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Narrativa. Premio Strega a Cognetti: le sue «otto montagne» di padri e figli

Paolo Cognetti ha vinto il Premio Strega 2017 con il romanzo 'Le otto montagne' (Einaudi). Il voto della giuria ha incoronato Cognetti con 208 voti su 532. Seguono Teresa Ciabatti con 'La più amata' (Mondadori), 119 voti; Wanda Marasco con 'La compagnia delle anime finte' (Neri Pozza), 87 voti; Alberto Rollo con 'Un'educazione milanese (Manni), 52 voti; e Matteo Nucci, con 'È giusto obbedire alla notte' (Ponte alle Grazie), 79 voti. Al vincitore della LXXI edizione del premio promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e da Strega Alberti Benevento è andato anche il Premio Strega Giovani.
La recensione di Fulvio Panzeri (Avvenire, 30 dicembre 2016)
A breve distanza dalla sua uscita in libreria il primo romanzo di Paolo Cognetti, scrittore che fino ad ora aveva privilegiato la forma del racconto, è diventato un caso letterario, anche tra i lettori, un successo anticipato dall'interesse che il libro aveva suscitato alla 
Fiera di Francoforte, tanto da essere già in traduzione in trenta Paesi.
Va detto che "Le otto montagne" è decisamente un romanzo importante, uno dei migliori del 2016 per quanto riguarda la narrativa italiana e conferma un dato significativo, quello del consolidamento di quella nuova generazione di scrittori, nata tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta, che ha trovato una propria dimensione espressiva, proprio nel ritorno all'autenticità di un sentire narrativo che lascia da parte mode e sperimentalismi, per puntare l'attenzione sull'umano, su una profondità nell'indagine dei rapporti personali e sul mettere in scena uno smarrimento che è quello vissuto in questi anni di precarietà, non solo esistenziale. 

Cognetti dimostra come una storia anche personale possa diventare emblematica, uscendo dall'ambito strettamente autobiografico per imporsi come riflessione sul valore dei luoghi e dei rapporti. Infatti nel romanzo prevalgono, con la stessa valenza, il paesaggio e le persone. A raccontare la storia è un figlio, Pietro, nato da genitori veneti che hanno lasciato la loro terra 
e un'identità di montagna di natura dolomitica, per trasferirsi a Milano, agli inizi degli anni Settanta. Nella Milano delle grandi arterie stradali, percorse da fiumi di veicoli, lo spazio dell'orizzonte che inquadra una montagna lontana, la Grigna, fa ritornare il desiderio di vivere ancora in quella dimensione, anche solo in un periodo dell'anno. Ecco allora la scoperta del Monte Rosa, del paesino di Grana. Per ognuno quel luogo diventa una forma di redenzione esistenziale: per la madre che ritrova una sua forma di felicità; per il padre che ostinatamente prosegue il suo sogno di ritrovare in ogni ghiacciaio «la neve degli inverni lontani»; per il figlio, taciturno, riflessivo, un po' indifeso, ma con una sensibilità capace di capire gli altri, di iniziare un percorso di crescita attraverso l'amicizia con Bruno, un ragazzo "selvatico", molto diverso da lui, con il quale si instaura un rapporto di grande complicità.
Sarà il padre, quando il rapporto con il figlio adolescente porta al silenzio tra loro, a mantenere segretamente il filo di quel legame, portando il lettore direttamente al centro della storia, dopo un salto temporale in cui vale di più la reticenza del narratore, che il racconto della crisi. La morte prematura del genitore, a poco più di sessant'anni, e la scoperta che il padre ha lasciato a Pietro 
un terreno tra i boschi e il lago, con un rudere, ricostituisce l'unità.
Cognetti fa dire al suo protagonista, che nel frattempo si è trasferito a Torino, vive in un monolocale e si occupa di documentari: «Sapevo una volta per tutte di aver avuto due padri: il primo era l'estraneo con cui avevo abitato per vent'anni in città, e tagliato i ponti per altri dieci; il secondo era il padre di montagna, quello che avevo solo intravisto eppure conosciuto meglio, l'uomo che mi camminava alle spalle sui sentieri, l'amante dei ghiacciai. Quest'altro padre mi aveva lasciato un rudere da ricostruire. Allora decisi di dimenticare il primo, e fare il lavoro per ricordare lui».

Bruno sa tutto di quelli che erano i progetti del padre che sembra riconsegnargli anche il senso più profondo di una grande amicizia, da rendere ancora più solida, grazie a quella casa d'alta montagna, a ridosso della roccia, che ha pensato per il figlio. Bruno e Pietro lavorano insieme alla casa per tutta un'estate e Pietro decide che la potrà usare anche l'amico, quando vorrà. Il tempo dell'intesa ha poche parole in questo romanzo, ma gesti concreti, solitudini da condividere, una bellezza del paesaggio vissuta in tutta la sua pienezza, nei fragori e negli istanti di calma, nei passaggi stagionali.
Ognuno dei due, Pietro e Bruno, sembra prendere forza dall'altro, ognuno è consapevole del fatto che potrà ritrovarsi sempre in quella dimensione sacra che il luogo della casa rappresenta, anche nel suo valore simbolico di riconciliazione. Ognuno dei due cercherà di portare a compimento i propri progetti: quello di un'azienda agricola per Bruno, ma anche una compagna e una figlia; un viaggio in Nepal per Pietro. Il legame è forte, ma la distanza non può essere un ostacolo. Quando il sogno di Bruno crolla, Pietro 
sarà lì, con la sua presenza.
Le otto montagne è un romanzo in cui si respira il senso fermo del sacro e della solitudine come pienezza. Del resto Cognetti, parlando degli eremiti del XXI secolo sulla rivista Vita e Pensiero, scrive che «l'eremita è un esploratore. Per quanto mi riguarda, 
la scrittura è allo stesso tempo il mezzo e il fine di questa esplorazione: è il mio modo di pensare, quando sono da solo, e insieme la traccia che ne rimane, o il regalo che la solitudine mi fa quando decide di essere generosa con me».

Paolo Cognetti
Le otto montagne
Einaudi. Pagine 204
Euro 18,50
da Avvenire

Cappella Musicale del S. Monte Calvario e i PP. Rosminiani “CONCERTI D’ESTATE” Sala Bozzetti al S. Monte Calvario, sabato 15 luglio, ore 21.00


Marco Rainelli: flauto, Andrea Pecelli: violoncello e Federica Zoppis: pianoforte
Sala Bozzetti al S. Monte Calvario, sabato 15 luglio, ore 21.00


Franz Joseph Haydn (1732-1809)
Trio in Re maggiore
Hob. XV:16

Bohuslav Martinu (1890-1959)
Trio in Do maggiore

Carl Maria von Weber (1786-1826)
Trio in sol minore
Op. 63

MARCO RAINELLI
Diplomatosi in flauto a 17 anni presso il conservatorio G. Cantelli di Novara sotto la guida del M° S. Gori, ha proseguito gli studi con flautisti di fama internazionale, ha conseguito il diploma di II livello, si è perfezionato all'estero in Germania ed in Svizzera, ha seguito il corso per professori d'orchestra presso l'Accademia del Teatro Alla Scala di Milano esibendosi in tutta Italia. È vincitore di numerosi concorsi e borse di studio e collabora in qualità di primo flauto nelle tournèe europee della Classical Concert Chamber Orchestra (USA) e con New Art Ensemble con Bruno Canino. Ha lavorato con l'orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, l'Orchestra Filarmonica di Torino, Verbier Festival Orchestra, Orchestra Regionale Toscana, Sinfonica di Roma, Accademia Europea, Sinfonica Giovanile del VCO, Sinfonica di Savona, Orchestra Carlo Coccia di Novara. Svolge un’intensa attività concertistica con diverse formazioni.

ANDREA PECELLI
Ha compiuto gli studi musicali sotto la guida di Rocco Filippini al Conservatorio “G.Verdi” di Milano ed all’Accademia W.Stauffer di Cremona dove si è diplomato in violoncello con menzione di merito. Dopo aver vinto il Premio Internazionale “Calpurnia” al Festival delle Nazioni di Città di Castello, si è dedicato alla musica da camera, fondando nel 1995 il Milano Cello Quartet. Con tale formazione e come ospite dell’ensemble di musica contemporanea Sentieri selvaggi di Milano, ha effettuato concerti per le maggiori stagioni musicali italiane (Teatro alla Scala, Teatro Regio di Torino, Società dei Concerti di Milano, etc.). Collaboratore per anni dell’Orchestra da Camera di Mantova, dell’Orchestra di Brescia e Bergamo, della Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario (dal 2000 ad oggi) e, per concorso, delle Orchestre Nazionali della RAI e dell’Accademia di S. Cecilia. Primo violoncello dell’Orchestra G. Cantelli, Milano classica, Orchestra Stabile di Bergamo e, dal 2007 al 2011, dell’Orchestra Sinfonica del VCO. Collabora con le Associazioni SuoniAMO e AMAMUSICA. È fondatore e Direttore Artistico dell’Associazione Orchestra e dell’Orchestra da Camera di Domodossola. Svolge attività cameristica in duo con Federica Zoppis ed in trio con Marco Rainelli. È docente, come vincitore di concorso, di violoncello e musica d’insieme per archi presso il Liceo Musicale di Omegna.

FEDERICA ZOPPIS
Ha frequentato il Triennio Accademico di pianoforte sotto la guida del M° Mario Borciani e attualmente segue i corsi del Biennio Accademico di Maestro collaboratore presso il Conservatorio G. Verdi di Milano. È pianista collaboratrice nei seguenti corsi e workshop: “Incontri musicali” dell’Associazione Orchestra di Domodossola, “La nota chiave” di Lello Narcisi, “Musichiamo la Valle Antrona” dell’Associazione SuoniAMO. Ha suonato in musical prodotti da La Dual Band presso diversi teatri (Blue Note, Tieffe Menotti, Out-Off). Ha collaborato come clavicembalista e organista con l’Orchestra da Camera Giovanile di Domodossola e la Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario. Come camerista collabora con Synchronos Trio, Simone Ponta, Letizia Zoppis e Andrea Pecelli. È membro dell’orchestra GMO e docente di pianoforte presso le associazioni AMAMUSICA, SuoniAMO, La Dual Band.

L’attività concertistica della Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario è sostenuta dall’Istituto della Carità – PP. Rosminiani, dalla Riserva Naturale Speciale Regionale del S. Monte Calvario, dall’Assessorato alla Cultura della Città di Domodossola, con la Fondazione CRT.
 fonte: comunicato stampa

Conto alla rovescia per l'Asteroid Day del 30 giugno

Conto alla rovescia per l'Asteroid Day del 30 giugno, la giornata internazionale dedicata agli asteroidi vicini alla Terra e alla loro sorveglianza. Sono previsti più di 700 eventi in 190 Paesi, fra cui l'Italia che partecipa con molte iniziative. In programma anche una maratona tv di 24 ore trasmessa dal Lussemburgo, una diretta tv della Nasa, mentre l'Agenzia Spaziale Europea (Esa) ha lanciato l'hashtag #Asteroid Day. 

Sul canale Ansa Scienza è prevista sia la diretta della Nasa che quella del Virtual Telescope, con l'osservazione di alcuni asteroidi vicini alla Terra. ''L'iniziativa ha l'obiettivo di trasformare un tema apparentemente di nicchia in un argomento di interesse globale, visto che globali sarebbero le conseguenze di un impatto catastrofico'' ha detto all'ANSA l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope e coordinatore per l'Italia dell'Asteroid Day. Lo scopo, ha aggiunto ''è anche quello di spronare i governi a investire risorse per la scoperta di asteroidi vicini alla Terra e promuovere missioni per mitigare il rischio di impatto''. 

Nata nel 2014 su iniziativa di un gruppo di personalità del mondo della scienza e della cultura, tra cui Brian May, astrofisico e chitarrista dei Queen, nel 2016 l'Asteroid Day è stata dichiarata dalle Nazioni Unite giornata educativa globale per promuovere la consapevolezza sul rischio asteroidi. E' stato scelto il 30 giugno perché è il giorno dell'anniversario del più grande impatto di un asteroide della storia scritta: quello avvenuto a Tunguska in Siberia nel 1908. 

Quest'anno il cartellone della giornata degli asteroidi è ricchissimo: eventi sono programmati presso science center, planetari, musei, osservatori, scuole, teatri, di tantissimi paesi, dall'Arizona negli Usa, al Madagascar al Pakistan. Moltissime le iniziative anche in Europa: la più imponente è la maratona Tv di 24 ore prodotta dal network Broadcasting Center Europe in Lussemburgo, alla quale partecipa anche Masi ed esperti di Esa, Nasa e Agenzia Spaziale Giapponese (Jaxa). L'Italia è tra i paesi più ricchi di eventi con tante iniziative da conferenze, a spettacoli di planetario a mostre sugli asteroidi che si possono consultare al link https://www.virtualtelescope.eu/2017/02/12/adi2017.
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150 anni fa nasceva Luigi Pirandello Le celebrazioni a Roma e in Sicilia

Il 28 giugno 1867 "in una campagna d’olivi saraceni affacciata agli orli d’un altopiano di argille azzurre sul mare africano" - la campagna di Agrigento - Luigi Pirandello iniziava il suo "involontario soggiorno sulla terra". Nel 150/o anniversario della nascita le celebrazioni a Roma e in Sicilia.

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Arcadia a Roma, foto a Palazzo Firenze


ROMA - L'Arcadia, regione dell'Antica Grecia che occupava le alture al centro del Peloponneso, èla protagonista della mostra Arkadia, The Untold Tale del fotografo Nikos Mourkogiannis a Palazzo Firenze a Roma fino al 5 luglio con la sovvenzione della Regione del Peloponneso e con il sostegno e il Patrocinio dell'Ambasciata di Grecia e della SocietàDante Alighieri. L'esposizione saràinaugurata domani alle 18.30 presso la Galleria del Primaticcio. Mourkogiannis è nato ad Atene, Grecia e vive a Torino dove si è laureato in Comunicazione Visiva presso l'Istituto Europeo di Design (IED). Lavora come pubblicitario freelance. Ha collaborato con diversi registi alla produzione di spot pubblicitari e cortometraggi. La sua passione per la fotografia è cresciuta insieme al suo interesse per la sperimentazione visiva. La sua ultima mostra fotografica è stata ospitata a Washington e a New York.
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Parchi divertimento e acquatici, Leolandia trionfa in Italia

BERGAMO - Leolandia è la regina della classifica dei parchi divertimento e parchi acquatici italiani di Tripadvisor. Il parco di Capriate San Gervasio in provincia di Bergamo, sale di una posizione rispetto allo scorso anno sorpassando Gardaland e si piazza anche settimo nella classifica europea dei parchi divertimento.
Invariate rispetto allo scorso anno la terza e la quarta posizione con Mirabilandia ed Etnaland (5/o tra i parchi acquatici europei), mentre Parco Acquatico Cavour sale in quinta posizione seguito da AcquaPark Odissea 2000. In settima, nona e decima posizione fanno il loro ingresso in classifica 3 new entry: rispettivamente il parco Cavallino Matto, Movieland Park e Jolly Park. Completa la classifica nazionale Aqualandia (8/o).
L’Italia si aggiudica ben 3 riconoscimenti nelle top 10 dei parchi a tema più apprezzati del Vecchio Continente, con un vincitore nella classifica dei Parchi Acquatici, Etnaland (5/o), e due vincitori nella classifica dei Parchi Divertimento, Leolandia (7/o) e Gardaland (9/o). Stabili nella prima posizione delle rispettive categorie a livello europeo si riconfermano Europa-Park a Rast in Germania, vincitore tra i Parchi Divertimento, e Parco Acquatico Siam ad Adeje, Spagna, primo tra i Parchi Acquatici.

TOP 10 PARCHI DIVERTIMENTO & PARCHI ACQUATICI ITALIA
1. Leolandia, Capriate San Gervasio (BG)
2. Gardaland Park, Castelnuovo del Garda (VR)
3. Mirabilandia, Ravenna
4. Etnaland, Belpasso (CT)
5. Parco acquatico Cavour, Valeggio sul Mincio (VR)
6. AcquaPark Odissea 2000, Rossano (CS)
7. Cavallino Matto, Marina di Castagneto (LI)
8. Aqualandia, Jesolo (VE)
9. Movieland Park, Lazise (VR)
10. Jolly Park, Dragoni (CE)

TOP 10 PARCHI DIVERTIMENTO EUROPA
1. Europa-Park, Rast, Germania
2. Le Puy du Fou, Les Epesses, Francia
3. Giardini Tivoli, Copenhagen, Danimarca
4. Disneyland, Marne-la-Vallee, Francia
5. Walt Disney Studios, Marne-la-Vallee, Francia
6. PortAventura Park, Salou, Spagna
7. Leolandia, Capriate San Gervasio, Italia
8. Zoomarine Algarve, Guia, Portogallo
9. Gardaland Park, Castelnuovo del Garda, Italia
10. Efteling, Kaatsheuvel, Paesi Bassi

TOP 10 PARCHI ACQUATICI EUROPA
1. Parco Acquatico Siam, Adeje, Spagna
2. Aquapark Istralandia, Novigrad, Croazia
3. Parco Acquatico WaterWorld, Ayia Napa, Cipro
4. Action Aquapark, Sunny Beach, Bulgaria
5. Etnaland, Belpasso, Italia
6. Parco acquatico Fasouri Watermania, Limassol, Cipro
7. The LC, Swansea, Regno Unito
8. Aqua Paradise, Nessebar, Bulgaria
9. Slide and Splash, Lagoa, Portogallo
10. Star Beach, Chersonisos, Grecia
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Viaggio in Sicilia. Mappe e miti del Mediterraneo

PALERMO - Il Museo Archeologico Regionale Antonino Salinas di Palermo presenta, dal 1 luglio al 10 settembre 2017, Viaggio in Sicilia. Mappe e miti del Mediterraneo, progetto di Planeta per l’Arte e il Territorio, a cura di Valentina Bruschi, con le opere inedite di sei artisti, italiani e stranieri: Marianna Christofides, Gabriella Ciancimino, Malak Helmy, Andrew Mania, Pietro Ruffo, Luca Trevisani.
Realizzata in occasione della settima edizione di Viaggio in Sicilia, la mostra è il risultato delle suggestioni nate dalla residenza itinerante d’artista, che si è svolta a settembre 2016 durante il periodo della vendemmia, e dell’incursione degli artisti nella collezione del Museo Salinas. Tra i più importanti siti espositivi archeologici d’Europa, il museo si apre per la prima volta all’arte contemporanea e consolida la sua attuale vocazione di apertura verso linguaggi sempre più orientati al presente per riscoprire con occhi diversi l’arte del passato.
  Sei artisti, tre italiani e tre di altri paesi, della stessa generazione hanno viaggiato attraverso il territorio siciliano confrontandosi con luoghi, persone e storie di una delle regioni italiane più ricche in assoluto di miti e leggende. Paesaggio e simbologie hanno acceso il loro immaginario collettivo che si è tradotto in lavori appositamente pensati per gli spazi del museo, dalla scultura al disegno, dalla fotografia al video, in dialogo con i reperti del Museo Salinas. Un itinerario di opere d’arte contemporanea affiancherà il nuovo percorso espositivo del museo che si sviluppa attorno ai due chiostri seicenteschi e comprende le celle della corsia settentrionale del Chiostro Maggiore dell’ex Complesso degli Oratoriani all’Olivella.
  “Il progetto è il frutto della collaborazione tra un’istituzione pubblica e un’azienda privata, da sempre interessata alla promozione dell’arte e della cultura, che ha l’obiettivo di stimolare i visitatori del Museo a guardare le opere d’arte antica attraverso lo sguardo degli artisti contemporanei. Questo è un modo per ridurre la percezione erronea di un distacco tra l’arte del passato e quella del presente e per favorire un avvicinamento del pubblico al tema del dialogo tra arti diverse per epoca e per tipologia”, afferma la direttrice del Museo Salinas, Francesca Spatafora.
Il viaggio è stato documentato da un ricco reportage fotografico di Leonardo Scotti (Milano, 1988) su planeta.it/viaggioinsicilia, aggiornato costantemente con immagini e riflessioni che illustrano i particolari dei luoghi visitati. Il progetto di Planeta Viaggio in Sicilia ha vinto a maggio 2017 la terza edizione del Premio Gavi – La buona Italia, patrocinato tra gli altri da MiBACT, MIPAAF, Confindustria Federturismo, Civita, Federculture e Touring Club Italiano – per aver efficacemente integrato arte e cultura con un’attività di accoglienza e di valorizzazione turistica del territorio.
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In silenzio e slow, l'altra vacanza percorre i sentieri dell'anima

Ci sono vacanze e viaggi alternativi, camminando lenti, immersi nella natura, percorrerendo non solo i sentieri del mondo ma anche dell'anima, esperienze rigeneranti per conoscere meglio se stessi. Cammino come terapia dei mali della civiltà contemporanea, come ricerca perchè l'esercizio del camminare favorisce la meditazione. E' una tendenza in atto da vari anni e in crescita.
Si cammina con gli altri, praticando il silenzio nel fitto dei boschi piemontesi, percorrendo le colline toscane con lentezza e fermandosi a fare yoga in luoghi pieni di magia, immergendosi nella natura selvaggia e incontaminata della Sardegna, dormendo all’aperto e ballando intorno al fuoco, ritrovando dentro di sé l’armonia e la forza degli elementi naturali sulle rive del Delta del Po. L'associazione di turismo responsabile Compagnia dei Cammini questa tendenza l'ha fatta diventare una proposta specifica dell'estate 2017 immaginando itinerari ad hoc, intitolati Cammini di Pace. Sono viaggi in cui il camminare diventa lo strumento privilegiato di incontro con la Natura, con sé stessi e con gli altri. Grazie agli spunti di riflessione e le pratiche di meditazione proposte dalla guida e con il sostegno del gruppo, si apriranno al viaggiatore nuove possibilità nel campo dell’attenzione, della consapevolezza, della condivisione.
I conduttori sono diversi e ognuno ha il proprio approccio: chi ricorre a pratiche zen e sciamaniche, chi alla meditazione buddista, allo yoga, all’ecopsicologia, al deep walking, ma l’obiettivo comune è fare tesoro della lentezza, l’osservazione, l’incontro, la curiosità, il non giudizio, l’ascolto, l’accoglienza dell’altro in un percorso nuovo di conoscenza.

“Camminare è sempre stato un mezzo importante per conoscere e per conoscersi – dichiara Luca Giannotti coordinatore della Compagnia dei Cammini – chi si mette in cammino, anche inconsapevolmente, si mette in relazione con il terreno esterno, con il proprio corpo e la mente, con la parte poetica e spirituale di cui l’esistenza umana è avvolta. E' per questo che abbiamo ideato Cammini Pace: per proporre, ancora una volta, il camminare come un momento per ritrovare la lentezza ed entrare in contatto con sè stessi in modo più profondo”.

Il primo appuntamento di Cammini di Pace è dal 27 al 31 Agosto in Val Maira in Piemonte. Il cammino si svolge nella parte meno frequentata della valle, quella più fresca e ricca di boschi: il posto ideale per camminare in silenzio e potersi godere ciò che arriva, creando spazi di condivisione delle esperienze. La proposta di coltivare la pratica del silenzio, con un approccio graduale, nasce dalla ricerca di un ampliamento del nostro spazio interiore, che è sconfinato ma quasi sempre ingombro da una grande quantità di pensieri. 
Sentieri ben segnati porteranno i viaggiatori – zaino in spalla - ad immergersi in una natura straordinaria e a camminare sui “percorsi occitani”, antiche reti di comunicazione tra i borghi di montagna. Prime colazioni e cene si svolgeranno in agriturismi e locande ed avranno il sapore inconfondibile della polenta, delle tome e del burro di alpeggio. 

Dal 12 al 17 Settembre, la Toscana è la sede del Camminayoga, un percorso che si snoda da Vada a Volterra con la finalità di arrivare a riappropriarsi del proprio tempo e riuscire a stare nel Qui e Ora. I viaggiatori imparano una forma di qigong per generare forza, equilibrio e connessione con gli elementi naturali e a fine giornata, grazie alla pratica dell’hatha yoga, concederanno progressivamente la giusta attenzione al corpo, al respiro e alla mente. L’approfondimento dei temi dell’azione senza azione e dell’agire senza sforzo, concetti chiave nei testi sapienziali della Bhagavad Gita, del Tao Te ching e degli insegnamenti del Buddha, saranno il loro supporto filosofico.
Le soste sono previste in luoghi ricchi di magia, intelligenza e semplicità, come l’Istituto Buddista di Pomaia.

Dal 26 Settembre al 3 Ottobre si va alla scoperta della Sardegna selvaggia con un trekking nel Supramonte di Baunei, tra mare e monti in un deep walking, camminata meditativa consapevole, seguendo le tradizioni del buddismo zen e dello sciamanesimo tolteco. Tra sveglia presto, esercizi di Qi Gong, letture lungo il cammino si pratica l'ascolto e si lavora sulla consapevolezza, anche nel mangiare e nel bere.
La vacanza avventurosa, per immergersi nella natura al ritmo lento dei propri passi partirà da Genna Sarbene e si snoderà attraverso varie tappe – Cala di Luna, Cala Sisine, Cala Goloritzè, Portu Pedrosu, Capo Monte Santu, Pedra Longa - nel Golfo di Orosei, una delle poche aree marine incontaminate di Italia, senza strade che la percorrono: calette nascoste con acqua trasparente, boschi di lecci e oleandri, antichi ovili di ginepro e sassi, grotte in cui ripararsi. Si dorme in modo spartano, con il sacco a pelo, all’aperto, si mangiano piatti tipici locali al ristorante o negli ovili di pastori molto ospitali, dove stare insieme e ballare musica intorno al fuoco.

Tre giorni sulle rive del Delta del Po, da Comacchio a Ravenna, dove l’acqua si mescola alla terra e il cielo è solcato da migliaia di uccelli di ogni forma e colore, è il cammino in programma per il 12 – 15 Ottobre. Un viaggio dove tutto scorre e dove i viaggiatori si lasceranno guidare dalle semplici e antiche pratiche dell’ecopsicologia, la disciplina che si propone di riconnettere l’uomo con la madre Terra. Seguendo un’immaginaria ruota degli elementi naturali, tradizione presente nelle culture di molti popoli compresi Etruschi e Celti che in queste terre soggiornarono, ogni giorno sarà dedicato alla scoperta di come acqua, aria, terra e fuoco siano paradigmi del nostro mondo interiore.

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Le vette della catena alpina sono le protagoniste della stagione di volo in parapendio


Due eventi d¹importanza internazionale procedono appaiati lungo le Alpi nei giorni a cavallo tra fine giugno e metà luglio: la Red Bull X-Alps, corsa biennale di hike & fly, cioè volo ed escursionismo, e il campionato mondiale di parapendio.
La prima si snoderà per 1138 km, da Salisburgo a Montecarlo. Partenza il 2 luglio dalla piazza dedicata a Mozart. Non si sa quando arriveranno alle sponde del Mediterraneo i 32 atleti di 21 nazioni scelti dall¹organizzazione. L¹Italia sarà presente con due piloti di Bolzano, Aaron Durogati, vincitore di due coppe del mondo, e Tobias Grossrubatscher. Nell¹edizione 2015 il pilota svizzero Christian Maurer ce l¹ha fece in 8 giorni, 4 ore e mezza sui 1030 km di allora, la sua quarta vittoria consecutiva in otto edizioni.
Il tragitto va percorso volando, oppure a piedi lungo strade e sentieri, scalando i monti per trovare un buon punto di decollo e spiccare il volo verso uno dei sette punti che i piloti sono obbligati a toccare. Volare, se la meteo lo consente, è più veloce e meno faticoso che arrancare.
I turnpoint sono disposti nei sette paesi che la maratona attraverserà: il monte Gaisberg in Austria, il Triglav in Slovenia, Aschau sopra il lago di Chiemsee in Germania, il monte Lermoos in Austria, il monte Baldo sul lago di Garda, il versante svizzero del Cervino ed infine Peille in Francia, dove il tempo si ferma. L¹ultimo tratto verso la zattera galleggiante al largo del Principato di Monaco è per la gioia dei fotografi. Tra un punto d¹aggiramento e l¹altro distanze tra i 150 ed i 250 km.
Prima di tutto ciò, il 29 giugno, prologo alla maratona alpina lungo un percorso sui monti attorno a Fuschl am See, in Austria, per stabilire chi avrà due permessi per camminare anche di notte invece che uno. Di norma si cammina solo di giorno.

Nel frattempo al Monte Avena (Feltre - Belluno) tutto è pronto per il 15.th FAI Paraglinging Word Championship. Il 28 giugno presentazione pubblica del programma a Feltre con il sorvolo della cittadina delle Frecce Tricolori. Il 2 luglio cerimonia di apertura e dal 4 una gara al giorno fino alla chiusura, il 15, meteo permettendo.
Delle 59 nazioni che hanno chiesto di partecipare ne sono state scelte 48 per un totale di 150 piloti, un successo di partecipazione per gli organizzatori, AeC Feltre e Para & Delta Club Feltre.
L¹Italia sarà rappresentata da Silvia Buzzi Ferraris (Milano), Joachim Oberhauser (Termeno, Bolzano), Luca Donini (Molveno, Trento), Biagio Alberto Vitale (Bologna), Christian Biasi (Rovereto, Trento) e dal CT della nazionale, Alberto Castagna (Cologno Monzese, Milano).
Tra gli eventi di contorno concerti, serate gastronomiche ed altro ancora. In particolare, l¹1 e il 2 luglio presso il Centro del Volo in località Boscherai a Pedavena, si terrà la MonteAvena Dolomiti Expo, esposizione dedicata al volo libero ed agli sport outdoor.
Durante tutto il periodo qualunque pilota può decollare da un qualunque sito di volo ed atterrare a Boscherai, una prova di distanza libera per fare del mondiale una festa aperta a tutti.
Nel frattempo nelle storiche stanze di palazzo Guarnieri in Feltre è stata inaugurata la mostra ad ingresso libero Leonardo da Vinci ³Il Genio e l'Ingegno². Si chiuderà il 10 agosto. Le Poste Italiane hanno emesso un francobollo da 95 centesimi, che consegna questo mondiale, il primo disputato in Italia, alla storia ed agli appassionati di filatelia di tutto il mondo.

Ufficio Stampa FIVL

Associazione Nazionale Italiana Volo Libero - il volo in deltaplano e parapendio

Antartide, scoperto un incredibile dipinto di 118 anni

PERCHE' SE NE PARLA
E' stato scoperto in Antartide un dipinto risalente a 118 anni fa. A dipingere questo acquarello, raffigurante un uccello colorato, tramandatoci in ottime condizioni, è stato il dottor Edward Wilson. Lo avrebbe realizzato mentre, assieme al capitano Robert Scott e ad altre tre persone, combatteva per tornare dal viaggio al Polo Sud. Ma qui trovarono invece la morte. E' stato rinvenuto, secondo l'Antartide Trust Heritage, ben nascosto all'interno di una capanna a Cape Adare. Il dipinto era stato imballato con forza tra altre fogli di carta: il buio e il freddo lo hanno salvato dal logorio del tempo. 
 
PERCHE’ ANDARCI
Un viaggio da sogno, scenari unici, grandi avventure: l'Antartide propone tutto questo. Di contro, però, sono pochi i confort proposti. Gli iceberg giganteschi insieme alle catene montuose che qui si elevano, il caratteristico freddo glaciale che vi domina offrono emozioni uniche, non facili da dimenticare.I turisti sul lato occidentale dell' Antartide troveranno il posto migliore, il Paradise Bay, un vero e proprio paradiso incontaminato.
 
DA NON PERDERE 
Non si può non mettere in conto il famoso trekking lungo 30-40 minuti che la Observation Hill, ospite della McMurdo Station, propone. Si potranno raggiungere il RossIceShelf e il Monte Erebus. Un luogo perfetto che dall'alto farà godere una vista veramente strabiliante e favorirà foto imperdibili.
 
PERCHE’ NON ANDARCI 
Certo, bisogna calclare il prezzo elevato richiesto e il lungo tempo necessario per poter visitare l’Antartide. Infatti, si deve sottolineare che è impossibile andarci durante l'inverno. In questo periodo le ore di buio sono quasi 20 e le temperature registrate si aggirano intorno ai 90° sotto zero. L’estate, invece, ha inizio tra ottobre e novembre e dura fino a febbraio e marzo, raggiungendo, ovviamente, il picco tra il mese di dicembre e di gennaio. 
 
COSA COMPRARE 
Una volta raggiunto Port Lockery, è bene assicurarsi una cartolina timbrata dall' Antartide. Il museo di questa zona, un tempo usato come basedagli inglesi, attualmente è utilizzato quale ufficio postale a tutti gli effetti. Sembra strano, ma qui non si possono acquistare palle di neve, non se ne trovano in vendita. 
turismo.it

Concerto di S. Quirico 2017 – Sabato 1 luglio, alle ore 21.00


Promosso dalla Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù e di S. Quirico di Calice, in occasione della festa patronale della chiesa di S. Quirico, e realizzato in collaborazione con l’Istituto della Carità – PP. Rosminiani si terrà
Sabato 1 luglio p.v., alle ore 21.00,
il Concerto di S. Quirico 2017,
che vedrà impegnati il soprano Noora Karhuluoma e Marco Bonaccial basso continuo, accompagnati dalla Camerata Strumentale di S. Quirico, con il flautista Anselmo Quartagno, i violinisti Davide Besana e Silvia Arfacchia, la violista Arianna Cartini e la violoncellista Valentina Bionda nell’esecuzione di musiche barocche.
Claudio Monteverdi (1567-1643)
nel 450° anniversario della nascita
Laudate Dominum in sanctis ejus
Salmo per soprano solo e basso continuo

Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Ich habe genug
Cantata BWV 82a
per soprano solo, flauto, archi e basso continuo
Antonio Vivaldi (1678-1741)

Laudate Pueri Dominum
Salmo RV 600 per soprano solo, archi e basso continuo
Il concerto è reso possibile grazie alla sensibilità dell’Assessorato alla Cultura della Città di Domodossola, della Riserva Naturale Speciale Regionale del Sacro Monte Calvario, con la Fondazione CRT, che con il loro sostegno permettono alla Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario di svolgere la propria attività culturale.
Il soprano finlandese Noora Karhuluoma ha studiato canto, musica antica, opera, Lied, pedagogia del canto e musica sacra presso l'accademia ”Sibelius” di Helsinki, Finlandia (laurea in musica sacra), il politecnico ”Metropolia” di Helsinki, l'accademia di musica ”Kungliga Musikhögskolan” di Stoccolma, Svezia, il conservatorio reale di Bruxelles (Koninklijk Conservatorium) nonché l'accademia d'opera di Göteborg (”Högskolan för scen och musik”). Inoltre ha completato i suoi studi presso diversi corsi di specializzazione con insegnanti quali, tra gli altri, Udo Reinemann, Franz Lukasovsky, Heikki Pellinen, Ilmo Ranta, Ilkka Paananen, Collin Hansen, Eckert Sellheim, Janne Mertanen, Hartmut Höll, Matti Hirvonen, Petteri Salomaa, Olle Persson, Monica Groop, Dorothy Irving, Filomena Amaro, Mitsuko Shirai, Michel Tranchant, Barbara Bonney, Andrea Raffanini, Ulrich Staerk, Gerhard Markson och Jaroslav Mrazek. In qualità di soprano solista si è esibita fra gli altri nelle seguenti composizioni: ”Stabat Mater” (G.P. Pergolesi, L. Boccherini e G. Rossini), ”Messiah” (G.F. Händel), ”Petite messe solennelle” (G. Rossini), Messa in Re maggiore (A. Dvořák), ”The Healer” (K. Jenkins) e ”Les illuminations” (B. Britten). Noora Karhuluoma si è esibita come cantante solista e d’insieme in Finlandia, Svezia, Norvegia, Danimarca e Italia. A febbraio del 2013 è risultata finalista della competizione scandinava ”Yamaha”. Nella primavera del 2013 ha tenuto il suo concerto d'esordio presso il Teatro nazionale dell'opera di Helsinki. Nell'autunno del 2015 ha debuttato come donna Anna nel ”Don Giovanni” di W.A. Mozart al Teatro dell'opera di Malmö, Svezia. Nell'estate del 2016 ha debuttato nello stesso ruolo al festival dell'opera di Copenhagen, Danimarca.

Nativo di Domodossola, Marco Bonacci ha iniziato all'età di dodici anni lo studio dell'organo sotto la guida del professor Paolo Crivellaro. Successivamente ha partecipato a diversi corsi di perfezionamento con docenti fra i quali P. van Dijk, J. van Oortmerssen, J.-C. Zehnder, J. Laukvik, P. Planyavsky, F. Friedrich, K. Schnorr, K. Maureen, R. Jaud, G. Leonhardt, L. Ghielmi, L. Panzeri, L.F. Tagliavini, O. Latry, M. Bouvard, K. Hämäläinen, A. Cea Galán, H.O. Ericsson nonché A. Bondeman. Dal 1999 al 2012 ha abitato in Finlandia. Nella primavera del 2006 ha conseguito la specializzazione in Organo Solista e nella primavera del 2007 si è laureato (Master of Music) in Musica Sacra presso l'università "Sibelius-Akatemia" di Helsinki dove, tra le altre cose, ha studiato clavicordo e clavicembalo (Aapo Häkkinen) nonché improvvisazione organistica (K.-E. Gustafsson), direzione di coro (T. Nuoranne, S. Murto) e canto solista (P. Lindroos, L. Riutamaa). Marco Bonacci ha prestato servizio come organista della chiesa cattolica romana dell'Assunzione di Maria Santissima a Helsinki dal 1999 al 2007. Ha successivamente lavorato come organista della chiesa luterana svedese di Helsinki "Olaus Petri" nonché come kantor della chiesa luterana di lingua svedese di Grankulla, presso il duomo luterano di Espoo e nella parrocchia luterana di Karis. Dal 2006 al 2008 ha collaborato con l'istituto "Suomenkielinen työväenopisto" di Helsinki nella realizzazione di concerti e opere per coro ed orchestra in qualità di correpetitore e direttore. Dal 2003 al 2012 ha insegnato teoria, contrappunto e basso continuo presso l'istituto musicale svedofono di Helsinki "Sandels". Nel 2013 si è trasferito in Svezia, ove è organista della parrocchia di Mörrum-Elleholm. Qui ha fondato la schola gregoriana "Schola Sancti Benedicti" e ha ideato e curato il progetto per la costruzione di un nuovo organo (per opera della Bottega organara Dell'Orto & Lanzini di Dormelletto) nello stile di Gottfried Silbermann. Dal 2015 dirige inoltre il coro da camera "Frosta kammarkör" a Höör, Svezia. Marco Bonacci si è interessato particolarmente al repertorio di musica sacra, tedesca, italiana, francese e spagnola dei secoli XVI-XVIII nonché al repertorio gregoriano ed agli annessi studi e ricerche. Ha tenuto corsi di perfezionamento su repertorio vocale e prassi esecutive dei secoli XVI-XVIII, seminari di introduzione al canto gregoriano nonché conferenze circa il rapporto tra musica e liturgia. Dal 1994 si esibisce all'organo ed al cembalo in veste di solista e in diverse formazioni strumentali e vocali come esecutore e come direttore.
Adriano Alberti Giani

Corale di Calice
Camerata Strumentale di S. Quirico
Schola Gregoriana del Sacro Monte Calvario

info: Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario
Borgata Sacro Monte Calvario, 8 – 28845 Domodossola (VB) – Tel. 3339852691– cappellasmc@alice.it
fonte: comunicato stampa

Case sull'albero, per dormire 'green'

CASE SULL'ALBERO -  Le foglie che si muovono al vento e fanno filtrare la luce del sole, il cinguettio ravvicinato degli uccelli e la natura vista dal di dentro che regala una prospettiva nuova e giocosa.
    Altro che il solito albergo, per fuggire dalla monotonia e tuffarsi nel verde, in tanti hanno già scelto di soggiornare in una casa sull'albero: ormai ce ne sono per tutte le tasche e in tutta Italia, e il successo di questi alloggi green è un dato di fatto. Del resto, chi di noi da bambino non ha mai desiderato avere un rifugio tutto per sé custodito dalla chioma di albero, da cui guardare il mondo senza essere disturbato? Oggi per fortuna questo sogno è a portata di mano, con la possibilità di scegliere strutture glamour, con architetture lussuose del tutto ecosostenibili oppure alloggi più semplici, spartani e bucolici.
    Ecco qualche indicazione per orientarsi al meglio.

  Ad Avelengo, a pochi km da Merano, attorno a un lago e in una radura immersa in 40 ettari di parco alpino, l'Hotel San Luis offre una serie di suite costruite sugli alberi dotate di ogni comfort, che permettono di essere un tutt'uno con la natura senza rimpiangere lusso e modernità. Seguire il fluire delle stagioni è più semplice nell'Eco bio Agriturismo La Bella Vite, tra le colline dell'Alto Monferrato, circondato dai vigneti dell'annessa cantina biologica Rocco di Carpeneto: le sue speciali "camere con vigna" sopraelevate e costruite in legno, acciaio e vetro sono contraddistinte da un design minimal e permettono di rilassarsi godendo le bellezze del paesaggio direttamente dalla terrazza. A Malgrate, vicino Lecco, è l'ecosostenibilità è il filo conduttore del progetto architettonico e della filosofia dell'ospitalità del boutique hotel Casa sull'Albero: qui le camere, tutte immerse tra alberi secolari che le proteggono con le loro fronde, sono realizzate e arredate con legno di recupero. Per stupire chi si ama, l'Agriturismo Nuova Fattoria a Torre Astura offre la "Suite il Nido", in cui vivere un'esperienza romantica esclusivamente per due: gli ospiti possono trascorrere il tempo nello spazio intimo ed esclusivo della casa, godendo il fresco sulla veranda abbracciata dai rami dell'albero o magari concedendosi un bagno nella vasca idromassaggio all'aperto posta nel giardino sottostante. La stessa atmosfera, ma ancora più bucolica, da condividere insieme a caprette, conigli, galline e asinelli, si respira nella Fattoria d'arte I Colli, a Lentella (Abruzzo), dove esiste una piccola Casa sull'Albero che sembra una bomboniera: qui da una scala si accede a una graziosa stanza in miniatura ma dotata anche di un balconcino da cui vedere il mare di Vasto, e dove al mattino gli ospiti ricevono per la colazione un cestino colmo di vivande tirato su con una carrucola. Sull'Appennino pavese, a Brallo di Pregola, il Park Hotel Olimpia offre ai suoi clienti più esigenti una eco-suite tra gli alberi a 5 metri da terra, ubicata all'interno di un bosco di querce e faggi. Restare sospesi tra la terra e il cielo è possibile anche nel Giardino dei semplici a Manta (Cn), dove nella bella stagione ci si può far coccolare da due alberi, una quercia e un toulipier, che accolgono due fiabesche e romantiche camere con bagno, con la colazione servita direttamente tra le fronde. Ad Arlena di Castro (Viterbo) il Bed and Breakfast di charme La piantata mette a disposizione due case sull'albero, Black cabin e Suite Bleue, entrambe a 8 metri da terra e immerse nei campi di lavanda: qui ci si può scrollare di dosso lo stress cittadino e vivere una vacanza completamente 'disconnessa', immersa nei ritmi naturali.
   
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In nome della Slow Art apre Magazzino


NEW YORK - All'insegna della Slow Art, la catena della cultura lungo la valle dell'Hudson si arricchisce di un gioiello che racconta l'Italia: oltre al parco delle sculture di Storm King vicino a West Point, oltre al Dia di Beacon, a Cold Spring il 28 giugno aprira' al pubblico Magazzino, il nuovo spazio privato a un'ora di treno da Manhattan dedicato all'arte italiana della seconda meta' del Novecento.
    Una mostra inaugurale renderà omaggio a Christian Stein, la galleria creata dalla pioniera dell'Arte Povera Margherita Stein, senza limitarsi al movimento che la gallerista torinese aveva accompagnato fin dalla meta' anni sessanta ma includendo anche artisti della generazione successiva. "Siamo felici di aprire Magazzino con opere quasi tutte inedite per il pubblico americano", ha detto il direttore di Magazzino Vittorio Calabrese: "L'obiettivo è sostenere l'arte italiana e gli artisti contemporanei internazionali solidamente legati alla cultura del nostro Paese con la stessa forza mostrata dalla Stein durante la sua vita." L'iniziativa nasce con Nancy Olnick e Giorgio Spanu, newyorchese lei, sardo di Iglesias lui - da un anno e' presidente della Casa Italiana Zerilli Marimo' della NYU - da 25 anni residenti della Valle dell'Hudson in una "casa di vetro" su una tenuta di 50 ettari nella vicina Garrison aperta da oltre dieci anni a programmi di "artists in residence". Dalla loro raccolta di mecenati del nostro secolo vengono le opere degli artisti della mostra inaugurale tra cui Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Luciano Fabro, Jannis Kounellis, Mario e Marisa Merz, Giulio Paolini, Pino Pascali, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto e Gilberto Zorio, e poi Marco Bagnoli, Domenico Bianchi e Remo Salvadori, che rappresentano la generazione successiva. Autori che di recente hanno visto un'impennata sul mercato: l'anno scorso Penone ha fatto il record d'asta da Phillips con 1,325 milioni di dollari, mentre il primato per Kounellis del 2014 e' di due milioni, la meta' della quotazione della Colonna di bamboline di carta di Boetti battuta da Christie's a Londra. Arte Povera ma non più poverissima. In omaggio alla tradizione del movimento, l'edificio stesso ricicla le sue esistenze precedenti di magazzino agricolo, poi centrale del latte e più recentemente fabbrica di computer nel progetto dell'architetto spagnolo Miguel Quismondo. A differenza di Storm King e del Dia, l'accesso e' gratuito su appuntamento con visite programmate per consentire di arrivare con i treni della linea MetroNorth. E all'insegna della Slow Art, una volta arrivati a destinazione, nessuno fara' fretta per ripartire.
    Ma Magazzino non e' solo per turisti: "Come residenti della Valle dell'Hudson volevamo condividere le nostre opere e il nostro apprezzamento dell'arte, ma anche farlo qui in questa vibrante comunita' come opportunita' di dare indietro qualcosa", hanno detto Olnick e Spanu. Nella zona di Cold Spring risiedono altri grandi creativi come Marilyn Minter e Frank Stella che ha uno studio nella vicina Rock Tavern mentre Melissa McGill dei "Campi" alla Biennale di Venezia 2017 viene da Beacon. (ANSA).

Festival delle Alpi con 70 eventi L'1 e il 2 luglio la 7/a edizione presentata a Milano

MILANO - Oltre 70 eventi da nord a sud legati al mondo delle montagna per favorire il turismo estivo d'alta quota ma anche la valorizzazione della natura, dell'ambiente e della biodiversità con attenzione particolare alle foreste. E' quanto prevede il calendario del Festival delle Alpi e delle montagne italiane, organizzato dall'Associazione Montagna Italia in collaborazione con il Club Alpino Italiano in tutta Italia l'1 e il 2 luglio.
    Alla manifestazione, giunta alla settima edizione, sono giunte oltre 70 adesioni da Valle d'Aosta, Liguria, Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Sicilia, Abruzzo, Veneto, Toscana, Emilia Romagna e Lazio. "Siamo lieti di aderire a questa iniziativa, che è innanzitutto una festa dedicata alle Alpi e alle montagne, che sono per noi un luogo magico", ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, durante la presentazione del festival a Palazzo Lombardia.
   
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