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Mete esotiche, si' ma senza infezioni

Per non rovinarsi la vacanza: informarsi sui vaccini, attenti a igiene e alimentazione
Dall'Africa all'Asia, al Sud America: le mete esotiche sono fra le più affascinanti e 'sognate' dai viaggiatori di tutto il mondo. Sono anche quelle più impegnative, non solo in termini economici ma anche per quanto riguarda l'organizzazione pre-partenza, in primis quella sanitaria. Dai vaccini, ove necessari, a poche e semplici accortezze da rispettare in fatto di igiene e alimentazione: sono queste le regole d'oro per non rovinarsi la vacanza tanto desiderata.

TROPICI ED EQUATORE, ZONE PIU' A RISCHIO – Partire informati sulle condizioni igienico-sanitarie del Paese che si va a visitare dovrebbe essere una delle prime preoccupazioni del turista. Non c'è motivo di viaggiare "in ansia", ma informarsi è la migliore precauzione per trascorrere una vacanza serena. In generale le aree del mondo in cui bisogna stare più attenti dal punto di vista sanitario sono le zone equatoriali e tropicali. È qui, spiega Carlo Signorelli, ordinario di Igiene all'Università di Parma e coordinatore del Gruppo Vaccini della Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (Siti), che "la temperatura e l'umidità sono più elevate, costituendo un habitat ideale per molti microorganismi patogeni per l'uomo. Il rischio è maggiore nelle aree degradate e carenti dal punto di vista igienico-sanitario", ad esempio per mancanza di acqua potabile, fognature, frigoriferi.

MALATTIE GASTROENTERICHE LE PIU' FREQUENTI – "Le statistiche – afferma Signorelli – indicano che circa 15 viaggiatori su 100 che si recano in aree esotiche si ammalano durante il viaggio e nel 90% dei casi si tratta di malattie gastroenteriche come salmonellosi, epatite A, rotavirus, tifo, colera e la nota 'diarrea del viaggiatore internazionale' che può essere causata da diversi batteri o virus. Il rischio malaria – aggiunge – è presente in zone generalmente rurali dell'Africa sub-sahariana, del Sud-America e dell'Asia". In questo caso prima di partire è necessario seguire la profilassi con farmaci prescritti dal medico che devono essere presi da una settimana prima della partenza a tre settimane dopo il ritorno. In genere sconsigliati per i bambini, questi farmaci possono causare qualche effetto collaterale ma riducono il rischio di ammalarsi.
Ci sono anche altre patologie da tenere in considerazione. "È il caso della meningite meningococciga – spiega Walter Pasini, direttore del centro di Travel Medicine –, che interessa l'area dal Senegal all'Etiopia, e per la quale esiste un nuovo vaccino che copre tutti i 4 ceppi più comuni e che conferisce immunità con una sola somministrazione per un tempo abbastanza lungo". Pasini mette in guardia anche dalla febbre gialla, seppur rara, trasmessa dalle zanzare e per la quale esiste una vaccinazione da fare 10 giorni prima di partire. Attenzione, soprattutto nell'Africa meridionale, al rischio Hiv: "anche in vacanza – aggiunge Pasini – è sempre bene adottare tutte le misure di prevenzione in fatto di comportamenti sessuali".

IGIENE E ALIMENTAZIONE, REGOLE D'ORO – A parte la profilassi per i vaccini, ove richiesto, in generale in località esotiche è sempre bene osservare semplici buone regole in fatto di igiene personale e di alimentazione. Importante è il lavaggio delle mani, mentre occorre proteggersi dalle zanzare anche in caso di profilassi antimalarica, quindi riducendo le parti del corpo scoperte, usando repellenti, dormendo in ambienti con aria condizionata e ricordarsi che le zanzare vivono generalmente in aree umide e pungono soprattutto al tramonto. Tali regole diventano più importanti al di fuori delle aree urbanizzate. Si dovrebbero consumare solo cibi ben cotti, bevande confezionate e frutta sbucciabile. Evitare, precisa Pasini, "verdure crude, maionese, gelati, salse e perfino cocktail che possono essere contaminati da ghiaccio prodotto da fonti inquinate". "Si perderà qualche prelibatezza locale – aggiunge Signorelli – ma si riduce moltissimo il rischio di un'infezione intestinale". Per entrambi gli esperti è bene che queste regole siano rispettate anche in caso di soggiorno in resort extra lusso e in ambienti meno selvaggi.

JET LAG E TROMBOSI, RISCHI POCO CONSIDERATI – Esistono anche rischi meno conosciuti e poco considerati, in generale nei lunghi viaggi aerei. Signorelli cita non solo il jet lag, "lo sfasamento orario che può manifestarsi con astenia, insonnia, sonnolenza, irritabilità, cefalea, nausea e stipsi e durare anche diversi giorni dopo il cambio di fuso disturbando le vacanze", ma anche "il rischio di trombosi venosa profonda". Quest'ultimo si previene muovendosi spesso, consumando cibi leggeri ed evitando bevande alcoliche. Meno frequenti invece le punture di insetti velenosi, serpenti e pesci, "mentre è sottovalutato il rischio di incidenti stradali che è molto alto nei Paesi poveri con strade accidentate e pericolose; per questo problema merita una grande attenzione la scelta di mezzi e autisti affidabili". Particolarmente attenti devono essere i soggetti ipertesi, con malattie cardiache croniche, i portatori di pace-maker, aggiunge Pasini: "il viaggio internazionale può essere evento che causa patologie acute in soggetti predisposti che partono con malattie croniche". Situazioni 'scatenanti' possono essere ad esempio le immersioni subacquee, i viaggi in altitudine o sport particolarmente intensi. "In questi casi – prosegue Pasini – occorre viaggiare col passaporto sanitario, una documentazione riempita dal proprio medico che consente anche all'estero di facilitare l'anamnesi dell'individuo".

CI SI AMMALA ALL'ESTERO, COSA FARE – In valigia, su consiglio medico, è utile avere antibiotici, antinfiammatori e antidiarroici. Consigliata per mete esotiche una polizza sanitaria che consenta consultazioni telefoniche o online, cure e farmaci e soprattutto l'eventuale rimpatrio nei casi più gravi.

DOVE INFORMARSI: MEDICI E ASL – Per febbre tifoide, colera, epatite A e febbre gialla esistono vaccini efficaci e sicuri. "La valutazione della destinazione e del tipo di viaggio da parte del proprio medico o del servizio di medicina dei viaggi presente in quasi tutte le ASL italiane – spiega Signorelli – consentirà di suggerire le profilassi più opportune. Non si dimentichi poi di effettuare i richiami vaccinali previsti per tutta la popolazione come quello contro il tetano da fare ogni 10 anni". Meglio non affidarsi esclusivamente agli agenti di viaggio per le informazioni sanitarie. Online si trovano informazioni utili sul sito del Ministero della Salute (www.salute.gov.it/malattieInfettive/malattieInfettive.jsp), dell'Oms (www.who.org), dei Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (www.cdc.gov) e su www.travelmedicine.it.
ansa

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