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Torna il Primiero Dolomiti Festival Brass festival italiano dedicato alla musica per otto. Dal 30 Giugno sulle Dolomiti


Dal 30 giugno al 5 luglio 2014 torna il festival “d’oro” delle Dolomiti, l’unico festival italiano esclusivamente dedicato alla musica per ottoni  nella Valle di Primiero (Trentino), al cospetto delle Pale di San Martino di Castrozza nel cuore del Parco Naturale Paneveggio.  La manifestazione, con la direzione artistica del M° Renato Pante, organizzata dalla Scuola Musicale di Primiero, con il contributo dell’Azienda per il Turismo di San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi, rinsalda ancora una volta il connubio tra la musica per ottoni e la cornice mozzafiato delle Dolomiti, Patrimonio Mondiale UNESCO, proponendosi come uno degli eventi di punta dell’estate trentina.
Da nove anni il Primiero Dolomiti Festival Brass ospita artisti di calibro internazionale ed eventi di grande appeal turistico oltre che musicale, abbinando la grande musica per ottoni ai luoghi più suggestivi della Valle. E anche quest’anno il programma contiene grandi nomi, tra cui Steven Mead, uno dei più noti maestri di Euphonium. Membro delle più importanti brass band del Regno Unito, nonché direttore artistico delle sei National Tuba/Euphonium Conferences, Steven Mead sarà protagonista – sabato 5 luglio 2014 alle 21 – del concerto di chiusura con la Dolomiti Wind Orchestra, l’ensemble che riunisce tutti i musicisti di strumenti a fiato delle Dolomiti, nato dall’esperienza dell’incontro trombettistico dell’anno scorso.
Grande novità dell’edizione numero nove, la possibilità di commentare in diretta twitter il festival, inviare suggerimenti, richiedere informazioni sulle location con l’hashtag #primierodolomitifestival. Tra gli ospiti dell’edizione 2014 del Festival anche il Lucerne Brass Ensemble, la Funkasin Strett Band, il Mascoulisse Quartet, composto da quattro trombonisti, i Millennium Drum&Bugle Corps, insieme di ottoni e percussioni ispirato alle marching band/drum corp statunitensi, l’emiliana Banda Rei specializzata in divertenti jam session urbane, e i Bim Bum Brass con le loro favole a colori per bambini.
Per il consueto appuntamento con il jazz, quest’anno special guest sarà Davide Ghidoni & Luca Poletti Jazz Trio, stelle emergenti del panorama jazzistico made in Italy . Condisce l’offerta musicale la tradizionale WALKING BRASS, la passeggiata musicale per bambini e adulti quest’anno martedì 1 luglio nell’anfiteatro naturale di Sagron Mis, primo portale Dolomiti Unesco. Come da tradizione, tutti i concerti dislocati per la valle avranno un proprio tema conduttore e un proprio colore identificativo. 
Dal 2006 la manifestazione ha portato in Valle decine di gruppi, tra le più importanti formazioni ottonistiche a livello internazionale. Per citarne solo alcuni: Enrico Rava (e Stefano Bollani), London Brass (Inghilterra), German Brass (Germania), Mnozil Brass (Austria), Rex Martin (U.S.A.), Gomalan Brass, Funk Off, Andrea Giuffredi, Quintetto d’Ottoni dell’Orchestra Sinfonica della RAI, Gomalan Brass, Italian Brass Quintett, Rimm 4Brass, Spilmbrass, Ensemble Cornistico Italiano di Alessio Corsini, Nordic Brass Ensemble. Nel corso degli anni la manifestazione ha saputo guadagnarsi l’apprezzamento di centinaia di turisti italiani e stranieri che ogni anno raggiungono la Valle nella prima settimana di luglio. Sul sito dell’Apt di San Martino di Castrozza, Primiero e Vanoi sono già disponibili vari pacchetti vacanze pensati per chi volesse approfittare dei concerti per visitare gli splendidi luoghi che li ospitano.
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Estate: operatori, 80 euro non hanno inciso su vacanze

(di Valentina Roncati)

 Gli italiani andranno in vacanza questa estate? Sì, no, chissà. Certo è che gli operatori turistici, che speravano in un 2014 di decisa ripresa sul fronte delle vacanze, sembrano, a questo punto dell'anno, piuttosto delusi. Gli 80 euro in busta paga, insomma, non hanno sortito, sul fronte dei viaggi, l'effetto auspicato. Una ripartenza delle vendite c'è stata, soprattutto per quanto riguarda i pacchetti organizzati, ma non forte come i tour operator speravano, e soprattutto, dopo i primi mesi del 2014 iniziati con il segno più, da maggio si segnala una stagnazione sul fronte della biglietteria. "Avevamo segnali di ripresa interessanti su questo fronte fino ad aprile - spiega Andrea Giannetti, membro del comitato di Astoi-Confindustria, che rappresenta i maggiori tour operator - e maggio e giugno dovevano essere mesi di consolidamento ma vediamo invece un arretramento dei volumi.
La visione non è rassicurante anche perchè luglio in genere si attesta sui mesi precedenti e non ci fa piacere constatare questa stagnazione; ci aspettavamo un 2014 di recupero, da consolidare in settembre e ottobre, quando dovrebbero iniziare anche i primi spostamenti in vista di Expo". Preoccupato è il presidente di Assoturismo-Confesercenti, Andrea Albonetti. "La spesa media e i margini di guadagno scendono, e preoccupa il fatto che in 5 anni si siano persi 25 punti nella stagionalità: si passa dal 73% di italiani che nel 2008 sceglievano il mare del nostro Paese, al 48%. Crescono coloro che andranno al mare all'estero; i nostri operatori subiscono la concorrenza dei vicini Paesi europei, a causa delle troppe tasse, indegne di uno Stato fiscalmente civile. Penso che i turisti italiani stiano iniziando a scoprire il mare estero, più economico, non che disdegnino il mare italiano.
Cresce infatti la propensione a viaggiare in Grecia, Spagna e Croazia e in quest'ultima in modo significativo". "Facciamo di tutto affinchè il mercato riprenda il suo iter normale - lamenta il presidente di Fiavet, la Federazione delle agenzie di viaggio aderente a Confcommercio, Fortunato Giovannoni - abbiamo promosso iniziative per rilanciare l'Egitto, per esempio, ma la Farnesina mantiene lo 'sconsiglio' su alcune aree e così in quella meta, in passato molto ambita, non c'è la ripresa che si prevedeva. La situazione anche altrove è di stallo, i consumi diminuiscono a partire da quelli alimentari, e gli 80 euro in busta paga previsti dall'attuale Governo hanno prodotto qualche effetto, ma non sul turismo. La gente che si muove è ai livelli di quella dello scorso anno, con le stesse percentuali. Apparentemente - conclude Giovannoni - sembra che si sia fermato il trend negativo ma la ripresa non la notiamo ancora". Come ogni anno i numeri sul turismo estivo sono i più diversi. Secondo Confesercenti Swg, quest'anno il numero dei vacanzieri dovrebbe superare i 27,2 milioni, per una spesa complessiva di quasi 21,5 miliardi di euro, in calo di circa 3,2 miliardi (-13%). Coldiretti calcola invece che la spesa complessiva degli italiani per le vacanze si è ridotta di circa 10 miliardi per effetto di un calo delle partenze e di un taglio del 25 per cento del budget, rispetto all'inizio della crisi nel 2008 quando era pari a 1056 euro per persona. Secondo l' Osservatorio Nazionale Federconsumatori, quest'anno, solo il 31% degli italiani partirà per le tradizionali vacanze estive, di almeno una settimana, pari a circa 18,6 milioni di cittadini, il 3% in meno rispetto allo scorso anno. Più ottimistiche, infine, le previsioni del Touring Club Italiano, secondo il quale il 46% degli italiani, quasi la metà dell'intera popolazione, riuscirà a concedersi una vacanza quest'estate. VR 22-GIU-14 19:06 NNNN
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Langhe-Roero e Monferrato patrimonio Unesco

I paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, in Piemonte, sono patrimonio mondiale dell'umanità. Il sì definitivo alla candidatura è arrivato dal comitato dell'Unesco, riunito a Doha, nel Qatar. E' il 50/o sito italiano che ottiene il riconoscimento: il primo, nel 1979, erano stati i luoghi dell'Arte rupestre della Val Camonica.  L'Italia - prima al mondo per numero di siti riconosciuti dall'organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura, ra 50 - iscrive per prima nelle World Heritage List dei luoghi più belli del pianeta un'area geografica premiata per la cultura legata al vino.

Neppure le rinomate colline francesi dove si producono lo Champagne od il Bordeaux ci sono ancora arrivate. Il Piemonte è arrivata al traguardo con una candidatura nata dieci anni fa, a Canelli, nelle cantine che sono chiamate le 'cattedrali sotterranee', decollata nel 2008 con il protocollo d'intesa firmato da Regione, Province di Alessandria, Asti e Cuneo e dal ministero dei Beni Culturali. Strada facendo si è poi aggiunto il ministero delle Politiche Agricole.
Dei paesaggi vitivinicoli del Piemonte fanno parte tre aree nelle Langhe, due nell'Alto Monferrato, un'altra, infine, nel Basso Monferrato. Sono le colline dove i doni della natura ed il sapiente lavoro di generazioni e generazioni di uomini, ogni anno portano a staccare dalle vigne i grappoli d'uva che poi diventeranno Barolo, Barbaresco, Asti spumante, noti in tutto il mondo, ma anche altri vini molto amati.
E dove la terra è generosa dei tartufi più pregiati. Colline raccontate da grandi scrittori - Pavese, Fenoglio, Pavese - custodi di straordinarie bellezze e di grandi tradizioni legate alla terra, di storiche cantine e castelli. Sono sei i territori d'eccellenza entrati nell'Heritage List dell'Unesco: la Langa del Barolo, il Castello di Grinzane Cavour, le Colline del Barbaresco, Nizza ed il Barbera, Canelli e l'Asti spumante, il Monferrato degli Infernotti. Un'area in tre province, che copre un'estensione di 10.789 ettari in 29 Comuni. Il dossier piemontese è stato curato da Siti, associazione fondata dal Politecnico di Torino con la Compagnia di San Paolo. La strada verso il sì dell'Unesco alla candidatura piemontese era stata aperta, a fine aprile, dal parere positivo dell'Icomos, l'organismo indipendente che valuta le candidature per la lista Unesco: "I paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato - sono unici per la sua armonia e per l'efficace bilanciamento tra qualità estetiche del paesaggio rurale, architetture e costruzioni storiche, ed antica e autentica tradizione della viticoltura". 
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Da Novara al Monte Rosa, ecco gli itinerari del vescovo Brambilla

Quattro i percorsi suggeriti: lettera aperta ai villeggianti che sceglieranno di trascorrere le ferie in Diocesi
Il vescovo a Macugnaga: è tra gli itinerari consigliati ai turisti

NOVARA
«In queste terre troverete l’accoglienza della nostra gente, il frutto della laboriosità locale, i prodotti dell’artigianato, i capolavori della cultura e del genio italiano, la memoria di una storia gloriosa, che ha fatto da cerniera fra Piemonte e Lombardia».  

Non è il messaggio di qualche guida turistica o agenzia di promozione del territorio. A dare il benvenuto ai turisti, alla vigilia dei mesi estivi, è infatti monsignor Franco Giulio Brambilla. In un’inusuale veste di «cicerone», il vescovo di Novara scrive una lettera aperta ai villeggianti che sceglieranno di trascorrere le ferie in Diocesi. 

Nel documento non ci sono solo saluti. Monsignor Brambilla propone quattro percorsi di cultura, arte e spiritualità, che idealmente si dipanano dalla Cupola Antonelliana percorrendo un itinerario che chiama «dal riso al Rosa»: la prima direttrice è la costa d’oro del Lago Maggiore che scende da Cannobio fino ad Arona, punteggiata da tanti campeggi e strutture recettive di primario valore internazionale. La seconda «ci introduce nella corona della Val d’Ossola, che si ramifica in sette valli, diverse ed egualmente capaci di attrarre per i loro scenari montani famosissimi». La terza è la conca del lago d’Orta, con il gioiello dell’Isola san Giulio. Infine il quarto percorso è la verde Valsesia, che arriva ai piedi del Monte Rosa. Per l’accoglienza si è mosso l’Ufficio di pastorale del turismo, con agili brochure che saranno distribuite nelle parrocchie e una guida in cinque lingue per seguire la messa.  
lastampa.it

Terra Santa: Magdala nuovo sito di pellegrinaggio sul lago di Tiberiade

Con la scoperta di importanti reperti archeologici risalenti al tempo della predicazione di Gesù sulle rive del lago di Tiberiade, Magdala – il paese di Maria Maddalena, oggi Migdal – si avvia a diventare un altro sito di pellegrinaggio in Terra Santa. Qui, ai piedi del Monte delle Beatitudini e poco distante da Cafarnao, i Legionari di Cristo hanno eretto una chiesa e vogliono costruire anche un Centro di accoglienza per i pellegrini. A Gerusalemme, Roberto Piermarini ha intervistato il fondatore del “Magdala Center”, padre Juan Maria Solana, il quale spiega l’importanza delle scoperte archeologiche di Migdal:

R. – Abbiamo trovato innanzitutto, credo, il pezzo più importante: la sinagoga. Una sinagoga del primo secolo, molto ben conservata, una sinagoga ricchissima e, secondo gli archeologi israeliani, eccezionale, che ha l’intera struttura con mosaici ed affreschi. Soprattutto, lì abbiamo trovato l’altare della sinagoga ed è la prima volta che si trova un altare in una sinagoga di quel periodo. È una delle sette sinagoghe più antiche al mondo. Questo altare, una pietra scolpita su tutti i lati, rappresenterebbe – secondo gli specialisti e gli studiosi – il Tempio di Gerusalemme: questa è una novità archeologica assoluta, perché non si era mai trovata una descrizione fisica di com’era il Tempio di Gerusalemme ai tempi di Gesù.
D. – In questa zona, è stata trovata anche quella che definiscono la "barca di Gesù", che si trova in un kibbutz proprio a Magdala…
R. – Effettivamente. Nel 1986, ci fu un anno di siccità ed il lago si ritirò. Sui fondali del lago trovarono questa barca del primo secolo che adesso si conserva e quasi direi che “si venera”, anche se non è accertato che sia di Gesù al 100%. Però, è un richiamo molto forte alla vita di Gesù, ai pescatori, alla vita del lago che è così eccezionale per noi credenti, per coloro che leggono il Vangelo.
D. – In questa zona è stata eretta una chiesa. A chi è dedicata?
R. – Questa chiesa è ispirata a un brevissimo passo del Vangelo di Luca, capitolo 8. Il primo versetto dice: “Gesù predicava”. Questa predicazione noi l’abbiamo “fotografata” nell’altare di questa chiesa che è appunto una barca fatta ispirandosi a quella barca trovata prima e anche a un mosaico molto bello trovato nella proprietà dei francescani a Magdala. Quindi, l’altare è a forma di barca e dietro c’è il lago: è uno spettacolo bellissimo. Luca 8, continua dicendo: “Lo seguivano i Dodici e un gruppo di donne che lo servivano”. Quindi, la Chiesa principale – a parte l’altare a forma di barca – ha 12 colonne con altrettante icone, quindi i Dodici. Poi, ha un atrio antistante dedicato alle donne del Vangelo, molto suggestivo perché l’insieme, oltre a essere molto armonioso, molto bello, è anche molto espressivo di queste donne. Tra l’altro, ha otto colonne e su sette di esse abbiamo scolpito i nomi delle donne che seguivano e servivano Gesù, volendo significare che erano colonne della Chiesa. Non è detto che fossero di seconda classe perché non erano Apostoli: io non lo so, dovremmo approfondire cosa facevano le donne che seguivano Gesù. Ma, secondo me, non solo cucinavano e lavavano i vestiti, ma sicuramente appoggiavano il ministero di Gesù, gli avvicinavano la gente, spiegavano le sue parabole. Erano persone che facevano parte di tutto il collegio che Gesù aveva creato per edificare la sua Chiesa. Quindi, prime pietre vive di questa Chiesa edificata da Gesù, colonne, donne che seguivano Gesù.
D.  Quindi, adesso nei pellegrinaggi in Galilea ci sarà un’altra sosta anche a Magdala che invece prima non veniva considerata?
R. – Infatti, prima si passava solo lungo la strada indicando Magdala, ma si diceva che non c’era niente. Adesso, ci sarà una nuova tappa nei pellegrinaggi dei fedeli che vengono in Terra Santa anche perché è vicinissima a Cafarnao, al Monte delle Beatitudini. Quindi, non bisogna trascorrerci mezza giornata ma si passa di lì per una sosta per ricordare la predicazione di Gesù e per ricordare queste donne, figure bellissime di donne che accompagnavano e appoggiavano il ministero di Gesù. 

Tutto pronto per la stagione estiva, impianti aperti

Impianti in funzione e stagione estiva al via sulle Dolomiti bellunesi. Dopo un inverno all'insegna del maltempo gli operatori di Auronzo e Misurina puntano al riscatto: già aperti la seggiovia del Col de Varda a Misurina e il comprensorio del Monte Agudo ad Auronzo. Il colle è divenuto negli anni un polo attrattivo non solo per il turismo invernale, ma anche per quello estivo. In funzione entrambe le seggiovie, così come l'attrattiva più divertente dell'estate: il Fun Bob la rotaia di oltre 3 chilometri su cui scendono a una velocità di circa 45 km/h gli slittini parte dalla stazione di monte della prima seggiovia, la Taiarezze-Malòn. Anche Cortina d'Ampezzo è pronta per l'estate. La funivia Falzarego-Lagazuoi che ha aperto le danze della stagione estiva il 24 maggio scorso permette ai visitatori di arrivare in soli 3 minuti a 2800 metri d'altezza e di godere di un paesaggio davvero mozzafiato. Da qui si arriva al Rifugio Lagazuoi, una delle terrazze naturali più belle delle Dolomiti, la quale funge da ottima base di partenza per visitare trincee, gallerie e camminamenti del museo all'aperto della Grande Guerra.
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Vigneti Piemontesi patrimonio dell'Umanità

C'è grande attesa in Piemonte per la decisione dell'Unesco, che dovrebbe promuovere i paesaggi vitivinicoli di Langhe, Monferrato e Roero, in Piemonte, Patrimonio dell'Umanità. Il comitato permanente del Patrimonio Materiale dell'Unesco è riunito a Doha per esaminare la documentazione italiana, che nei giorni scorsi ha già ottenuto l'ok indipendente di valutazione delle candidature.
A rappresentare la Regione in Qatar c'è l'assessore alla Cultura Antonella Parigi. Il riconoscimento "sarà - ha sottolineato nei giorni scorsi il presidente Sergio Chiamparino - sarà un punto di partenza, non di arrivo" per "la strategia di valorizzazione turistica del patrimonio artistico, culturale, enogastronomico, agricolo piemontese, che ha in Langhe, Roero e Monferrato un caposaldo". 
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Turismo: Porto Rotondo compie 50 anni

(ANSA)-OLBIA, 21 GIU - Si aprono oggi a Porto Rotondo le celebrazioni per il Cinquantennale della fondazione del borgo: con una giornata ricca di appuntamenti e manifestazioni si inaugura il programma predisposto dal Consorzio Portorotondo e dalla Fondazione -il "Portorotondo Festival 2014"- con il patrocinio di Regione e Comune Olbia. I primi 50 anni si festeggiano con un omaggio alle tradizioni sarde, all'arte e musica. Prevista anche una conferenza di Vittorio Sgarbi e il concerto per pianoforte di Alexey Shagaev.

Turismo poco sfruttato, Sicilia Cenerentola

di Michele Giuliano

L’ufficio studi della Confcommercio inchioda la nostra regione: “Il gap con il Nord risulta sempre più evidente”. Al momento la Sicilia attira soltanto il 3,5 per cento di quota di turisti stranieri in ambito nazionale
qds.it
PALERMO - Sicilia terra di turismo. Ma solo sulla carta. Le enormi ricchezze territoriali e culturali restano tali. Ancora una volta sono i numeri a rendere impietosa questa verità.

L’Ufficio Studi Confcommercio, nell’ambito dello studio dal titolo “Il divario Nord-Sud”, ha messo in evidenza come la Sicilia attiri appena la quota del 3,5 per cento di turisti stranieri nella propria regione, pari ad un Pil che genera appena 5,4 punti. Non a caso la Confcommercio evidenzia che il divario tra Nord e Sud è legato proprio al mancato sviluppo del turismo nelle regioni del Mezzogiorno.
 
Questa è vista come l’unica via di salvezza per la Sicilia per potere ridurre il divario con le regioni del Nord. Il problema sostanziale è che a livello di tessuto imprenditoriale il gap è al momento impossibile da potere anche semplicemente accorciare. In termini infatti di export il dato medio del Mezzogiorno, poco meno del 13 per cento, con Sicilia e Sardegna a un livello tra il 15 ed il 20 per cento circa, è eloquente: “Questi numeri – precisa nello studio la Confcommercio - dimostrano che le politiche di sviluppo fin qui attuate, basate sull’industrializzazione dei territori meridionali per trasformarle in aree esportatrici di manufatti, utilizzando ingenti risorse sia del bilancio pubblico, sia dei fondi strutturali europei, non sembrano essere state efficaci, considerando il divario di reddito pro capite che ancora separa il Sud dal Nord”.

Occorre puntare su altro, cioè su quella vocazione naturale all’export del Mezzogiorno, e principalmente della Sicilia, che si chiama turismo. Anche qui la distribuzione delle presenze dei turisti stranieri presenta squilibri a livello territoriale. Il 44,3 per cento ha come destinazione il Nord-Est e solo il 13,2 per cento sceglie le regioni del Mezzogiorno. La Sicilia sotto questo aspetto ha davvero perfomance ridotte rispetto alle proprie potenzialità. In ambito nazionale è soltanto l‘ottava regione per presenze di stranieri, settima invece per prodotto interno lordo generato.

“Le ridotte presenze turistiche straniere – precisa la Confcommercio - rappresentano un ulteriore elemento di freno allo sviluppo del meridione”. L’associazione dei commercianti evidenzia inoltre che il Mezzogiorno contribuisce per il 23,3 per cento del Pil ma attira soltanto il 13,2 per cento dei turisti stranieri (in termini di presenze): “Il capitale artistico-culturale, ambientale ed eno-gastronomico del Sud – si legge nello studio - è gravemente sottoutilizzato. La scarsa attrattività del Mezzogiorno per i turisti stranieri è un fenomeno storico che non si è riusciti ad invertire”.

Tra il 1998 ed il 2012 la quota di presenze straniere assorbita dalle regioni del Sud ha mostrato una lieve flessione passando dal 13,8 al 13,2 per cento. Il Nord-Est si conferma, nonostante la sua quota sia scesa dal 46,6 al 44,3 per cento, l’area preferita dagli stranieri. Il sottodimensionamento del patrimonio culturale e artistico in Sicilia è ampiamente risaputo. Se ne parla sempre ma di inversione del trend neanche a parlarne.
 

 
Studio Srm. Pil regionale turistico a 2,6 mld di euro
 
La Sicilia è la seconda regione nel Mezzogiorno, dopo la Campania per numero di arrivi, oltre 4,1 milioni, e di presenze, circa 14 milioni (peso su Mezzogiorno rispettivamente del 23,5 per cento e del 18,5 per cento). Il Pil turistico regionale è di 2,6 miliardi di euro ed ogni presenza turistica aggiuntiva (sia esso un nuovo arrivo o un prolungamento di presenza) genera 49 euro di Pil aggiuntivo, valore più elevato rispetto al dato del Mezzogiorno (41 euro). Questi alcuni degli aspetti emersi dal “Rapporto sul settore turistico della Sicilia” dall’Srm, società che realizza studi, analisi e ricerche per contribuire alla diffusione della conoscenza e della cultura economica. “La ricerca dimostra che il comparto turistico oltre ad essere di per sé un importante settore per l’economia della Sicilia, in quanto genera 2,6 miliardi di Pil regionale – spiega il rapporto dell’Srm – è anche un settore che ha un importante effetto moltiplicativo su un vasto indotto. La strada da seguire è quella di potenziare investimenti e strategie finalizzate ad aumentare il numero dei turisti”. è sufficiente ipotizzare una crescita dei turisti pari al 20 per cento per generare un Pil turistico aggiuntivo per la Sicilia di circa un miliardo, tra impatto diretto e indiretto sull’economia regionale.
Articolo pubblicato il 22 giugno 2014 - © RIPRODUZIONE RISERVATA

Rapporto nazionale sul turismo in libertà in camper e in caravan: tutti i dati sull’industria del caravanning e sul turismo all’aria aperta

APC-Associazione Produttori Caravan e Camper ha presentato oggi a Roma il Rapporto nazionale sul turismo in libertà in camper e in caravan, giunto alla sua terza edizione. Oltre ai risultati dell’Osservatorio sul turismo in camper e all’aria aperta nelle Regioni italiane, la novità di quest'anno è la proposta di un modello nazionale di classificazione delle aree di sosta, a cui APC ha lavorato assiduamente negli ultimi mesi.

Roma, 19 giugno 2014 - Alla presenza di Jan de Haas, Presidente di APC, Valeria Minghetti, Ricercatrice Senior del CISET-Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, Pasquale Zaffina, Studio Tecnico Associato Zaffina, e Antonio Cellie, Amministratore Delegato di Fiere di Parma, si è svolta questa mattina la presentazione del Rapporto nazionale sul turismo in libertà in camper e in caravan 2014. Giunto alla sua terza edizione, il documento è diventato lo strumento informativo per tutti gli operatori della filiera del turismo itinerante, della ricettività all’aria aperta e del camperismo in Italia. Nel corso dell'evento è stato presentato anche Il Salone del Camper 2014, fiera di riferimento in Italia e seconda a livello europeo del camperismo e del turismo en plein air, in programma a Parma dal 13 al 21 settembre 2014.

In Italia, a causa del perdurare della crisi economica, il mercato del caravanning ha registrato nel 2013 un decremento delle immatricolazioni delle autocaravan pari al 19%, rispetto all’anno precedente. Tale calo, sebbene più contenuto rispetto a quello registrato nel 2012, ha spinto comunque le aziende a investire ulteriormente nell’export. Le esportazioni nel comparto sono passate dal 62,3% della produzione nazionale nel 2011 al 77% della produzione nazionale nel 2013, a testimoniare l’indiscussa qualità e l'apprezzamento dei prodotti Made in Italy all'estero, caratterizzati da un design innovativo e da avanzate tecnologie.
In controtendenza si registra un dato particolarmente significativo: il crescente trend dell’usato che dimostra come la passione nei confronti del turismo itinerante continui a diffondersi. I trasferimenti netti di proprietà di autocaravan, pari a 29.142 veicoli nel 2013, hanno registrato il 54% in più rispetto al 2012.

In Europa il comparto industriale dei veicoli ricreazionali riesce in parte ad arginare l’influenza della congiuntura recessiva, con flessioni ridotte dei volumi di vendita. Il segmento delle autocaravan, infatti, si attesta sulle 71.316 immatricolazioni, contro le 73.263 del 2012 (-2,6%), mentre quello delle caravan sulle 67.628 immatricolazioni, contro le 73.174 dell’anno precedente (-7,5%).  Anche nel 2013, come nel 2012, i turisti europei preferiscono le autocaravan alle caravan, a testimonianza che il viaggio itinerante viene scelto come vero e proprio stile di vita e con l’intento di realizzare tour in più località per scoprirne le peculiarità.

Il parco circolante in Italia
Secondo i dati ACI, a fine 2013 nel nostro Paese circolano 209.012 autocaravan e 60.046 caravan. Il 61,5% delle autocaravan circolanti, vale a dire 128.542 mezzi, risulta immatricolato da più di 10 anni, mentre il 28,6%, ovvero 59.777 mezzi, presenta più di 20 anni di anzianità.
Il parco circolante Euro 0 e Euro 1 in Italia, comprendente veicoli immatricolati fino al 1999, è pari a ben 78.368 unità. A oggi, pertanto, sorge nel nostro Paese la necessità di interpretare questi dati anche in funzione delle alte emissioni inquinanti prodotte dai relativi veicoli, che non permettono di garantire un adeguato livello di efficienza nei consumi e la presenza delle più avanzate dotazioni di sicurezza.

Le iniziative istituzionali a rilancio del comparto
La proposta per una manovra di incentivazione alla rottamazione dei veicoli ricreazionali appartenenti alle classi Euro 0 e Euro 1, è una delle proposte che l’Associazione sta portando avanti con l’appoggio di un movimento di Parlamentari, come i Senatori Daniela Valentini (PD) e Gianluca Castaldi (M5S). Con l’aiuto del Governo, è necessario mettere in atto politiche fiscali e infrastrutturali per il futuro del comparto produttivo e delle oltre 7.300 risorse impiegate a livello diretto e indiretto nella filiera del plein air. La presente manovra sarebbe, inoltre, funzionale a un’ammortizzazione degli oneri sociali statali, dal momento che la crisi ha portato in cassa integrazione un terzo del personale dipendente dell’industria del caravanning, passato dai 1.700 ai 1.300 addetti. Un rilancio del settore potrebbe rappresentare il canale ideale anche per stimolare la ripresa delle economie locali, come avvenuto in Francia e in Germania.

Tali Parlamentari si sono resi anche portavoce di un’ulteriore proposta di APC per la promozione del camperismo come modalità di viaggio sostenibile e tramite l’applicazione di un'IVA agevolata a sostegno dei nuclei familiari con persone disabili. Queste famiglie rappresentano, infatti, il 9% degli utilizzatori di autocaravan, dato che testimonia come questi veicoli risultino particolarmente funzionali alle esigenze di persone con disabilità motorie e ragion per cui nei principali Paesi europei viene già da tempo riconosciuta unʼIVA agevolata sull'acquisto del mezzo.

Flussi e tipologie del turismo all’aria aperta
Nel 2013 sono complessivamente 5,7 milioni i turisti che viaggiano in autocaravan, caravan e tenda, di cui 2,6 milioni esteri e più di 3 milioni italiani, scegliendo come meta il nostro Paese particolarmente ricco di bellezze culturali, paesaggistiche ed enogastronomiche, tra borghi e piccoli paesi, generando una spesa complessiva pari a 2,6 miliardi di euro (1,1 miliardi prodotti dai turisti esteri e 1,5 miliardi dagli italiani). Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige sono le principali Regioni scelte come meta dai turisti esteri, mentre Croazia, Francia, Austria, Germania e Spagna le destinazioni più amate dai turisti italiani all'estero.

Il sistema turistico-ricettivo italiano
Le aree di sosta, situate al di fuori dei campeggi, sono nel 2013 oltre 2.000: il 69% di queste sono aree attrezzate, il 17,6% camper service e il 13,4% punti di sosta non attrezzati. Le aree attrezzate gestite dai Comuni registrano nel 2013, a differenza di quanto avvenuto l’anno precedente, un sensibile aumento, costituendo così, con il 51%, la maggioranza. Le aree a gestione privata rilevano una lieve riduzione, attestandosi al 49%. Il Nord Italia ospita il numero maggiore di aree (44,9%) rispetto alle aree complessive sul territorio nazionale, con una preponderanza del Nord Est (24,1%) rispetto al Nord Ovest (20,8%). Seguono il Sud e il Centro, con rispettivamente il 28,6% e il 26,5% delle complessive aree nazionali. Il Bando "I Comuni del Turismo all'Aria aperta" - promosso da APC dal 2001 per potenziare l'offerta di aree di sosta multifunzionali, con un contributo annuale complessivo pari a 80mila euro - continua a essere un successo tra le amministrazioni locali, che hanno presentato quest’anno 126 progetti di aree di sosta. Secondo l’Osservatorio sul turismo in camper e all’aria aperta nelle Regioni italiane, le Regioni con le performance migliori, in termini di turisticità, ricettività e sensibilità nei confronti dell’ospitalità all’aria aperta, sono Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Abruzzo e Valle d’Aosta.

Un modello italiano di classificazione delle aree di sosta camper
L’Associazione ha voluto arricchire questa terza edizione del Rapporto presentando un nuovo progetto, in collaborazione con lo Studio Tecnico Associato Zaffina e l’Università degli Studi di Firenze: l’elaborazione di un modello italiano di classificazione delle aree di sosta camper. Partendo dalla definizione delle linee guida per la progettazione di un’area di sosta, è stato creato un software con cui valutare le strutture in base a 5 criteri generali. La scheda di valutazione permette l’elaborazione di un risultato finale che suddivide le aree di sosta camper in 4 classi di merito: dai risultati emersi il 35% delle aree si posiziona nella terza classe, un ulteriore 35% nella seconda classe, mentre la prima classe di giudizio viene assegnata a 4 aree su 20. Questa fase di test del progetto ha permesso di delineare, quindi, una serie di best practices per migliorare il servizio ricettivo offerto.

Il Salone del Camper 2014
È stata presentata in mattinata anche la V edizione de Il Salone del Camper, in programma dal 13 al 21 settembre a Parma. La collaborazione tra Fiere di Parma e APC-Associazione Produttori Caravan e Camper è stata confermata per altri cinque anni: Parma sarà capitale del turismo all’aria aperta fino al 2019 e accoglierà, oltre a centinaia di veicoli ricreazionali, migliaia di accessori dei più importanti produttori nazionali e internazionali.
Sono già numerose le adesioni arrivate da parte delle aziende associate che, a più di tre mesi dall’inaugurazione della fiera di riferimento nazionale e seconda in Europa del comparto del caravanning e del turismo in libertà, hanno già confermato il proprio spazio e ufficializzato la partecipazione nei padiglioni del quartiere fieristico. Ad oggi, Fiere di Parma e APC hanno raccolto un numero di adesioni presso gli espositori pari a un +10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tante le iniziative messe in campo per replicare il successo della passata edizione che, oltre ad aver registrato la presenza di oltre 127mila visitatori, è stata il punto d’incontro ideale fra domanda e offerta del turismo in libertà, grazie all'incremento delle vendite (+15% rispetto all’anno precedente) e delle intenzioni di acquisto e alla grande soddisfazione delle oltre 300 aziende espositrici presenti in fiera.

“Sono particolarmente lieto di presentare oggi” - ha dichiarato Jan de Haas, Presidente APC - “il Rapporto 2014, una fotografia dell’industria del caravanning e del turismo all’aria aperta. Non possiamo negare che il comparto produttivo abbia dovuto affrontare le difficoltà tipiche di una permanente congiuntura recessiva, ma gli ottimi segnali di interesse e di partecipazione, registrati da parte della community degli oltre 800mila camperisti italiani e dei 5,7 milioni di turisti en plein air italiani ed esteri nel nostro Paese, rappresentano il migliore stimolo per continuare a investire nella promozione di questa speciale esperienza di viaggio”.

“Ma qual è la fotografia dell’Italia del turismo en plein air? Quali sono le regioni più virtuose nello sviluppo di questo tipo di turismo? Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Abruzzo e Valle d’Aosta: queste sono le aree top per il camperista e il turista in caravan.” - ha spiegato Valeria Minghetti, Ricercatore Senior CISET-Centro Internazionale di Studi sull'Economia Turistica dell'Università Ca' Foscari di Venezia - “Secondo i risultati dell’Osservatorio APC-CISET, le Marche si confermano anche nel 2012 la regione con migliori performance, sia per l’elevata propensione ad investire su questa modalità turistica, sia per la qualità dell’offerta attrezzata e la capacità di attrazione della domanda”.

La catalogazione tipologica delle aree ricettive, applicata al cosiddetto ‘turismo del movimento’," - ha dichiarato Pasquale Zaffina, Contitolare dello Studio Tecnico Associato Zaffina - “rappresenta un innovativo e straordinario strumento operativo, capace di diffondere indirizzi virtuosi ad Amministratori e Tecnici, orientandoli verso una progettazione consapevole e di qualità. Oggi, districarsi efficacemente nelle complesse procedure burocratiche è la condizione essenziale per operare scelte meditate”.

“Grazie al rinnovo della joint venture fino al 2019" - ha concluso Antonio Cellie, Amministratore Delegato di Fiere di Parma - "si evolve la collaborazione fieristica tra Fiere di Parma e APC verso un modello fieristico che contribuisca al rilancio del settore sul piano nazionale e internazionale. Dopo avere raggiunto la seconda posizione in Europa in soli 2 anni e averla confermata nel 2013, nonostante la crisi, il Salone del Camper dal 2014 punta a migliorare ulteriormente l’offerta di veicoli ricreazionali e sviluppare le sezioni dedicate a 'Destinazioni - Accessori - Componentistica' per portare in fiera tutti gli attori della filiera del turismo Plein Air. Infatti l’Italia ha un ruolo decisivo nel settore sul piano dell’offerta - dai veicoli alle destinazioni - e quindi deve diventare un Evento che consenta, ogni anno, alle famiglie e agli operatori, anche provenienti dall’estero, di vivere esperienze e opportunità indimenticabili”.


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