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Ogni sera assaggi gratuiti da leccarsi i baffi a Reggio Emilia a Casa e Tavola dal 9 al 17 Ottobre 2010

IL CALENDARIO DELLE SERATE GASTRONOMICHE DI CASA & TAVOLA 2010
Uno degli appuntamenti più apprezzati di Casa & Tavola si mantiene fedele a se stesso: tornano le serate gastronomiche, una vera festa del gusto che regala ogni giorno assaggi di altissima qualità dei più tipici prodotti della nostra tradizione.
Si comincia alla grande la prima serata, sabato 9 ottobre, con il parmigiano reggiano a cura del Consorzio Parmigiano Reggiano. Al gusto inconfondibile del formaggio più classico, viene abbinato lo "spettacolo" del taglio all'antica della forma, seguito dall'assaggio gratuito, un modo per avvicinarsi ancora di più alla tradizione di questo Re della tavola. Oltre al Re dei formaggi, i visitatori di Casa & Tavola potranno assaggiare – nella giornata inaugurale – anche le degustazioni gratuite di Ravioli al formaggio di fossa e buccia d’arancia a cura di Reggiana Gourmet.
Altre prelibatezze sono in programma domenica 10 ottobre, con le veneziane offerte dal Gruppo Panificatori-Confocommercio. Degustazioni varie stagionature di Parmigiano Reggiano e di Aceto Balsamico, a cura del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano e del Consorzio fra Produttori di Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia. Magari da bagnare con le Degustazioni di Lambrusco secco reggiano, a cura del Consorzio dei vini reggiani. Mentre Reggiana Gourmet propone la seconda ricetta dello chef, ovvero gli anolini al culatello e Parmigiano.
Lunedì 11 ottobre sarà la volta di uno dei piatti più tipici della nostra tradizione: l’erbazzone offerto ai visitatori dalla ditta Righi. Mentre è in programma anche il secondo appuntamento con le degustazioni varie stagionature di Parmigiano Reggiano e di Aceto Balsamico, a cura del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano e del Consorzio fra Produttori di Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia.
Ancora Righi protagonista degli assaggi martedì 12 ottobre con la distribuzione di primi piatti della tradizione reggiana. Il Consorzio dei vini reggiani offrirà invece assaggi di Spumanti dei Colli di Scandiano e Canossa.
Mercoledì 13 ottobre tornerà l’appuntamento con le degustazioni varie stagionature di Parmigiano Reggiano e di Aceto Balsamico, a cura del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano e del Consorzio fra Produttori di Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia, invece giovedì 14 ottobre arriverà il Bariletto-Cuore di filetto a cura del Nuovo Salumificio San Martino. Bariletto che sarà in ottima compagnia: quella dei Ravioli al pollo, zenzero e salsa di soia, ad esempio, offerti da Reggiana Gourmet, oppure degli assaggi di delizie salate a cura di Righi, da innaffiare con i frizzanti aromatici dei Colli di Scandiano e Canossa offerti dal Consorzio dei Vini reggiani.
Venerdì 15 ottobre ultimo appuntamento con le degustazioni di varie stagionature di Parmigiano Reggiano e di Aceto Balsamico, a cura del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano e del Consorzio fra Produttori di Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia.
Dopo tanto salato, sabato 16 ottobre si comincerà a chiudere in bellezza il menù di Casa & Tavola con il gusto dolce delle ciambelle, accompagnate dal bianco, offerti in tandem dal Gruppo Panificatori-Confocommercio e dal Consorzio per la Promozione dei Marchi Storici dei Vini Reggiani. In distribuzione gratuita anche i ravioli ai funghi porcini di Reggiana Gourmet e i vini tranquilli dei Colli di Scandiano e Canossa offerti dal consorzio dei vini reggiani. Ritorna anche la distribuzione del Parmigiano-Reggiano con taglio della forma all’antica offerto dal Consorzio Parmigiano-Reggiano.
Per la giornata di chiusura, domenica 17 ottobre, via libera ad un piatto "povero" ma dal sapore ricchissimo: i Panificatori offriranno gnocco e mortadella a volontà a tutti i presenti alla giornata conclusiva dell'edizione 2009 della fiera d'autunno di Reggio Emilia. Ovviamente da abbinarsi al vino: il Lambrusco Reggiano rosato offerto dal Consorzio dei Vini Reggiani.

IL CALENDARIO DELLE SERATE GASTRONOMICHE DI CASA & TAVOLA 2010
Sabato 9 ottobre
Ore 21
Padiglione C
Ricette dello Chef - Ravioli Formaggio di Fossa e Buccia d'Arancia
a cura di Reggiana Gourmet

Ore 22
Padiglione C
Parmigiano Reggiano con taglio della forma antica
a cura del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano

Domenica 10 ottobre
Ore 16,30
Padiglione C
Gioca e impara con il Parmigiano-Reggiano
Laboratorio didattico per i bimbi a cura del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano

Ore 17
Padiglione C
Giornata della Veneziana
a cura del Gruppo Provinciale Panificatori-Confcommercio

Ore 18
Padiglione C
Lambrusco Reggiano secco - 3 degustrazioni
A cura del Consorzio Vini Reggiani

ore 21
Padiglione C
Degustazioni varie stagionature di Parmigiano Reggiano e di Aceto Balsamico
a cura del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano e del Consorzio fra Produttori di Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia

Ore 21
Padiglione C
Ricette dello Chef - Anolini al Culatello e Parmigiano
a cura di Reggiana Gourmet

Lunedì 11 ottobre
Ore 21
Padiglione C
Assaggi di Erbazzone
a cura di Righi

ore 21
Padiglione C
Degustazioni varie stagionature di Parmigiano Reggiano e di Aceto Balsamico
a cura del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano e del Consorzio fra Produttori di Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia

Martedì 12 ottobre
Ore 21,30
Padiglione C
Spumanti Colli di Scandiano e di Canossa - 3 degustazioni
3 degustazioni
a cura del Consorzio Vini Reggiani

Mercoledì 13 ottobre
ore 21
Padiglione C
Degustazioni varie stagionature di Parmigiano Reggiano e di Aceto Balsamico
a cura del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano e del Consorzio fra Produttori di Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia

Ore 21
Padiglione C
Assaggi di Primi Piatti
A cura di Righi

Giovedi 14 ottobre
Ore 21
Padiglione C
Assaggi di Delizie salate
a cura di Righi

Ore 21
Padiglione C
Bariletto - Cuore di Filetto
a cura di Nuovo Salumificio S. Martino

Ore 21
Padiglione C
Ricette dello Chef - Ravioli al Pollo, Zenzero e Salsa di Soia
a cura di Reggiana Gourmet

Ore 21,30
Padiglione C
Frizzanti aromatici Colli di Scandiano e di Canossa - 3 degustazioni
a cura del Consorzio Vini Reggiani

Venerdì 15 0ttobre
Ore 21
Padiglione C
Erbazzone della solidarietà e promozione di "Progetto Pulcino"
Sarà consegnato al reparto di Pediatria dell'Arcispedale Santa Maria Nuova, il Monitor Brainz, frutto della operazione che Righi e Conad hanno congiuntamente condotto con successo durante il mese di maggio di quest'anno.
A seguire, incontro con la d.ssa Cristiana Magnani sull'alimentazione dei bambini, dedicato a tutte le mamme.
a cura di Gastronomia Righi

Padiglione C
Delizie al cioccolato LINDT
in collaborazione con Enoteca Marco Cavalli

ore 21
Padiglione C
Degustazioni varie stagionature di Parmigiano Reggiano e di Aceto Balsamico
a cura del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano e del Consorzio fra Produttori di Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia

Sabato 16 ottobre

Ore 21
Padiglione C
Ciambella e Vino Bianco
A cura del Gruppo Provinciale Panificatori-Confcommercio e del Consorzio dei Vini Reggiani

Ore 21
Padiglione C
Ricette dello Chef - Ravioli ai Funghi Porcini
a cura di Reggiana Gourmet

Ore 21
Padiglione C
Vini tranquilli Colli di Scandiano e di Canossa - 3 degustazioni
A cura del Consorzio Vini Reggiani

Ore 22,15
Padiglione C
Parmigiano Reggiano con taglio della forma antica
a cura del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano

Domenica 17 ottobre
Ore 16,30
Padiglione C
Gioca e impara con il Parmigiano-Reggiano
Laboratorio didattico per i bimbi a cura del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano
Ore 17

Padiglione C
Gnocco e Mortadella
A cura del Gruppo Provinciale Panificatori-Confcommercio

Ore 18
Padiglione C
Lambrusco Reggiano rosato - 3 degustazioni
A cura del Consorzio Vini Reggiani

fonte: casaetavola.it

Turismo: hotel extra lusso a 7 stelle in Costa Smeralda

Alberghi extra lusso a sette stelle in Costa Smeralda, tra i pochi al mondo.

Se ne fregeranno gli hotel della Colony di Tom Barrack, il Pitrizza e il Cervo, per i quali e' arrivato oggi il via libera al restyling. Un progetto ambizioso autorizzato dal comune di Arzachena che mettera' sullo stesso livello, a lavori ultimati, i due gioielli della Costa Smeralda con la Galleria Vittorio Emanuele a Milano e il Burj Al Arab a Dubai, gli unici hotel ad avere le sette stelle. Previsto un aumento del 25% di volumetrie per costruire spa e centri benessere.(ANSA).

Turismo: Veneto, oltre 250 eventi per Spettacoli di mistero. Iniziativa a novembre promossa da Regione in 101 localita'

Eventi in Veneto per tutto il prossimo novembre per far riscoprire, di questa terra, il patrimonio mitologico e i luoghi avvolti nel mistero.

''Spettacoli di mistero'', promossa dalla Regione con Unpli (Unione pro loco d'Italia), propone 253 eventi in 101 localita' e 155 appuntamenti tra rappresentazioni teatrali, serate di racconti, rievocazioni in costume, visite guidate, cene a tema.

Tra le novita', ci sara' una ''taglia'' per chi riuscira' a fissare su pellicola l'immagine del fantasma del condottiero veneto che fara' la sua comparsa in piu' eventi. (ANSA).

La “bandiera blu” ottenuta quest’anno dal Comune di Loano offre nuova visbilità alla cittadina ligure

Hotel Lungomare Nazario Sauro, 9 • 17025 Loano (SV) - Tel. +39 019 669666 • Fax +39 019 668552 - P.Iva: 0081022095 - C.F: 00508420015 - E-mail: info@gardenlido.com



Loano. La “bandiera blu” ottenuta quest’anno dal Comune di Loano offre nuova visbilità alla cittadina ligure. Il sindaco di Loano Angelo Vaccarezza ha partecipato alla rubrica “Quelli che” andata in onda sabato mattina su Rai Due dove ha raccontato come il comune della riviera delle Palme ha  riconquistato, dopo anni, la Bandiera Blu europea che ha portato in Liguria  il primato nazionale, con 17 vessilli.
Alla trasmissione ha partecipato anche il Presidente della Regione Liguria Claudio Burlando che ha tracciato un bilancio della stagione turistica ligure invitando a venire in vacanza in Liguria tutto l’anno.


Località da visitare in Albania: Valona

Valona, è situata nella parte sud-occidentale dello stato, sulle rive del Mar Adriatico, nel distretto omonimo. Il porto, che si affaccia sul Canale d'Otranto, è il più efficiente della costa albanese ed il più vicino all'Italia (dista poco più di 70 miglia nautiche dalle coste del Salento). È protetto dall'isola di Saseno (Sazan) e da Capo Linguetta (Kepi i Gjuhezes), il punto più settentrionale dei Monti Acrocerauni (Karaburun).
fonte: vacanzeinalbania.info

Le potenzialità del turismo religioso nella Città Metropolitana di Reggio Calabria

di Enrico Costa

Il turismo religioso può rappresentare un concreto fattore di sviluppo, oltre che di ulteriore fattore di auto identificazione culturale, per il territorio di Reggio Città Metropolitana.

Si tratta di un fenomeno che, per quanto riguarda il nostro paese, negli ultimi anni ha fatto registrare una vera e propria impennata, e l’ampiezza del fenomeno sottende potenzialmente una rilevante realtà economica, tutta da costruire e/o consolidare.

Dobbiamo però chiarirci sulla natura del fenomeno “turismo religioso”: anche se turismo religioso e pellegrinaggio sono realtà che trovano entrambe il loro presupposto nell’esistenza di santuari, od altri luoghi di culto frequentati da secoli, anche se per esercitare entrambe le forme di “mobilità” religiosa occorre viaggiare, pernottare, consumare pasti, il turismo religioso non è il classico pellegrinaggio.

Per turismo religioso si intende infatti quel tipo di turismo che ha come principale motivazione la visita nei luoghi sì religiosi, e quindi apprezza la loro essenza religiosa, oltre alla bellezza ed alla valenza artistica e culturale, i valori paesaggistici ed il loro inserimento nel contesto territoriale e sociale, ma può essere svolto anche da chi religioso non è.

Non è quindi un fenomeno da trascurare, né da considerare con sufficienza snobistica, perché la sua continua crescita ha addirittura motivato la “Borsa internazionale del Turismo religioso e delle Aree protette” (Aurea), ormai alla quarta edizione, che ha luogo a San Giovanni Rotondo, la “Città di Padre Pio”, per promuove l’incontro fra fruitori di pellegrinaggi ed organizzatori e animatori di pellegrinaggi e di turismo religioso.

Si tratta di una realtà che coinvolge più di 300 milioni di persone l’anno, ed un giro di affari di oltre 18 miliardi di dollari: 4,5 soltanto per quanto riguarda l’Italia, un autentico record negli ultimi due anni, con più di 40 milioni di persone in movimento (una crescita totale del 20%, ben oltre l’annata del Giubileo 2000, con più di venti milioni di pernottamenti).

Una realtà che, per espandersi ulteriormente, non può ammettere improvvisazioni, ma che dovrà basarsi sulla padronanza, da parte di programmatori ed operatori, dei dati di base (geografia, storia, climatologia). Ma anche sulla conoscenza delle lingue parlate dagli operatori e dai turisti, sul come arrivare, sul come spostarsi, sul dove alloggiare, sul cosa vedere, sugli itinerari da seguire, sulle attività ricreative, sui cibi e sulle tipici delle gastronomie locali, sulla sicurezza personale e sul tempo a disposizione dei singoli e dei gruppi.


Se il Cammino di Santiago de Compostela in Galizia – con i pellegrini che diretti al santuario con la tomba di San Giacomo percorrono un itinerario che attraversa la Francia e la Spagna riconosciuto dal Consiglio d’Europa – rappresenta una realtà consolidata, veicolo culturale e spirituale di grande rilievo, radicata fin dal Medioevo e quasi inarrivabile, con le città della Galizia che vantano il 41,2% del turismo religioso europeo, con Lourdes al 35,6% e Fatima al 29,8%.

Il “turismo religioso” non riguarda soltanto i luoghi della fede cristiana, ma è radicato anche nelle altre grandi religioni monoteiste, dall’Islam (basti considerare il grande pellegrinaggio alla Mecca) all’Ebraismo, ed addirittura le precede (un esempio per tutti: basti pensare al pellegrinaggio al tempio di Menfi nell’antico Egitto), coniugando spiritualità con valori altrettanto elevati sul piano storico ed artistico. Se Gerusalemme riesce ad attirare Ebrei, Cristiani e Musulmani, è indubbia l’attrattività, per i Cristiani, di una città come Roma con le testimonianze del cristianesimo delle origini e dei martiri fino al rinascimento ed al barocco e con la presenza del Vaticano, e di una regione come l’Umbria e la spiritualità dei luoghi francescani, ma anche della la Basilica di Sant’Antonio da Padova, del santuario della Madonna di Loreto e della Madonna di Pompei, fino al più recente culto riservato a Padre Pio di Pietrelcina nel santuario di San Giovanni Rotondo (peraltro rilevante architettura del ’900, opera di Renzo Piano).

Gli italiani che partono alla scoperta nel nostro paese dei tanti santuari, monasteri ed eremi presenti ovunque sul territorio, ed in Italia più che altrove (all’incirca circa centomila chiese, oltre ad almeno millesettecento santuari), vengono stimati in 35 milioni l’anno: 14 milioni di pellegrini in senso stretto ai quali vanno aggiunti 21 milioni di turisti spinti da motivazioni culturali che, in vacanza, soggiornano nei monasteri, trovano accoglienza negli eremi, ed ospitalità nelle case delle congregazioni religiose, o più semplicemente visitano, alla ricerca di opere d’arte poco note ma non per questo poco rilevanti, custodite ed esposte nei conventi, nei santuari e nei musei diocesani spesso tagliati fuori dai circuiti turistici “laici”. E non si tratta soltanto di un’utenza anziana o poco colta, tutt’altro. Anzi, è un turismo dinamico e di qualità.

Ce n’è abbastanza per giustificare la ricerca di nuovi siti ed il disegno di nuovi itinerari, e quindi la conoscenza, la promozione e il recupero degli itinerari religiosi meno praticati, cercando e ricercando fra le numerose località .poco note ed ingiustamente sottovalutate, com’è il caso della Calabria con i suoi angoli segreti e con i paesaggi spesso mozzafiato.

La Calabria, che può vantarsi di emergenze monumentali e di siti religiosi di rara fascinazione (oltre alle memorie dell’approdo nel reggino, sulla via di Roma, di Paolo di Tarso – Atti 28,13: «Di qui, costeggiando, giungemmo a Reggio. Il giorno seguente si levò lo scirocco e così l’indomani arrivammo a Pozzuoli» –, l’Apostolo fondatore nel 56 d. C. della Chiesa di Reggio Calabria, sono ben note la Certosa di Serra San Bruno nel cuore delle Serre, il Santuario di San Francesco da Paola, il complesso di Santa Maria dell’Isola a Tropea, l’Abbazia Florense a San Giovanni in Fiore e la Cattedrale di Gerace per non citare che i luoghi già ampiamente noti da valorizzare ulteriormente in una logica integrata), ma anche di una tradizione spirituale diffusa che continuamente si rinnova anche con fenomeni di religiosità di massa (apparizioni mistiche, messaggi soprannaturali, miracoli e profezie, stigmatizzati, carismatici, come Natuzza Evolo a Paravati, fratel Cosimo a Placanica, ed altri veggenti) non può rimanere tagliata fuori dal “turismo religioso”. E con la Calabria anche la Provincia di Reggio, futura Città metropolitana, deve entrare in questi circuiti, dove il bene religioso, spesso localizzato in siti di grande pregio, deve essere visto quale risorsa potenziale per uno sviluppo sostenibile del territorio.

I presupposti, dal Tirreno allo Ionio, dalla collina alla montagna, ci sono tutti, perché il turismo non può essere fatto soltanto di mare, di spiagge e di sole, e perché non mancano né luoghi né memorie, né siti fascinosi, né architetture rilevanti, né tradizioni ancora vivissime al punto di essere fatte proprie, in modo assolutamente improprio dalle organizzazioni ’ndranghetiste al punto tale che a Polsi, proprio ieri, 29 settembre, festa di San Michele Arcangelo, patrono della Polizia di Stato (ed assurdamente autoproclamato dalla ’ndrangheta come “proprio” protettore), Stato e Chiesa, con una “parole d’ordine” molto efficace come «La ’ndrangheta non profani queste zone», e «Restituire il luogo si culto ai valori della legalità» («Il santuario sia luogo di fervente preghiera», ha scritto lo stesso Pontefice), si sono solennemente “riappropriati” del Santuario della Madonna della Montagna da secoli luogo di culto molto partecipato e di sentita spiritualità e profanato dalla peggiore criminalità.

Ma in provincia di Reggio Calabria non c’è soltanto il Santuario della Madonna della Montagna di Polsi, nel cuore dell’Aspromonte, che non solo può ma dovrebbe diventare il “perno” di tutta l’operazione “turismo religioso” metropolitano.

Sono molti i luoghi di culto rinomati, che possono essere oggetto di indagine al fine da individuare, dopo opportuna selezione, una rete territoriale e quindi degli itinerari turistico religiosi proponibile ad un’utenza turistica “esterna”, ma anche “interna” ad una regione che molto spesso non conosce a fondo se stessa, e che va anch’essa incoraggiata. Si va da Ardore (Santuario della Madonna della Grotta) a Bagnara Calabra (Santuario di Maria Santissima del Carmelo); da Bianco (Santuario di Maria Santissima di Pugliano) a Bivongi (Santuario di Mamma Nostra, Chiesa normanna di San Giovanni Vecchio, Basilica di San Giovanni Therestìs e Chiesa di San Giovanni Decollato); da Bova (Santuario Theotokos) a Bova Marina (Santuario della Madonna del Mare); da Bruzzano Zeffirio (Santuario della Madonna della Catena) a Cardeto (Santuario della Madonna di Mallamace); da Cittanova (Chiesa del Rosario, di San Rocco, e Chiesa Madre) a Delianuova (Santuario di Maria Santissima Annunziata); da Gerace (Cattedrale, Santuario di Nostra Signora di Prestarona, Santuario di Santa Maria delle Grazie e Chiesa di San Francesco) a Gioiosa Ionica (Santuario di San Rocco); da Mammola (Santuario di San Nicodemo, Chiesa dell’Annunziata, Chiesa Madre e Monastero di Santa Barbara) a Melito Porto Salvo (Santuario di Santa Maria di Porto Salvo); da Molochio (Santuario della Madonna di Lourdes) a Motta San Giovanni (Santuario di Maria Santissima del Leandro); da Oppido Mamertina (Santuario di Maria Santissima Annunziata a Tresilico e Santuario di Maria SS.ma delle Grazie) a Palmi (Duomo, Chiesa dei Monaci, Parrocchia dell’Immacolata e San Rocco, Chiesa di Sotterra, Santuario della Madonna del Carmine, Santuario della Madonna della Neve, Santuario di Maria Santissima del Carmelo e Santuario di Monte Sant’Elia); da Pazzano (Santuario della Madonna della Grotta di Monte Stella) a Placanica (Santuario Mariano della Madonna dello Scoglio); da Reggio Calabria (Duomo e Santuario della Madonna della Consolazione) a Riace (Chiesa dei SS.mi Cosma e Damiano e Chiesa dello Spirito Santo); da San Giovanni di Gerace (Santuario di Santa Maria delle Grazie) a San Lorenzo (Santuario della Madonna della Cappella); da San Procopio (Santuario di Maria Addolorata) a Seminara (Santuario della Madonna dei Poveri); da Sinopoli (Santuario di Santa Maria di tutte le Grazie) a Staiti (Santuario di Maria Santissima dei Tridetti), fino a Stilo (Duomo, Cattolica, Chiesa di San Francesco e resti del Monastero basiliano).


E non mancano gli eventi come il pellegrinaggio a Polsi che culmina con i festeggiamenti annuali del due settembre, l’oceanica processione reggina della Vara che racchiude l’effige della Madonna della Consolazione che il secondo sabato di settembre, qualsiasi cosa accada e qualunque evenienza si verifichi, ha luogo sempre e comunque da secoli, i grandi festeggiamenti estivi di Palmi (feste di San Rocco, di Maria Santissima della Lettera, o Varia di Palmi, e di Maria Santissima della Montagna sul Monte Sant’Elia), di Siderno (festa di Santa Maria di Porto Salvo) e di Melito Porto Salvo (anche qui festeggiamenti per Santa Maria di Porto Salvo, la cui effige è custodita per gran parte dell’anno nella chiesa principale del fascinoso borgo di Pentedattilo).

Così come non mancano ipotesi affascinanti di itinerari religiosi ben strutturati ed integrati in contesti naturalistico ambientali e paesaggistici di grande qualità e di innegabile fascino, con sempre presente lo scenario dell’Aspromonte.

Si va da un itinerario sulla “fede aspromontana” (che ruota su Polsi, nella Vallata del Bonamico, Zervò e Montalto, nel contesto naturalistico e paesaggistico di Montalto, Saba Sibilia, la parte alta della Fiumara Bonamico, i Piani di Zervò, la Dorsale Tabulare e del “cuore” del Parco Nazionale dell’Aspromonte),

ad un itinerario sull’“ascetismo medievale” (sul versante tirrenico, nel contesto naturalistico e paesaggistico del Monte Sant’Elia, della Costa Viola, della Limina, della Fiumara Amendolea, del Torrente Casalnuovo e di quel versante del Parco Nazionale dell’Aspromonte)

ad un itinerario sugli “antichi santi italo-greci”, con i relativi riti d’ispirazione bizantina (sul versante ionico, nel contesto naturalistico e paesaggistico della Vallata dello Stilaro, delle cascate del Marmarico, del Monte Stella, del Monte Consolino, della Fiumara di Gerace, della Fiumara Amendolea e del corrispondente versante del Parco Nazionale dell’Aspromonte).

a due itinerari dei “santuari mariani”, il primo sul versante tirrenico (nel contesto naturalistico e paesaggistico e paesaggistico dello Stretto di Messina, della rupe di Scilla, della Costa Viola, del Monte Sant’Elia, della Piana degli ulivi e delle cosiddette Dolomiti del Sud, un itinerario) che, con il successivo, “avvolge” il territorio del Parco Nazionale dell’Aspromonte), ed il secondo itinerario mariano che si sviluppa sul versante ionico (nel contesto naturalistico e paesaggistico della rupe di Pentadattilo, della Fiumara di Melito, della Fiumara dell’Amendolea, di Capo Spartivento, della costiera dei gelsomini, di Capo Bruzzano, della Fiumara Bonamico, della Vallata delle Grandi Pietre, della Fiumara Condojanni, della Fiumara Allaro e della Fiumara Stilaro)

Una logica pianificatoria a scala metropolitana, che consideri tutta una serie di attrattività integrative, come le infrastrutture, i servizi e le reti, nonché le ricettività esistenti e potenziali, oltre all’enogastronomia, potrà trasformare un’arida elencazione di siti come la precedente in una ben precisa fisionomia di una “offerta religiosa” in grado di attrarre ed intercettare flussi turistici che, soprattutto in un momento di crisi come l’attuale di un’offerta turistica essenzialmente balneare e con evidenti limiti strutturali che “convivono” con punti di autentica eccellenza, potrà rilanciare la realtà turistica regionale ed anche, dal nostro punto di vista, metropolitana.