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Centri storici d'Italia, 172 kmq dal valore inestimabile


"Da oltre 30 anni non si svolgono ricerche sulla situazione complessiva dei centri storici italiani, per questo abbiamo voluto concentrare la nostra attenzione su questi 109 centri storici che occupano circa 172 chilometri quadrati, vale a dire lo 0,06% del territorio italiano. Una porzione di territorio estremamente contenuta ma eccezionalmente ricca di valori: in questo 0,06% del territorio vive infatti il 2,5% della popolazione ma si trova l'8,4% degli addetti e soprattutto il 14,5% degli addetti ai servizi pubblici, il 14,0% dei servizi di produzione; il 13,4% delle attività ricettive. Per ogni abitante dei centri storici presi in esame ci sono 2,2 addetti". A dirlo sono Francesco Bandarin, presidente dell'ANCSA - Associazione nazionale centri storico-artistici, e Lorenzo Bellicini, direttore del CRESME - Centro ricerche economiche e sociali del mercato dell'edilizia, che oggi hanno presentato un'indagine sull'argomento e firmato un protocollo d'intesa con il Mibact.
    "Tra il 2001 e il 2011 - sottolinea Bandarin - gli addetti che lavorano nei centri storici sono cresciuti del 18,7%, nello stesso periodo l'occupazione in Italia è cresciuta del 4,5%. I settori maggiormente innovativi, come i servizi di produzione, e il turismo caratterizzano i centri storici italiani: essi sono il motore economico del Paese".
    Ma ci sono anche delle criticità: c'è una frattura pesante secondo lo studio tra i centri che diventano cuore pulsante della ripresa e quelli che vivono l'abbandono, la crisi, il degrado. Il 52% delle abitazioni nel centro storico di Frosinone è vuoto, a Ragusa è il 42%, mentre a Lecco il 42,2% delle abitazioni è occupato da non residenti. Nella Città Vecchia di Taranto un edificio su tre è inutilizzato, nel centro storico di Caltanissetta un edificio su cinque è inutilizzato, ad Agrigento, Benevento, Vibo Valentia, Trapani sono 1 su 10. In molte città del nord gli edifici inutilizzati hanno valori infinitesimali: 0,1% a Firenze, 0,2% a Siena.
    Guardando alle regioni: in Toscana, Umbria, Marche (ma non i comuni di costa) e Lazio, i centri storici vedono crescere la popolazione; in Veneto, parte della Lombardia, Abruzzo, Molise, parti della Puglia, il sud est della Sicilia, la Sardegna, la popolazione del centro storico diminuisce.
    Per quanto riguarda le singole città, tra quelle demograficamente dinamiche ci sono Prato (+38% la popolazione nel centro storico), Roma (+15%), Torino, Parma, Forlì, Grosseto. Ci sono capoluoghi che vedono la popolazione in calo nel resto della città, ma in crescita nei centri storici: come Verbania, che vede crescere la popolazione del centro storico del +44%. In questo gruppo rientrano molte città metropolitane come Genova, Palermo, Messina, Trieste, Firenze.
    In alcune la variazione della popolazione è negativa nel centro storico e nel resto della città. In questo gruppo rientrano alcune grandi città e i centri storici molto popolati ovvero Napoli, Catania ma anche Venezia. Tra i centri storici con più popolazione anziana ci sono Pescara, Treviso e Venezia.
    E i giovani? Sopra la media nazionale vi sono solo sei centri storici (Taranto, che ha il valore più alto, 29,1%, e poi Foggia, Palermo, Caltanissetta tutte introno al 25%, e poi Monza 23,9%).

ANSA

Chiude Anno Borghi, flussi +12,5% estate

"Si chiude un anno importante per il turismo e la cultura italiana. Il 2017 è stato infatti l'Anno dei borghi ma anche quello della definitiva approvazione del piano strategico del turismo. Abbiamo dimostrato che l'Italia non è solo mare e non solo grandi città d'arte. Il nostro è un Paese costituito per il 60% da piccoli Comuni che conservano tradizione, storia, piccoli e grandi beni culturali su cui si può e si deve costruire un bellissimo racconto". Lo dice Dorina Bianchi, sottosegretario ai Beni e delle Attività Culturali e Turismo, all'evento 'Borghi, mille destinazioni' che chiude appunto l'anno ad essi dedicato e che ha visto un forte interesse dei visitatori con un +12,5% di flussi nella scorsa estate.
    "Chiuderemo questa giornata - aggiunge la Bianchi - con la firma di un importante protocollo d'intesa tra il ministro Dario Franceschini, la ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli e l'Anci per portare i ragazzi delle nostre scuole a visitare i nostri bellissimi borghi".
"Oltre ad aver fatto conoscere all'estero in tantissimi eventi le nostre torri, i nostri castelli, i nostri vicoli (l'ultimo è il China Day tutto dedicato ai turisti cinesi organizzato a Orvieto pochi giorni fa) - conclude il sottosegretario Bianchi - nell'Anno dei Borghi abbiamo fatto tanti piccoli ma decisivi passi: dalla legge sui piccoli Comuni a quella sulle ferrovie storiche, dall'aumento del 74% di visitatori nelle aree rurali fino alla bellissima mostra alle Terme di Diocleziano 'Borghi. Viaggio italiano. Ai confini della meraviglia' che ha raccolto oltre 10 mila visitatori da tutto il mondo con 152 Comuni presenti con le proprie delegazioni, 54 spettacoli presentati nelle sale e oltre 50 artigiani presenti. Tutti questi passi sono determinanti per destagionalizzare e diversificare l'offerta decongestionando le grandi mete turistiche e contribuendo a ripopolare i borghi".
ansa

Natale, 10 città italiane che in inverno costano meno A Venezia -40% rispetto all'autunno, a Palermo -38%

PALERMO - Con l’avvicinarsi del Natale, TripAdvisor viene in aiuto degli italiani che sono ancora in cerca di idee per i doni da mettere sotto l’albero e che stanno valutando la possibilità di regalare un viaggio, senza spendere una fortuna. Il sito di viaggi più grande al mondo ha infatti comparato i prezzi di hotel da oltre 200 siti di prenotazione per identificare le città italiane che offrono il maggior risparmio sugli alberghi.
L’analisi ha mostrato che, in media, i viaggiatori possono risparmiare il 29% soggiornando in alcune città in inverno rispetto alle tariffe autunnali. Ecco le dieci città italiane che offrono il maggiore risparmio per soggiorni in hotel in inverno rispetto all’autunno.
Venezia: la tariffa media degli hotel è inferiore del 40% in inverno rispetto all’autunno
Tariffa media a notte per l’autunno: 317 €
Tariffa media a notte per l’inverno: 188 €

Palermo: la tariffa media degli hotel è inferiore del 38% in inverno rispetto all’autunno
Tariffa media a notte per l’autunno: 126 €
Tariffa media a notte per l’inverno: 78 €

Firenze: la tariffa media degli hotel è inferiore del 35% in inverno rispetto all’autunno
Tariffa media a notte per l’autunno: 251 €
Tariffa media a notte per l’inverno: 162 €

Siena: la tariffa media degli hotel è inferiore del 33% in inverno rispetto all’autunno
Tariffa media a notte per l’autunno: 140 €
Tariffa media a notte per l’inverno: 95 €

Roma: la tariffa media degli hotel è inferiore del 29% in inverno rispetto all’autunno
Tariffa media a notte per l’autunno: 207 €
Tariffa media a notte per l’inverno: 147 €

Bologna: la tariffa media degli hotel è inferiore del 29% in inverno rispetto all’autunno
Tariffa media a notte per l’autunno: 155 €
Tariffa media a notte per l’inverno: 111 €

Milano: la tariffa media degli hotel è inferiore del 24% in inverno rispetto all’autunno
Tariffa media a notte per l’autunno: 247 €
Tariffa media a notte per l’inverno: 187 €

Verona: la tariffa media degli hotel è inferiore del 22% in inverno rispetto all’autunno
Tariffa media a notte per l’autunno: 150 €
Tariffa media a notte per l’inverno: 117 €

Genova: la tariffa media degli hotel è inferiore del 22% in inverno rispetto all’autunno
Tariffa media a notte per l’autunno: 123 €
Tariffa media a notte per l’inverno: 97 €

Napoli: la tariffa media degli hotel è inferiore del 20% in inverno rispetto all’autunno
Tariffa media a notte per l’autunno: 144 €
Tariffa media a notte per l’inverno: 116 €
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Pantone, ecco 10 viaggi nelle tonalità "ultra violet"

AIX-EN-PROVENCE – Anche quest’anno Skyscanner.it si è divertito a cercare 10 meravigliosi luoghi che fossero in tono con il colore Pantone dell’anno, che per il 2018 avrà tutte le sfumature di un un viola acceso e vibrante, l’”ultra violet”. Se l’anno scorso Pantone aveva scelto il “Greenery”, un verde luminoso, per anticipare un anno di rinnovamento e fresche promesse, nel 2018 a dominare sarà un colore forte e “spirituale”, enigmatico e misterioso, prezioso e magico come una gemma d’ametista. Ecco la lista:
Provenza, Francia
La selezione non poteva che iniziare con uno dei paesaggi color “ultra violet” più famosi del mondo: i campi di lavanda della Provenza. Un tuffo in questa distesa di colore profumatissima è tra le esperienze da fare almeno una volta nella vita, magari proprio nel 2018.

Moschea di Nasir ol Molk, Iran
La Moschea si Nasir ol Molk è uno dei siti religiosi più affascinanti e spettacolari di Shiraz, in Iran. La Moschea è nota per le sue bellissime vetrate, che lasciano filtrare la luce del sole, creando riflessi e geometrie colorate nella sala di preghiera, con sfumature che virano dal rosa al lilla, fino al viola più acceso. Una vera meraviglia!

Science Museum, Londra
Il Science Museum di Londra è uno dei musei più visitati della città, con una spettacolare galleria dedicata alla matematica (The Winton Gallery), progettata da Zaha Hadid. I principi della fisica e della matematica sono stati applicati all’architettura, per realizzare un’opera imponente e sinuosa, dai colori di un viola luminoso, che non passa certo inosservato.

Pigalle Basket Camp, Parigi
Il campo da basket incastonato tra alti edifici in stile parigino, nel cuore del quartiere di Pigalle, è una delle attrazioni più amate da fotografi e instagrammer in visita nella capitale francese. Un angolo di Parigi dove sport e colore si fondono, che merita di essere aggiunto alla lista dei luoghi da scoprire per chi programma un viaggio nella ville lumière nel 2018.

Aurora boreale
L’aurora boreale è uno dei fenomeni naturali più affascinanti e magici al mondo, particolarmente visibile nelle buie giornate invernali nei Paesi del nord Europa. L’Islanda è una delle mete preferite dai turisti “a caccia” di cieli cangianti e magici, a queste latitudini, si manifesta spesso e con scie luminose che vanno dal color verde, al viola intenso, rigorosamente “ultra violet”!

Shanghai, Cina
Potevano mancare le atmosfere “gothic” di una metropoli frenetica e brulicante, vivace e misteriosa al punto giusto come Shanghai? Calato il sole, la città si accende delle luci della notte, regalando profili intriganti e “ultra violet”, simili a quelli di una Gotham City asiatica.

Edimburgo, Scozia
Ogni stagione è bella per visitare la Scozia ed Edimburgo, ma nei mesi più miti, quelli che vanno dalla primavera all’estate, i campi innevati delle Highlands lasciano posto al verde di prati fioriti, che si accendono di sfumature ultra violet, squisitamente romantiche.

Supertree Grove, Gardens by the Bay, Singapore
Chi non ha mai sognato di visitare la New York del sud-est asiatico? Singapore è un tripudio di grattacieli e parchi verdissimi, un connubio che trova il suo giusto equilibrio nei meravigliosi Gardens by the Bay, dove natura e tech si intrecciano. In questo parco speciale e coloratissimo, i Super Trees, alberi vertiginosi dai colori di un viola vibrante, catapulteranno i visitatori nelle atmosfere di un film come Avatar, facendo percepire tutta la magia di una città grandiosa.

Antelope Canyon, Arizona
Per chi sta pensando a un viaggio negli Stati Uniti, una visita a questo spettacolo della natura, non deve mancare. L’Antelope Canyon è uno dei canyon più impressionanti della Terra, plasmato dal vento e con rocce levigate e sinuose di colori così caldi e decisi. Lasciarsi avvolgere dalle sue gole, alcune delle quali regalano sfumature nei toni ultra violet, è fra i must del prossimo anno!

Sainte Chapelle, Parigi
La Sainte Chapelle è uno dei monumenti gotici più preziosi e unici che si possono visitare a Parigi. Le sue vetrate a sesto acuto spiccano tra le geometrie severe di un’architettura imponente, regalando, in specifiche ore del giorno, giochi di luce che vanno dal porpora al viola intenso.


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#ioleggoperché una grande raccolta di libri a sostegno delle biblioteche scolastiche: grande partecipazione anche dai piccoli comuni


È la più grande iniziativa nazionale di promozione della lettura, ed è organizzata dall'Associazione Italiana Editori.
Per l’edizione di quest’anno sono stati  111.203 i libri donati alle biblioteche scolastiche italiane nelle nove giornate di raccolta dei libri di #ioleggoperché 2017. Un esito oltre ogni previsione, incrementato dell’80% rispetto all’edizione precedente, sulla scia della straordinaria partecipazione della comunità scolastica, con un coinvolgimento complessivo di 5.636 scuole e di 1.774 librerie aderenti.
Per la scuola Primaria di Casale Corte Cerro (VB) ha partecipato la classe prima con le maestre Elisa Di Lello e Cinzia Fanelli.
Roberto Benvegnù è il dirigente dell’istituto comprensivo di Crusinallo e Casale Corte Cerro, del quale fa parte la classe che è stata coinvolta nel progetto 2017.
Casale Corte Cerro (Casàl dla Cort Cèra in piemontese, Cäsàal dlä Cort Cèrä in dialetto locale) è un comune italiano di 3 453 abitanti in provincia del Verbano-Cusio-Ossola.
L’istituto comprende oltre alle scuole medie di Crusinallo (a indirizzo musicale) anche le medie di Casale Corte Cerro, le elementari di Casale, Ramate e Crusinallo e gli asili di Ramate e Casale. 
Lombardia (15% dei volumi donati provengono da lì), Emilia Romagna (12%) e Puglia (10%) sono le regioni in cui i cittadini si sono mostrati più generosi. Tra le città, le più prodighe di donazioni sono state Roma (al primo posto), Milano (che segue a stretto giro) e Parma, ma ottimi risultati si sono registrati anche a Modena, Maglie (Lecce), Napoli e Schio (Vicenza), seguite da Piacenza, Palermo e Vicenza. Il podio di province più attive va a Milano, Napoli e Roma insieme a Bari, Lecce e Torino.
Sono straordinarie le testimonianze che sono arrivate dalle scuole e dalle librerie per #ioleggoperché. Sono stati coinvolti piccoli centri di provincia così come grandi capoluoghi, perché questa iniziativa ha mobilitato davvero tutta Italia. Lo confermano i dati: sul totale delle scuole aderenti, la partecipazione di quelle del Nord ha rappresentato il 49%, quelle del Centro il 24%, quelle del Sud e delle Isole il 27%. In particolare, le scuole che hanno ottenuto il maggior numero di donazioni sono le scuole secondarie di primo grado Bernardo Pasquini di Massa e Cozzile (Pistoia) e Pirandello - Svevo di Napoli e la primaria G. Tombari di Grosseto, che hanno ricevuto in dono rispettivamente 485, 415 e 331 libri dagli italiani, a cui si andrà aggiungere entro marzo il contributo degli editori.
Ma #ioleggoperché è molto di più. In tutta Italia, circa 1.400.000 studenti hanno partecipato a presentazioni, reading, eventi e contest che hanno invaso la Penisola: molti di queste iniziative sono stati organizzate nelle librerie. Tra le più attive, nella top ten ci sono alcune librerie indipendenti a Schio (Vicenza), Acerra (Napoli), Parma, Pomigliano d’Arco (Napoli), Empoli (Firenze), Maglie e Parabita (Lecce), le Mondadori Retail di Montecatini Terme (Pistoia) e Saluzzo (Cuneo) e la libreria San Paolo di Modena. 
Fonte:
(A cura di Giuseppe Serrone – Turismo Culturale)


Assisi. Alla Porziuncola l'Avvento e il Natale fra preghiera, musica e presepi

La Porziuncola nella Basilica di Santa Maria degli Angeli ad Assisi
Celebrazioni, presepi, concerti. Avvento e Natale nel segno dell’abbraccio con l’Emanuele alla Porziuncola di Assisi, la minuscola chiesa cara a san Francesco – dove è sempre aperta la porta della misericordia – che si trova nella Basilica di Santa Maria degli Angeli ai piedi della città umbra. Anche quest’anno i Frati minori francescani propongono un programma ricco di iniziative che permetteranno ai fedeli in visita ad Assisi e a Santa Maria degli Angeli, di prepararsi al Natale del Signore, di celebrarlo «con la lode e il ringraziamento affinché possa poi essere declinato, una volta tornati a casa, nella vita di tutti i giorni, nell’incontro con il fratello riconoscendovi il Signore che ancora sceglie di bussare alla porta della vita di ciascuno», spiegano i francescani. E aggiungono: «Il suo desiderio? Nascere in coloro che lo accoglieranno per portarvi pace, amore e vita, nell’unità e nella verità».

L’8 dicembre, per la prima volta, il Museo della Porziuncola apre le porte ad un concerto in occasione della Solennità dell’Immacolata Concezione. Nel corso dei secoli, infatti, il ruolo centrale della Vergine nella vita e nella spiritualità del convento e della Basilica papale di Santa Maria degli Angeli ci viene consegnato da alcune preziose opere conservate al museo. Il tutto ha avuto origine dallo stesso Francesco d'Assisi, che ebbe una singolare comprensione del ruolo della Madonna nella storia della salvezza. Al centro del concerto la magnifica voce del tenore frate Alessandro, le armonie dell’arpa di Maria Chiara Fiorucci e la forza del soprano Elisa Bovi. Verranno proposti brani della tradizione popolare mariana attraverso un ampio arco temporale che va dalla musica medievale passando per quella romantica sino alla contemporanea. 

Nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, dal 17 al 23 dicembre, verrà proposto il Settenario in preparazione al Natale. Al mattino della vigilia, domenica 24 dicembre, ci saranno le celebrazioni eucaristiche secondo l’orario solito festivo, mentre nel pomeriggio ci sarà una sola Messa (della Vigilia di Natale) alle ore 17.30. Seguiranno iprimi Vespri di Natale con il canto della «Kalenda» e alle 23.30 la Veglia e la Messa nella Notte di Natale, presieduta da padre Giuseppe Renda, custode della Porziuncola.

Per il 25 dicembre, tra le altre celebrazioni, la Messa di Natale delle 11.30 sarà presieduta dal cardinale Agostino Vallini, nominato circa un mese fa legato pontificio delle Basiliche papali di Assisi. Domenica 31 dicembre le celebrazioni, che si terranno secondo l’orario festivo, si concluderanno con i primi Vespri della solennità della Santissima Madre di Dio – con il canto del «Te Deum» di ringraziamento – e la Messa di fine anno con i giovaniche, com’è tradizione, accorrono da tutta Italia per trascorrere il Capodanno ad Assisi con i frati della Porziuncola. Il tema di quest’anno è «… nella tua Terra». Presiede padre Graziano Malgeri.

Il nuovo anno si aprirà con le celebrazioni della solennità della Santissima Madre di Dio e la preghiera dei secondi Vespri «in cappella papale» con il canto «del Veni, Creator Spiritus». Il giorno dellìEpifania ci sarà il consueto bacio del Bambino presso la cappella del presepe. 

Altri concerti sono in programma in queste settimane. Il 26 dicembre, alle 17, nel chiostro del Convento si terrà «E il Verbo si fece carne», rappresentazione sul Natale con la partecipazione di Elisa Bovi e frate Alessandro. Il 29 dicembre, alle 21, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli è prevista la rassegna corale «Natale in-coro» organizzata dall’Associazione regionale cori dell’Umbria. Il 5 gennaio, alle 17, nella cappella del presepe, si terranno i «Canti natalizi» con Andrea Ceccomori (flauto), Maria Chiara Fiorucci (arpa) e il soprano Elisa Bovi assieme a frate Alessandro. Il 6 gennaio, alle 17, torna «E il Verbo si fece carne». Il 7 gennaio, alle 15.30, nella Basilica si svolgerà il concerto dell’Epifania con il coro “Laudesi Umbri di Spoleto” diretto da padre Matteo Ferraldeschi. 

Infine, dall’8 dicembre al 7 gennaio, tutti i pellegrini potranno visitare nei locali del santuario e nel chiostro del convento la classica mostra internazionale di presepi «Un mondo di presepi». Tra le novità della nuova esposizione, l’allestimento permanente del presepe provenzale, nuovo presepe giunto dalla Corea del Sud e un altro realizzato a partire da materiali di recupero.

Info sul sito della Basilica www.porziuncola.org per il programma dettagliato.