Tra sacro e umano: il Caracalla Festival 2025 si apre al Giubileo

Le Terme di Caracalla a Roma 
 Fino al 7 agosto alle Terme di Caracalla e alla Basilica di Massenzio la programmazione estiva del Teatro dell’Opera di Roma, affidata a Damiano Michieletto, propone quattro nuove produzioni operistiche, musica sacra, musical, danza, concerti e incontri

 Marcello Filotei - Città del Vaticano - Vatican News

 Nel cuore dell’Anno Santo, il Teatro dell’Opera di Roma affida il suo cartellone estivo a Damiano Michieletto, uno dei registi più affermati nel mondo della lirica. Un’edizione speciale quella del Caracalla Festival 2025, che si è aperta il 29 giugno e si protrarrà fino al 7 agosto con un titolo programmatico "Tra sacro e umano". Accanto alla storica sede delle Terme di Caracalla, verrà utilizzata per la prima volta anche la Basilica di Massenzio, la più grande basilica civile del centro monumentale di Roma, trasformata in palcoscenico. Nuove produzioni e grandi firme della scena internazionale Il cartellone mescola opera, musica sacra, musical, danza e incontri, con quattro nuove produzioni affidate a nomi della “nuovelle vague” della regia lirica internazionale. In programma La Resurrezione di Händel (Ilaria Lanzino), La traviata di Verdi (Sláva Daubnerová), il Don Giovanni di Mozart (Vasily Barkhatov) e West Side Story di Bernstein, con la regia dello stesso Michieletto sotto la bacchetta di Michele Mariotti. Il Corpo di Ballo, guidato da Eleonora Abbagnato, proporrà Le Sacre du printemps di Stravinsky con la coreografia di Pina Bausch, accanto al Bolero di Ravel coreografato da Béjart. A chiudere le serate del 30 e del 31 luglio Within the golden hour con le musiche di Ezio Bosso e Antonio Vivaldi e la coreografia di Christopher Wheeldon. Immancabile il doppio appuntamento con Roberto Bolle and Friends il 15 e il 16 luglio. Chiusura affidata ai Carmina Burana di Carl Orff sotto la bacchetta del venezuelano Diego Matheuz. Michieletto: “Un festival in dialogo con il Giubileo” "Costruendo la proposta artistica del Festival – sottolinea il direttore artistico Damiano Michieletto – ho voluto tenere particolarmente in conto la contingenza che vive la città di Roma nell’anno del Giubileo, dialogando con questo speciale appuntamento. I temi della spiritualità e della riconciliazione mi stanno molto a cuore, per questo ho creato un percorso che abbiamo intitolato 'Tra sacro e umano', con lavori artistici attinenti questi aspetti così peculiari della nostra esistenza". Una proposta questa che tiene certamente conto della platea estiva romana, ma che cerca di allargare i confini e ampliarsi, a partire dai luoghi. "Apriamo infatti un secondo palcoscenico - spiega ancora Michieletto - , quello della Basilica di Massenzio, di dimensioni diverse, più raccolte, da mettere in dialogo con le Terme di Caracalla. Ma apriamo anche lo sguardo a novità importanti per l’Italia, dove due registe come Ilaria Lanzino e Sláva Daubnerová avranno la possibilità di lavorare per la prima volta. Lo stesso Sacre du printemps firmato da Pina Bausch non è mai stato interpretato prima d’ora da un corpo di ballo italiano".