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Idee di Viaggio Dieci buoni motivi per cui andare in Albania (proprio) quest’estate

La travel blogger di The Balkanista scrive una lettera aperta a tutti i suoi fan e spiega perché devono andare in Albania quest’estate

Scrittrice, viaggiatrice, travel blogger inglese, l’autrice di The Balkanista vive da anni a Tirana. Approdata sulle coste dell’Albania per una vacanza, non se n’è più andata. In una lettera aperta a tutti i suoi fan spiega perché bisogna andare in vacanza in Albania proprio quest’estate. “L’Albania non è in cima alla lista delle mete vacanza”, spiega la blogger. “Quando sono venuta qui per la prima volta anch’io mi sono sentita in colpa per avere trascurato altre destinazioni. Ma ora posso dirvi con certezza che dovete assolutamente prendere in considerazione questo Paese per le prossime vacanze estive”.
I motivi sono dieci e noi li abbiamo riassunti qui di seguito.
1. Fuori dalle solite rotte
Tra qualche anno l’Albania, come è accaduto per altre mete del Mediterraneo, è destinata a essere invasa da orde di ragazzini ubriachi in cerca di divertimento a basso costo. Ma, per il momento, i turisti sono ancora pochi, non esistonsi fanno code per accedere alle attrazioni turistiche e non si deve sgomitare per accaparrarsi un angolo di spiaggia dove stendere il telo mare. Neppure in piena estate.
2. C’è tanta storia da imparare
L’Albania offre luoghi storici e siti Unesco inimmaginabili. Rovine Romane, castelli medievali, bunker sovietici e resti Ottomani: c’è di tutto. L’antica città di Butrinto, nel Sud del Paese, da sola vale il viaggio, così come Berat e Scutari, al confine con la Grecia, e molti altri luoghi ancora più belli.
3. Le più belle spiagge d’Europa
“Care Italia, Croazia e Grecia, mi spiace dirvelo ma la Riviera dell’Albania supera qualunque altra vostra costa”, scrive la blogger che consiglia di visitare assolutamente Ksamil, Saranda, Himara eDhermi per ammirare le loro acque cristalline, le spiagge bianche e il panorama montagnoso che le incornicia. La costa albanese è selvaggia e meravigliosa e, a suo dire, non c’è nulla di simile in tutta Europa.
4. Laghi e sorgenti naturali
L’interno dell’Albania è punteggiato da Laghi e da corsi d’acqua bellissimi. Il Lago Koman, il Lago di Scutari, il Lago di Butrinto e ilLago di Ocrida valgono una visita per via delle loro acque turchesi e dello scenario mozzafiato che li circonda. Alcune sorgenti comeSyri I Kalter (‘L’occhio azzurro’) e quelle nei pressi del villaggio di Theth sono perfette per fare una nuotata e per ammirare le cascate.
5. Clima perfetto
L’Albania gode di un clima Mediterraneo ottimale e ha lunghe estati calde e le altre stagioni sono sempre piacevoli. Durante l’anno non si scende quasi mai al di sotto dei 20°C, poi da maggio le temperature salgono intorno ai 22°C per toccare picchi di 35°C a luglio e agosto. Oltre all’estate, quindi, ogni momento è perfetto per un viaggio in Albania.
6. Gente amichevole
Gli albanesi – a discapito dei pregiudizi – sono persone cordiali, amichevoli e curiose. La blogger racconta di non essersi mai sentita in pericolo. Bisogna solo prepararsi a ricevere centinaia di domande sul perché e per come della scelta di venire in Albania.
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7. Ottimo cibo
Lungo la costa il pesce è buonissimo e costa pochissimo. La cucina ha avuto una forte influenza italiana. Man mano che ci si addentra nel territorio si trovano piatti a base di carne, sempre freschissimi. Qui i surgelati non vengono quasi mai presi in considerazione. Bisogna provare alcune ricette locali come il Tavë kosi a base di agnello, riso, uova e yogurt, il Patellxhane te Mbushur a base di melanzane ripiene e le salsicce locali.
8. La lingua è bellissima
L’albanese è una delle lingue più antiche ed è completamente diversa dalle altre lingue europee. Non è facile. Tuttavia se si fa una vacanze in Albania qualche parola bisogna saperla, tanto più che ai locali piace quando gli stranieri cercano di interagire con loro.
9. Una Paese musulmano tollerante
L’Albania è fondamentalmente un Paese musulmano, tuttavia non serve prendere precauzioni come in alcuni Paesi Mediorientali o Nord africani. Alcune donne hanno il capo coperto, ma non serve alcun dress code particolare per girare per le strade. Solo se si visita una moschea. Anche gli alcoolici sono diffusissimi così come la carne di maiale.
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10. Punto di partenza per altri viaggi
L’Albania è un’ottima base di partenza per chi desidera visitare altri Paesi vicini, raggiungibili in un’ora o due di viaggio. Dalla città di Pogradec si può attraversare il confine e arrivare in Macedonia, da Scutari si passa in Montenegro e in Croazia, da Sud si entra inGrecia e si raggiunge Corfù, mentre dal confine settentrionale si va in Kosovo e in Serbia. L’Italia dista solo un’ora di volo (gli aerei partono da Milano, Bologna, Venezia, Roma, Pisa) o due ore di traghetto che parte da Ancona, Brindisi e Bari (da qui solo d’estate) e arriva a Durazzo.
siviaggia.it

Albania è pronta a lanciare la sua sfida per diventare regina del turismo



TIRANA - Ha voltato pagina con piglio deciso dopo decenni d'isolamento e ora vuole svelare i suoi segreti all'Europa, ma senza cadere nella trappola del turismo di massa.
    Inserita dalla Rough Guides tra le dieci destinazioni top nel 2016, l'Albania strizza l'occhio all'Italia. Il potenziale non sfugge agli operatori del settore e il piccole Paese dei Balcani - una superficie uguale a quella del Piemonte e della Valle d'Aosta - figura, per la prima volta, nei cataloghi estivi del gruppo Alpitour che debutta con località balneari, come Valona e Saranda e con due tour storici proposti dal brand Francorosso per la fascia medio-alta. Presto sarà on line la piattaforma digitale per la vendita servizi turistici dell'Albania nel mondo: albaniatravel.com, portale incoming multilingue.
    I numeri fanno già intravedere la svolta. "Nel 2016 - spiega il ministro del Turismo, Milva Ekonomi - c'è stato un boom di turisti: 4,3 milioni, il 15% in più del 2015. Il settore è uno dei più importanti con un giro d'affari di 1,5 milioni di euro, il 7% del Pil nazionale. Il fatturato delle agenzie di viaggio è aumentato del 23%, quello degli alberghi del 7%". A crescere sono i flussi da Paesi vicini come Kosovo, Montenegro e Macedonia, ma aumentano anche i viaggiatori da Germania, Polonia, Russia e Italia. Ai turisti offre natura incontaminata, rovine millenarie, una gastronomia in cui si mischiano sapori orientali e occidentali, gente affabile. Tre località sono patrimonio mondiale dell'Unesco: il sito archeologico di Butrinto e i centri storici di Berat e Argirocastro. Lo sforzo è anche quello di ricostruire la memoria storica del Paese.
    L'emblema è il Bunk'art di Tirana, centro culturale creato in un bunker antiatomico costruito ai tempi della dittatura comunista e curato dal giornalista italiano Carlo Bollino. Bunker di cemento, che il regime ha costruito negli anni '70 e '80 temendo un'invasione, si vedono ovunque, sulle spiagge e in montagna. Dal 2014 candidata a entrare nella Ue, l'Albania è un grande cantiere. Dappertutto si costruiscono strade, palazzi, ospedali e scuole, con l'aiuto degli stranieri, molti italiani, allettati da incentivi come la riduzione dell'Iva dal 20 al 6% per le strutture alberghiere. L'attenzione all'ambiente c'è: "Abbiamo abbattuto 20.000 costruzioni abusive. Non vogliamo che la costa sia cementificata", spiega Artan Gaci, capogruppo del Partito Socialista in Parlamento e sottosegretario al commercio estero. A Tirana, cuore pulsante del cambiamento, nel 1991 circolavano 17 auto perché il regime di Enver Hoxha proibiva il traffico privato, ora sono 170.000, in gran parte Mercedes.
    "Gestire il traffico è una sfida", spiega l'entusiasta sindaco Erion Veliaj, 38 anni, star fra i 300.000 bambini della città.
    "A Tirana - racconta - ci sono 103 cantieri pubblici, alcuni grandi come quello per il nuovo stadio, altri più piccoli: oltre 100 milioni saranno investiti dai privati per fare 20 scuole". A due settimane dalle elezioni politiche, che dovrebbero portare alla conferma del premier Edvin Kristaq Rama, l'Albania è pronta a lanciare la sua sfida per diventare regina del turismo. (ANSA).
   

Esposti a Tirana capolavori arte italiana del '900 Premier albanese Rama a inaugurazione, 'opportunità unica'


Oltre 100 capolavori dell'arte italiana del '900, provenienti dalla Galleria d'Arte Moderna di Roma, saranno esposti per il pubblico albanese alla Galleria Nazionale d'Arte di Tirana, fino al prossimo mese di aprile. "Questa e' un'opportunita' unica", ha ribadito alla cerimonia di apertura questa sera a Tirana il premier albanese Edi Rama, sottolineando il fatto che "si tratta della prima collezione di opere originali mai giunte in Albania". Di "un evento di particolare rilievo" ed "un importante passo nella copperazione cultural fra Albania ed Italia" ha parlato anche il ministro albanese della Cultura Mirela Kumbaro che ha parlato di "un gigantesco progetto non soltanto per dimensioni e valore, ma anche per il numero delle istituzioni coinvolte". Fortemente voluta dalle istituzioni pubbliche albanesi, la mostra è stata realizzata grazie a una partnership tra pubblico e privato, che vede promotori per la parte albanese l'Ufficio del primo ministro albanese, Edi Rama, l'ambasciata d'Italia e l'Istituto Italiano di Cultura a Tirana, il ministero della Cultura albanese, il Comune e la Galleria Nazionale d'Arte di Tirana; per la parte italiana Roma Capitale, Assessorato alla Crescita Culturale - Sovrintendenza Capitolina e la Fondazione Terzo Pilastro - Italia e Mediterraneo. Inoltre, l'ambasciata d'Italia, in partenariato con il ministero albanese dell'Istruzione e con la societa' organizzatrice Arthemisia ha realizzato percorsi disegnati specificatamente per gli alunni delle scuole albanesi. "Grazie a questo impegno congiunto , tutte le scuole albanesi hanno ricevuto materiale informativo e didattico sulla mostra, e diverse migliaia di studenti potranno visitarla, gia' a partire da domani", ha spiegato nel suo intervento l'ambasciatore italiano Alberto Cutillo.
    L'esposizione che comprende dipinti, sculture, acquerelli e disegni si articola in sei sezioni (Tardo Naturalismo e Simbolismo, Secessione Romana, Futurismo e Aeropittura, Tradizione italiana e dialogo con l'antico, Scuola Romana, Figurazione e Astrazione). Curato da Arianna Angelelli, Maria Catalano e Federica Pirani, il percorso espositivo indaga la cultura artistica che trova le sue radici a Roma e in Italia nella prima meta' del XX secolo: magnifiche figure femminili, ritratti di celebri personaggi, nature morte, vedute della Citta' Eterna e della campagna romana: sono questi i temi e i soggetti che hanno contribuito all'affermazione di grandi artisti come Giacomo Balla (Ritratto di Nathan, 1910), Carlo Carra' (Partita di calcio, 1934), Giorgio de Chirico (Combattimento di gladiatori, 1933-1934), Filippo de Pisis (Natura morta - Pesci e bottiglia, 1925), Giuseppe Capogrossi (Giuochi, 1935), Renato Guttuso (Tetti di Roma, 1957-59) e Adolfo De Carolis (Donna con fiori - Nudo di donna con rose, 1910). In mostra anche opere di Antonio Donghi, Afro, Duilio Cambellotti, Franco Gentilini, Felice Casorati, Enrico Coleman, Fortunato Depero, Vittorio Grassi, Achille Funi, Carlo Levi, Giacomo Manzu', Alberto Savinio, Tato e Giulio Turcato, solo per citare alcuni tra gli oltre 60 artisti i cui capolavori sono in mostra. (ANSA).

In Albania, terra di eroi e martiri

Dalla puntata di "Indagine ai Confini del Sacro" andata in onda il 30 maggio 2015 su Tv2000.

Edi Rama. Il cibo è gioia e il Padiglione dell'Albania vi sorprenderà

Riscoprire gusti originari e dimostrare che la produzione sostenibile è possibile, basta lavorare sodo, coinvolgendo i giovani in progetti di crescita. Il Primo Ministro dell’Albania Edi Rama racconta in un'intervista a Exponet il messaggio con cui l’Albania vuole contribuire a rendere indimenticabile Expo Milano 2015.

Un viaggio alla scoperta di quei sapori che risalgono alle origini di un Paese ricco di storia, per secoli crocevia di culture diverse, e una panoramica sulle politiche agricole e sulle misure che permetteranno all'Albania di instaurare partnership solide e durature con gli investitori internazionali.
 
L’Albania farà parte del Cluster Bio Mediterraneo e delizierà i visitatori con un mosaico di sapori che dimostrano come il cibo sia un mezzo di gioia, pace e prosperità. 
expo2015.org

Colori di Luce tra arte e poesia blog di Enkelejd Ruci: giovane artista albanese

Note biografiche Enkelejd Ruci


Enkelejd Ruci vive a Spinea (VE).
Ha 49 anni è sposato ed è l'autore dei quadri inseriti nel blog.... La maggior parte dei quadri ha una misura reale di 50x70 cm... 

La tecnica di realizzazione è spatola su tela con colori ad olio.

Per contatti, maggiori informaioni e richieste per mostre 
contattare ufficio.press@yahoo.it
cell. 3429464459

In Albania, dove osano le Aquile. La prima guida ufficiale per i tanti 'nuovi turisti' italiani

Tirana: Museo Storico Nazionale in Piazza Scanderbeg
di Fabrizio Cassinelli

Sono passati più di vent'anni da quando, nell'agosto del 1991, 20mila albanesi fuggirono dalla miseria e instabilità dal loro Paese approdando in Italia a bordo della motonave 'Vlora'. Quelle drammatiche immagini fecero il giro del mondo. Da allora però il Paese delle Aquile ne ha fatta di strada, e alla vigilia dell'ingresso in Ue, promuove joint-venture commerciali e finanziarie, iniziative culturali e, ovviamente, il turismo.

Si da il caso, infatti, che l'Albania sia una nazione naturalisticamente bellissima, dalla popolazione ospitale, e dalle mete quasi del tutto sconosciute alla stragrande maggioranza degli italiani, così vicini e così affini (tutti in Albania parlano italiano e conoscono le nostre vicende) ma ancora così distanti. Ora, però, una nuova guida turistica si prefigge di eliminare una certa disinformazione che, negli anni passati, anche a causa di numerosi fatti di cronaca, ha creato un'idea distorta dell'Albania e degli albanesi aiutando i turisti a vedere il meglio del nostro 'dirimpettaio' adriatico, famoso per le aquile che sorvolavano le vette delle Alpi (la bandiera albanese raffigura l’aquila bicipite su campo rosso) e che oggi sono rare e protette.



''Con più di centottanta pagine ricche di informazioni, con oltre novanta tra inserti fotografici, mappe e schede, focus sulla storia, la geografia, il clima e la cultura, 'Tirana e Albania', (Morellini Editore) appare come il supporto giusto per partire alla scoperta di una delle mete più affascinanti dei Balcani. Nata grazie alla collaborazione tra l'antropologo Francesco Vietti, e Benko Gjata, giornalista, direttore del Centro di Cultura Albanese, il volume presenta ai lettori un ritratto completo del Paese, con un ampio approfondimento sulla capitale, Tirana, una serie di gite giornaliere e di itinerari di più giorni che abbracciano l'intero territorio. Un viaggio in Albania offre la visita di rare antichità come i resti preistorici, greci e romani di Butrinto, la colonia illirica di Apollonia, le splendide coste (famosa la zona di Dermì, verso la Grecia), le città ricche di fascino e storia (anche cristiana e italiana) come la bianca Berat e Argirocastro con il museo militare italiano. Una curiosità: la prima unità dell’Esercito italiano che si ribellò ai nazisti fu infatti una di quelle di stanza in Albania, i cui regolari si unirono ai partigiani locali. Di quella terra leggendaria oggi rimangono la meraviglia delle incontaminate Alpi albanesi e la calda ospitalità di un popolo orgoglioso e semplice.

Una realtà che però è ormai ampiamente moderna, con locali e ristoranti ovunque, party in spiaggia, marchi, griffe, eventi. La vecchia ‘Shqiperia (Albania), infatti, quella con le strade sterrate, i contadini nei villaggi con le torri fortificate, le ferree e violente regole del Kanun (la legge famigliare), l’eroica e secolare resistenza all’invasione ottomana, fanno parte, nel bene e nel male, del passato. Il Paese delle Aquile oggi è una meta originale nel cuore dell'Europa, che si può raggiungere in camper o in moto (ci sono moderne strade litoranee) o più velocemente in aereo per poi noleggiare una vettura.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Località da visitare in Albania: Valona

Valona, è situata nella parte sud-occidentale dello stato, sulle rive del Mar Adriatico, nel distretto omonimo. Il porto, che si affaccia sul Canale d'Otranto, è il più efficiente della costa albanese ed il più vicino all'Italia (dista poco più di 70 miglia nautiche dalle coste del Salento). È protetto dall'isola di Saseno (Sazan) e da Capo Linguetta (Kepi i Gjuhezes), il punto più settentrionale dei Monti Acrocerauni (Karaburun).
fonte: vacanzeinalbania.info

Albania: turismo in forte crescita

Il turismo in Albania nel corso del 2010 è già cresciuto del 20 per cento rispetto al 2009, e in trend dovrebbe consolidarsi nei prossimi mesi; lo scorso anno, il numero complessivo di turisti in Albania è aumentato del 42 pe cento rispetto al 2008; il settore è cresciuto in media del 20 per cento negli ultimi cinque anni.

La crescita dell´economia albanese è una delle più sostenute in Europa: nel 2009 ad esempio gli investimenti esteri sono cresciuti del 59 per cento rispetto al 2008.
Il Governo del Premier Berisha ha creato un eccellente terreno per l´attrazione di turisti ed investitori, puntando soprattutto sulle infrastrutture, in particolare quelle stradali. Significativo è stato anche lo sforzo nel settore normativo, per rendere più sicuri gli investimenti. L´introduzione di una flat tax del 10 per cento ha inoltre reso gli investimenti più convenienti rispetto ad altri Paesi europei.

Da un punto di vista turistico, l´Albania ha da offrire un´ampia gamma di opportunità per ogni tipo di preferenza: da coste e montagne incontaminate a villaggi caratteristici, fino ai divertimenti notturni offerti da città come Durazzo, senza dimenticare le specialità enogastronomiche locali.


Marcello Berlich
euregion.net 11 agosto 2010