Fiera Tefaf torna in novembre in format online

 

(di Alessandra Baldini) (ANSA) - NEW YORK, 06 OTT - Un ovale intarsiato di pietre dure attribuito a Jacopo Ligozzi e appartenuto a re Umberto e alla moglie Maria Jose' e' tra i pezzi forti di TEFAF Online, la nuova piattaforma digitale della fiera dell'arte gemella di quella di Maastricht che ogni anno dal 2016 porta a New York opere di tutti i tempi di qualita' museale.
    Cancellata a causa del COVID l'edizione di primavera dopo che la tappa in Olanda aveva chiuso anticipatamente con una ventina di galleristi contagiati, TEFAF Online terrà la sua fiera inaugurale dall'1 al 4 novembre 2020, con due anteprime il 30 e 31 ottobre. Sara' un tour de force di oltre 270 mercanti d'arte - tra questi una ventina di italiani - che i compratori potranno contattare in tempo reale con un click del mouse. Anche in questa nuova versione, la fiera manterrà la tradizione di TEFAF di presentare solo opere di altissima qualità: stavolta, anziche' allestire uno stand all'Armory su Park Avenue, ciascun partecipante esporrà soltanto un pezzo, quello che meglio rappresenta la sua competenza di gallerista.
    Il nuovo formato basato su singoli capolavori delineerà una dimensione inedita all'interno della fiera digitale, trasformandola in una collezione di punte di diamante di ciascun segmento del mercato. Il "Pappagallo su un albero di ciliegie" di Ligozzi e' offerto dalla Galleria Giscardi di Parigi: un esempio dell'opera lapidaria della Galleria dei Lavori di Firenze fondata nel 1888 dal Granduca Ferdinando Primo di Toscana. Le gallerie Acquavella di New York presentano un olio di Paul Cezanne "Jeune fille à la poupée" con una lunga illustre provenienza che include il collezionista Walter Chrysler Jr., figlio del fondatore dell'omonima casa automobilistica. (ANSA).

Nasce Valore Paese Italia per il turismo di domani Per valorizzare patrimonio pubblico immobili storico-artistici

 

(di Daniela Giammusso) (ANSA) - ROMA, 07 OTT - Sostenibile, lento, innovativo e unico al mondo. Superata la pandemia, sarà questo il turismo cui puntare e per il quale nasce Valore Paese Italia, progetto nazionale di promozione del turismo sostenibile connesso alla valorizzazione del patrimonio pubblico di immobili di interesse storico-artistico e paesaggistico. Un'operazione che mette insieme Mibact, Agenzia del demanio, Enit e Difesa Servizi spa, condivisa con i ministeri dell'Ambiente e delle Infrastrutture, Ferrovie dello Stato, Fondazione FS, Invitalia, Istituto per il Credito Sportivo, Anas e Anci.
    "Valore Paese Italia accomuna in un unico, potente strumento tutte le iniziative condotte finora per rendere disponibile il demanio pubblico inutilizzato allo sviluppo del turismo diffuso - sottolinea il ministro dei Beni culturali e Turismo, Dario Franceschini -. Dimore, case cantoniere, ferrovie storiche, fari, cammini possono e devono costituire le infrastrutture del turismo di domani. Quando, finita l'emergenza, i flussi turistici dall'estero torneranno più impetuosi che mai, dobbiamo trovarci pronti ad attuare quanto indicato nel Piano Strategico del Turismo", promuovendo quelle "realtà straordinarie di cui il territorio è ricco", con "un turismo diverso, sostenibile e in grado di portare crescita armoniosa alle comunità. Con Valore Paese Italia ci prepariamo al turismo di domani".
    "Questo difficile periodo - spiega il sottosegretario al Turismo Lorenza Bonaccorsi - ci ha portato a una riflessione ancora più 'visionaria' di quello che dovrà essere il modello economico e di sviluppo per il turismo del nostro Paese", che, ricorda, "è e tornerà ancora ad essere la meta più desiderata al mondo". Ma che ha anche "un territorio fragile, che fatica a reggere l'impatto dei grandi flussi. Non dobbiamo - sottolinea - inseguire modelli altri, ma costruire un turismo che tenga conto delle nostre caratteristiche".
    Il progetto Valore Paese Italia mette dunque a sistema alcune iniziative già partite e altre in progettazione, con lo scopo di contribuire allo sviluppo economico e sociale del territorio, grazie al partenariato pubblico-privato. Un progetto trasversale e integrato per potenziare l'offerta turistico-culturale e valorizzare i luoghi in senso diffuso tramite la realizzazione di circuiti nazionali di eccellenza a sostegno del Sistema Italia. Si tratta di progetti legati alla mobilità lenta e sostenibile, al turismo ferroviario, alla rete delle case cantoniere, dei borghi, al filone degli osservatori astronomici e meteorologici, delle riserve naturali e ai siti Unesco, lungo i quali valorizzare i patrimoni immobiliari pubblici, con affidamenti a giovani, imprese e terzo settore. Il brand Valore Paese Italia permetterà di attivare un sistema di azioni strutturate e coordinate, una piattaforma comune anche per informare su incentivi e forme di supporto economico-finanziario e fiscale, a livello nazionale e in linea con la Programmazione Europea.
    Tra i progetti già esistenti, quello sulle Dimore storiche, i Cammini e percorsi o quello di gran suggestione dedicato ai Fari per il quale, dice Fausto Recchia, amministratore delegato di Difesa Servizi Spa, "abbiamo messo a gara 19 fari di proprietà della Marina Militare, contrattualizzati 14 e aperti 5, con un investimento medio dei partner privati di un milione a faro".
    Rimandato al 2021 solo causa Covid "il giro d'Italia a vela con i fari a segnare ogni tappa", mentre si pensa a una nuova rete dedicata ai centri sportivi.
    "Recuperare beni per un turismo sostenibile - commenta Antonio Agostini, direttore dell'Agenzia del Demanio - può creare ricchezza, posti di lavoro e valore aggiunto" e "offre grandi opportunità anche ai piccoli centri". "Un progetto che ha un valore particolare perché vede lavorare insieme tutti questi diversi enti", sottolinea il presidente dell'Enit Giorgio Palmucci. E che offre "anche agli italiani l'occasione di conoscere il nostro Paese". (ANSA).

A Capodimonte il genio di Luca Giordano

 

REGGIA DI CAPODIMONTE (NAPOLI) - A Luca Giordano il più grande pittore napoletano del '600, oltre che il più prolifico con migliaia di disegni, dipinti e affreschi al punto da guadagnarsi l'appellativo di "Luca fa presto" , è dedicata la mostra 'Luca Giordano. Dalla Natura alla Pittura', al Museo di Capodimonte fino al 10 gennaio 2021, a cura di Stefano Causa e Patrizia Piscitello, da un'idea di Sylvain Bellenger, direttore del Museo e Real Bosco e di Christophe Leribault, direttore del Petit Palais di Parigi, che ha già ospitato 'Luca Giordano. Le triomphe de la peinture napolitaine' .
    "In questa seconda tappa, a Napoli - afferma Bellenger che definisce la mostra 'strepitosa '- Giordano ci viene raccontato come non lo è mai stato prima. I curatori hanno saputo ricollocare la particolarità del grande pittore e anche pensarlo nel contesto delle chiese napoletane, poiché in fondo è a Napoli e soprattutto nello spazio delle architetture barocche, più ancora che nei musei, che Giordano si mostra in tutta la sua dimensione e dà prova del mestiere e della visione che porterà fino in Spagna, con i rapimenti trionfanti e gioiosi che rendono il monastero dell'Escorial un luogo un po' meno austero". La mostra, dedicata a Ferdinando Bologna, realizzata in collaborazione con l'associazione Amici di Capodimonte onlus, si articola in dieci sezioni con oltre novanta opere, molte delle quali provenienti da importanti musei e istituzioni estere come Louvre, Prado (che ha prestato la Sacra famiglia e l'Assunzione della Vergine), Patrimonio Nacional, Fondazione Santamarca, italiane (Palazzo Abatellis, Pinacoteca nazionale di Bologna, Musei di Vicenza) e, in particolare, napoletane (Complesso dei Girolamini, Curia di Napoli, Museo e Certosa di San Martino, Museo Duca di Martina, Museo del Tesoro di San Gennaro, Pio Monte della Misericordia, Società italiana di Storia Patria e molti altri). L'allestimento in sala Causa, a cura di Roberto Cremascoli con Flavia Chiavaroli (Cor Arquitectos) ci porta in salotti seicenteschi in un susseguirsi di autentiche "stanze delle meraviglie".
    "Giordano reinventa il barocco romano in una versione aggressiva e come scatenata: Rubens, Cortona e Bernini stanno sempre alle spalle. Ma si capisce che per saltar meglio ha preso la rincorsa lunga scegliendosi, tra i maestri, Tiziano e Veronese" spiegano i curatori. C'è il confronto con Ribera che condiziona tutta la storia di Giordano, la 'metamorfosi' del barocco tra Napoli, Firenze e Spagna, fino agli ultimi lavori, al rientro nella sua città. Il percorso termina con un'installazione multimediale interattiva progettata e realizzata da Stefano Gargiulo (Kaos Produzioni) che mostra mostra alcuni dei luoghi e delle opere affrescate dall'artista a Napoli: nella chiesa di San Gregorio Armeno, di Santa Brigida, alla Certosa di San Martino e nei Girolamini. Il visitatore è chiamato ad interagire con delle candele votive , un fulcro dove attivare gli scenari che trasformano con immagini e suoni del mondo napoletano lo spazio di una piccola cappella con archi e volte . L'esposizione è stata l'occasione per procedere a restauri di opere come 'Il buon samaritano', 'La Deposizione di Cristo'. (ANSA).

Qatar, due nuovi luxury hotel per i mondiali di calcio 2022

 

 Qatar National Tourism Council ha annunciato l’inaugurazione di due nuovi hotel e mete di svago, che apriranno tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021. Nel Paese è attualmente in atto una strategia di sviluppo turistico su larga scala che mira ad ampliare e diversificare l’offerta per tutti i turisti in vista dei campionati mondiali di calcio Fifa World Cup Qatar 2022.

Le due nuove aperture, l’Hilton Salwa Beach Resort & Villas e il Zulal Wellness Resort, contribuiranno ad arricchire la vasta gamma di attrazioni ed esperienze già disponibili per turisti nazionali e internazionali.

«Nel corso di quest’anno e in preparazione della Fifa World Cup Qatar 2022, stiamo ampliando la nostra offerta turistica per garantire ai visitatori il meglio dell’ospitalità del Qatar. L’espansione di hotel e resort su larga scala è cruciale per la nostra strategia e siamo lieti di avere due complessi eccezionali in fase di sviluppo, inclusa la nostra partnership con Hilton Hotels and Resorts per il progetto Salwa Beach», ha commentato Akbar al Baker, segretario generale del Qatar National Tourism Council e ad di Qatar Airways

L’Hilton Salwa Beach Resort & Villas è il settimo hotel Hilton che apre nella zona e si trova a 84 chilometri dalla capitale Doha. Sorge lungo 3,5 km di spiagge private e vanta spaziose ville sulla spiaggia, tutte con piscina privata e giardino per una vacanza all’insegna del lusso ma appartata. Al momento sono disponibili per la prenotazione trenta ville, a cui si aggiungeranno altre 246 camere e suite deluxe la cui apertura è prevista all’inizio del 2021.

Durante il soggiorno, gli ospiti possono godere di una vasta gamma di proposte esclusive e ristoranti spettacolari: dal Souk Kitchen di ispirazione locale all’elegante ristorante a base di pesce Octa, sul posto ci sono oltre 20 locali in grado di soddisfare ogni palato.

Chi desidera mettersi comodo e rilassarsi può concedersi un trattamento presso la Spa Eforea. Disposto su due piani, il tranquillo centro relax e benessere ospita otto lussuose sale trattamenti e una sala Vip completamente attrezzata con una camera di fango Rasul.

Le famiglie più dinamiche e in cerca di avventura possono divertirsi nel Desert Falls Water & Adventure Park, un parco acquatico tra i migliori al mondo che si estende su una superficie di 57mila metri quadrati e dispone di 28 scivoli e attrazioni, tra cui torrenti, simulatori di surf e gli scivoli per tappeti Whizzard.

Fuori Abu Samra, lo Zulal Wellness Resort è destinato a diventare il punto di riferimento dedicato al benessere di tutto il Paese e il primo wellness resort della regione. La struttura, che aprirà parzialmente verso la fine del 2020 per poi aprire completamente all’inizio del 2021, si trova nella parte nord del Qatar e offrirà trattamenti e servizi per famiglie che hanno voglia di sole o coppie che desiderano una fuga tra le dune arabe.

lagenziadiviaggi.it

Italy for Weddings, la divisione creata da Convention Bureau Italia con l’endorsement di ENIT, lancia ‘We Experience Italy’

 

travelnostop

Una serie di educational anticonvenzionali pensati per esaltare le eccellenze meno conosciute del territorio italiano e promuovere all’estero gli operatori del segmento Wedding. Da una parte l’ospitalità di destinazioni e wedding hub italiani selezionati; dall’altra la partecipazione di un gruppo ristretto di professionisti della community Wedding a un programma di 3 giorni, previamente discusso e concordato tra le parti, alla scoperta di perle nascoste e location ‘off the beaten tracks’ che vanno a completare la già ricca offerta di destinazioni da favola che l’Italia può vantare.

I prossimi appuntamenti confermati tra ottobre e dicembre riguarderanno il Friuli Venezia-Giulia e la “Toscana oltre Firenze”, quest’ultimo in collaborazione con Tuscany for Weddings, con attività che si svolgeranno a Siena, in Maremma e all’Isola d’Elba a partire già da mercoledì 7 ottobre. Sarà la volta poi di Genova, Bologna, del Piemonte e del Lago di Como, con l’intenzione di non esaurire We Experience Italy con le singole destinazioni, ma di elevarlo ad appuntamento ricorrente, alla scoperta ogni volta di nuovi luoghi da sogno.

“Italy for Weddings” – commenta Laura D’Ambrosio, Division Manager di Italy for Weddings – nasce a fine febbraio 2020, quando avevamo solo iniziato a intuire il cambiamento che avrebbe rivoluzionato gran parte della nostra vita privata e professionale. Una volta in lockdown, abbiamo cercato di cogliere le infinite possibilità offerte dal mondo digitale e di adattarlo ai nostri scopi comunicativi”.

A metà marzo nasce così #chatamezzogiorno, una serie di LIVE Instagram giornaliere sul canale di Italy for Weddings, in cui Laura D’Ambrosio ha ospitato virtualmente esperti Wedding ogni giorno diversi, confrontandosi su temi specifici e su soluzioni per ideare precise e mirate iniziative di marketing per sostenere i soci e gli operatori del settore in questo periodo complesso.
Poche settimane dopo nascono le Zoom Room, ossia le video conferenze che ben conosciamo, organizzate sia per affrontare tutti i temi rimasti aperti durante le #chatamezzogiorno grazie alle numerosissime domande poste dai follower, che per l’umanissima esigenza di “vedersi in faccia” tra persone che non si sono conoscevano e che si sono conosciute tramite le LIVE Instagram.

“L’ambiente fisico rivisto negli spazi e nella quotidianità ha propiziato la nascita di una community virtuale pronta a comunicare il territorio sotto altri punti di vista nell’attesa di poter concretamente vivere le destinazioni italiane sotto il profilo Wedding. Oggi quest’attesa è finita – conclude Laura – e saranno proprio i partecipanti delle Zoom Room a vivere We Experience Italy; un progetto che loro stessi hanno ideato insieme alle destinazioni, sotto la nostra discreta supervisione. Si tratta di un risultato che ci dà grandissima soddisfazione e che ha ripagato tutti gli sforzi effettuati per non esserci fermati mai.”

Easyweeks punta su Danimarca e Svezia durante emergenza covid

 

Passata un’estate immobile, nonostante le oggettive difficoltà Easyweeks, operatore specializzato nel Nord Europa (ed altro) non porta variazioni alla programmazione rispetto agli anni precedenti.
“Riproponiamo le nostre mete, già ampiamente testate – spiega Manila Salvatelli, ad del TO – Le nostre destinazioni principali, con il Nord Europa in primis, garantiscono una copertura totale, e il 100% di rispetto delle misure anticovid, anche se al momento siamo in blocco ingressi o con doppio tampone (vedi Islanda e Finlandia dal 22 novembre). Rimangono la Danimarca e la Svezia su cui stiamo puntando durante questa emergenza, per alleggerire il carico di apprensione. La scelta è stata orientata a proposte che puntano su spazi aperti, viaggi sostenibili ed escursioni nella natura che, comunque già da prima, hanno costituito la nostra filosofia”.

“A partire da marzo, dopo un primo momento di attenzione al rientro dei clienti sorpresi dal covid in giro per il mondo – aggiunge Gianna Forlastro, managing director – abbiamo provveduto a rimborsare tutti coloro che sarebbero dovuti partire o che avevano prenotato vacanze in destinazioni con limitazioni al confine e soggetti a misure restrittive. Oggi, dopo aver vagliato le diverse proposte assicurative, siamo pronti a garantire il RIMBORSO prima della partenza in caso di contagio o nuove restrizioni di viaggio. Questa notevole garanzia la dobbiamo alle compagnie aeree con cui lavoriamo e ai nostri fornitori con i quali abbiamo un legame sempre più stretto”.

“Uno sguardo all’estate ci dice che si è rivelata difficile per l’outgoing, ma abbiamo recuperato, in termini di piccolo cabotaggio, con l’incoming Marche, Puglia e Molise – aggiunge Forlastro – Non ci siamo mai fermati, valorizzando maggiormente l’aspetto formativo rivolto alle adv, organizzando webinar e incontri “one 2 one” sulle piattaforme dedicate, per le nostre destinazioni, con la partecipazione dei nostri principali partner ed enti”.

L’obiettivo di Easyweeks è appassionare le persone al viaggio. “Proponiamo paesaggi incontaminati, ecoturismo e sostenibilità associata ad esperienze coinvolgenti alla scoperta dell’essenza di un luogo (cultura/tradizioni/culinaria/sport – conclude Salvatelli – Un ricco programma Nord Europa e Mauritius, mentre un occhio particolare resta sull’incoming delle Regioni adriatiche con pacchetti tematici nelle regioni Marche, Molise, Puglia. Abbiamo anche iniziato a proporre lo “Smartworking dove vuoi”… concetto un po’ difficile da far recepire al mercato, ma siamo in grado di trasformare questo periodo di stallo in opportunità, soprattutto per coloro che lavorano in questa modalità “remota” generando pacchetti di 10 e più giorni in destinazioni che consentano l’arrivo degli italiani, per godersi la natura artica o magari qualche spiaggia tropicale, portandosi il lavoro e respirando aria nuova per ricaricarsi da questo momento molto stressante in termini psicologici”.

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Al via Valore Paese Italia, Franceschini: così ci prepariamo ai viaggi di domani

 

“Il progetto Valore Paese Italia accomuna in un unico, potente strumento tutte le iniziative condotte finora per rendere disponibile il demanio pubblico inutilizzato al necessario sviluppo del turismo diffuso, consapevole della immensa ricchezza dei nostri territori e capace di apprezzare luoghi, paesaggi e siti culturali poco conosciuti”. Lo ha detto il ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, alla presentazione odierna dell’iniziativa condivisa promossa da MiBACT, Ministero dell’Ambiente, Ministero delle infrastrutture, Ferrovie dello Stato, Fondazione FS, Invitalia, Istituto Credito Sportivo, Anas e Anci per recuperare e valorizzare il patrimonio pubblico coniugando turismo, cultura e mobilità dolce.

Valore Paese Italia è un progetto nazionale di promozione del turismo sostenibile, connesso alla valorizzazione del patrimonio pubblico di immobili di interesse storico-artistico e paesaggistico, si propone di contribuire allo sviluppo economico e sociale dei territori italiani, grazie al partenariato pubblico-privato. Si punta così a potenziare l’offerta turistico-culturale e a valorizzare i luoghi in senso diffuso tramite l’ideazione e la realizzazione di circuiti nazionali di eccellenza a sostegno del Sistema Italia. Si tratta di progetti turistico-culturali legati alla mobilità lenta e sostenibile, al turismo ferroviario, alla rete delle case cantoniere, alla rete dei borghi, al filone tematico degli osservatori astronomici e metereologici, delle riserve e dei siti naturali e paesaggi culturali Unesco, lungo i quali valorizzare i patrimoni immobiliari pubblici.

“Dimore, case cantoniere, ferrovie storiche, fari, torri, edifici costieri, cammini e percorsi – ha detto ancora – possono e devono costituire le infrastrutture del turismo di domani. Quando, finita l’emergenza, i flussi turistici dall’estero torneranno più impetuosi che mai nel nostro Paese, dobbiamo trovarci pronti ad attuare quello che con il Piano Strategico del Turismo abbiamo indicato: la promozione di quelle realtà straordinarie che rendono l’Italia forte e conosciuta nel mondo e di cui il territorio è ricco. Chi verrà nel nostro Paese vorrà vivere un’autentica esperienza di vita italiana, apprezzando la nostra cucina, visitando i nostri musei, passeggiando per i nostri borghi. Un turismo diverso da quello finora conosciuto, davvero sostenibile e in grado di portare crescita armoniosa alle comunità. Con Valore Paese Italia – ha concluso il ministro – ci prepariamo al turismo di domani”.

Per l’attuazione delle iniziative, verranno individuate differenti modalità d’affidamento e di valorizzazione dei beni, anche in funzione dei differenti strumenti a disposizione degli Enti che partecipano con immobili di proprietà. Alcune iniziative sono avviate da tempo come il progetto Fari Torri e il progetto Dimore mentre dal 2017, si è aggiunta l’iniziativa Cammini e Percorsi dedicata alla riqualificazione dei beni pubblici situati lungo cammini storico-religiosi e percorsi ciclopedonali.

L’Agenzia Nazionale del Turismo, grazie a questo nuovo progetto, mira a ridefinire la geografia dell’ospitalità ed istituzionalizzare forme diverse di accoglienza, per intercettare operatori e investitori specializzati e interessati ad una ricettività alternativa. Attraverso la valorizzazione di beni del patrimonio pubblico sarà possibile implementare un turismo diffuso e facilitare l’accesso a destinazioni meno
conosciute dove manca una ricettività anche di piccole dimensioni.
All’interno di questo contesto, Difesa Servizi Spa – società in house del Ministero della Difesa- continuerà, nella fase iniziale del Progetto Valore Paese Italia, il percorso di valorizzazione della “rete” fari in uso alla Marina Militare, iniziato già nel 2015, secondo un modello di lighthouse accommodation, rispettoso del paesaggio e dell’ambiente. Nel contempo ha avviato le attività propedeutiche per verificare la disponibilità di ulteriori beni, al fine di sviluppare nuove “reti”. Come quella di centri sportivi, molti dei quali sono allocati all’interno delle città, alcuni in prossimità dei centri storici, con l’idea di realizzare un contesto in cui, oltre allo sport, si possa coniugare la cultura e
la cura dell’ambiente, o quella museale.

Enit La sostenibilità al centro del progetto “Valore Paese Italia”

 Dimore, case cantoniere, ferrovie storiche, fari, torri, edifici costieri, cammini e percorsi a sostegno del turismo di domani. Al Ministero per i Beni e le Attività Culturali è stato presentato oggi, mercoledì 7 ottobre, Valore Paese Italia, iniziativa volta alla promozione del turismo sostenibile. Il progetto è connesso alla valorizzazione del patrimonio pubblico di immobili di interesse storico-artistico e paesaggistico, e si propone di contribuire allo sviluppo economico e sociale dei territori italiani grazie al partenariato pubblico-privato. Si tratta infatti di un progetto trasversale e integrato che, anche alla luce della crisi economia generata dall'emergenza Covid, mira a potenziare l’offerta turistico-culturale e a valorizzare i luoghi in senso diffuso tramite l’ideazione, e la realizzazione, di circuiti nazionali di eccellenza a sostegno del sistema Italia.

Il nuovo piano è stato presentato dal sottosegretario al Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Lorenza Bonaccorsi, insieme al direttore dell’Agenzia del demanio Antonio Agostini, al presidente di Enit - agenzia nazionale del turismo, Giorgio Palmucci e all’amministratore delegato di Difesa Servizi Spa, Fausto Recchia. Sostengono il progetto altri partner istituzionali, come il Ministero dell’Ambiente, il Ministero delle Infrastrutture Trasporti, la Fondazione FS ItalianeInvitaliaIfelIstituto per il credito sportivoAnas Anci.

 

“Valore Paese Italia accomuna in un unico, potente strumento tutte le iniziative condotte finora per rendere disponibile il demanio pubblico inutilizzato al necessario sviluppo del turismo diffuso, consapevole della immensa ricchezza dei nostri territori e capace di apprezzare luoghi, paesaggi e siti culturali poco conosciuti”, ha commentato il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Dario Franceschini. “Quando, finita l’emergenza, i flussi turistici dall’estero torneranno più impetuosi che mai nel nostro Paese - ha proseguito il ministro -  dobbiamo trovarci pronti ad attuare quello che con il Piano Strategico del Turismo abbiamo indicato: la promozione di quelle realtà straordinarie che rendono l’Italia forte e conosciuta nel mondo e di cui il territorio è ricco”.

fsnews



Raffaello e il blu egizio di Galatea, filologia dell'antico

 

ROMA - "Sono completamente coinvolto nell'antico. Non sarà mica un volo di Icaro? Ma ho una guida che è Vitruvio". Così Raffaello scriveva in una lettera all'amico Baldassarre Castiglione rispondendo ai complimenti per il Trionfo di Galatea, il grande affresco che spicca tra le meraviglie di Villa Farnesina, edificio sul Lungotevere costruito per il banchiere Agostino Chigi passato poi ai Farnese e oggi di proprietà dell'Accademia dei Lincei. Il ritorno al passato per il genio di Urbino non era solo un esercizio ideale legato alle opere di argomento mitologico ma un modus operandi filologico, che richiedeva fedeltà tecnica nel processo produttivo. Fu così che grazie alla ricetta indicata da Vitruvio nel trattato De Architectura Raffaello riuscì a riportare in vita il blu egizio, pigmento artificiale nato ad Alessandria d' Egitto tremila anni prima di Cristo, utilizzato in Italia in una bottega di Pozzuoli e poi diffusosi nell'Impero Romano prima di finire nell'oblio.

E' il colore ceruleo - così lo chiamavano i latini - che fa del Trionfo di Galatea del 1512 un unicum, in cui la tonalità del cielo, del mare e degli stessi occhi della Ninfa si contrappongono al più deciso lapislazzulo impiegato da Sebastiano dal Piombo per il grande affresco Polifemo che gli è accanto. A questo intreccio di temi è dedicata la mostra "Raffaello in Villa Farnesina. Galatea e Psiche", curata da Antonio Sgamellotti e da Virginia Lapenta, che racconta da domani fino al 6 gennaio 2021 il lavoro di ricerca non invasiva sul capolavoro dell' urbinate e sugli altri affreschi della residenza nobiliare. Occasione per riflettere sulla grande pittura e, al tempo stesso, su quanto le scoperte consentite dalle nuove tecniche per immagini contribuiscano a riscrivere la storia dell' arte.

"Il blu egizio è un pigmento artificiale a base di rame - spiega Sgamellotti, accademico dei Lincei e professore emerito di chimica inorganica all'Università di Perugia -. Ne esistono tanti ma ha la caratteristica di dare luogo a luminescenza quando è illuminata da una luce particolare". Fu abbandonato perché c' erano pigmenti magari più costosi ma naturali, invece il blu egizio bisognava prepararselo con una procedura complicata, mescolando sabbia a temperature alte con microfondenti. Vitruvio fu una fonte preziosa per Raffaello ma anche per gli artisti che lo riscoprirono alla fine dell'Ottocento. Il blu egizio nel Trionfo di Galatea è stata una sorpresa per i ricercatori, che avevano avviato la ricerca non invasiva poco prima del lockdown e hanno ottenuto la conferma nel luglio scorso. "Non ci aspettavamo di trovare quel pigmento dimenticato da secoli - ha detto Sgamellotti -. E' un colore che sa di antico, questa era l' intenzione di Raffaello. Per uno che veniva da Venezia come Sebastiano del Piombo era naturale utilizzare il lapislazzulo, proveniente dall' Afghanistan attraverso quel canale commerciale". Non è stata questa l' unica scoperta dell' ispezione - condotta con Enea, Iret-Cnr, Laboratorio di diagnostica per i Beni Culturali di Spoleto, XgLab-Brucker. Dietro i pannelli sottostanti il Trionfo di Galatea sono stati esaminati intonaci con disegni che erano stati scoperti nel 1972 durante un intervento di restauro e poi ricoperti. Inizialmente si era pensato che alcuni fossero di Sebastiano del Piombo, la critica però non è concorde. "Noi ci siano concentrati soltanto uno di questi, un disegno a sanguigna, arrivando a una conclusione interessante - chiarisce il coordinatore- . E' un palinsesto, l' immagine di una testa che guarda verso l' alto sotto la quale c'è un' altra immagine, di materiale diverso, in questo caso cinabro, di un ragazzo dalla folta chioma che guarda frontalmente verso destra. Occorreranno studi accurati perché le attribuzioni non sono semplici".

Nella Loggia di Amore e Psiche, un tripudio travolgente di affreschi che rivestono le pareti e la volta della grande sala poco distante, c'è un' altra novità emersa in occasione di una mostra precedente: Raffaello usò gialli sintetici - a base di piombo, stagno e antimonio - con tonalità diverse perché molti dei frutti hanno gradi diversi di maturazione. "Anche questi pigmenti artificiali erano conosciuti nel Rinascimento - dice Sgamellotti - ma erano utilizzati per la ceramica e il vetro. Soltanto un secolo dopo furono impiegati in pittura per gli affreschi. Giocando d' anticipo, Raffaello e soprattutto Giovanni da Udine, l'esperto botanico e di animali che ha lavorato a gran parte della Loggia , li utilizzarono per le loro necessità espressive".

Al primo piano di Villa Farnesina sono esposti i disegni, le fotografie e le matrici dedicati alla Loggia di Amore e Psiche, selezionati dall'Istituto centrale per la Grafica.

Ansa

Le 12 grotte più belle d'Italia

 

Dal 4 all'11 ottobre torna la settimana del Pianeta Terra, un festival geoscientifico che coinvolge enti, associazioni culturali, musei e università di tutte le regioni italiane per valorizzare il patrimonio geologico e promuovere il turismo sostenibile di prossimità. La manifestazione è un'occasione unica per scoprire le bellezze naturali del nostro Paese e per acquisire una maggiore consapevolezza rispetto all'ambiente in cui viviamo. Durante la manifestazione, giunta all'ottava edizione, verranno organizzati laboratori, conferenze e convegni ma anche escursioni guidate e passeggiate che coinvolgono famiglie, studiosi, curiosi e appassionati di geologia. Il ricco calendario (settimanaterra.org) ha in programma 50 eventi, per la maggior parte gratuiti, che si svolgeranno tra grotte, laghi, fiumi, ghiacciai, vulcani, miniere, siti preistorici, musei e osservatori astronomici. Tra le mete più affascinanti delle bellezze naturali del nostro Paese, ecco dodici grotte marine e terrestri che meritano di essere visitate con guide esperte, prenotandosi in osservanza delle nuove norme di sicurezza.
    Grotte Frasassi. Sono le più visitate d'Italia e tra le più grandi al mondo, con oltre 13 chilometri di gallerie e sentieri che offrono uno spettacolo unico tra laghetti sotterranei, stalattiti e sculture naturali, antiche di milioni di anni. Le grotte si trovano nelle Marche, a Genga, nel parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi. Tra le cavità spicca l'abisso Ancona, una gigantesca grotta grande abbastanza da ospitare il Duomo di Milano. Info: frasassi.com Grotte di Pertosa Auletta. Situate sui monti Alburni, nell'entroterra di Salerno, lungo il fiume sotterraneo Negro, sono le uniche grotte navigabili d'Europa e rappresentano un eccezionale patrimonio per la presenza dei resti di un villaggio del II secolo a.C. All'interno tre percorsi segnalati permettono di esplorare le cavità a piedi e in barca tra scrosci di cascate sotterranee. Le grotte, che si trovano nel parco nazionale del Cilento, patrimonio Unesco, sono usate anche per spettacoli teatrali. Info: grottedipertosa-auletta.it Grotta Azzurra. Lungo il versante nordoccidentale di Capri, è tra le grotte più famose al mondo. Si arriva all'accesso della cavità in barca e, abbassandosi un po', sembra di entrare in un quadro: i raggi del sole filtrando creano sull'acqua un'intensa tonalità di colore blu che contrasta con il fondale di sabbia bianca.
    Bus di Tacoi. Si trova a Gromo, in Val Seriana, e il suo nome in dialetto bergamasco significa "buco dei gracchi", una specie di corvo che nidificava all'ingresso della grotta carsica. La visita è piuttosto impegnativa per la presenza di umidità al cento per cento e per un buio assoluto; l'intero tracciato richiede almeno 6 ore di percorso. Info: gromo.eu Grotte di Bossea. Si insinuano nella terra con un labirinto di stalattiti tra pozze d'acqua e cascate. L'ambiente umido delle cavità ha creato anche una ricca fauna, come dimostrano i resti ritrovati di un orso preistorico. La visita alla grotta in provincia di Cuneo si compie percorrendo 3 chilometri (e altrettanti al ritorno), passando sopra gole scavate nella roccia dal fiume sotterraneo. Info: grottadibossea.com Grotte di Pastena. Si trovano sui Monti Ausoni, in provincia di Frosinone e si visitano percorrendo cammini segnalati che entrano in dieci cavità tra stalattiti e stalagmiti, laghetti e cascate. Al termine del percorso si trovano il Lago Blu e la piccola cascata sotterranea che lo alimenta. Info: grottepastena.it Grotta di Zinzulusa. Scavata dal mare Ionio del Salento, tra Castro e Santa Cesarea Terme, la grotta è un patrimonio naturale che prende il nome dal termine dialettale "zinzuli", stracci: le stalattiti che pendono dal soffitto, infatti, sembrano stracci appesi. All'ingresso un lungo corridoio, chiamato delle Meraviglie, culmina su un bellissimo specchio d'acqua dolce; più avanti si trova il Duomo, un'enorme cavità con pareti lisce alte fino a 25 metri. Info: grotta-zinzulusa.business.site Grotta Gigante. Contiene la sala naturale più grande del mondo e si trova a Sgonico, a 10 chilometri da Trieste. Offre uno spettacolo mozzafiato, soprattutto per la presenza di stalagmiti a forma di "pila di piatti", dovuta all'altezza dalla quale cadono le gocce. La grande Caverna, usata per esperimenti scientifici e come palestra per arrampicate sulle sue pareti calcaree, risale a più di 10 milioni di anni fa ed è visitabile solo con le guide. Info: grottagigante.it Grotte di Nettuno. Abbarbicati al costone occidentale del promontorio di Capo Caccia, a nord di Alghero, 654 scalini conducono all'entrata delle grotte, cavità che nascondono stalattiti e il lago sotterraneo La Marmora, al centro del quale sorge un'imponente stalagmite costellata di piccole cavità, chiamata Acquasantiera. La grotta è raggiungibile anche via mare fino a una spiaggia bianchissima che indica l'ingresso alle grotte nell'area marina protetta del parco di Porto Conte. Info: grottedinettuno.it Grotte di Castellana. Si trovano vicino a Putignano, in Puglia, e consentono di ammirare l'opera millenaria di madre natura, camminando nel sottosuolo a 120 metri di profondità per più di 3 chilometri. Le grotte carsiche offrono uno scenario stupefacente di luoghi dai nomi fantastici, di gole, abissi, fossili, stalattiti e stalagmiti dalle forme e dai colori incredibili.
    Info: grottedicastellana.it Grotte di Toirano. Si tratta di un complesso carsico sotterraneo composto da più di 150 caverne naturali; si trova a Toirano, in provincia di Savona. La parte visitabile misura un chilometro e mezzo ed è apprezzata per la ricchezza di stalattiti e stalagmiti. In uno degli antri, la grotta della Bàsura, sono stati trovati resti di un preistorico orso mentre la caverna del Tanone è usata come palcoscenico per concerti e balletti. La sala Pantheon, invece, ospita un'imponente stalagmite ricoperta di cristalli di aragonite. Info: toiranogrotte.it Grotta del Vento. Nel parco delle Alpi Apuane, in provincia di Lucca, l'acqua ha scavato le rocce calcaree creando percorsi e sentieri sotterranei che diventano, in alcuni casi, pozzi che scendono verticalmente in profondità. Altre cavità si possono visitare con comodi sentieri, come la grotta del Vento che si visita lungo itinerari tra laghetti, stalagmiti e strutture di fango. Info: grottadelvento.com (ANSA).