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La Fonte Gaia risplende in piazza del Campo dopo il restauro

SIENA - Nuova vita per la Fonte Gaia in piazza del Campo a Siena, ammirata scultura di Tito Sarrocchi - che sostituì l'originale di Jacopo della Quercia - e uno dei simboli della città del Palio, riconsegnato alla città dopo il restauro.

Ci sono voluti un cantiere di oltre 1.000 ore (ottobre 2023-febbraio 2024) e 20 settimane di lavoro no stop dello staff coordinato dal restauratore Stefano Landi.

È stato anche un complesso 'cantiere-scuola' della Scuola Edile di Siena per il recupero dell'imponente capolavoro.
    Contributi della Fondazione Mps, del Comune di Siena e partecipazione di imprese e cittadini.
    Questo restauro arricchisce la storia di Fonte Gaia che, opera di Tito Sarrocchi, sostituì in piazza del Campo nel 1869 l'originale Fonte realizzata da Jacopo della Quercia tra il 1409 ed il 1419 e messa al riparo. "La Fonte Gaia, al centro della piazza e della vita dei senesi, è stata nei precedenti mesi oggetto del prezioso lavoro di esperti e tecnici che, con la loro azione, hanno dato nuova luce ai marmi e alle sculture di Tito Sarrocchi", sottolinea la sindaca di Siena Nicoletta Fabio.
    "L'opera è stata valorizzata nei suoi princìpi essenziali", dice il restauratore Stefano Landi che ha seguito il progetto di recupero.
    Ai metodi tradizionali chimici e meccanici si sono affiancati altri innovativi, come i laser di El.En, che hanno permesso di togliere le concrezioni più tenaci salvaguardando gli strati d'ossalato, la 'patina del tempo'. Inoltre "per aggregare le superfici dilavate ed erose sono state impiegate tecnologie a base di nano-calci; eseguiti incollaggi delle fratture, delle porzioni distaccate e delle integrazioni; stuccature e iniezioni nei giunti per compattare ed evitare l'accesso delle acque meteoriche. Applicati un protettivo e un biocida per limitare l'aggressione degli agenti atmosferici". "Ancora una volta la Scuola Edile di Siena - afferma il presidente Giannetto Marchettini - ha assunto la responsabilità di conservare, custodire e restituire il bello che la storia, l'architettura e l'arte del nostro territorio raccontano".

ansa.it

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