La trasmissione del sapere 'di padre in figlio', il valore della ricerca personale, la concatenazione delle intenzioni, il tradimento, le scoperte, il ritorno alle origini, ma anche l'integrazione delle conoscenze mettendo in dubbio le certezze, accettando la possibilità del fallimento e allontanando i pregiudizi: si focalizza sull'incontro tra saperi provenienti da ambiti diversi la mostra-evento "Per sempre" dell'artista napoletano Oreste Casalini, che si aprirà a Roma il 7 dicembre alla Kou Gallery.
A cura di Fabrizio Pizzuto e Paola Pallotta, l'esposizione presenta opere che Casalini, seguendo il tema della ricerca libera e dell'idea di un artista capace di sperimentare sulla propria pelle nuove soluzione facendosi guidare dalla sensibilità e dalla vitalità, ha sviluppato con materiali e tecniche diversi a partire dal 1987. Secondo Casalini infatti, come si legge nella presentazione del progetto, "ricerca vuol dire sospendere il pregiudizio e riconnettersi alla fonte originaria di tutte le forme, mettere in discussione le conoscenze acquisite e prevedere il fallimento e la paralisi, inseguire un'ombra, cercare la forma che non è ancora diventata dicibile e metterla in relazione con il già conosciuto".
Ma "Per sempre" non verte solo sulla produzione artistica, perché il pubblico, proprio nella giornata di inaugurazione, assisterà all'integrazione tra diverse esperienze, legate all'arte ma non solo. Con l'obiettivo di promuovere la conoscenza pura e non omologata ed evidenziare la necessità di integrare diverse forme di conoscenza per raggiungere risultati inediti e imprevedibili, la mostra coinvolgerà anche l'Artoi, Associazione per la ricerca di terapie oncologiche integrate, lo studio di ingegneria Defa, polo d'eccellenza di alta ingegneria integrata, e ovviamente la Kou Gallery, centro culturale che ospita i lavori di Casalini, un luogo dove si combinano linguaggi differenti. Quello del 7 dicembre sarà dunque un evento multidisciplinare che verrà ripreso e poi proiettato per il pubblico nei giorni a seguire.
Denso il programma dell'inaugurazione, a partire dalle 18, con la partecipazione di Casalini e dei curatori accanto all'oncologo Massimo Bonucci, presidente di Artoi, di Generoso Falciano Ceo della Defa, di Sandro Lorenzatti, srcheologo e ricercatore, e dell'artista Alessandra Francesca Borzacchini nell'incontro dal titolo "La libera ricerca nell'arte, nella scienza e nello spirito". Alle ore 20 poi il maestro Leonardo Gensini eseguirà dal vivo "Petra n°2", una composizione inedita, un unico movimento per ceramica, sassi, parola e silenzio e alle 21 il poeta Marino Santalucia reciterà un suo testo inedito dal titolo "Assenze", in una performance per sola voce. (ANSA).
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