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Ecco quanti caffè costa un volo aereo a Londra

Kayak.it compara la spesa dei trasporti a prodotti tipici locali come vino, pasta e pizza

Volare da Roma a Barcellona in autunno? Ha lo stesso prezzo di 5 piatti di pasta all’Amatriciana. E andare a Parigi costa quanto una quindicina di confezioni di prosciutto crudo. E Londra? Sono 127 caffè. Kayak.it ha migliorato la funzionalità Explore per mostrare agli utenti i prezzi dei voli comparandoli a quelli di prodotti tipici locali come caffè, vino e pasta. 

"Uno degli obiettivi principali di Kayak - dichiara Gurhan Karaagac, Regional Director per Italia, Turchia, Grecia e Mea - è quello di rendere l’organizzazione dei viaggi il più semplice possibile, trasformandola in un’esperienza divertente capace di alleggerire la tensione derivante dalla ricerca delle migliori offerte, che a volte sappiamo essere stressante. L’edizione limitata di Explore mostra quanto possa essere economico viaggiare dall’Italia in Europa e rende la ricerca piacevole, mostrando i prezzi dei voli comparati a quelli dei prodotti tipici locali".

Per scoprire altre destinazioni economiche e per comparare i costi dei voli con quelli dei prodotti tipici italiani, è possibile consultare il Blog Travel Hacker di Kayak.
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Halloween, ecco i viaggi da brivido

Dall'Irlanda alla Svizzera, dalla Cina all'Ecuador passando per le Catacombe dei Cappuccini

di Ida Bini

Gobbins Cliff Path, Irlanda
Nella contea di Antrim, sulla spettacolare costa dell’Irlanda del nord, gli escursionisti più impavidi possono percorrere un’emozionante strada tra le scogliere di quasi tre chilometri e provare l’ebbrezza di camminare su ponti sospesi e tubolari e salire su uno scalone di pietra che attraversa grotte e gallerie scavate nella roccia. Il percorso, angusto e tortuoso, adatto a chi sa usare le imbracature, ha mantenuto le scalinate originali, scolpite nella scogliera nel 1902 con piccone e pala. The Gobbins Cliff Path regala un paesaggio emozionante: pulcinella di mare spuntano tra gli anfratti delle rocce mentre onde maestose colpiscono le alte scogliere della costa irlandese. I temerari visitatori devono affrontare 23 ponti metallici e passerelle sferzate dall’oceano, inseriti nella parete rocciosa che scende a precipizio lungo scalinate che finiscono in un mare rabbioso. Le passeggiate “da brividi” sono guidate e partono a gruppi di massimo 12 persone dal Gobbins visitor centre, dove vengono date alcune nozioni sulle norme di sicurezza e da dove si viaggia con un minibus verso Wise’s Eye, punto di partenza della strada che domina le scogliere. Il centro visite si trova a Islandmagee e si raggiunge in 40 minuti d’auto da Belfast.

Dunluce Castle, Irlanda
Nella stessa contea, arroccato su un’alta scogliera a picco sull’Atlantico, il castello di Dunluce sembra uscire dalle pagine di un romanzo fantasy. Da sempre gli abitanti della costa, a nord di Antrim tra le cittadine di Portballintrae e Portrush, non vi si avvicinano per la posizione pericolante a picco sulle onde, da quando, nel 1639, parte del maniero crollò in mare durante una tempesta. Da allora la famiglia di conti che lo abitava, i MacDonnell, lasciò il castello, che abbandonato cadde in rovina. Tante sono le leggende paurose legate al vecchio maniero, oggi recuperato e conservato dalla contea.

Trolltunga, Norvegia
Sopra il villaggio norvegese di Skjeggedal, nella regione di Hordaland, si può stare seduti con i piedi a penzoloni a 1.100 metri d’altezza sul Trolltunga, una roccia sporgente sotto il lago di Ringedalsvatnet, presso Odda. E’ un’esperienza unica arrivare in cima allo sperone, che si erge al termine di una salita impegnativa di 11 chilometri con un dislivello di 900 metri. L’escursione per arrivare in cima è molto lunga e, complessivamente, richiede anche 10 ore: il primo tratto è in salita ed è molto faticoso; dopo, il sentiero presenta tratti nella neve bagnata e nel fango e l’attraversamento di alcuni torrenti. Il percorso è da brividi ma vale tutta la fatica perché in cima ci si abbandona alle emozioni.

CN Tower, Canada
Camminare nel vuoto a 356 metri d’altezza: a Toronto si può vivere questa incredibile esperienza con una speciale imbragatura su una piccola passerella che gira intorno alla CN Tower, la terza più alta torre di telecomunicazioni del mondo. E’ necessario avere molto coraggio e, soprattutto, non soffrire di vertigini. Costruita nel 1976 la torre CN offre per 130 euro la possibilità di camminare ben ancorati sull’Edge Walk, una passeggiata circolare a un’altezza vertiginosa e con un panorama mozzafiato sulla metropoli dell’Ontario. Le camminate sono guidate e per piccoli gruppi di temerari.

Lynn Canyon Bridge, Canada
Nel parco canadese del Lynn Canyon si attraversa un ponte sospeso da brividi: ondeggia a 50 metri d’altezza sopra il canyon in mezzo a una rigogliosa vegetazione. Il parco con il suo ponte aprì ufficialmente nel 1912 e oggi è una destinazione amata da turisti e dalla gente di Vancouver e della Lynn Valley per passeggiate, escursioni e pic-nic nel verde dei suoi 671 acri. Molti sono i sentieri, i fiumi, le cascate e le piscine naturali dove soltanto d’estate si può fare il bagno.

Otzarreta, Spagna
Passeggiare nel bosco alle primi luci dell’alba o verso il crepuscolo con la nebbia che avvolge i sentieri tra gli alberi mentre filtrano tra i rami i pochi raggi di sole è una strana sensazione, soprattutto se non si conosce bene la strada. Perdersi tra gli alberi ricoperti di muschio della foresta spagnola di Otzareta, nei Paesi Baschi, può intimorire e, sicuramente, emozionare.
La foresta fa parte del parco naturale di Gorbea, area protetta tra le province di Alava e Vizcaya: è il parco più alto della regione spagnola con vette di oltre 1.400 metri, fitto di alberi con le grosse radici che si muovono verso un ruscello dalla forte corrente. Tutto si muove, anche la fantasia e la paura di fare incontri misteriosi.

Caminito del Rey, Spagna
Sempre in Spagna, ma questa volta nel sud, in Andalusia, si prova l’ebbrezza del vuoto percorrendo il caminito del Rey, la strada nella roccia di El Chorro, in provincia di Malaga. E’ considerato uno dei sentieri più pericolosi al mondo per la sua difficoltà e spettacolarità: è lungo 3 chilometri con rampe di appena un metro, alte fino a cento metri sul fiume e che corrono lungo le pareti quasi verticali del Desfiladero de los Gaitanes. Riaperto lo scorso anno dopo molti anni di ripristino, il sentiero del Re regala viste bellissime ma anche tanti passaggi adrenalinici. Durante i secoli sono cresciute anche le tante leggende paurose legate al percorso e alla sua storia di contrabbando, di banditi e di escursionisti mai rientrati al punto di partenza.

Ebony Trail, Africa
E’ un percorso che dà i brividi quello formato da alti ponti di corda nel Kakum National Park, uno dei più grandi parchi naturali attrezzati del Ghana. Il sentiero Ebony trail è costituito da alcuni ponti sospesi a circa 40 metri d’altezza, da cui si gode una splendida vista della foresta fluviale del Parco; in particolare il Canopy walk, ponte sospeso costruito nel 1995, da cui dipartono piattaforme di osservazione, assicurate al tronco degli alberi più alti. Il Parco si trova presso Kakum, nella regione centrale del Ghana, ed è considerato il paradiso del birdwatching mentre è più raro incontrare i grandi mammiferi.

Catacombe dei cappuccini, Italia
A Palermo, sotto la chiesa di santa Maria della Pace e l’adiacente convento dei frati Cappuccini, ci sono 8mila salme mummificate e numerosi scheletri ben conservati, che si possono vedere da vicino in una passeggiata terrificante e paurosa, all’altezza delle più impressionanti feste di Halloween. Le catacombe del Cinquecento che le conservano sono uno spettacolo macabro che mostra gli usi e le tradizioni di Palermo dal XVII al XIX secolo. Molti in passato furono stregati da questi luoghi: Alexandre Dumas, Guy de Maupassant e Carlo Levi. Oggi si resta impressionati dall’ottimo stato di conservazione dei cadaveri mummificati esposti, vestiti e con oggetti familiari. Tra le salme la più famosa è quella di Rosalia Lombardo, una bambina che morì di polmonite nel 1920, e che sembra dormire accanto a spaventosi scheletri.

Museo Lombroso, Italia
Non c’è esperienza più inquietante che rimanere chiusi una notte in un museo; se poi il museo è quello di antropologia criminale, la paura sale alle stelle. A Torino, Cesare Lombroso era un medico ossessionato dal rapporto tra la fisionomia e il comportamento deviante: per anni dissezionò cadaveri ed esaminò teschi. Nel museo che il capoluogo piemontese gli ha dedicato si possono osservare da vicino i suoi studi: cere di briganti, scheletri, teschi e facce deformate, preparati anatomici, fotografie e corpi del reato. E’ un viaggio nella paura più profonda ma anche un interessante studio sui comportamenti deviati dell’umanità.

Triftbrücke, Svizzera
Attraversare il ponte del Trift, nel Canton Berna in Svizzera, è un’esperienza emozionante: vicino a Gadmen, in seguito al ritiro del ghiacciaio Trift, dieci anni fa è stato costruito un ponte sospeso sul modello di quelli nepalesi a tre funi, che si è rivelato un’attrazione per i turisti. Nel 2009 è stato inaugurato un nuovo ponte che sostituisce quello vecchio, più sicuro e lungo, considerato uno dei ponti sospesi pedonali più alti e spettacolari delle Alpi. Il panorama che offre è stupendo e da mozzare il fiato.

Hospital de bonecas, Portogallo
A Lisbona entrare nell’Ospedale delle bambole fa venire i brividi: teste a penzoloni, gambe rotte, occhi sgranati e mani mutilate fanno pensare di essere entrati in un film horror, da incubo. In realtà l’ospedale è un laboratorio artigianale, dove si costruiscono e riparano bambole e pupazzi. Venne aperto nel 1830 da una sarta che abitava in praça sa Figueria - oggi sede dello strano museo - e che era solita rammendare le bambole di stoffa che le signore le portavano andando all’adiacente mercato. Oggi il laboratorio ospita bambole di grande valore che provengono da tutte le parti del mondo, molte delle quali finiscono in una sala adibita a museo.

Sentiero della Fiducia, Cina
E’ un’esperienza mozzafiato, altamente sconsigliata ai deboli di cuore e a chi soffre di vertigini: nel parco nazionale del monte Tianmen, in Cina, si cammina lungo un sentiero strettissimo a 1.430 metri d’altezza con alcuni tratti con il pavimento di vetro che rendono ancor più inquietante e paurosa la camminata nel vuoto. L’hanno chiamata ironicamente il “sentiero della fiducia” perché ci si affida solo agli ingegneri costruttori del percorso e al destino. Anche la strada che arriva al monte Tianmen è spettacolare, costellata di 99 ripidi tornanti e una scalinata di 999 gradini che portano in cima a un tempio buddista e a un arco di roccia naturale, profondo 70 metri e largo 30, che secondo le leggende era la porta per il Paradiso. Chi non vuole camminare tanto e vuole raggiungere in fretta il sentiero può salire su una più comoda funivia, comunque sospesa a più di 1200 metri d’altezza.

Pailon del Diablo, Ecuador
La strada del Diavolo, immersa nella rigogliosa vegetazione di Baños, in Ecuador, è pericolosa, stretta, tortuosa, scivolosa e angusta, un percorso perfetto per chi non soffre di vertigini e che conduce dentro un’alta cascata. Un consiglio: è bene accettare il bastone che si noleggia presso il chiosco all’inizio del percorso perché la strada all’andata è in discesa ma al ritorno è in salita. Nonostante le difficoltà il viaggio è emozionante e adrenalinico, soprattutto quando si arriva alla cascata: qui è necessario strisciare in uno stretto cunicolo di pietra da dove si ammira il potente getto d’acqua. In questo caso le scarpe e l’abbigliamento devono essere da pioggia perché ci si bagna completamente.

Starý Židovský Hřbitov, Repubblica Ceca
L’antico cimitero ebraico di Praga è bello ma inquietante: fondato nel 1478, è strapieno di tombe, sculture, lapidi e statue che nel complesso, soprattutto in questo periodo dell’anno, regalano un’atmosfera paurosa. Il cimitero è uno dei monumenti storici più importanti del quartiere ebraico di Praga e uno dei più celebri cimiteri ebraici d’Europa. Per contenere l’alto numero di tombe in una struttura medievale, è stato necessario disporre le sepolture su diversi strati. La scarsa illuminazione, la presenza di così tante lapidi, statue gotiche e oggetti che identificano i morti lo rendono un luogo davvero inquietante e spettrale.
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FIRENZE: SARÀ ESPOSTA DAL 9 NOVEMBRE UN’OPERA DI CHAGALL NEL BATTISTERO PER IL CONVEGNO ECCLESIALE CON IL PAPA

Crocifissione bianca, di Marc Chagall
FIRENZE – Il Convegno Ecclesiale Nazionale di Firenze che si aprirà il 9 novembre vedrà proprio negli eventi collaterali un chiaro legame con la città soprattutto sul piano culturale. Forse una delle opere più importanti attualmente esposta a Palazzo Strozzi nella mostra «Bellezza divina: tra Van Gogh, Chagall e Fontana», del grande artista Marc Ghagall, «Crocifissione bianca», sarà esposta all’interno del Battistero.
L’evento è reso possibile grazie alla collaborazione tra la Fondazione Palazzo Strozzi, l’Arcidiocesi di Firenze, l’Ex Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze e i Musei Vaticani. L’oèpera sarà trasferitada Palazzo Strozzi in Battistero fino al 24 gennaio 2016. Il dipinto, evocazione dolorosa della persecuzione degli ebrei, si troverà a dialogare con il complesso ciclo di storie mosaicate del XIII secolo della cupola e dell’abside in un concreto confronto e incontro tra l’arte antica e quella moderna. L’opera sarà collocata in Battistero nel lato dell’ottagono fra la Porta nord e quella est.
«Siamo molto lieti di poter portare in Battistero, al cospetto del Papa, la Crocifissione bianca di Chagall, l’opera preferita dal Pontefice – ha dichiarato Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi – . La nostra gioia non risiede soltanto nell’omaggio a Francesco, ma nel condividere con il temporaneo spostamento di quest’opera importantissima alcuni dei contenuti della mostra Bellezza Divina. La mostra di Palazzo Strozzi offre al visitatore una lettura meno nota della modernità artistica tra Otto e Novecento, insegnando al visitatore come l’arte d’ispirazione cristiana non abbia smesso di confrontarsi con la realtà contemporanea. Il quadro di Chagall in particolare, nel superamento della classica iconografia cristiana, ci parla di dolore, massacri, persecuzioni religiose, migrazioni: allusioni storiche molto chiare quando l’opera venne dipinta nel 1938, anno della Notte dei Cristalli, e purtroppo ancora oggi di scottante e tragica attualità». Il 9 novembre l’opera sarà portata in Battistero. I primi visitatori saranno, nel pomeriggio, i delegati che per l’apertura del Convegno, arrivando in processione dalle quattro basiliche, di Santa Maria Novella, Santissima Annunziata, Santa Croce e Santo Spirito, varcheranno la Porta nord e quella sud del Battistero per poi entrare in Cattedrale. Lo stesso percorso che la mattina del 10 novembre farà Papa Francesco a simboleggiare il reimmergersi nel battesimo – in Battistero – per poi entrare nella Chiesa – la Cattedrale. L’iniziativa è stata possibile grazie alla disponibilità dell’Art Institute di Chicago, da cui proviene il celebre dipinto, della Fondazione Palazzo Strozzi e dell’Opera del Duomo di Firenze.
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per soggiornare a Firenze

Il Benedicta è aperto a cena dal lunedì al sabato
Info e prenotazioni: 055.2645429 - 333.6786351
Benedicta S.r.l. La Ristorazione, Via Benedetta 12R, 50123 Firenze
http://www.ristorantebenedicta.it/
Ristorante Benedicta
Inaugurato a dicembre 2008, aperto a cena dal lunedì al sabato, il Benedicta vi accoglie nel cuore diFirenze, nel quartiere di Santa Maria Novella, con una scelta di raffinati piatti tra cui alcuni della tradizione fiorentina, opportunamente rivisitati.

Parcheggiare in centro non sarà un problema: a vostra disposizione il vicinissimo Garage Excelsiordove potete lasciare gratuitamente la vostra auto per due ore e mezza.

La cucina proposta è il risultato della lunga esperienza di Luciano Ioppoli, gestore del locale, che insieme al figlio Francesco e allo chef, studia personalmente ogni singolo piatto con attenzione all’accostamento dei gusti e dei sapori, per il piacere dei palati più esigenti e curiosi.

II menù, continuamente variato ed aggiornatosecondo la stagione, si compone di una carta dei vini appropriata e oltre alla normale proposta dei piatti vengono pensati menù a tema per serate particolari, il tutto con l'attenzione al prezzo finale che sarà per voi sempre una piacevole sorpresa.

L'ambiente del "Benedicta"  è il risultato di un sapiente e attento restauro che rilegge in chiave moderna gli spazi interni dell’antica struttura preesistente e le volte a crociera della Firenze di un tempo, inserendoelementi architettonici nuovi, dando vita ad un locale molto originale e con un suo preciso carattere estetico.

I colori scelti  per i rivestimenti interni e per l'arredo, basati sul bianco e su morbidi toni di grigio, sono volti ad esaltare questa particolare rilettura in chiave moderna e contemporanea della struttura originale.

Morbidi effetti di luce, a pennello sulle pareti e cangianti in modo dinamico sulle volte, le particolari "vele bianche" a soffitto, la fontana con giochi d’acqua e di luci, donano al Benedicta luminosità,originalità ed eleganza, conferendogli un carattere decisamente particolare che lo contraddistingue.

Il giardino fiorito, elegante ma anche riservato, offre inoltre una piacevole oasi di tranquillità dove poter assaporare dall'aperitivo alla cena completa.

Lasciatevi avvolgere dalla nostra accoglienza e dalla nostra cura per il servizio, per serate dove riconoscerete in ogni aspetto la parola "qualità".

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - Turismo Culturale - turismoculturale@yahoo.it

Sud Carolina, terra di bar-b-que. A Greenville trionfo di palati con Festival Euphoria

di Gina Di Meo

Greenville ti aspetta!

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Sapore di sud, sapore di #bar-b-que e il sud Carolina e' tra gli stati americani dove impera il culto della carne sul fuoco. Che sia di maiale, vitello e pollo, la scelta e' varia ma il comandamento fondamentale e' uno: la cottura lenta attraverso una fonte indiretta di calore, ossia quello proveniente dal fuoco della legna.

"Mai confondere - come ha detto all'ANSA #JohnNolan, di '#Grenville History #Tours' e organizzatore del 'Bbq Trail Tour' - il Bbq con il Grilling (carne alla griglia). Con il '#grilling' la carne viene cotta su una fonte diretta di calore".

Ma un bar-b-que come si deve richiede pazienza e come ha spiegato all'ANSA, Tiger O'Rourke, co-proprietario della 'Henry's Smokehouse' a Greenville, occorrono quasi venti ore per una cottura perfetta. "Ci vogliono dalle 15 alle 18 ore - ha detto - per il Bbq di maiale, 15 ore per un brisket (punta di petto) e circa tre ore per il pollo. Tuttavia molto dipende anche dalla densità' della carne".

O'Rourke ha anche precisato che il calore deve venire solo dalla legna (meglio se di castagno), vietato l'uso del gas. E ha dato inoltre suggerimenti su cosa mettere nel piatto per un #Bbq 'Southern Style'. "Prima di tutto la carne (pulled pork, (maiale affumicato cotto al punto da venire sfilacciato con le dita) - ha detto - poi l'insalata di patate, il brisket, un paio di costine e infine fagioli".

Ma il Sud Carolina non e' solo Bbq e' anche terra che offre una ricchezza di sapori e novità' culinarie al punto da farne una tappa d'obbligo per i buongustai. In particolare, ogni anno in autunno per una settimana la città' di Greenville si trasforma in un enorme palcoscenico culinario con 'Euphoria' dove trionfano celebrity chef, sommelier, esperti di vino, artisti di vario genere. "#Euphoria - ha detto all'ANSA il governatore del sud Carolina Nikki Haley - significa ottimo cibo, buon vino, persone incredibili e grazie a questo festival Greenville e' diventata una destinazione di viaggio".

E non a caso proprio nei dieci anni di vita di Euphoria, la città', situata ai piedi delle Blue Ridge Mountains, dopo aver sperimentato un declino a causa della crisi dell'industria tessile, si e' trasformata diventando destinazione per numerose opportunità' di svago e vacanza. Nel cosiddetto 'downtown', lungo una sola strada 'Main Street' ci sono circa 80 ristoranti che offrono solo l'imbarazzo della scelta su come deliziare il proprio palato.

Basta invece percorrere pochi km per ritrovarsi immersi nella natura con una passeggiata all'interno del 'Caesars Head State Park'. Per chi ama l'azione, invece, e' tappa d'obbligo il 'Bmw Performance Driving Experience', un percorso dove non solo si può' imparare a guidare in modo spericolato ma si può' stare anche dietro il volante dei modelli più' sofisticati dii vetture #Bmw.
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Star Wars, ecco i luoghi che i fan non possono perdere. Ci sono anche Como, Caserta e l'Etna, che la Forza sia con voi

Ci sono anche Como, Caserta e l'Etna, che la Forza sia con voi...

Dalla fattoria dei Lars nel deserto a Tataouine ai crateri artificiali, dove Luke Skywalker appare per la prima volta in scena nell'Episodio IV: Una nuova Speranza, dai vari Legoland ai musei di Madame Tussauds. Ci sono luoghi nel mondo che un vero appassionato di Star Wars non può proprio perdersi. Sul sito diGoEuro c'è la lista completa che comprende 26 location dalla Tunisia a Londra, dagli States a Singapore. Qui di seguito la top ten dei luoghi più amati dai fan. 

Il punteggio più alto va a Legoland, parco tematico che ospita wing fighters e personaggi a grandezza naturale dove anche i bambini potranno apprezzare e scoprire le meraviglie e gli eroi di Guerra Stellari prima di vedere il film.

LEGOLAND (diversi luoghi nel mondo) - I bambini prima ancora che con il film vengono catapultati nel mondi Star Wars grazie ai giocattoli della Lego. Inoltre nei numerosi parchi Legoland sparsi in un tutto il mondo i più piccoli possono rivivere le scene dalla saga riprodotte fedelmente con i mattoncini più amati.

LA FATTORIA DEI LARS E LE SCENE NEL DESERTO A TATAOUINE (Matmata, Tunisia) - Sede dell'hotel Sidi Driss, questo tradizionale edigficio berbero venne usato per girare in interna della fattoria dei Lars nel deserto a Tataouine.

RANCHO OBI WAN (Petaluma, Stati Uniti) - Il Rancho Obi Wan ospita una delle più grandi collezioni private su Star Wars, che il proprietario Steve SanSweet cominciò a metà degli anno '70.

ESTERNI DELLA FATTORIA DEI LARS (Chott el-Djerid, Tunisia) - Uno dei luoghi più riveriti di Star Wars è di sicuro quello dei crateri artificiali, dove Luke Skywalker appare per la prima volta in scena nell'Episodio IV: Una nuova Speranza. E' sul bordo di uno di questi crateri che spesso i fan si mettono in posa come nel,la famosa scena in cui ossera i due soli di Tatooine.

ESPOSIZIONE DI STAR WARS AL MUSEO DI MADAME TUSSAUDS (Londra e Berlino) - Da maggio nei musei di Londra e Berlino di Madame Tussauds sono esposte le figure in cera dei personaggi di Star Wars. In più sono state ricreate alcune delle scene più famose.

STAR TOURS - L'AVVENTURA CONTINUA (Disneyland, Disney's Hollywood Studios e Disneyland Tokyo) - Un classico Disney rivisitato, Star Tours - L'Avventura Continua permette ai fan di prendere parte a una missione ribelle. L'attrazione offre 54 diverse storie e scenari che vengono proposti in modo casuale per offrire un'esperienza sempre nuova.

SKELLING MICHAEL (Skelling Michael, Irlanda) - Secondo l'opinione di molti Skelling Michael sarà il rifugio di Luke Skywalker e probabilmente il luogo da lui scelto per fondare la sua Accademia Jedi.

YAVIN 4 (Tikal, Guatemala) - Le antiche rovine Maya nella città di Tikal in Guatemala sono diventate la base Ribelle su Yavin 4 nell'episodio IV di Star Wars: Una nuova Speranza. Per vedere la famosa scena girata qui, bisogna salire fino in cima al tempio IV dove guardando verso Est si vedono gli altri 3 templi come appaiono nel film. Le scene in interna sono girate in studio.

QUARTIERE DEGLI SCHIAVI DI MOS ESPA A TATOOINE (Ksar Hadada, Tunisia) - Situato nei pressi della città di Tataouine nella Tunisia del Sud, Ksar Hadada fa da sfondo a Mos Espa, il quartiere degli schiavi in Guerre Stellari Episodio I: La minaccia del fantasma.

LA CITTA' DI THEED, NABOO (Plaza de Espana, Siviglia) - Anche se il paesaggio è stato modificato per creare la città di Theed nell'Episodio I di Star Wars: La minaccia fantasma e II: L'attacco dei cloni, Plaza de Espana a Siviglia è ancora ben distinguibile sia sullo schermo che da vivo. Nella realtà la piazza ha la forma di un semicerchio, nella versione cinematografica è stata modificata dagli scenografi in modo da farla sembrare un cerchio intero. Sul quarto ponte da sinistra, che rappresenta l'antico regno spagnolo di Navarra, sono state girate la maggior parte delle scene.

Tra i 26 luoghi dove "l'intensità della Forza" è imperdibile ci sono anche delle mete italiane:

NABOO (Lago di Como, Italia) - Due diverse location del lago di Como sono state scelte per rappresentare il pianeta di Naboo. Villa del Balbaniello con i suoi magnifici terrazzi e i suoi rigogliosi giardini è stata usata per girare numerose scene, tra cui quella del matrimonio tra Anakin e Amidala. Sulla sponda ovest del lago, nel prato tra Tramezzo e Griante, è stata girata la scena del pic nic della coppia.

PALAZZO REALE DI NABOO (Caserta, Italia) - Alcune location in Italia del Nord e del Sud sono apparse negli episodi I e II come ambientazione per il pianeta Naboo nei Territori dell'Orlo Intermedio. La Reggia di caserta è stata usata per girare le scene in interna del meraviglioso Palazzo Reale della regina Amidala ne La Minaccia fantasma, successivamente abitato dalla regina Jamila ne L'attacco dei Cloni.

MUSTAFAR (Etna, Sicilia) - Per l'episodio III: La Vendetta dei Sith la produzione è tornata in Italia, questa volta in Sicilia, dove diverse immagini dell'Enta in eruzione sono state utilizzate come sfondo per la battaglia tra Anakin e Obi-Wan sul pianeta vulcanico Mustafar. E' proprio a causa delle ferite subite in questa battaglia che Anakin sarà costretto a indossare la famosa armatura nera che caratterizza Darth Fener.
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Con 'Parole in Viaggio' a Napoli torna Gran Tour

Napoli ti aspetta!

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>>> Per vederle, inserisci da qui  le date!

Metti degli scrittori (di best seller) in viaggio, come ai tempi del Gran Tour, invitali a raccontare Napoli e la Campania con gli occhi dei viaggiatori contemporanei. E così Joanne Harris potrà scoprire la dolcezza della 'Chocolat' partenopea, Jeffery Deaver vagabondare a caccia di ispirazioni noir, Marcos Giralt Torrente lasciarsi ispirare dalla città 'spagnola': è l'idea forte di 'Parole in viaggio - Words in Journey', rassegna ideata dall'americana Barbara Burdick e dallo scrittore e regista napoletano Angelo Cannavacciuolo, che alla terza edizione arriva in città dopo aver portato in luoghi d'ispirazione come Sorrento, Pompei e Ravello, scrittori del calibro di Gore Vidal, Jay Parini, Ethan Canin, Jim Nisbet, Margaret Atwood, Annie Proulx, Philippe Claudel, Arturo Perez-Reverte.

Ad ospitare gli incontri sono due sedi di grande fascino: Palazzo Zevallos Stigliano, del circuito Gallerie d'Italia, dove è custodito il capolavoro detto l'ultimo Caravaggio, 'Il martirio di Sant'Orsola', e l' Antro di Virgilio. Primo appuntamento domani (ore 18:30 )con la Harris, padre inglese e madre francese, cittadina dello Yorkshire e già a caccia di suggestioni culinarie e non tra le strade di una città 'che per la prima volta visito con calma e della quale non potrò che scrivere' anticipa gustando la celebre pasticceria locale, tassativamente al cacao. Dopo 'Chocolat', romanzo d'esordio ( 1998), tradotto in tutto il mondo e dal quale nel 2001 è stato tratto l'omonimo film con Johnny Depp, Harris è divenuta una autrice cult: presenterà all'ombra di Caravaggio il suo ultimo romanzo 'Il Canto del Ribelle' (Garzanti Editore).

    A Palazzo Zevallos, domenica 25 Ottobre, (ore 11:30) atteso anche Jeffery Deaver, 20 milioni di copie vendute in 150 paesi, romanzi tradotti in 25 lingue. Dal suo "Collezionista di ossa" è stato tratto l'omonimo film con Denzel Washington.

    Ultimo appuntamento è con un autore spagnolo, che sarà a Castel dell'Ovo il 13 Novembre (ore 18:00): Marcos Giralt Torrente, vincitore lo del Premio Strega Europa. Figlio del pittore Juan Giralt e nipote dello scrittore Gonzalo Torrente Ballester, presenterà "La fine dell'amore" (Elliot Editore). "Fu a San Francisco, nel salottino di City Light Book Shop, la libreria di Ferlinghetti, che nacque Words in Journey - spiega Angelo Cannavacciuolo, direttore e curatore della rassegna.

    Mentre parlavamo con un giovane scrittore californiano. Aveva nel cassetto un piccolo romanzo dal titolo The thousands words that rules the world, un libricino sul potere evocativo della parola scritta. Fu allora che a Barbara Burdick venne in mente l'idea di creare una rassegna stabile di letteratura internazionale, a Napoli. Un paio di mesi dopo, abbiamo cominciato a fare viaggiare le parole, da luoghi lontani fino a noi, nascoste tra le pagine dei libri di grandi scrittori stranieri, invitati a calarsi nella parte di nuovi viaggiatori".
    L'evento è sostenuto dall'Ente Provinciale per il Turismo di Napoli. 
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