, e godersela, in futuro, sarà, per i tedeschi, un esercizio di flessibilità. 
ansa

Goreme e Matera migliore reputazione web Nella classifica di Trivago

MATERA - La turca Goreme, la città tra i Camini delle Fate, la meravigliosa Matera, capitale europea della cultura 2019, e Rust in Germania, famosa per il parco divertimenti Europa-Park. Sono le tre regine del Global Reputation Ranking di Trivago ovvero la lista delle 100 destinazioni con la migliore reputazione online delle proprie strutture ricettive ottenuta valutando 200 mln di recensioni provenienti da più di 200 siti di prenotazione.
Altro riconoscimento all'ospitalità tricolore è la presenza nella top ten di San Gimignano in 6/a posizione e di altre tre città italiane tra le prime venti: Lecce(11/a), Sorrento (13/a), Lucca (18/a).
La Città dei Sassi con un indice di 86,72 su 100 è seconda soltanto a Goreme (86,82), la città della Cappadocia il cui parco nazionale è stato inserito tra i patrimoni dell'umanità dall'Unesco. Dopo Rust, bronzo con 86,47, si piazza la cinese Lijiang(85,60), la cui città vecchia è patrimonio dell'umanità. Grazie al suo indice di 85,59 punti, Belgrado si posiziona al 5/o posto. Dopo la sesta posizione del patrimonio Unesco San Gimignano (85,54), c'è la croata Zagabria con 85,18 e, in ottava piazza, l'irlandese Killarney (85,03). Le ultime due posizioni della top ten sono occupate dall'enclave russa di Kaliningrad (84,94) e dalla brasiliana Gramado (84,92).
ansa

Cultura, storia e cibo, 24 idee imperdibili in Europa

Il 1 gennaio 2017 segna il quindicesimo anniversario dell’introduzione della moneta unica europea. Per segnare questo evento e celebrare la diversità del continente europeo, Booking.com rivela alcune delle migliori destinazioni per storia, cibo e cultura in Europa, scelte tra i più recenti Paesi aderenti all’Unione. In un continente dalla geografia bellissima, con una storia millenaria e un mix unico di culture, sono numerose le città conosciute e ammirate in tutto il mondo, come Parigi, Roma e Londra. I dati evidenziano invece le destinazioni top per cultura, cibo e storia nei paesi che hanno aderito all’Unione Europea più di recente, e che offrono gemme nascoste in attesa di essere scoperte.
Cultura
1. TârguJiu, città rumena ed ex insediamento romano ai piedi dei Carpazi, è stata consigliata dai viaggiatori di Booking.com per i monumenti, l’arte e la cultura.
2. Pécsè la quinta città più grande dell’Ungheria, è situata alle pendici dei Monti Mecsek ed è ricca di musei e monumenti. Famosa i musei d’arte, la storia e la cattedrale.
3. Plovdiv, la seconda città della Bulgaria, è una delle città più antiche al mondo e la città europea più antica continuamente abitata. I viaggiatori che l’hanno visitata la consigliano per i monumenti e siti antichi, il centro storico e i musei.
4. Viljandi: situata nell’Estonia meridionale, è considerata il cuore della musica folk estone, ed è stata raccomandata dai viaggiatori per il centro storico, la storia e la cultura.
5. Ubicata nel nord-est della Repubblica Ceca, Ostrava vanta una bellissima vista sui Monti Beschidi e un ricco patrimonio storico e industriale. Gli utenti che l’hanno visitata l’hanno consigliata per la cultura, i monumenti e lo zoo.
6. Sulla costa dalmata, Spalatofonde insieme passato e presente in un mix unico di straordinaria bellezza, ed è rinomata per le spiagge e la vita notturna nel centro storico, tra le rovine romane.
Storia
1. Sede di una magnifica cattedrale di 700 anni fa, la città polacca di Fromborkèconsigliata dai visitatori per i musei, i monumenti e la storia.
2. Plevenè una città la cui storia risale a migliaia di anni fa, ed è stata consigliata per la storia, i musei e i parchi.
3. DrobetaTurnuSeverinè una città rumena situata nel distretto di Mehedinți, sulle rive del Danubio. La città vanta una storia ricca rappresentata dalla Torre dell’Acqua e dalla cittadella medievale. I visitatori di Booking.com hanno consigliato DrobetaTurnuSeverin per la storia, i giri turistici e i giri in barca.
4. La Valletta:la piccola capitale dell’isola di Malta offre numerose opportunità di visitare siti storici come la Concattedrale di San Giovanni e i Giardini Baracca. I visitatori di Booking.com hanno consigliato questa destinazione per la storia, i musei e il centro storico.
5. Situata nella regione di Presov, nella Slovacchia orientale,Levočaè stata raccomandata dai viaggiatori di Booking.com per il centro storico, l’architettura e la storia.
6. Daugavpilsè una città della Lettonia sud-orientale, situata sulle sponde del fiume Daugava. Tra le attrazioni principali figurano la Fortezza, la Cattedrale dei Santi Boris e Glebe lo Zoo di Latgale. I visitatori di Booking.com hanno consigliato Daugavpils per la storia, le chiese e i musei.
Cibo
1. Situata nella Polonia occidentale, Słubicesi trova al confine con la Germania ed è stata consigliata dai visitatori diBooking.com per i mercati, il cibo e i ristoranti.
2. Sofia: la capitale bulgara è una città rilassata ed eclettica, circondata da ampi parchi. I viaggiatori di Booking.com l’hanno raccomandata per il cibo, le passeggiate in città e la gente simpatica.
3. Villányè una città ungherese nella Provincia di Baranya, famosa per il vino. È stata consigliata dai visitatori di Booking.com per il cibo, lo shopping, le enoteche e la natura.
4. La seconda città cipriota per dimensioni,Nicosiamescola insieme passato e presente in un affascinante mix di storia, ristoranti tradizionali e una moderna cultura del caffè. I viaggiatori di Booking.com l’hanno raccomandata per il centro storico, il cibo tradizionale e la gente simpatica.
5. Motovun(o Montona, in italiano) è un’antica città murata croata, che i viaggiatori di Booking.com hanno consigliato per il centro storico, gli ottimi vini e il cibo.
6. La bellissima città diSatu Mare in Romania è rinomata per la gente simpatica, il cibo e le passeggiate in città, e include attrazioni come il CastelloKarolyi, la Torre dei Pescatori e la Torre dei Pompieri.
ansa

Città invisibili da Mont Saint-Michel a Tbilisi Coimbra, Bath, Riga e Ronda... meraviglie da scoprire

Ci sono città bellissime del mondo da vedere almeno una volta nella vita, ma che spesso restano fuori dai percorsi turistici principali o che sono lontane dall'immaginario comune. Città millenarie, città senza tempo, città avvolte da pregiudizi o da ombre, città piene di fascino e, ancora, città da "riscoprire" con occhi nuovi. Città "invisibili", ispirandoci al capolavoro di Calvino, perché coperte da un velo di cui vorremmo sbarazzarci, e che vorremmo presentarvi in tutta la loro bellezza. Tra letteratura, arte e paesaggi da sogno...
“D’una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda”. Quale verità più grande? Specie se queste città sono "invisibili", magari fuori dalle classiche rotte turistiche, ma ricche di storia e tradizioni, di fili che ti annodano il cuore e ti conducono verso rotte inaspettate.
Abbiamo deciso di portarvi a fare un giro strepitoso, un giro che prende spunto da un libro bellissimo. Lo avete capito già, si tratta de "Le città invisibili" di Italo Calvino, e dunque il giro che faremo spazierà tra geografia e letteratura, tra realtà e fantasia. Il romanzo ruota intorno a 11 categorie di città e ci fa esplorare ben 55 posti diversi. Noi ci siamo fermati a una città per categoria: ognuna di loro, però, racconta una storia incredibile e in ognuna vorrete andare il prima possibile.
Tradizioni antichissime, civiltà millenarie, rovine archeologiche, sapori e profumi preziosi, natura mozzafiato: ogni città è uno scrigno di tesori e di meraviglie, ma soprattutto, ogni città è figlia di una trama nascosta (visibile agli occhi e ai cuori più attenti) che tesse insieme speranze e paure, passato e prospettive, e che sa regalare - solo ai più audaci che saranno disposti a mettersi in discussione - una scintilla verso una meta nuova: ogni luogo è una tappa di un cammino più lungo, ogni verità ne nasconde un'altra ancora più profonda. La geografia, anche quella interiore, è tutta una scoperta. Dunque seguiteci attraverso queste 11 destinazioni, tutte degne di un viaggio, con la "V" maiuscola. A voi non resta che mettervi in marcia!
Le città e la memoria - Tbilisi, GeorgiaLa memoria è qualcosa di imprescindibile perché un luogo possa essere un raccoglitore di storie e di emozioni. Ed è qualcosa di granitico, quasi sacro quando deriva da un passato doloroso. Comunque da preservare e tramandare. Vi portiamo a Tbilisi, nel cuore del Caucaso, luogo in cui la memoria si fa tradizione, grazie al suo incrocio di culture e al suo essere collocata strategicamente tra Europa e Asia. Capitale della Georgia, ex repubblica dell'Unione Sovietica, questa città ha, inoltre, una storia lunghissima, che ripercorrerete passo dopo passo camminando nella città vecchia. Ma non è finita qui: sarete piacevolmente stupiti dalle modernissime architetture che portano le firme addirittura di Massimiliano Fuksas e Michele De Lucchi. E poi le terme di Abanotubani, la Cattedrale di Svetitsskhoveli, il Monastero di Jvari e chi più ne ha più ne metta. E non ripartite senza aver assaggiato il khachapuri.
Le città e il desiderio - Mont Saint-Michel, FranciaTantalo, nella mitologia greca, agognava i frutti succulenti di un albero e la freschezza dell'acqua di una fonte proprio accanto a lui, ma non poteva raggiungerli per una punizione divina: egli aveva rubato il nettare degli dei, fonte dell’immortalità. Eva morse la mela del peccato e Ulisse si spinse in mare aperto "per seguir virtute e canoscenza". Il desiderio, la voglia di conoscenza e la curiosità da sempre muovono il mondo. Mont Saint-Michel è in assoluto il posto che meglio rappresenta questo stato d'animo: in balia delle maree e della luna, potrete raggiungere la meta solo in determinati giorni. Il santuario in onore di San Michele Arcangelo si staglia maestoso a dominare il bellissimo isolotto tidale e l'atmosfera che si respira qui è meravigliosa e guizzante di vita nella sua precarietà. Un posto che è Patrimonio dell'Umanità Unesco...
Le città e i segni - Delft, Paesi BassiA solo un'ora di treno da Amsterdam, Delft è una perla in cui i segni della storia e dell'arte sono tanti e sono talmente belli che vi conquisteranno. Delft è la patria di Vermeer, il pittore de “La Ragazza col Turbante”, meglio conosciuta per il suo orecchino di perla, dal romanzo di Tracy Chevalier e dal film di Peter Webber. E poi Guglielmo d’Orange, che in questa città fu ucciso e che ha fatto la storia dei Paesi Bassi, guidandoli verso l’indipendenza dalla dominazione spagnola. Ancora, ospita l’Università di Delft, una delle più prestigiose al Mondo, in cui si scrive il futuro ogni giorno. E per finire, il blu delle famosissime ceramiche di Delft che raccontano una storia affascinante iniziata in Cina. Non fatevi mancare l'acquisto di un souvenir in uno dei tanti laboratori artigiani e nemmeno un selfie davanti al bellissimo cuore blu di Marcel Smink, che richiama naturalmente le ceramiche blu. 
Le città sottili - Riga, LettoniaSottile come un pensiero arguto, penetrante. Sottile come i significati profondi. Sottile come i non detti, che significano più di mille parole. Riga è così: bellissima e leggera, piena di sensi e di significati, più o meno palesi. La capitale della Lettonia, romanticamente affacciata sul Mar Baltico, saprà conquistare anche i più scettici con il suo centro storico inserito dall'UNESCO tra i Patrimoni dell'Umanità e con la sua architettura che mescola il barocco al gotico e all'art nouveau. Il Castello è una tappa obbligata, come anche la Casa del Gatto e la Casa delle Teste Nere. E non fate l'errore di pensare che Riga sia una fredda e triste città del Nord Europa: anche in inverno, in cui comunque gode di una luce bellissima nella sua sintonia in scala di grigi, saprà riscaldarvi il cuore nei mille localini, chiassosi e accoglienti. Che aspettate? Noi abbiamo già chiuso la valigia.
Le città e gli scambi - Marsiglia, FranciaNon potevamo non scegliere un porto per questa categoria. Marsiglia è la città perfetta in cui godersi appieno la bellezza degli incontri, quelli riusciti, che nascono da uno scambio e lasciano il segno. Andate al Vieux Port, il porto vecchio, quartiere bellissimo e multiculturale, abitato da più di duemila anni, e assaggiate la zuppa di pesce tipica, la Bouillabasse. Una passeggiata su La Canebière, una visita alla Vieille Major e una all'abbazia Saint-Victor: la città merita di essere scoperta in ogni angolo. Velieri, pescatori, bar, voci chiassose, pesce fresco: Marsiglia è una brezza di mare che ti lascia il sale sulla pelle. E che ti lascerà andar via facendoti credere di aver vissuto la vita un po' più intensamente.
Le città e gli occhi - Ronda, SpagnaSe anche Hemingway e Dumas, per dirne due, sono rimasti affascinati da questo posto, state certi che i vostri occhi godranno di uno spettacolo difficile da descrivere a parole: siamo in Spagna, a Ronda, una cittadina andalusa, un tempo araba, arroccata sulla gola di El Tajo, profondissima e bella, come una tela d'artista. Oltre ad ammirare i suoi tre scenografici ponti sulla gola, fate un salto nell’originario borgo arabo, La Ciudad, il Museo Taurino e l'arena in stile neoclassico: Ronda è un posto vivace anche culturalmente, oltre a essere uno scorcio da cartolina. 
Le città e il nome - Bath, Regno UnitoFacciamo un salto sulla macchina del tempo e arretriamo ai tempi dei fasti della Roma Antica. Benissimo. Non siamo però in Italia. Andiamo nel Regno Unito, a Bath. Il nome stesso ci rimanda immediatamente all'idea di un centro termale ed effettivamente è così: il territorio era ricchissimo di acque solfuree e i Romani decisero di sfruttarle, costruendo appunto dei bagni termali. Ma le testimonianze dell’antico insediamento romano sono rintracciabili anche nell'architettura: andate a vedere i complessi The Circus e Royal Crescent. La cittadina è vivacissima e di cose da vedere ce ne sono a bizzeffe: imperdibili il Jane Austen Center (la scrittrice visse qui per un periodo) e l'Herschel Museum of Astronomy, una perla che in pochi conoscono.
Le città e i morti - Dresda, GermaniaDresda è la storia di una rinascita. Una storia di morte e distruzione, di un bombardamento nel corso della Seconda Guerra Mondiale, ma insieme è un insegnamento a rialzarsi: qui infatti si è cercato di ricostruire sia il patrimonio culturale della città, sia le sue bellezze artistiche e oggi Dresda è una città bella, frizzante, piena zeppa di musei, gallerie d'arte e localini in cui trascorrere piacevoli ore in compagnia. In posizione strategica, tra Praga e Berlino, andate a scoprire cos'è la meraviglia della terrazza di Bruhl, che Goethe chiamò Balcone d'Europa, e respiratevi l'atmosfera dinamica di Theaterplatz. E qui fate un brindisi alla vita e godetevi il viaggio!
Le città e il cielo - Bergen, NorvegiaCi sono posti in cui il cielo è più presente, immenso, quasi facile a toccare. A Bergen, in Norvegia, il cielo è una delle tappe imperdibili del viaggio: è un posto da visitare, una meta da vivere. Che sia giorno, che sia notte, o che ci sia l'aurora boreale, è una presenza talmente tangibile che vi lascerà stupiti. Bergen è anche mare, poiché sorge sul Byfjorden, dove la natura è la protagonista indiscussa. Ed è anche colore: l'antico porticciolo e le sue casette colorate sono Patrimonio Unesco. Tra escursioni e ottima cucina, non resterete delusi: buona esplorazione!
Le città continue - Sarajevo, Bosnia ed ErzegovinaSarajevo è un'evoluzione, una città camaleontica e continua perché ha saputo trasformarsi nel tempo e ha saputo far fiorire le sue contraddizioni. Etnie e religioni differenti qui oggi convivono in maniera pacifica e la città ha molto da offrire a chiunque la scelga come meta turistica: dal mercato coperto al Ponte latino, dal quartiere turco alla Biblioteca Nazionale, le tappe sono tante e tutte meritevoli. La sua storia affonda le radici in un passato doloroso, ma oggi le attrazioni sono molte e i localini in cui brindare al vostro viaggio non mancheranno. E poi vanta una collocazione geografica privilegiata: montagne tutt'intorno e il fiume Miljacka a percorrerla nel mezzo. Sarà un colpo di fulmine.
Le città nascoste - Coimbra, PortogalloE per concludere il tour, sosta in Portogallo, terra bellissima e ricca di storie. Storie più o meno nascoste, storie da cogliere. Andiamo a Coimbra: disponete gli animi all'ascolto e vi si sveleranno vere e proprie magie. Qui infatti esiste un posto pazzesco: la Biblioteca Joanina, all'interno dell’Università di Coimbra, che vi farà riscoprire il fascino del profumo della carta e la miriade di storie che si celano dietro a ogni copertina. Uscire da qui non sarà facile. Se ci riuscite, trovate il tempo anche di visitare Sé Velha, la cattedrale. E poi ancora il Monastero di Santa Cruz, immenso capolavoro di arte manuelina. Infine godetevi la bellezza dei suoi paesaggi: arroccata sopra il fiume Mondego, Coimbra regala scorci mozzafiato. Buttatevi nella mischia, sporcatevi le mani e scrivete la vostra storia.
ansa

Enit-Regioni assieme per anno dei borghi #ItalianVillages

#ItalianVillages da Corinaldo a Vernazza, da San Gimignano a Procida, da Castelsardo a Scanno.
    Il 2017 è "l'Anno dei Borghi in Italia" e a questo importante tema viene dedicata la prima settimana del Piano Editoriale comune tra i social team di Enit e delle Regioni. Con l'hashtag #ItalianVillages è infatti iniziato il racconto collettivo della bellezza di quell'Italia meno conosciuta ma autentica ed affascinante. Tutti possono partecipare con foto, racconti, video o segnalazioni sui principali social media.
    L'iniziativa è la prima di una serie di azioni frutto della progettualità di quel Laboratorio Social delle Regioni voluto da Enit per dare continuità ed efficacia a iniziative di comunicazione partecipate.
    I contenuti saranno tradotti e rilanciati in varie lingue dalle Sedi Estere di Enit. I Borghi, secondo la direttiva del ministro Dario Franceschini, saranno protagonisti quest'anno di un grande progetto per la promozione e valorizzazione del nostro patrimonio storico ed artistico più antico. Compito dell'Enit quello di stimolare nuovi flussi turistici, anche internazionali, alla scoperta di esperienze di vita reale e di interazione diretta con i luoghi in un contesto umano, sociale e culturale sinonimo del buon vivere, di un saper fare creativo che si apre all'esterno e diviene comunità ospitale.
    L'Italia dei Borghi rientra fra le priorità del Piano Strategico Triennale di Enit che già lo scorso anno aveva firmato una Convenzione con l'Associazione "I Borghi Più Belli d'Italia" per sottolinearne il ruolo e l'importanza come chiave di crescita e sviluppo delle aree interne.
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Costa Luminosa, il mondo in 106 giorni

 Il giro del mondo 2017 di Costa Crociere parte domani da Savona. La nave Costa Luminosa salperà per una crociera di 106 giorni attraverso cinque continenti, solcando tre oceani e visitando 35 destinazioni con a bordo duemila crocieristi provenienti da 37 paesi diversi. La maggioranza sono francesi (circa 600), seguiti da tedeschi (poco meno di 500), svizzeri (300), italiani (200) e spagnoli (150).
    Il passeggero più anziano ha 96 anni e arriva dalla Svizzera, la più giovane è una bimba italiana di 2 anni. Nei quattro mesi di viaggio, la crociera del giro del mondo, diventata ormai una tradizione annuale per la compagnia a partire dal 2007, ma già lanciata negli anni '70 e '80, scenderà da Gibilterra sino a Capo Horn, per poi risalire verso Polinesia, Australia, India, canale di Suez per poi fare rientro a Savona il 22 aprile. Sulla rotta si toccheranno, fra gli altri, Casablanca, Rio De Janeiro, Buenos Aires, Punta Arenas, l'isola di Pasqua, Tahiti, Auckland, Sydney, Melbourne e Perth in Australia, Mumbai, Goa e Cochin in India, Colombo, Dubai, Muscat e Aqaba. Mete da sogno da cui i passeggeri, grazie alle soste di più giorni della nave, potranno partire per escursioni alla scoperta dei siti vicini. La particolarità di questa crociera sarà la possibilità di effettuare scali di più giorni in molte delle destinazioni. Uno dei più interessanti tour offerti da Costa verrà proposto durante la sosta a Ushuaia, da cui partirà un'escursione di quattro giorni alla volta delle due principali attrazioni della Patagonia Meridionale: il ghiacciaio Perito Moreno e il parco nazionale Torres del Paine.
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Trionfo a Parigi per collezione Schukin

(ANSA) - PARIGI, 9 GEN - La collezione Schukin organizzata alla Fondazione Louis Vuitton a Parigi ha ottenuto un successo strepitoso, con più di 600.000 visitatori in 10 settimane. Un trionfo che ha convinto i responsabili a prolungare di 15 giorni la mostra che quindi chiuderà il 5 marzo, invece del 20 febbraio. E' una raccolta eccezionale quella del mecenate russo, appassionato di opere d'arte francesi: nell'esposizione dal titolo "Icone dell'arte moderna. La Collezione Schukin. Museo dell'Ermitage-Museo Puskin" si possono ammirare 160 tra le maggiori opere dei grandi maestri dell'Impressionismo, del post-Impressionismo e del Modernismo tra i quali 29 Picasso, 22 Matisse, 12 Gauguin ma anche Manet, Monet, Van Gogh, Renoir, Toulouse-Lautrec. L'esposizione è uno degli eventi culturali del 2016-2017 come 'Anno franco-russo del turismo culturale'.

Tanti Ponti nel 2017, ecco le vacanze giuste

 Il primo ponte dell’anno è stato quello appena trascorso dell’Epifania. Ma il 2017 darà tante altre occasioni a chi vuole organizzare mini-vacanze o lunghi fine settimana fuori città, per divertirsi o semplicemente per staccare dalla solita routine.
Se Pasqua e Pasquetta si celebrano il 16 e il 17 aprile, qualche giorno dopo, il 25, si festeggia la Liberazione, che cade di martedì e che rappresenta la prima vera occasione per organizzare una vacanza o un lungo fine settimana alla ricerca di relax o di escursioni al caldo delle nostre spiagge del Sud, dalla Sardegna alla Sicilia, o di gite culturali in Italia o all’estero.
Anche il primo maggio regala una pausa interessante, visto che la giornata dei lavoratori quest’anno si festeggia di lunedì; ottima è anche l’opportunità che ci regala il 2 giugno, festa della Repubblica, che quest’anno si celebra di venerdì. Si tratta di lunghi fine settimana che consentono di organizzare i primi tuffi al mare o piacevoli weekend nelle città d’arte; oppure di rilassarsi nelle Spa o di passeggiare nella natura. Una mini vacanza la offre anche Ferragosto che, per chi non è già in ferie, cade di martedì, consentendo di partire per quattro giorni.
L’autunno è altrettanto generoso: il primo novembre è un mercoledì, consentendo di fare una vacanza di 5 giorni con due giorni di ferie; mentre l’Immacolata quest’anno cade di venerdì, regalando un’ottima possibilità di girare per mercatini o di fare le prime sciate in montagna. Infine c’è Natale con santo Stefano, che si festeggiano di lunedì e di martedì, regalando l’ultimo ponte dell’anno.
C’è un’ulteriore curiosità: chi non può portare sempre con sé un calendario, può scaricare gratuitamente sullo smartphone l’app, “Cerca ponti e ferie” e pianificare le vacanze, prenotando in tempo e cogliendo le migliori occasioni di questo generoso 2017.
Pasqua: 16 e 17 aprile 
Per il ministero dei Beni Culturali il 2017 è l’anno nazionale dei borghi storici: le vacanze di Pasqua danno l’opportunità di scoprire il territorio della nostra penisola, magari fuori dai soliti percorsi turistici, come nel cuore dell’Umbria, ai piedi dei Monti Martani, o in Irpinia alla scoperta di castelli e antiche abbazie. Alcune destinazioni sono imperdibili: Matera, la suggestiva città dei Sassi, che per i festeggiamenti di Pasqua incanta ancora di più; Roma con i suoi musei e il Braccio Nuovo dei musei Vaticani che sorprende con la galleria delle antichità; e Trapani dove si festeggia con la spettacolare processione dei Misteri.
25 aprile 
Tantissime sono le destinazioni primaverili: all’estero ci sono Bordeaux con la riqualificazione del lungofiume, l’apertura del museo Cité du Vin e un’ampia scelta gastronomica; e Lisbona, che ha da poco inaugurato il MAAT– Museu Arte Arquitetura Tecnologia nei pressi di Belèm. In Italia il primo posto spetta a Pistoia, capitale italiana della cultura, con i numerosi eventi artistici e musicali e i luoghi monumentali più belli, da piazza del Duomo con la cattedrale romanica al medievale Palazzo dei Vescovi, da palazzo Pretorio all’Ospedale del Ceppo.
2 giugno 
Sulle spiagge di Sardegna e Sicilia si fanno già i bagni e il due giugno regala un lungo fine settimana alla ricerca del caldo e dei primi tuffi. Chi ama unire divertimento, arte e mare, può scegliere di recarsi sulla maggiore delle isole Baleari, Maiorca, che accoglie con sole, musei, mostre e gite in barca.
Ferragosto: 15 agosto
Se non siete già in vacanza potete scegliere di fare una mini crociera nel Mediterraneo o lungo il Reno, alla scoperta di manieri e boschi misteriosi. Oppure potete recarvi in alcune zone meno affollate: per esempio tra i castelli delle Marche e dell’Abruzzo oppure tra le ville palladiane del Veneto. Chi non vuole rinunciare al mare, può scegliere le bellissime e selvagge spiagge sabbiose della Calabria, aggiungendo anche la visita ai piccoli borghi nascosti.
Ognissanti: 1 novembre 
Halloween offre un’ottima occasione per trascorrere un lungo fine settimana in Irlanda, patria dei riti celtici e degli scrittori gotici più spettrali della letteratura; o a New York dove festeggiare con il tradizionale “dolcetto o scherzetto”. Per una mini vacanza è possibile organizzare anche escursioni tra i boschi e i vigneti per ammirare il foliage autunnale.
Immacolata e Natale: 8 e 25 dicembre
L’8 dicembre dà l’avvio alla stagione sciistica: quasi tutti i maggiori comprensori dell’arco alpino offrono le prime sciate e le prime ciaspolate tra i boschi innevati. Ma è anche il periodo dei mercatini natalizi che attirano con luminarie e delicatessen. Chi, però, vuole fuggire al caldo può scegliere tra gli intramontabili Caraibi - Cuba è la destinazione più richiesta – e le romantiche Maldive.
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Domani a Reggio Emilia festa Tricolore Per le strade del centro storico un vessillo lungo 1.797 metri


(ANSA) - REGGIO EMILIA, 6 GEN - Il Primo Tricolore compie 220 anni: si celebra domani a Reggio Emilia la nascita del vessillo nazionale, avvenuta nella sala del municipio il 7 gennaio 1797, quando l'insegna di tre colori divenne bandiera della Repubblica Cispadana. A ricordarlo ci sarà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Le celebrazioni istituzionali cominceranno alle 10.30 in piazza Prampolini, con la cerimonia alla presenza del presidente Mattarella. La manifestazione proseguirà, alle 11, nella storica Sala del Tricolore, con la consegna della Costituzione italiana a delegazioni di studenti. A seguire, si terrà l'inaugurazione del rinnovato Museo del Tricolore che dalle 15 sarà aperto alla città e visitabile liberamente. Alle 12.15, nel teatro Municipale Romolo Valli, si svolgerà l'incontro del presidente Sergio Mattarella con studenti, associazioni, cittadini e gli altri rappresentanti istituzionali.
   
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Mattarella celebra il Tricolore a Reggio Emilia Per le strade del centro storico un vessillo lungo 1797 metri

(ANSA) - REGGIO EMILIA, 6 GEN - Il Primo Tricolore compie 220 anni: si celebra domani a Reggio Emilia la nascita del vessillo nazionale, avvenuta nella sala del municipio il 7 gennaio 1797, quando il l'insegna di tre colori divenne bandiera della Repubblica Cispadana. A ricordarlo ci sarà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Le celebrazioni istituzionali cominceranno alle 10.30 in piazza Prampolini, per poi spostarsi in Comune e al teatro Valli.
    Dalle 11.30, per le strade del centro storico, si terrà la sfilata di un grande drappo tricolore di 1797 metri (come la in cui nacque il vessillo). L'evento, con partenza da piazza Gioberti, è promossa da Anrp/Lions club Re Host "Citta del Tricolore", in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia.
   
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7 gennaio: 220° anniversario della nascita della bandiera Tricolore

Sabato 7 Gennaio 2017, Giornata nazionale della Bandiera, si celebra a Reggio Emilia il 220° Anniversario della nascita del Primo Tricolore, che nacque nella città emiliana il 7 gennaio 1797, quale bandiera della Repubblica Cispadana.
Ospite delle celebrazioni sarà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Tra le novità di quest'anno:
- l'apertura del rinnovato Museo del Tricolore– la sede di palazzo Casotti è stata ampliata con ulteriori spazi espositivi oggetto di restauro e con accessi più funzionali, arricchita fra l'altro con laboratori didattici e segnaletica di comunicazione – e l'inaugurazione della mostra permanente Novanta artisti per una Bandiera, nuovo patrimonio del museo;
- il defilamento per le strade del centro storico del grande Drappo Tricolore, lungo 1797 metri – numero che corrisponde per altro all'anno di nascita del Primo Tricolore - che percorrerà le strade del centro, sorretto da centinaia di giovani.
La Banda dell'Arma dei Carabinieri dedicherà alla festa della bandiera un appuntamento musicale.

Con il presidente Mattarella, ai tre principali momenti delle celebrazioni della mattina – gli Onori militari, l'Alzabandiera e l'Inno di Mameli in piazza Prampolini; l’incontro con gli studenti in Sala del Tricolore (a invito) e gli interventi istituzionali al teatro Municipale Romolo Valli – partecipano il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi; il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini; il presidente della Provincia Giammaria Manghi.
Il programma
- ore 10.30 piazza Prampolini
Inizio della Cerimonia alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, delle Autorità civili e militari.
Onori al presidente della Repubblica, Alzabandiera ed esecuzione dell’Inno Nazionale.

- ore 11 Sala del Tricolore
Cerimonia di consegna della Costituzione della Repubblica Italiana agli studenti (ingresso ad invito).

- ore 12.15 teatro Municipale Romolo Valli, piazza Martiri 7 Luglio
Alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, gli interventi del sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi; del presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi, del presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Prolusione del professor Ernesto Galli della Loggia.

Ad anticipare il programma della giornata, dalle 10 alle 10.15, sarà il suono della Campana civica, a cura dell'Unione Campanari reggiani.
Il 7 Gennaio sono previste ulteriori altre iniziative, per le quali non è previsto accredito stampa, sono invece previsti – nel caso del concerto delle ore 18.30 al teatro Municipale Valli - inviti istituzionali specifici:
- ore 11.30 piazza Gioberti
Defilamento del Drappo Tricolore di 1797 metri per le vie del centro storico. Iniziativa promossa da Associazione nazionale reduci di prigionia (Anrp) e Lions International distretto 108 Tb in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia (in caso di maltempo, la cerimonia sarà annullata).

- ore 15 palazzo Casotti - piazza Casotti 3 
Apertura inaugurale al pubblico del rinnovato e ampliato Museo del Tricolore e della mostra permanente “Novanta artisti per una Bandiera”, opere d'arte contemporanea ispirate al Tricolore italiano e donate al Comune di Reggio Emilia. (accesso da piazza Casotti, 1 - ingresso libero).
Cerimonia promossa da Comune di Reggio Emilia.

- ore 15.30 Sala del Tricolore (piazza Prampolini 1)
La Bandiera Tricolore e l’Inno.
Cerimonia di consegna degli opuscoli “La bandiera Tricolore e l’Inno” a tutti i presenti in occasione del 70° anniversario della visita dell'allora presidente della Repubblica Enrico De Nicola. Insieme con le autorità, saranno presenti alcuni ragazzi della scuola Mameli di Montecavolo. Questa cerimonia promossa dall’Associazione nazionale Comitato Primo Tricolore.

- ore 18.30 teatro Municipale Romolo Valli
Concerto della Banda dell’Arma dei Carabinieri.
Iniziativa promossa dal Rotary e dall’Arma del Carabinieri in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia (ingresso ad invito).

Dal 6 al 10 gennaio la fontana antistante il teatro Municipale Romolo Valli e i ponti di Santiago Calatrava saranno illuminati coi i colori della Bandiera italiana.
La Costituzione donata agli studenti
In Sala del Tricolore, riceveranno la Costituzione della Repubblica italiana studenti e insegnanti delle scuole: Liceo scientifico Aldo Moro di Reggio Emilia, Istituto di istruzione superiore Cattaneo-Dall'Aglio di Castelnovo né Monti, Istituto comprensivo Leonardo Da Vinci, Istituto comprensivo Galileo Galilei, Istituto comprensivo Pertini 1 e Pertini 2.

Il drappo Tricolore 
Il defilamento del Drappo Tricolore è un evento d'eccezione per ideazione, partecipazione e dimensioni. Dalle ore 11,30 del 7 Gennaio, il Drappo Tricolore sfilerà per le strade del centro storico di Reggio Emilia con il seguente percorso: piazza Gioberti, corso Garibaldi, piazzale Roversi, via Ariosto, viale Montegrappa, piazza del Tricolore (porta San Pietro), via Emilia San Pietro, piazza del Monte, via Crispi, piazza Martiri del 7 Luglio, piazza della Vittoria.
Il drappo è lungo 1797 metri e largo 4,80 metri; la superficie è di oltre 8.600 metri quadrati; il peso è di circa 500 chilogrammi. Per poter defilare, il Drappo deve essere portato da almeno 1.000 reggitori. Il corteo è costituito da un avancorpo e dai reggitori del drappo suddivisi in gruppi in funzione delle associazioni e degli enti coinvolti. L’avancorpo è composto da: una banda, un plotone della Guardia Civica reggiana nella divisa del 1797; il labaro dell’Associazione nazionale reduci di prigionia (Anrp); il guidone del Distretto e dei Distretti che intendono partecipare e i guidoni dei Lions Clubs; Labari, Bandiere e Stendardi delle Associazioni d’Arma e di altri Sodalizi e i Gruppi organizzati con le rispettive insegne. A questo avancorpo seguono i reggitori del drappo, il corteo ha una lunghezza complessiva di quasi 2.000 metri.
Il rullo sul quale è avvolto il drappo è installato su un apposito mezzo che verrà collocato in corso Garibaldi. Per lo srotolamento del drappo i reggitori, precedentemente raggruppati, si porteranno parte sul lato destro e parte sul lato sinistro; a cadenza regolare ciascun reggitore prenderà il lembo del drappo e inizierà a camminare.

In piazza Prampolini
In piazza Prampolini, all'inizio della cerimonia, vengono resi gli Onori al gonfalone della città di Reggio Emilia decorato di Medaglia d'oro al valor militare per la Resistenza e la lotta di Liberazione e alla bandiera di guerra del Reggimento Genio ferrovieri, ai gonfaloni di Regione Emilia-Romagna e Provincia. Saranno presenti i labari e i medaglieri delle Associazioni combattentistiche e d'Arma, la bandiera dei Mutilati e invalidi di guerra dell'Emilia-Romagna, il medagliere dell'istituto del Nastro azzurro (associazione dei decorati al valor militare); i gonfaloni di Regione Emilia-Romagna e Provincia.
Sarà presente il gruppo storico della Guardia civica di Reggio Emilia, in uniformi di foggia tipica dell'epoca napoleonica, ricostruite dall'Associazione nazionale Comitato Primo Tricolore. 
fonte: municipio.re.it