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Re dei pasticceri è Massari, facciamo cibo trasgressione


(di Alessandra Moneti) (ANSA) - ROMA, 30 NOV - Il re dei pasticceri è Iginio Massari, classe 1942, oggi volto televisivo dopo 45 anni di creatività golosa a Brescia al banco della Pasticceria Veneto, la prima italiana entrata nel prestigioso circuito Relais Dessert International, e indirizzo al top dei punteggi della settima edizione della guida Pasticceri&Pasticcerie 2018 di Gambero Rosso, presentata oggi a Roma. "Noi facciamo il cibo della trasgressione - ha detto all'ANSA il maestro Massari - e senza trasgressione non c'è progresso. Negli ultimi 20 anni i pasticceri italiano hanno conquistato il mondo; ora sono le nostre pasticcerie a dover acquisire internazionalità nella mentalità e nelle proposte, senza rimanere ancorate alla piazza". 

Le "Tre Torte", massimo riconoscimento della guida del Gambero rosso, quest'anno salgono da 18 a 21 con tre nuovi ingressi: Belle Hèléne - Tarquinia (Viterbo) di Francesca Castignani con una donna che per la prima volta fa ingresso nel gotha delle pasticcerie top; Sciampagna a Marineo (Palermo) di Carmelo Sciampagna e Antico Caffè Spinnato a Palermo, la storica pasticceria nella quale è arrivato a capo del laboratorio Maurizio Santin. 

Tra i premi speciali, quello del "Pasticcere emergente" va a Marcello Rapisardi di Pasticceria&Dessert di Milano che ha stupito con gelatine alle pere e gelsomino e al peperone e arancia. Un curriculum di tutto rispetto per questo 33/enne che propone una "tradizione moderna" dopo esperienze da Ernst Knam ("Tre Torte"), e nelle cucine di Moreno Cedroni e Heston Blumenthal, e un assist del poeta della pasticceria siciliana, Corrado Assenza del Caffè Sicilia a Noto (Siracusa), da sempre premiato con le "Tre Torte". "Sono giovani come Rapisardi - ha detto il maestro Assenza - a farci salpare e a portare il sereno a bordo. Noi pasticceri siciliani tiriamo l'ancora e soffiamo sulle vele per far sì che l'Italia si tolga dal cono d'ombra dei francesi e trovi la sua rotta nel mondo". 

La novità dell'anno per il Gambero Rosso è Cannavacciuolo Bakery a Novara. Miglior comunicazione digitale: Pasticceria Marisa - San Giorgio delle Pertiche (Padova). Miglior pasticceria salata: Martesana, a Milano. "In pasticceria l'attenzione alla forma e alla presentazione hanno un'importanza primaria e i migliori pasticceri italiani - ha sottolineato la curatrice della guida Laura Mantovano - ne hanno preso coscienza. Cambiano le forme e le tecniche (monoporzioni, barattoli, vasocottura, ecc) e c'è massima attenzione al "sapore", alla valorizzazione del territorio e alla riscoperta dei classici dando loro, complici tecnica e creatività, una nuova e intrigante veste, compresi esperimenti sempre più interessanti nel campo della pasticceria salata". 

Premiati infine come "migliori pastry chef" Alberto Norbiato (Aosta), Manuel Costardi (Vercelli), Chiara Patracchini (Torino), Simone Finazzi a Brusaporto (Bergamo), Gianluca Fusto (Milano), Saori Shiotsuki a Gardone Riviera (Brescia), Aurora Storari (Milano), Ilaria Pagani (Verona), Sara Simionato (Venezia), Andrea Tortora a San Cassiano (Bolzano). (ANSA).

Natale: cenone addio, aumentano viaggi verso il caldo


 Cenone addio, l'albero di Natale di molti italiani quest'anno si accende al caldo tra luoghi esotici ed esperienze particolari. Emerge dal terzo report dell'anno a cura dell'Osservatorio Astoi Confindustria Viaggi. "Continua il buon andamento di tutto l'anno, con una crescita dell'intero settore - dice il presidente dell'Astoi Nardo Filippetti - e in particolare del turismo organizzato e dei tour operator. Per le settimane di Natale e Capodanno l'incremento percentuale è a doppia cifra (si parla di una media del +10%), anche se i dati finali potranno essere confermati nelle prossime settimane. Anche per queste festività l'advance booking è stato un elemento decisivo. E' interessante notare che si è allungato il periodo delle vacanze di dicembre. Gli italiani si sono evoluti e orientano la propria scelta sempre più su periodi a cavallo delle feste, per evitare il sovraffollamento ed ottenere convenienza". 

Le mete più richieste sono: Oceano Indiano con Maldive al top, Kenya e Zanzibar, Oman ed Emirati Arabi. Outsider di questo fine anno il ritorno del Mar Rosso egiziano, i cui numeri significativi su Marsa Alam e Sharm El Sheikh, in incremento rispetto all'estate e allo scorso anno, fanno ben sperare per la ripresa della destinazione nel 2018, con un ritorno a volumi più vicini a quelli del grande successo di qualche anno fa. 

A confermare che un buon numero di italiani andrà in vacanza e, non solo all'estero, è l'indagine del Centro Studi Touring Club Italiano sulla community Touring composta da 250 mila viaggiatori: il 65% degli italiani partirà per le feste natalizie. Il primo obiettivo è l'Italia (71%): le regioni preferite sono Trentino Alto Adige, Veneto, Toscana, Lombardia e Liguria. Le città e i luoghi d'arte sono le destinazioni preferite (41%), seguite dalle località montane (31%) e l'hotel è la sistemazione più gettonata (48%), mentre al secondo posto si posiziona la ricettività extralberghiera (21%) e, a seguire, la casa di parenti e amici o la seconda casa di proprietà (20%): nel 65% dei casi si partirà con la famiglia e nel 21% con il gruppo allargato di famiglia e amici. 

A creare la classifica delle mete più ambite ci ha pensato il motore di ricerca viaggi Kayak.it sulla base delle ricerche di voli e hotel. Per gli italiani domina il ranking New York, seguita da Bangkok e Londra, il cui costo medio dei voli è aumentato, rispettivamente del 19% e del 40%. Chi rimane nel Belpaese ma anche gli stranieri conferma l'interesse per le "fantastiche cinque" città d'arte: Roma, Milano, Venezia, Firenze e Napoli. La Capitale registra anche una spesa media in calo del 5% rispetto al 2016 per una notte in hotel 3/4 stelle. Anche per soggiornare nelle altre destinazioni della top 5 si spenderà in media il 9% in meno rispetto all'anno precedente (in media circa 13 € a notte). In particolare, Napoli e Firenze sono le città che registrano le flessioni più significative. (ANSA).

Turismo: Aigo, su locazioni turistiche brevi servono regole


 Locazioni brevi e affitti turistici in nero, le città d'arte scoppiano, determinando uno spopolamento dei residenti e rendendo impossibile la ricerca di un alloggio per le famiglie. "Da Venezia a Firenze come per Milano, Bologna, Roma e Napoli è ormai palese la tendenza dei proprietari di immobili di destinarli ad attività ricettive non convenzionali come nel caso delle locazioni brevi che rischiano di generare anche ulteriore confusione tra i consumatori sempre meno tutelati e garantiti e disorientati dalle diverse offerte ricettive". Lo dichiara il presidente Aigo Confesercenti Agostino Ingenito che propone misure condivise tra Regioni, Comuni e Governo anche per evitare come sinora occorso (con il parere Antitrust per le modifiche alla legge regionale Lazio e dell'impugnazione, da parte del Governo, della legge proposta dalla Regione Toscana) di incappare in diatribe tra gli enti competenti per norme e regolazioni del fenomeno. 

"Con l'introduzione della cedolare secca per gli affitti brevi il legislatore non ha tenuto conto di una serie di anomalie e di conseguenze che si stanno verificando in questo periodo. Oltre alla non chiara articolazione del sostituto di imposta - con i portali internazionali di prenotazione che hanno presentato ricorsi - resta grave il fenomeno di locazioni che sfuggono a qualsiasi presentazione di documentazione ai Comuni (SCIA). La formula del b&b era nata per offrire supporto e integrazione del reddito delle famiglie, proprietarie o residenti in appartamenti ubicati soprattutto nei centri storici, che mettevano a disposizione alcune stanze per i turisti". 

"È urgente e opportuno - conclude Ingenito - che il legislatore chiarisca e determini i confini del diritto civilistico dell'uso dell'immobile e offra soluzioni per una vicenda che rischia di generare ulteriore caos: sì alla valorizzazione del patrimonio immobiliare esistente ma con regole ben precise e che tengano conto di una sostenibilità concreta".

ansa

Prodotti bio per Natale, Lipu in 60 città nel weekend

(ANSA) - ROMA, 30 NOV - Lenticchie, vino e pasta bio della Lipu sotto l'albero di Natale per una ricorrenza salva-natura. E' la proposta della Lega Italiana Protezione Uccelli che il 2 e 3 dicembre scende in alcune delle maggiori piazze italiane con i banchetti della campagna "Un Natale per la natura". 


L'evento riguarderà circa 60 città, tra cui Milano, Torino, Genova, Roma, Palermo e offrirà al pubblico i prodotti biologici natalizi della Lipu: lenticchie, pasta e vino. I fondi raccolti, spiega l'associazione, serviranno per sostenerne le attività, dalla gestione di oasi e riserve alla tutela dei siti Natura 2000, dal recupero degli animali selvatici ai progetti a favore delle specie minacciate. Ogni anno, ricorda la Lipu, nei suoi centri di recupero vengono curati 23 mila animali selvatici, mentre oasi e riserve sono visitati da 170 mila persone all'anno 


La Lipu si avvale di 100 guardie volontarie, impegnate nella vigilanza venatoria e nell'antibracconaggio, di gruppi organizzati di volontari che sorvegliano 350 mila ettari di territorio, di operatori ed educatori che coinvolgono 61 mila persone nelle attività di educazione e cultura ecologica, di cui la metà rappresentata da alunni delle scuole.(ANSA).