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A Gerba forum internazionale turismo mediterraneo

Una conferenza internazionale sul turismo mediterraneo è stata indetta dall'Organizzazione Mondiale del Turismo (Omt) e dal ministero del turismo di Tunisi per il 16 e il 17 aprile a Gerba. L'iniziativa, informano fonti dell'Omt, che ha sede a Madrid, è stata annunciata nel corso del Forum di Investimenti Turistici in Africa, Investour, che si è celebrato durante l'ultima edizione della fiera madrileña del turismo, Fitur. Al riguardo il segretario generale della Omt, Taleb Rifai, ha sottolineato: "Nonostante il Mediterraneo sia la regione più visitata del mondo, con oltre 200 milioni di arrivi di turisti l'anno, affronta numerose sfide: politiche, ambientali e sociali". Per cui la conferenza di Gerba "consentirà di fare un bilancio delle tendenze del turismo nella regione e adottare una visione condivisa per affrontare in maniera adeguata le sfide", ha aggiunto. Al forum Investur, al quale è intervenuto il nuovo ministro del turismo di Tunisi, Elyes Fakhfakh, il segretario generale della Omt ha ribadito che la città magrebina "torna sulla scena ed è preparata per intraprendere una riattivazione solida e costante" e che la conferenza internazionale "non potrá essere celebrata in un luogo migliore". Alla conferenza prenderanno parte agenti turistici del Mediterraneo per confrontarsi sulle possibilità di sviluppo del settore, rispetto alle sfide della sostenibilità e la concorrenza di altre regioni del mondo.

(ANSAmed)

Turismo: Trentino; nasce progetto Ecoristotrazione. Prevede assegnazione di un marchio di sostenibilita' ambientale

Il Tavolo di Lavoro del progetto "Ecoristorazione Trentino" ha approvato un Accordo di programma per la diffusione del marchio di sostenibilità ambientale assegnato agli esercizi che rispettino un disciplinare costituito da 26 azioni virtuose: riduzione dei rifiuti, la promozione di prodotti "a filiera trentina", riduzione dei consumi idrici ed energetici, valorizzazione dell'acqua di rete, utilizzo di prodotti-servizi ecologici e coinvolgimento della clientela nell'attuazione di "buone pratiche". Ristoranti, pizzerie, agriturismi, alberghi e strutture ricettive interessati al marchio "Ecoristorazione Trentino" devono soddisfare 7 requisiti obbligatori e raggiungere un punteggio minimo di 18 punti su 50 messi a disposizione da 19 requisiti facoltativi.

L'iniziativa coinvolge Provincia autonoma, Comune di Trento e le principali associazioni di categoria del comparto ristorativo trentino: Associazione Albergatori ed Imprese Turistiche della Provincia di Trento (Asat), Associazione Agriturismo Trentino, Associazione Ristoratori del Trentino, Confesercenti del Trentino e Unione Albergatori del Trentino (Unat). (ANSA).

Travelexpo In 2012: convegni ed open forum per rilanciare il turismo in Sicilia

PALERMO - Un workshop B2B che punta al confronto tra tour operator nazionali, agenti di viaggio siciliani e operatori turistici. Un convegno internazionale con i vertici dello Skal International per festeggiare i 60 anni dello Skal Club Palermo. Un premio speciale messo in palio dal Cnr di Napoli per l’idea migliore tra le nove selezionate nell’ambito de «La Vetrina dei Progetti». E infine, un focus su distretti turistici e uno sul ruolo del trade. Si preannuncia articolato il programma della terza edizione di TravelexpoIn, il Salone dell'offerta turistica di eccellenza, in programma dal 27 al 29 gennaio al San Paolo Palace a Palermo, promosso dalla Logos, con la Provincia Regionale di Palermo e l’Assessorato al Turismo della Regione siciliana. Una edizione che, per esorcizzare la crisi, punta a promuovere nuove iniziative utili per favorire l'incontro tra domanda ed offerta in un momento in cui il mercato, nonostante tutto, dimostra interesse e bisogno di essere sollecitato. In particolare, per favorire la commercializzazione e il posizionamento della Sicilia sul mercato nazionale, al workshop prenderanno parte anche 24 buyer, selezionati tra aziende interessate ai diversi segmenti che la Sicilia turistica può offrire.
CONVEGNO - A fare da prologo a questa terza edizione il convegno «Oltre il turismo la civiltà del viaggio come mezzo di dialogo interculturale per esploratori, viaggiatori e turisti di oggi e domani», in programma venerdì 27 gennaio alle 9.30 a Palazzo Steri. Su questo tema, infatti, lo Skal International Palermo celebrerà i 60 anni dalla sua fondazione con un incontro a cui parteciperanno Karine Coulanges, vicepresidente Skal International; Giuseppe Rubaudo, presidente Skal Club Italia, e tutto il Consiglio Nazionale costituito dai presidenti del club Italiani. Tra gli interventi tecnici sono previsti quelli di Magda Antonioli Corigliano, direttore MET (Master in Economia del Turismo) dell’Università Bocconi; di Girolamo Cusimano, direttore del Dipartimento Beni Culturali dell’Università di Palermo; e di Marco Salerno, direttore generale del Dipartimento dell’Assessorato Regionale al Turismo. Sono inoltre previsti i saluti di Roberto Lagalla, Rettore dell’Università degli Studi di Palermo; Giovanni Avanti, presidente della Provincia; e Giuseppe Cassarà, vicepresidente nazionale Confturismo.
IL PREMIO - La novità di quest'anno è il premio speciale assegnato da un gruppo di ricercatori del Cnr di Napoli in memoria della collega Clara Petrillo, prematuramente scomparsa nel 2010. L’attività convegnistica sarà invece concentrata nella giornata di sabato 28 gennaio. In mattinata, con inizio alle 9.30, è previsto il seminario dal titolo "Presente e futuro dei Distretti turistici", lo strumento voluto dall’Assessorato al Turismo della Regione Siciliana che proprio in questi giorni si avviano a muovere i primi passi, mentre nel pomeriggio, dalle 15.30, si svolgerà il seminario sul tema "Operatori turistici: in viaggio verso il futuro", per avviare una nuova stagione di dialogo tra le varie componenti della filiera turistica siciliana, in primis albergatori, tour operator e agenti di viaggio.
Redazione online - corriereselmezzogiorno

segnalaione web a cura di Giuseppe Serrone
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Le montagne di luce, Kim Minjung a Roma Fino al 4 marzo al Macro le opere dell'artista coreana


(di Nicoletta Castagni)

Carte colorate, china, combustioni, le opere dell'artista coreana Kim Minjung sono in mostra fino al 4 marzo negli spazi del Macro Testaccio. Al centro della rassegna (organizzata nell'ambito della Biennale Le vie della Seta), un grande lavoro appositamente realizzato dalla Minjung per questa esposizione, lungo circa 30 metri e appartenente alla serie Mountains.

La mostra curata da Gianluca Ranzi si intitola 'Kim Minjung. Il suono della luce' e presenta per la prima volta nella capitale la raffinata poetica dell'artista (classe 1963), capace di miscelare con sapienza la cultura orientale e quella occidentale, che conosce molto bene dal momento che nel '91 e' venuta a studiare all'Accademia di Brera e a Milano ha mantenuto un atelier, dove lavora per lunghi periodi.

Il ciclo Mountains è forse il più famoso della Minjung, e consiste in una serie di lavori in cui la luce gioca un ruolo fondamentale, creando impalpabili trapassi atmosferici dal grigio perla al nero assoluto. L'ispirazione di queste opere, racconta l'artista, risale al '97, quando, durante una passeggiata all'alba, è colpita dal paesaggio circostante, da una roccia sul mare, dall'osservazione delle onde.

Una stretta risonanza con l'infinità del tutto ed ecco le Mountains, in cui luce, oscurità e colore sono resi con delicatissime pennellate sovrapposte, simili a creste montuose o ondate sonore che continuano a vibrare e a comporsi in toni digradanti. Gli altri lavori che affiancano al Macro questa monumentale installazione raccontano l'evoluzione del percorso pittorico della Minjung nella sua completezza.

In essi risulta evidente come la combinazione di pieno e di vuoto sia una delle caratteristiche del lavoro dell'artista, ottenuta attraverso la sapiente composizione di sottilissime carte colorate unite all'uso del pennello, della china e della bruciatura. Il colore e le forme si legano allo sfondo, quasi ad attraversarlo da una parte all'altra e una miriade di punti, cerchi, filamenti e striscioline danno vita a una metamorfosi continua delle forme naturali. Non manca l'elemento del fuoco, usato per bruciare i bordi delle sottilissime carte, disposte a strati per comporre l'immagine, che quasi assurge a simbolo della mutazione istantanea, dell'impermanenza che domina ogni aspetto della vita.

ansa

Trasgressione in maschera a Bellinzona Dal 16 al 21 febbraio feste, sfilate e travestimenti per la settimana di Rabadan

Parate in maschera, divertimento trasgressivo e feste per bambini a Bellinzona: nella capitale del Carnevale e del cantone svizzero del Ticino tutto è quasi pronto per la settimana di Rabadan, manifestazione che da oltre 140 anni intrattiene i residenti e richiama turisti anche al di fuori dei confini nazionali.

Quest'anno il
Carnevale di Rabadan si svolge dal 16 al 21 febbraio con un programma adatto sia a gruppi di amici che hanno voglia di fare le ore piccole, sia a famiglie con bambini in cerca di uno svago più contenuto: dopo la simbolica consegna delle chiavi a Re Rabadan ha inizio una festa fatta di sfilate, cortei, esibizioni musicali, performance teatrali. Suggestivo il "Grande Corteo Mascherato" cui prendono parte ogni anno migliaia di comparse che animano una sfilata umoristica con musiche, carri e gruppi. Una kermesse che coinvolge l'intera città. È consigliabile anche procurarsi prima la tessera di accesso a Bellinzona, per evitare le consuete file ai portali d'accesso, presso l'ufficio del turismo o le stazioni ferroviarie del cantone. (www.rabadan.ch e www.bellinzonaturismo.ch)

Al vortice di colori e musiche del Carnevale si possono alternare itinerari più sobri alla scoperta dei
gioielli medievali di Bellinzona, nel cuore della Svizzera italiana. Patrimonio Unesco sono i tre castelli che 'proteggono' la città: Castelgrande, Castello di Montebello e Castello di Sasso Corbaro. La località è in parte circondata dalle antiche mura e nel centro storico sono visibili testimonianze dello stile delle borgate medievali lombarde. (www.bellinzonaunesco.ch)

ansa

La prigione diventa albergo. Dormire in cella, da Stoccolma a Istanbul, in antiche prigioni trasformate in hotel

Il Malmaison di Oxford
Dormire dietro le sbarre, ma sapendo che al mattino si potrà uscire per visitare una bella città europea. Per chi è in cerca di un'esperienza insolita e fuori dal comune non mancano le opportunità di sperimentare una notte in gattabuia, senza rinunciare al comfort e, soprattutto, senza farsi arrestare. Sono diversi gli hotel ricavati da ex carceri, che alla suggestione della cella uniscono letti morbidi e arredamenti curati. Il sito Skyscanner ne suggerisce alcuni, da Stoccolma a Oxford, da Amsterdam a Lucerna, fino a Istanbul.

Nella capitale svedese è a disposizione
l'antico Carcere della Corona di Stoccolma, chiuso nel 1975 ed oggi trasformato nell'Hotel Långholmen. L'albergo prende il nome dall'isola che lo ospita, una delle più grandi della città, raggiungibile attraversando il ponte Långholmsbron. Qui si può prenotare una cella singola o doppia (con arredamento moderno, porte spesse e alte finestre) visitare il museo della prigione, passeggiare nella piccola spiaggia, fare jogging lungo il sentiero e provare la cucina svedese in un antico casale che adesso ospita il ristorante. La cella doppia costa circa 150 euro a notte, ma si risparmia optando per l'ostello, con celle da 2-4 letti.

Per trascorrere una notte in prigione in Svizzera bisogna andare a
Lucerna, nell'edificio che fino al 1998 ha accolto i detenuti e che ora è il Jailhotel Löwengraben. Il listino delle celle, dignitose ma piccoline, parte da 85 euro. Chi desidera più spazio può optare per le suite, ricavate nella sala delle visite, nella biblioteca e nell'ufficio del direttore del carcere. Per i più spartani, invece, ci sono le camere unplugged, che offrono una vera esperienza carceraria con tanto di sbarre alle finestre e doccia in comune.

Per l'
Hotel Lloyd, nell'area portuale di Amsterdam, la trasformazione è avvenuta al contrario. L'albergo è diventato una prigione durante la seconda guerra mondiale per poi tornare a ospitare i turisti nel 2004. Ampliato da 50 architetti e designer olandesi, ora conta 117 camere da una a cinque stelle. Si va da stanze essenziali e moderne a suite lussuose, con tanto di pianoforte a coda e bagno in fibra di vetro. I prezzi partono da 80 euro. 

Nel Regno Unito l'ottavo albergo dalla catena
Malmaison, dal tipico stile gotico, un tempo era il carcere di Oxford. Adesso, però, l'edificio vittoriano è un boutique hotel di lusso a due passi dal centro cittadino, con scale di metallo e strette passerelle che conduco a camere e suite eleganti dalle testiere in pelle e tappezzerie ricercate. I prezzi partono da 80 euro a notte.

Tutto sembra fuorché una prigione il
Four Season di Istanbul.  In stile neo-classico, vicinissimo alla Moschea Blu e al Palazzo Topkapi, al suo interno offre una spa dove farsi massaggiare, la palestra, la sauna e il ristorante, ospitato in un padiglione di vetro. Le camere, confortevoli e superaccessoriate, non ricordano affatto la loro precedente destinazione d'uso. E non potrebbe essere altrimenti, visto il listino da 300 euro a notte.

ansa