Il nuovo look olimpico di Londra. Nasce la città eco-compatibile

Tra poco meno di un anno Londra accoglierà le Olimpiadi estive, e non per la prima volta. La capitale britannica, infatti, aveva ospitato l'evento già nel 1908 e nel 1948. Di certo, dunque, non è una neofita ma mai come in questa occasione all'ombra della Union Jack si lavora sodo per dimostrare che l'aver battuto Parigi, data per molti per favorita sino al ballottaggio finale, sia frutto di una oculata progettualità di legacy, dell'eredità, cioè, che l'appuntamento lascerà a tutto il Paese. La candidatura londinese, infatti, è stata concepita in funzione della riqualificazione di una vasta zona della città, la Lower Lea Valley, nel quartiere di Stratford. Qui, in una ex area degradata con elevata disoccupazione e alto indice di criminalità, 246 ettari di parco accoglieranno il Centro Olimpico con nove impianti sportivi compreso l'Acquatic Centre, il centro natatorio firmato dall'archi-star Zaha Hadid sviluppato su una superficie di 14mila metri quadrati. Grazie a un investimento di 9,3 miliardi di sterline (di cui solo il 25% sarà speso per il Giochi e il 75% per la fase successiva) il pool di progettisti ha calcolato che si accelererà di 25 anni la rigenerazione del quartiere che sarà collegato con la City da due nuove fermate della metropolitana e che prevede nuovi spazi culturali e commerciali. Un progetto che, e fa piacere dirlo, porta una firma tutta italiana, quella dell'architetto Mario Kaiser, genovese di origine ma trapiantato a Londra. Nel Parco olimpico l'80% degli impianti sportivi sul fiume saranno smantellati dopo settembre 2012. Ne resteranno solo quattro e lo stadio e il centro acquatico saranno riconvertiti e ridimensionati.
Secondo le previsioni degli organizzatori verranno venduti più di otto milioni di biglietti, facile quindi pensare a un pericoloso impatto ambientale. Ma Londra, che punta a fare di queste Olimpiadi quelle a meno immissioni di CO2, si sta attrezzando per essere eco-friendly con soluzioni che non mancano di stupire. Ad esempio, parte dell'intelaiatura del nuovo stadio olimpico è stata realizzata con metallo riciclato proveniente da 52 tonnellate di pistole, fucili e coltelli sequestrati dalla polizia nella metropolitana. Non solo: il Comune, in collaborazione con London Food Link e Big Lottery's Local Food Fund, conta di dotare la città di orti urbani per fornire non solo gli abitanti ma anche gli atleti di prodotti a «chilometri zero», il tutto incentivando economicamente i cittadini (ma anche attraverso la fornitura di materiale apposito e la partecipazione a corsi di botanica e giardinaggio) a riqualificare aree verdi abbandonate e convertire i tetti degli edifici.
E sul fronte dei trasporti, anche i celebri black cab diventeranno ecologici: grazie al progetto Zero emission London Taxi Commercialisation, forte di un investimento governativo di 23 milioni di sterline, nei primi mesi del prossimo anno debutterà una flotta di 50 tradizionali taxi inglesi con alimentazione a idrogeno. A luglio, poi, sono iniziati i lavori per la realizzazione di una cabinovia che collegherà la penisola di Greenwich e la O2 Arena con le Royal Victoria Docks e l'Exhibition Centre (ExCel).
Un altro quartiere emergente, e che si candida a diventare il più trendy spodestando Soho, è Shoreditch, nel cuore dell'East End, l'area dove si sta costruendo il villaggio olimpico, poco distante dalla City. Da ex quartiere malfamato si è rapidamente trasformato in zona «in»: ora, infatti, nelle sue vie si aprono gallerie d'arte, boutique, ristoranti d'alta cucina, bar alla moda, pub hi-tech e locali frequentati dal mondo fashion e creativo. E, per ricordare il suo passato di quartiere un po' losco, non manca qualche topless bar. Qui c'è anche la frequentatissima Aquarium, discoteca con piscina. Un buon indirizzo per dormire a Shoredict è l'Hoxton Hotel, in 81 Great Eastern (www.hoxtonhotels.com), comodo, moderno e con prezzi accessibili.
Informazioni sui prezzi e orari dei voli e degli avvenimenti in città su www.visitlondon.com, che - nonostante sia stata sciolta l'agenzia - è ancora il nome del sito ufficiale della città. Pochi mesi fa, infatti, è nato London & Partners, ente derivato dalla fusione di Visit London, Think London e Study London (le tre principali agenzie del turismo che promuovevano la città, gli investimenti interni e le opportunità di studio) per volontà del sindaco che ha voluto una struttura unica, e con un'unica strategia, anche per seguire al meglio i grandi eventi - come le prossime Olimpiadi, appunto - e offrire ai turisti un unico referente per guidarli alla scoperta della città in tutti i suoi molteplici aspetti. Per ulteriori informazioni: www.visitbritain.com.

fonte: ilgiornale.it
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