Kujawsko-Pomorskie |
di Ida Bini
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E’ la natura la vera protagonista della regione di
Kujawsko-Pomorskie, nel cuore della Polonia settentrionale: quasi cento
riserve naturali protette, di cui una riserva della Biosfera, nove
parchi paesaggistici, un’infinità di laghi – persino uno salato – fiumi e
una campagna di terra nera, černozëm, fertile e generosa. La
popolazione contadina è legata alle proprie tradizioni, ricche di
rappresentazioni mitologiche e di leggende che coinvolgono l’arte e la
musica. Terra ambita da sempre da polacchi e tedeschi, i numerosi borghi
della regione – o Voivodato – ne portano le testimonianze storiche:
chiese romaniche, castelli gotici, musei e tesori architettonici che
spesso l’Unesco ha voluto premiare e proteggere.
A parte l’impronunciabile capoluogo Bydgoszcz, polo universitario e
sportivo che dal 30 agosto ospiterà il campionato mondiale di pallavolo
maschile, il centro più famoso di quest’angolo verde e ventoso di
Polonia è Toruń, la città mercantile e artigianale che diede i natali il
19 febbraio 1473 a Niccolò Copernico. Per l’incantevole centro storico
medievale, l’unico mai ricostruito e uno dei più belli d’Europa, per il
suo continuo omaggio al celebre astronomo Copernico e forse anche per i
suoi dolcissimi e ottimi pierniki, i biscotti speziati al pan di
zenzero, Toruń è stata dichiarata patrimonio dell’Umanità. Meritano una
visita il municipio della Città vecchia, Ratusz Staromiejski, uno dei
più eleganti del nord Europa, oggi sede di un museo situato nella
centralissima piazza Rynek Staromiejski; la cattedrale di san Giovanni e
quella gotica di san Jakub, con una magnifica volta tempestata di
stelle; la ricca chiesa dell’Assunzione di santa Maria; le rovine del
castello dell’Ordine dei cavalieri teutonici con la lunga cinta muraria e
i tanti palazzi borghesi, presenti nel cuore della città. Tra questi si
distinguono il palazzo Pod Gwiazda e la casa-museo di Copernico, Muzeum
Mikolaja Kopernika, tappa principale degli itinerari che la città
universitaria ha dedicato al suo personaggio più famoso, compresa la
visita al Planetarium, una delle sue più grandi attrattive.
La città polacca di Toruń è una vera scoperta di tesori
architettonici e di storiche testimonianze del suo ricco passato di
principale porto della Lega anseatica; la sua strategica posizione su un
ampio tratto della Vistola, il sacro fiume dei polacchi, le permise
infatti di competere nel XV secolo con il porto di Danzica. Lo
testimoniano i grandi granai in mattoni rossi e le porte gotiche che si
specchiano ancora oggi nelle acque del fiume, passeggiando sul tracciato
pedonale che fiancheggia la Vistola e che già da queste settimane di
bel tempo si riempie di barconi, trasformati in ristoranti e birrerie.
Viaggiando da Toruń verso sud per una trentina di chilometri si arriva
alla stazione termale di Ciechocinek, tra boschi di pini e prati da dove
sgorgano acque salate. Le piscine termali sorgono attorno alle teznie,
antiche costruzioni in legno di quercia che si estendono per due
chilometri in mezzo ai boschi e tra cespugli di prugnolo destinati a
trattenere il sale, oggi usate come inalatori curativi naturali. Se si
viaggia verso nord, sempre da Toruń, si arriva dopo pochi chilometri a
Chełmno: cittadina circondata da un muro difensivo medievale lungo più
di 2mila metri - uno degli esempi più belli di architettura difensiva
d’Europa – che domina nove colli. Il borgo è stracolmo di chiese gotiche
con interessanti opere sacre e un municipio gotico-rinascimentale,
tutto da scoprire. A est di Toruń, invece, si può visitare la ricca
cittadina di Golub-Dobrzyń, famosa per il castello gotico dei Cavalieri
teutonici del XIV secolo, poi rimaneggiato nel Rinascimento, luogo in
cui ogni anno a fine luglio si svolge un torneo cavalleresco
internazionale.
L’atmosfera è proprio quella medievale di giochi e sfide tra
cavalieri tra le mura difensive, le torri e il fossato. Infine non si
può lasciare la regione senza aver visitato gli spettacolari centri di
Biskupin e Wenecja, dove su una penisola circondata da un lago e da
paludi sorge una riserva archeologica molto interessante con tracce
dell’uomo dell’epoca lusaziana: le più famose sono le costruzioni di
legno di 2.700 anni fa a scopo difensivo. Infine divertente è a Wenecja
la visita al museo della ferrovia a scartamento ridotto con treni del
XIX secolo che d’estate viaggiano sulla tratta
Żnin–Wenecja–Biskupin–Gąsawa. Per maggiori informazioni e per
organizzarsi il viaggio: www.polonia.travel/it
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