PERCHÉ SE NE PARLA
Alcuni scavi archeologici condotti sul celebre Monte Sion, in Israele, hanno riportato alla luce frammenti di gioielli e altri reperti (tra cui importanti ceneri ancora da esaminare) che risalgono a 2.600 anni fa, e che aggiungono tasselli alla storia della città di Gerusalemme. Da una parte infatti questi ritrovamenti testimoniano come la città all’epoca fosse più espansa di quanto si era potuto verificare fino ad oggi. Dall’altro raccontano di una cruenta battaglia in seguito alla quale essa venne messa a ferro e fuoco dai Babilonesi. Un episodio storico di cui non si era ancora trovata traccia tangibile, se non in documenti e nella narrazione biblica, che oggi secondo gli archeologi è invece dimostrabile.
PERCHÉ ANDARE
Il Monte Sion è la collina su cui sorse il nucleo originario di Gerusalemme, in una zona che oggi viene chiamata ‘Città di David’. Secondo la Bibbia ‘Sion’ era infatti la città di Davide, la dimora eletta, la fortezza di Dio. Di grande importanza teologica, l’altura custodisce anche la tomba di Davide, nonché la Basilica della Dormizione di Maria (secondo la credenza religiosa, da qui la Vergine venne assunta in cielo) e il Cenacolo dell’Ultima Cena si sarebbe trovato qui. Insomma, tra le attrazioni di Gerusalemme il Monte Sion ha un’importanza speciale per le persone religiose, sia cristiane che ebree.
PERCHÉ NON ANDARE
Dal punto di vista delle attrazioni storiche il Monte Sion non è la meta più interessante di Gerusalemme, che è ricca di luoghi di interesse storico, artistico, folcloristico. Anche da atei, s’intende. Diciamo che il Monte Sion se non si ha una particolare vocazione religiosa può essere escluso da un tour di pochi giorni.
COSA NON COMPRARE
I souvenir locali non mancano, ma spesso sono a tema religioso quindi, anche in questo caso, potrebbero avere poco appeal per chi viaggia per altri interessi. In ogni caso l’artigianato locale è ricco.
turismo.it
segnalazione web a cura di Albana Ruci
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