Da Stavanger in Norvegia e' arrivato un ferro da stiro: "Usato per il mio abito da sposa.
Ora e' tutto quello che mi rimane".
Da San Francisco, dopo cinque anni di matrimonio, l'abito da sposa diventato un triste ricordo e' finito in barattolo di vetro. C'e' un telefono rotto in un momento di rabbia e una fialetta piena di peli pubici. A Los Angeles, lungo la Hollywood Walk of Fame, ha aperto i battenti in questi giorni il museo più strano, patetico, buffo d'America.
Il Museum of Broken Relationship e' il clone del Museo delle Relazioni Finite di Zagabria. Uno spazio in cui vengono raccolti e schedati i resti degli amori interrotti: lettere, pupazzi di peluche, origami, poesie. Meno ambizioni letterarie del Museo dell'Innocenza di Orham Pamuk a Istanbul, cresciuto parallelamente all'omonimo romanzo dello scrittore Premio Nobel, ma l'idea di base e' la stessa: ogni saliera, pettine, orecchino, ciocca di capelli, ogni oggetto anche piccolo e insignificante, racchiude in se' il ricordo di un amore.
ansa
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