Giappone. Ecco il primo castello-hotel

 Un castello antico giapponese. Per una notte da sogno

Castello di Ozu. Foto Shoko Takayasu-Kita Management & Seki Co. Ltd 

È il primo castello in legno del paese a diventare hotel. In Giappone, nella prefettura di Ehime, il magnifico maniero di Ozu, con un’opera di delicato restyling, è stato portato agli splendori originali e trasformato in un’eccezionale dimora oggi aperta per la prima volta al pubblico.

Si tratta di una straordinaria testimonianza storica, perché è uno dei pochi castelli a graticcio rimasti in tutto il Sol Levante. Risalente al Trecento, il Castello inizialmente era solo una rudimentale rocca affacciata sul fiume Hiji, utile per sorvegliare la zona da eventuali attacchi nemici. Bisognerà aspettare il 1617 per vederla trasformata in maniero, quando Kato Sadayasu scelse Ozu per la sua residenza reale, mantenendo il controllo del posto, assieme ai suoi Samurai, per ben quasi due secoli e tredici generazioni. Una volta abbandonato, nell’Ottocento, il castello essendo in legno iniziò a deteriorarsi. Dopo la demolizione della struttura originale del maniero nel 1888, la città ha deciso di ricostruire questo simbolo perduto utilizzando proprio il legno. Dello storico maniero per fortuna le yagura, cioè le torri, costruite nel tardo periodo Edo, dichiarate nel 1957 bene storico nazionale, sono rimaste più o meno intatte: all’interno sono state arricchite da cimeli storici, pezzi d’antiquariato e immagini d’epoca, che ripercorrono l’incredibile storia.

Un castello antico giapponese. Per una notte da sogno

Foto Shoko Takayasu-Kita Management & Seki Co. Ltd

Ricostruita nel 2004, sulla base dei documenti storici della costruzione originale del quattordicesimo secolo, la struttura offre un’esperienza indietro nel tempo grazie a un percorso espositivo fatto di fotografie e modelli in legno, che porta alla scoperta di come si svolgeva la vita all’interno. Nel museo è conservata la testimonianza testuale e fotografica dei lavori di restauro, mentre dal piano più alto si gode la bella vista sulle campagne fiorite (in primavera questa destinazione è famosa per lo spettacolo della fioritura dei ciliegi) e sulla cittadina di Ozu, soprannominata la "piccola Kyoto" di Iyo. Un tempo centro politico nell'era Edo (1603-1868), fiorì durante i periodi Meiji (1868-1912) e Taisho (1912-1926) grazie alla produzione e al commercio di cera e seta. Ma, come molte altre cittadine rurali, ha vissuto un triste declino, e dagli anni Cinquanta la popolazione è diminuita drasticamente, passando sai 79mila abitanti ai 42mila di oggi.

Grazie al Castello, ora la cittadina sta provando a rilanciarsi, attirando turisti e visitatori per fargli scoprire la magia del posto. Fortezze imponenti come questa erano tipicamente costruite in Giappone come sontuose case per signori, a simbolo del loro status. E ora gli ospiti avranno la possibilità di vivere sontuosamente come loro, provando un’esperienza esclusiva fuori dal comune, a partire dal costo: per soggiornare in questa struttura e vivere come signori, si spende a coppia circa 8 mila euro a notte. Il prezzo è proporzionalmente più conveniente (anche se il costo assoluto del pernotto sale) se dai due ospiti si sale al massimo consentito di 12, ma rimane comunque fuori dalla portata dei più. Il benvenuto agli ospiti viene fatto seguendo l’antico cerimoniale giapponese, come si usava all'epoca Edo, che proietta subito nelle atmosfere di un tempo e permette di entrare nello spirito del luogo. Musica, danze e sbandieratori mostrano le antiche arti di cui si godeva a corte, tra spettacoli di spade e concerti di flauti di conchiglie. Si può assistere alle dimostrazioni di fucili con otturatore a miccia, indossando antiche armature.

Oltre ai pernottamenti, i visitatori all'arrivo sono incoraggiati a indossare i kimono tradizionali da signori o i costumi da guerrieri Samurai, per girare tra gli ambienti, le sale e i giardini della struttura. Tra le esperienze da non perdere, c’è sicuramente l’originale cerimonia del tè, un lungo e accurato rito immerso in un lussureggiante giardino: nel parco sorgono diverse case del tè, eleganti padiglioni affacciati su uno dei punti più panoramici del posto, lungo il fiume Hiji. C’è anche un bel santuario da visitare e un tempio. A completare l’esperienza, vale la pena anche godersi una passeggiata per le strade del centro storico di Ozu, visitando le antiche case dei samurai.

Ma trovare posto non è semplice. Vista la straordinarietà del soggiorno, sono solo trenta gli ospiti ammessi all’anno, mai più di sei per volta. Per assicurarsi il soggiorno, c’è chi si prenota anche un anno prima.

repubblica viaggi

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