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Campeggio: i 10 errori da evitare per godersi la vacanza in tenda

Quest'anno avete deciso di trascorrere una vacanza in campeggio? Di sicuro si tratta di un'alternativa economica, divertente e avventurosa, adatta a chi vuole riscoprire un contatto più diretto con la natua e a chi sogna di dormire sotto le stelle.
Ma le vacanze in campeggio vanno pianificate per tempo e con la massima organizzazione per non dimenticare nulla di essenziale e per non essere in dififcoltà al momento dell'arrivo. Ecco gli errori più comuni da evitare.

1) Equipaggiamento inadeguato

E' tutto pronto per partire? Alcuni campeggiatori attraversano una vera e propria fase di rompicapo per riuscire a caricare tutti i bagagli per le vacanze sull'auto in stile "Tetris", ma dimenticano un accorgimento fondamentale: testare ogni strumento prima della partenza. Controllate, ad esempio, che il fornelletto a gas funzioni, che le cerniere dei sacchi a pelo non siano rotte e che la tenda sia davvero a prova di pioggia e senza parti rovinate che potrebbero provocarne la rottura.

2) Tenda troppo piccola

Chi è alle prime armi con il campeggio potrebbe non riuscire a valutare le dimensioni più adatte per la tenda da scegliere. Si tratta di un'evenienza legata soprattutto agli acquisti online. Meglio acquistare la propria tenda in un negozio fisico, in modo da toccare con mano i materiali di cui è composta. Inoltre esistono tende più o meno leggere o impermeabili. I modelli non variano soltanto in base alle dimensioni, ma anche a seconda delle stagioni e delle temperature previste per il luogo in cui si soggiornerà. Meglio tenere conto di tutti questi aspetti per scegliere al meglio.

3) Affidarsi solo a barbecue

Affidarsi solo al barbecue e alla realizzazione di un fuoco da campo per cucinare potrebbe non essere una buona idea. Innanzitutto nella zona in cui deciderete di campeggiare potrebbe essere proibito accendere dei fuochi. Inoltre non in tutte le aree da campeggio sono presenti delle zone predisposte per il barbecue. Senza contare che mangiare per una settimana o più solo cibi cotti alla griglia potrebbe diventare noioso e poco salutare. Pensate a delle alternative e portate con voi un fornello a gas da campeggio. Potrebbe esservi utile seguire i consigli del ricettario "Il Re del fornelletto".

4) Dimenticare le torce

Nella visione più romantica del campeggio si riposa al chiaro di luna e ci si fa luce grazie ad un bel falò. Ma la realtà è ben diversa. Non dimenticate che vi serviranno delle torce la sera e durante la notte, sia all'interno della tenda che per muovervi nel campeggio. Ad esempio, come potreste raggiungere la toilet al buio in un campeggio scarsamente illuminato durante le ore notturne? Munitevi di tutto ciò che serve per tempo e controllate che le torce funzionino prima di partire.

5) Arrivare tardi

Cercate di non arrivare mai in campeggio in tarda serata. Avrete bisogno della massima luce disponibile, di tempo e tranquillità per montare la tenda e per attrezzarvi per la notte e per i prossimi pasti. Cercate di arrivare in anticipo soprattutto se non avete prenotato la vostra piazzola, in modo da assicurarvi un buon posto. Inoltre, se viaggiate con bambini, fermatevi per il pranzo prima di arrivare in campeggio, soprattutto se prevedete che allestire la vostra cucina da campo e cucinare vi porterà via molto tempo.

6) Materasso inadatto

Se il vostro soggiorno in campeggio durerà alcuni giorni, non potete trascurare di portare con voi tutto ciò che vi servirà per riposare al meglio. Altrimenti non riuscirete a dormire bene e soffrirete di mal di schiena. Magari siete abituati ad un bagaglio minimal per le passeggiate in montagna, ma se partite in auto portate con voi materassi e materassini del giusto spessore e sacchi a pelo caldi o leggeri a seconda della stagione e del luogo di soggiorno.

7) Dimenticare libri e passatempi

Libri e passatempi sono fondamentali in campeggio. Dovete tenere conto della possibilità di andare incontro ad una giornata di pioggia e considerare che i bambini rischiano di annoiarsi in fretta. Quindi sarà fondamentale portare con voi dei libri da leggere, delle carte da gioco, dei giocattoli e dei giochi da tavolo, ma anche fogli, pastelli e pennarelli per impegnare il tempo dei più piccoli.

8) Disorganizzazione

La vacanza in campeggio richiede una grande organizzazione, soprattutto se si tratta del primo viaggio in tenda. Con il tempo farete esperienza e capirete ciò che è indispensabile e ciò che potrete tralasciare. Ma non dimenticate di preparare per tempo una lista di tutto ciò che vi occorrerà portare con voi e controllatela molto bene prima di partire. Inoltre organizzate i pasti prima della partenza, con varie ipotesi a seconda degli ingredienti e degli strumenti per cucinare che avrete a disposizione.

9) Abbigliamento molto leggero

In estate e con un clima favorevole, soprattutto se campeggerete in una zona di mare, sfrutterete molto gli abiti leggeri, ma non dimenticate che il clima può variare e che le serate e le notti possono essere molto più fresche rispetto al giorno. Dunque non dimenticate di portare con voi anche abiti pesanti per ripararvi dal freddo, giacche impermeabili per la pioggia e scarpe robuste per il trekking.

10) Mete troppo lontane

Se decidete di andare in campeggio per la prima volta, non scegliete mete troppo lontane da casa o periodi superiori ad una settimana, soprattutto se non siete dotati di un grande spirito d'avventura. La vostra prima esperienza in campeggio dovrà rappresentare una sorta di test che vi preparerà a vacanze in tenda più lunghe. Il consiglio e di iniziare con un weekend fuori porta, in modo da poter rincasare in caso di urgenze o problemi.
Marta Albè
greenme.it 

L'Osservatore Romano e il Vaticano celebrano Pasolini "Suo il piu' bel film su Gesu'"

(AGI) - CdV, 21 lug. - L'Osservatore Romano celebra oggi con grande enfasi i 50 anni del film di Pierpaolo Pasolini "Il Vangelo Secondo Matteo", definito "un capolavoro, e probabilmente il miglior film su Gesu' mai girato". "Che sia un film su una crisi in atto o su un suo superamento ? scrive il critico Emilio Ranzato che firma un lungo pezzo sul film di Pasolini ? 'Il Vangelo secondo Matteo' rimane comunque sicuramente, quello in cui la sua parola risuona piu' fluida, aerea e insieme stentorea. Scolpita nella spoglia pietra come i migliori momenti del cinema pasoliniano". Secondo il quotidiano vaticano, "quello che nelle premesse doveva essere il suo film su una crisi personale, la sua variante di Otto e mezzo e Il bandito delle undici, diventa invece un'opera che individua negli insegnamenti cristiani, restituiti pero' alla spoglia essenza, lo strumento per uscire da quella stessa crisi".

RESI NOTI I RISULTATI DELLE ANALISI Goletta Verde e l’Asp: pulito il mare di Termini Imerese

Il mare siciliano esce male dall’esame di Goletta Verde. Tra le poche eccezioni fa notizia invece lo stato delle acque di Termini Imerese. I risultati dei prelievi dicono che nella zona del vecchio oleificio Oliis i dati rientrano nella norma. Ma non lo dice solo Goletta Verde: lo confermano anche le analisi dell’Asp.

È da una nota dell’area dipartimentale igiene e sanità pubblica che si apprende come stanno veramente le cose. La “carica batterica è nei limiti di riferimento” si legge in una nota al sindaco Totò Burrafato, all’ufficio circondariale marittimo, ai liquidatori dell’Ato e all’Arpa, l’agenzia regionale per l’ambiente.
I prelievi sono stati fatti l’8 luglio, quindi si tratta di un campionamento recente che risponde indirettamente alle polemiche di questi giorni quando c’è chi ha sollevato il problema di un inquinamento dell’area con rischi conseguenti per la salute pubblica.
Allarme infondato, dice ora l’Asp, confermando anche il giudizio dato dai tecnici di Goletta Verde i quali hanno fatto nei giorni scorsi prelievi in sette punti del litorale palermitano. Cinque hanno avuto un giudizio di “fortemente inquinato”. La bocciatura è andata alle acque prelevate a Bagheria (spiaggia Sarello, nei pressi dello sbocco dello scarico alla frazione di Aspra e alla foce del fiume Eleuterio nella frazione Aspra- Ficarazzi); a Carini, a Terrasini (allo sbocco dello scarico presso la diga foranea del porto). Sono risultate invece “nella norma” sia le analisi effettuate a Palermo (spiaggia di Vergine Maria) sia quelle compiute a Termini Imerese. Qui il campionamento ha riguardato la spiaggia nei pressi del vecchio oleificio al porto.
Prima di lasciare la Sicilia Goletta Verde di Legambiente ha presentato il reportage fotografico “Sicilia, incuria e resistenza nei 1639 chilometri di costa”: 36 scatti realizzati da Marco Valle (tra cui quello che viene qui pubblicato) che mostrano sia scenari inquietanti sullo stato in cui versa la costa siciliana, ma anche luoghi di grande fascino in cui resiste o è stata restituita la bellezza, come la Scala dei turchi (Realmonte).
Il viaggio del laboratorio tecnico della Goletta Verde ha interessato i 1.639 chilometri costieri dell'isola che raccontano, dice il resoconto, “bellezza e brutture, incuria e resistenza di un territorio che può e deve fare del proprio mare e della propria costa una risorsa per uno sviluppo sostenibile, sia ambientalmente che economicamente”.
lavoceweb.com

Legambiente, Goletta Verde: Bandiera nera per l'inquinamento nelle acque della Sicilia


Non ha dato i risultati sperati, l'analisi di Goletta Verde, la nave di Legambiente. Stando al recente monitoraggio sullo stato d'inquinamento del nostro mare, su 60 punti analizzati, dei 26 campioni, raccolti, 16 oscillano da una condizione di molto inquinato e inquinato. Ecco, quindi, che per la Sicilia sventola la bandiera nera di Goletta Verde. Situazioni gravi nelle acque di Bagheria, Terrasini e Carini. Non da meno, le zone di Calatabiano e Aci Castello. Situazione lievemente inferiore nelle acque di Vergine Maria e Termini Imerese. Fortemente inquinate anche le zone di Agrigento e Caltanissetta, nei pressi di Gela. La causa? Gli oli esausti, costante minaccia ambientale. Inoltre, Legambiente accusa la Regione Siciliana di non essere stata in grado di dar vita a piani di utilizzo del demanio marittimo, lamentando anche una mancata tutela del nostro patrimonio naturale. In attesa di ulteriori svluppi, adoperiamoci per far sveltolare, stavolta, la bandiera bianca.

tratto da hercole.it  21 luglio 2014

Lapide cinquecentesca con la pesca del tonno scoperta a Termini Imerese


Nell’ambito dei lavori in corso a Termini Imerese all’interno della Chiesa di Santa Maria della Misericordia, per la sistemazione dei nuovi spazi museali del locale Museo Civico dedicato a “Baldassare Romano” – progetto dei lavori di restauro della chiesa realizzato dall’Ufficio Tecnico del Comune, diretto da Loredana Filippone e di cui rup è Pietro La Tona e dl Antonio Callari -,  la Soprintendenza ai Beni Culturali di Palermo ha realizzato uno scavo archeologico che ha dato modo di mettere in luce manufatti di grande interesse che certamente arricchiranno il quadro delle conoscenze dell’archeologia urbana termitana.
La sinergia tra le varie Unità Operative, caratteristica delle Soprintendenze siciliane, infatti, ha consentito di prevedere, all’interno dei lavori di consolidamento e recupero strutturale della chiesa, un intervento di scavo archeologico, poichè l’edificio monumentale, come è noto, ricade in una parte molto importante della città, in prossimità di un’area destinata a spazi e a edifici pubblici fin dal IV sec. a.C., poco dopo la fondazione della città.
Lo scavo archeologico ha consentito di mettere in luce interessanti dati legati alla storia della chiesa e in particolare il rinvenimento di una lastra databile all’inizio dell’età moderna che reca una interessantissima ricostruzione con la pesca del tonno, attività marinara che da sempre ha costituito una fonte primaria di approvvigionamento alimentare e di ricchezza commerciale per la Sicilia. La lapide funeraria, rinvenuta all’interno dell’edificio, nei pressi dell’abside, reca incisa una scena nella quale sono rappresentate, in modo ancora vivido le fasi della pesca e della lavorazione del tonno, compreso il  momento della tradizionale “mattanza”.
La lapide era stata riutilizzata come copertura di una delle numerose cripte che si sono rinvenute all’interno della chiesa. La scena è resa a incisione; all’interno di un complesso sistema di reti da pesca collegate tra di loro e sostenute da galleggianti (?) semilunati, si muovono barche e tonni di varie dimensioni, oltre a figure umane realizzate schematicamente ma tratteggiate con sicurezza e vivacità. Tuttavia, forse la parte più interessante della scena si trova nella parte inferiore della lastra, dove sono illustrate la varie fasi della lavorazione del pescato: da sinistra a destra, infatti, si individuano il momento della pulizia e della scolatura dei tonni, appesi ordinatamente a testa in giù nei locali della tonnara e quindi preparati per la conservazione. Sembra sovraintendere le operazioni di pesca e di lavorazione un personaggio posto in una posizione di rilievo, all’interno di un piccolo edificio fortificato rappresentato con i particolari architettonici (cupole, guglie, finestre, portali) ben caratterizzati.
Potrebbe trattarsi del Rais citato nell’interessante iscrizione in latino tardo, dove sono riportati il suo nome, quello dei figli e la data della morte. La pesca del tonno, come è noto, è una delle attività tradizionali e millenarie della marineria della Sicilia: a titolo di esempio, si vuole ricordare l’interessante cratere siceliota a figure rosse, vanto del Museo Mandralisca di Cefalù, nel quale è rappresentato un banco di vendita al dettaglio delle carni del rinomato pesce; senza dimenticare il fatto che, fino a qualche anno addietro, la mattanza dei tonni era uno spettacolo, bello e violento, che attirava il turista interessato alle suggestioni etnografiche dell’isola.
L‘intervento di scavo – realizzato dagli archeologi della Soprintendenza Stefano Vassallo e Monica Chiovaro, con la collaborazione in cantiere della Cooperativa archeologica R-Evolution e in particolare di Giusi Scopelliti – ha in questo modo dato la possibilità di mettere in luce una nuova testimonianza della tradizionale pesca del tonno che, in base a un’analisi preliminare dei dati, risale alla seconda metà del XVI secolo e conferma l’importanza degli interventi di archeologia urbana, che pur tra molte difficoltà, la Soprintendenza di Palermo – diretta da Marilena Volpes –, in stretta collaborazione con le Amministrazioni Comunali, ritiene valga la pena di attivare soprattutto in siti pluristratificati come la città di Termini Imerese.
siciliainformazioni.com

Montecilfone Masseria Grande

Masseria Grande

 

La Masseria Grande, proprietà della famiglia Moccia dall’inizio del 18mo secolo, è composta da due fabbricati posti sulla sommità della collina ed è circondata dal bosco di querce di Corundoli. A circa 350 metri sul livello del mare, la Masseria Grande è al centro di una tenuta di 70 ettari di campi, vigneti e oliveti. E’ stata da sempre un riferimento per gli abitanti del piccolo paese vicino e oggi la famiglia Moccia ha restaurato in modo rigoroso gli antichi fabbricati in un ambiente accogliente e caloroso dove gli ospiti sono trattati come amici e accolti con la tradizionale ospitalità dei molisani. La Masseria Grande dispone di 9 camere doppie e di un appartamento che offrono delle ampie vedute sul mare Adriatico e le montagne dell’Appenino. È tutt’ora abitata dalla famiglia Moccia che continua a gestire direttamente l’attività agricola. Vind ons ook op de Bed & Breakfast en Charmehotels gid