Sostenibilità ambientale, strade alternative nello sviluppo dei porti, concorrenza, alleanze e oligopoly, ESG, finanziamenti e risorse; a Port&ShippingTech (PST), la main conference della Naples Shipping Week


 Il settore dello Shipping sarà al centro del dibattito della Port&ShippingTech, con due sessioni dedicate in programma il 29 e 30 settembre al Centro Congressi della Stazione Marittima del capoluogo campano.
Giovedì 29 settembre - Shipping Challenges: finance, costs, regulations, and more
Nella sessione si discuterà di ESG e delle problematiche legate all’adozione di tali principi in termini di business model, di operatività e di impatto economico; infine un focus sarà dedicato alla regolamentazione e agli aspetti di riforma giuridica. 
La moderazione e l’introduzione alla sessione sono affidate a Gian Enzo Duci, personalità di spicco nel settore, attivo da sempre nell’associazionismo e docente dell’Università degli Studi di Genova. Segnaliamo due degli interventi della sessione: 
  • Il porto IGT (Intermodale, Green e Terribilmente connesso”, Olimpia Ferrara, Responsabile Osservatorio Maritime Economy di SRM spiegherà le strategie vincenti per il porto del futuropossono vincere le sfide con le strategie del futuro.
  • Il Quadro Regolatorio in materia di Sustainable Finance: rischio di confusione e sovrapposizione, di Fabrizio Vettosi, Chairman Shipping Finance WG dell’ECSA, che con perfetto tempismo affronta il problema della nebbia informativa che la diffusione “spregiudicata” degli strumenti ESG sta spandendo sul settore.
Venerdì 30 settembre - Green Ports and Shipping
I temi della sessione riguarderanno le sfide, sistemiche e congiunturali, del settore e di come i player - aziende portuali e marittime - dovranno affrontarle. Sfide che riguardano in primis l’ambiente: come la riduzione della carbon footprint della navigazione commerciale, criticità in cima alla lista dell’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO – International Maritime Organization) delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea. 
La crisi post-pandemica e la guerra hanno forse rallentato il processo di riforma transizionale dello shipping è quindi auspicabile una maggiore definizione delle linee di sviluppo nel campo della propulsione, delle opere marittime, delle infrastrutture portuali e retroportuali e delle normative tecniche.Le tecnologie per arrivare all’obiettivo di emissioni zero o neutrali già esistono e dovranno coinvolgere non solo lo shipping ma tutta la filiera e, a monte, il sistema di gestione e di generazione energetica.La Green Ports and Shipping occupa la mattinata e la prima parte del pomeriggio della seconda giornata di Port&ShippingTech. 

Con la moderazione alternata di Daniele Testi, Presidente dell’associazione SOS Logistica, e Mario Dogliani, Presidente di SDG4MED, nell’arco di cinque ore, verranno affrontati tutti i temi rilevanti per il presente e il futuro della sostenibilità in ambito shipping e portualità. 
I lavori si apriranno con l’intervento di Claudia Pecoraro, DG Research & Innovation Commissione Europea La nuova mission appena approvata della Commissione UE, Mission Restore our Ocean and Waters by 2030 - a challenge and an opportunity for shipping”.
 
In sintesi i i temi della sessione saranno: 
  • decarbonizzazione: sistema energetico e quali percorsi tecnologici nel breve e nel medio termine;
  • il vento come propulsore; 
  • autoproduzione ed efficienza energetica dei porti; 
  • elettrificazione portuale; 
  • soluzioni non propulsive di efficienza energetica; 
  • abbattimento dei rifiuti del trasporto marittimo e dei porti e delle emissioni acustiche per la salvezza dei porti di città; 
  • la lotta alla plastica, dalla prevenzione al recupero in mare.
Fonte: comunicato stampa


 

Nessun commento: