È
arrivato alla fine un sì confuso e parziale del Parlamento siciliano
alla tabella H che stranamente perde per strada l’intervento per i
Carnevali di Sicilia. “Si” ad un lungo elenco si spesa. “No” ai
Carnevali di Acireale, Sciacca e Termini Imerese. Non viene autorizzata
la spesa per Enti ed Associazioni con finalità sociali.
L’intervento in favore di tre municipi che portano avanti – in un
contesto finanziario impossibile e tra mille difficoltà – la tradizione
del Carnevale. Ecco cadere sotto i veti incrociati di una lotta politica
che non produce niente di buono né per la Sicilia, né per i siciliani.
Il Carnevale termitano 2014 è stato già garantito con una modesta
risorsa finanziaria a carico del bilancio comunale, grazie al generoso
impegno dei maestri cartapestai locali che ogni anno pur con scarse
risorse assicurano la realizzazione dei carri allegorici. Parsimonia e
tradizione.
Resta comunque grande disappunto per una scelta davvero inspiegabile
con la quale si dice di no alla storia e alle tradizioni di questa
terra. Si dice no ad uno dei pochi eventi che mira alla
destagionalizzazione e che non serve a garantire clientele elettorali
che si annidano nella famigerata tabella H, riesumata dal voto del
parlamento siciliano.
Burrafato : no alle mance! Schiaffo alla tradizione e alla
destagionalizzazione. Parlamento regionale in mano a fazioni armate
l'una contro l'altra sulla testa dei cittadini e degli amministratori
locali.
fonte: cefaluweb.com
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