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A Verbania ha preso il via il Festival LetterAltura


 

La cultura a Verbania non si è spenta. Tutt’altro. Come una fiammella che continua ad ardere sotto la cenere, così la cultura in questi mesi segnati dalla pandemia è rimasta accesa nel cuore di chi da anni con passione e coraggio propone eventi in città.

È il caso degli amici de “Lago Maggiore LetterAltura”, il festival di letteratura di montagna, viaggio e avventura. Quello che poteva sembrare solo qualche mese fa un obiettivo irrealizzabile, ora è realtà.

Lo si è compreso bene oggi pomeriggio, giovedì 24 settembre, con gli eventi di apertura del festival, che fin da subito si annuncia infuocato e scoppiettante.

Filo rosso di questa edizione è proprio il fuoco. Un tema che sarà sviscerato, come sempre, a trecentosessanta gradi. È il fuoco che crea, ma è anche quello che distrugge. È il fuoco che scalda, che imprime forza. È il fuoco attorno al quale un tempo i bambini restavano a bocca aperta ascoltando le storie raccontate dai grandi. È il fuoco della passione e dell’amore che da sempre bruciano nel cuore di uomini e donne.

Un primo assaggio lo si è avuto con le immagini e il racconto di Luca Fontana, fotografo che ha esplorato luoghi selvaggi, dal deserto di Atacama alle distese di ghiaccio dello Yukon.Così come lo si è avuto grazie alle atmosfere uniche regalate dal maestro Sergio Scappini con la sua fisarmonica.

«Siamo soddisfatti – ha detto il presidente Michele Airoldi, aprendo ufficialmente la quattordicesima edizione. –  Questo festival è nato grazie alla passione e alla perseveranza di tanti nostri volontari che, seppur in un momento così difficile per tutti, hanno creduto in questo progetto. Il programma da qua a domenica 27 settembre è ricco. Buon festival a tutti».

sdnovarese.it

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