In viaggio con Sissi


VIENNA - La leggendaria imperatrice Sissi conquista ancora una volta il cuore degli spettatori: con la sua vita ribelle e anticonvenzionale è protagonista al cinema con il film "Corsage-Il Corsetto dell'Imperatrice" e sul piccolo schermo con "L'Imperatrice", la nuova serie televisiva di Netflix.

Rispetto alla trilogia di Ernst Marischka, con l'indimenticabile Romy Schneider nei panni di una romantica Sissi, le ultime produzioni la mostrano con molti chiaroscuri: insofferente e infelice ma capace di crearsi uno stile per evadere dalla solitudine. Elisabetta, duchessa di Baviera e imperatrice d'Austria, è la più contemporanea delle sovrane del passato: è un'eroina tragica e immortale, che cerca di emanciparsi dalle strutture del potere e di seguire la propria natura.

Per scoprire la figura storica più autentica di Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach, il cui soprannome era Sisi - con una esse sola - si parte dalla Baviera, dove nacque nel 1837; abitava in un elegante palazzo nel cuore di Monaco in Ludwigstraße, ma il suo luogo del cuore era il castello Unterswittelbach, residenza estiva di Possenhof, circondato da un parco dove il padre andava a caccia. Il castello è aperto alle visite, da prenotare sul sito kaiserin-elisabeth-museum-ev.de.
    Fu l'Austria il Paese dove visse l'amore con Francesco Giuseppe e dove scoprì la rigida vita di corte. A Bad Ischl, nell'area di Salzkammergut, ufficializzò il fidanzamento con Franz e nel 1854 si sposò nella chiesa degli Agostiniani a Vienna. Qui visse nel Palazzo di Schönbrunn, la residenza estiva degli Asburgo, e nella fortezza di Hofburg, il palazzo imperiale nel centro della città, nei cui appartamenti è allestito un museo con numerosi oggetti legati alla sua vita. L'Imperatore le donò anche Hermesvilla, un elegante palazzo immerso nel parco Lainzer Tiergarten, sulle colline del Bosco Viennese, e il palazzo Laxenburg, alle porte della capitale. Oggi a Vienna si visitano la reggia di Schönbrunn, con un'insolita esperienza di realtà virtuale sulla storia degli Asburgo e dell'Imperatrice, e il parco che ospita il Museo delle carrozze imperiali.
    L'imperatrice era nota e ammirata per essere un'eccellente cavallerizza; vicino all'Hofburg nel 1874 fece erigere una sala d'equitazione a forma ottagonale che oggi fa parte del polo culturale MuseumsQuartier Wien. Sempre nell'area dell'Hofburg si trovano la chiesa degli Agostiniani e, poco lontano, il Volksgarten, il giardino imperiale delle rose dove si trova un monumento a lei dedicato. Un altro luogo caro a Sissi è l'antica pasticceria di corte "Demel" nel Kohlmarkt, dove si può ancora comprare il gelato alla violetta di color lilla, il gusto preferito dall'Imperatrice. Infine merita una visita il Museo del mobile di Vienna, dove sono esposti numerosi oggetti appartenuti a Sissi e utilizzati durante le riprese dei film a lei dedicati. Info: wien.info/it L'eccessiva formalità e i rigidi protocolli di Corte la spinsero a viaggiare, dapprima in Stiria e Carinzia, poi nel resto d'Europa. Tra il 1856 e il 1857 andò in Italia, all'epoca regno austroungarico: visitò Milano e il Teatro alla Scala; Venezia dove soggiornò negli appartamenti reali, oggi situati nel museo Correr di piazza San Marco; Trieste, dove vide il mare per la prima volta dal castello di Miramare; e Madonna di Campiglio, dove alloggiò al Grand Hotel des Alpes. Tornò spesso a Merano, dove soggiornava al secondo piano del Castello Trauttmansdorff che oggi ospita una mostra permanente con i suoi oggetti. Tornò in Italia molte altre volte: nel 1959 si imbarcò da Trieste e raggiunse via mare Napoli, dove gustò il gelato al Gambrinus, pranzò al Caffè d'Europa e cenò al Grand Hotel.
    Sissi viaggiava spesso in treno: per spostarsi aveva a disposizione una carrozza privata dotata di tutti i comfort, "Hofsalonwagen", oggi esposta al Technisches Museum di Vienna.
    In suo onore, la linea ferroviaria che va da Vienna a Monaco via Salisburgo, inaugurata nel 1860, fu chiamata Kaiserin-Elisabeth-Bahn. E' proprio in questi anni che l'imperatrice cominciò ad avere gravi problemi di salute e, su consiglio del medico, si recò in luoghi dal clima caldo: Madeira, bellissima isola-giardino del Portogallo, dove visse 6 mesi passeggiando tra i fiori; Cadice, Siviglia e Gibilterra, proseguendo fino ad Atene e a Gastouri, località dell'isola greca di Corfù, uno dei suoi luoghi preferiti, in cui fece costruire Villa Achilleon. Visitò anche gli scavi archeologici di Troia, in Turchia, ma anche Cipro e Port Said, in Egitto. Da Corfù si imbarcò anche per Palermo, Malta e Tunisia, dove visitò le rovine di Cartagine. E poi da Gibilterra verso Tangeri, Algeri e Ajaccio, in Corsica. Da qui navigò verso Marsiglia fino alle isole di Hyères e Roquebrune-Cap-Martin, in Costa Azzurra, e di nuovo in Italia: a Caserta, dove visitò la Reggia, e in treno fino a Pompei, Sorrento e a Capri.
    Viaggiò anche nel nord d'Europa: nel Northamptonshire, in Inghilterra, dove amava fare passeggiate a cavallo; in Irlanda, dove prese alloggio presso il castello di Summerhill, a Meath; e in Olanda dove trascorse settimane in una villa a Zandvoort, sul Mare del Nord.
    L'Ungheria fu un altro territorio che frequentò spesso soprattutto per motivi politici: qui Francesco Giuseppe e Sissi vennero incoronati nella chiesa di Mattia a Budapest nel 1867, dove ancora si possono ammirare il busto di Sissi, il cuscino di velluto con gli stemmi di Baviera e Asburgo e un frammento della corona. In realtà in Ungheria Sissi preferiva abitare nel castello di Gödöllő, a una trentina di chilometri da Budapest, dove nacque l'adorata figlia Maria Valeria. Qui il "Sisi Home Tour" (kiralyikastely.hu), della durata di un'ora e con le guide con abiti d'epoca, fa rivivere la storia del Castello e svela alcuni dettagli della vita quotidiana dell'Imperatrice.
    Sissi amava anche la montagna: quelle bavaresi, dove era cresciuta, le Dolomiti trentine, le Alpi austriache e quelle svizzere. Nel 1897 trascorse il Natale a Parigi e l'anno seguente si recò in incognito a Ginevra, pernottando in un albergo sul lungolago. Mentre si apprestava a prendere il battello per Montreux, venne pugnalata al petto dall'anarchico Luigi Lucheni. Avrebbe voluto riposare per l'eternità a Corfù, ma il suo corpo venne seppellito nella Cripta imperiale di Vienna, accanto al marito. (ANSA).

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