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Lali, regina pop a Milano Latin Festival Star argentina sul palco per la prima volta in Italia

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(ANSA) - MILANO, 20 LUG - Star osannata in patria e nei Paesi sudamericani, l'argentina Lali Esposito, ritenuta una delle regine del pop latino, farà tappa per la prima volta, il 21 e 22 luglio, al Milano Latin Festival in corso ad Assago nell'ambito del suo tour europeo.
    Cantante, attrice e influencer, l'artista è protagonista di una carriera da predestinata iniziata in tv, nel 1998, a soli 6 anni. E' quindi diventata nota al grande pubblico per le sue interpretazioni nelle serie tv teen create da Cris Morena, una delle produttrici più importanti in Argentina. Dalla tv è poi passata ai grandi palcoscenici. Nel 2013 il suo primo album da solista 'A Bailar', pubblicato dalla Sony Music, è una rivelazione in America Latina: una miscela di pop, hip hop, dance, R&B, dubstep ed elettronica che diventa disco d'oro in Argentina.
   
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Don Camillo e Diabolik a Cartoon Club

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(ANSA) - RIMINI, 20 LUG - Un incontro tra Don Camillo e Diabolik a Rimini; un 'Grand Hotel' di felliniana memoria ma spaziale per Martin Mystere e i segreti dello stabilimento balneare 'Kursaal', abbattuto 70 anni fa nella città adriatica, in 'The Cannibal Family'. Hanno un forte accento romagnolo, gli Albi speciali di Cartoon Club e Riminicomix editi in occasione della 34/a edizione di Cartoon Club-Festival internazionale del cinema d'animazione, del fumetto e dei Games e della 22/a edizione della mostra mercato del fumetto Riminicomix, in programma fino a domenica sulle rive dell'Adriatico.
    Gli Albi sono stati presentati ufficialmente alla kermesse in corso nella città romagnola. In particolare in 'Un notturno che non fa dormire' Don Camillo incontra Diabolik sulle spiagge di Rimini nella trasposizione di un'opera di Guareschi pubblicata nel 1966 mentre l''Hotel ai confini della galassia' è il titolo dell'avventura di Martin Mystere: la struttura al centro del racconto rimanda al Grand Hotel di Rimini celebrato da Fellini.(ANSA).
   
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50 anni Romeo & Giulietta, mostra Pienza

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(ANSA) - PIENZA (SIENA), 20 LUG - Una mostra per Romeo & Giulietta, il film diretto da Franco Zeffirelli, a 50 anni dalla sua uscita. A ospitarla, dal 28 luglio al 6 gennaio, Palazzo Piccolomini a Pienza (Siena): la pellicola fu girata nella città di Pio II nel 1968, prevalentemente negli interni del palazzo che ora accoglie l'esposizione e che nella finzione è casa Capuleti, dove Giulietta e Romeo si incontrano per la prima volta a una festa da ballo.
    'What is a youth?', il titolo che la mostra prende a prestito da quello della canzone, con musica di Nino Rota e testo di Elsa Morante, che nella ricostruzione della tragedia shakespeariana voluta dal regista toscano risuona all'interno del cortile di Palazzo Piccolomini durante il ballo.
    L'esposizione raccoglie foto di set e di scena, messe a disposizione dalla Fondazione Zeffirelli, e i costumi realizzati da Danilo Donati e vincitori nel 1969 dell' Oscar, oggi proprietà della Fondazione Cerratelli.
   

Cinema / Dalla Luna a Venezia, apre Il Primo uomo di Chazelle

Una immagine di scena del film

Il 20 luglio di 49 anni fa quella prima storica emozionante passeggiata lunare. Il Primo Uomo è Neil Armstrong che sei ore dopo l'allunaggio dell'Apollo 11 mise piede su un terreno mai calpestato prima davanti ad una platea televisiva sterminata. Quell'impresa e quelle emozioni Damien Chazelle, il regista americano Oscar miglior regia nel 2017 per La La Land, ha provato a ricostruirle nel nuovo attesissimo lungometraggio First Man che è stato ufficialmente annunciato come film d'apertura mercoledì 29 agosto della Mostra del cinema di Venezia (29 agosto- 8 settembre 2018). Un ritorno che "onora" e "elettrizza" il regista che proprio "in prossimità dell'anniversario dello sbarco sulla Luna" dice di "non vedere l'ora di portare il film al festival".
Tutto ruota intorno alla figura mito di Neil Armstrong, negli anni dal 1961 al 1969, al culmine di una delle missioni più pericolose dell'essere umano, interpretato da Ryan Gosling, il Sebastian sognatore di La La Land, canadese, 37 anni. Una storia avvincente scritta dal premio Oscar Josh Singer (Il caso Spotlight) basata su First Man, la biografia best seller scritta da James R. Hansen che racconta momento per momento la missione della Nasa, gli altissimi rischi, i sacrifici personali di Armstrong e degli altri astronauti. Si riforma così dalle parti del Lido la coppia Chazelle-Ryan Gosling, che da lì parti' per la corsa alle statuette, con 14 candidature e sei Oscar vinti. "E' un autentico privilegio poter presentare in prima mondiale il nuovo, attesissimo film di Damien Chazelle - ha detto il direttore Alberto Barbera - Un lavoro personale, affascinante e originale, piacevolmente sorprendente al confronto con gli altri film epici dei nostri tempi, a conferma del grande talento di un regista tra i più importanti del cinema americano di oggi. Siamo grati alla Universal Pictures per aver accettato di condividere con noi l'apertura della 75/ma Mostra". Nel cast troviamo la lanciatissima Claire Foy, la regina Elisabetta di The Crown e Jason Clarke. Prodotto da Wyck Godfrey & Marty Bowen (La saga di Twilight, Colpa delle stelle) con la loro casa di produzione Temple Hill Entertainment, insieme a Chazelle con Steven Spielberg, Isaac Klausner, Adam Merims e Josh Singer executive producer e DreamWorks Pictures cofinanziatrice, Il Primo Uomo sarà in sala in America dal 12 ottobre. Il trailer del Primo Uomo sgombra il campo da possibili romanticismi sul satellite celeste: avventura, tecnologia, adrenalina e una discreta ansia sull'impresa epica e impossibile del landing lunare sono gli elementi del film, che suona oggi, in piena presidenza Trump, ad alto patriottismo. Emma Stone, invece, al top tra le attrici piu' pagate in America, prepara il ruolo della cattiva Crudelia De Mon, la perfida della Carica dei 101 al centro di un film tutto su di lei, un live action che la raccontera' da giovane (la cosa curiosa e' che Glenn Close e' produttrice esecutiva). Emma Stone potrebbe salutare i vecchi amici Chazelle e Gosling se sara' al festival di Venezia anche l'atteso The Favourite, il nuovo film dell'autore greco Yorgos Lanthimos (The Lobster, Il cervo sacro) di cui e' protagonista nei panni di Abigail Masham, una favorita della regina Anna d'Inghilterra (Olivia Colman) al centro di un triangolo di amore omosessuale e potere con l'altra favorita Sarah Churchill (Rachel Weisz). 
   
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Turismo congressuale punta sui musei Nel 2017 quasi 400mila eventi ma arranca internazionale

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(ANSA) - TORINO, 20 LUG - Il turismo congressuale in Italia cresce e punta sempre più sui musei, ma sono in calo gli eventi internazionali (-2%). Lo dice l'indagine dell'Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi-Oice presentata a Torino da Federcongressi&eventi.
    Sono quasi 400.000 i congressi ed eventi (398.286) organizzati nel 2017, il 2,9% in più del 2016. I partecipanti sono stati 29.085.493 (+3,2%), le presenze 43.376.812 (+1,6%) e la durata è stata pari a 559.637 giornate (+2,8%). Convention, meeting, lanci di prodotto promossi dalle aziende rappresentano il 64% degli eventi (56,5% nel 2016 e 55,4% nel 2015). La maggior parte (56,9%) ha una dimensione locale - con partecipanti (relatori esclusi) provenienti soprattutto dalla stessa regione - ma aumentano gli eventi nazionali (35,2%). Gli alberghi mantengono la maggiore quota di eventi (67,9%), ma rallentano la crescita, mentre aumenta il peso dei centri congressi e dei musei (4.016 per complessivi 442.403 partecipanti) usati soprattutto per eventi aziendali.
   
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Torna il Magic Fire Festival A Rainbow MagicLand di Roma nei week end 21-22 e 28-29 luglio

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Nel parco di divertimenti di Roma, Rainbow MagicLand, torna il Magic Fire Festival, sfida a colpi di fuochi d'artificio che nei week end del 21-22 luglio e poi 28-29 luglio vedrà gareggiare gli specialisti pirotecnici di Francia, Inghilterra e Italia, in spettacoli di fuochi tra fontane danzanti, flame show e suggestive coreografie che illumineranno il cielo di Valmontone.
    Le aziende partecipanti che si contenderanno il trofeo hanno gareggiato nelle più importanti competizioni internazionali e arrivano a Rainbow MagicLand per aggiudicarsi il Trofeo Magic Fire Festival. Il 21 luglio gareggerà per l'Italia Fire Events, di Catania. Il 22 luglio sarà la volta della Francia con la parigina Nuit Feerique, una delle eccellenze europee in questo ambito. Il weekend successivo, sabato 28 luglio, a rappresentare l'Italia sarà un'azienda proveniente da Cagliari, la pirotecnica F.lli Massa, depositari di un'arte antica che risale all'800.
    Per la serata conclusiva, il 29 luglio, arriva da oltre Manica la Smart Pyrotechnics che, con le sue numerose sedi sparse in tutta l'Inghilterra, porta con sé un mix di tradizione e innovazione tecnologica, unendo i più avanzati dispositivi computerizzati all'arte antica dei fuochi d'artificio. Nella stessa serata, inoltre, la ditta di Rieti Pirotecnica Morsani, coorganizzatrice dell'evento, presenterà fuori concorso, a chiusura del Festival, uno spettacolo piromusicale della durata di 25 minuti. In ciascuna delle prime tre serate è prevista la partecipazione di un'azienda pirotecnica concorrente, che realizzerà coreografie piromusicali per 20 minuti consecutivi, annunciata da un flame show. Ogni sera tornerà inoltre uno degli spettacoli più amati: Illusion, premiato come miglior show outdoor ai Parksmania Awards, per la magia delle coreografie e delle sue proiezioni interattive, giochi d'acqua, musica e fontane danzanti.

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La Circolazione Atlantica rallenta, in arrivo 20 anni di caldo

Le linee indicano la Circolazione Atlantica, il cui indebolimento corrisponde a temperature più elevate (fonte: NASA) © Ansa

C'è un pizzico di verità nel film 'The Day after Tomorrow': nessuno scenario apocalittico in vista, ma la Circolazione Atlantica meridionale, che trasporta l'acqua calda verso Nord e quella fredda verso Sud, sta rallentando e questo può provocare un decisoriscaldamento del clima nei prossimi 20 anni. Il più recente picco negativo si è registrato dal 2004 al 2010, quando l'indebolimento è stato 10 volte maggiore del previsto. Lo indica la ricerca pubblicata su Nature dal gruppo dell'università di Washington coordinati da Ka-Kit Tung. Lo studio dimostra che l'indebolimento di questa circolazione, che consiste in un sistema di correnti che comprende anche quella del Golfo, fa parte del suo ciclo naturale.
Nota anche con la sigla Amoc (Atlantic Meridional Overturning Circulation), la Circolazione Atlantica funziona come un enorme nastro trasportatore che trascina l'acqua calda del golfo del Messico verso Nord, cioè verso Groenlandia, Islanda e mare di Norvegia; qui le masse d'acqua si raffreddano, diventano più dense e scendono in profondità. A questo punto la corrente fa una 'capriola', cambia direzione e trasporta l'acqua fredda verso i tropici.
Per osservarne caratteristiche e velocità, i ricercatori hanno utilizzato immagini satellitari e dati provenienti dal progetto internazionale Argo, che si avvale di boe galleggianti che raccolgono dati su temperatura e salinità. E' emerso che questo sistema di correnti sta passando dalla sua fase veloce a quella più lenta e questo ha implicazioni sul riscaldamento globale. Quando è nella fase più veloce, infatti, l'Amoc rimuove maggiori quantità di CO2 dall'atmosfera e le accumula in profondità, intrappolandole per periodi lunghissimi, di almeno mille anni.
"Questi dati confortano un'ipotesi avanzata recentemente, cioè che l'indebolimento di questa circolazione abbia implicazioni sul sequestro della CO2 presente nell'atmosfera", ha rilevato l'oceanografo Alessandro Crise, dell'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (Ogs) di Trieste. "L'Amoc - ha aggiunto - trasforma le acque calde in acque più fredde e dense, che assorbono CO2 e vanno in profondità. Si calcola che circa il 50% della CO2 assorbita dagli oceani sia stata catturata dalle acque raffreddate da questo meccanismo, nella sua fase più vivace".
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I Neanderthal sapevano accendere il fuoco

Rappresentazione artistica di una famiglia Neandertal intorno al fuoco (fonte: NASA/JPL-Caltech) © Ansa

I Neanderthal non smettono di sorprendere: non soltanto erano artisti e abili navigatori, ma sapevano accendere il fuoco, come i Sapiens. La prima prova di questa loro abilità arriva dall'analisi degli strumenti in selce che hanno tracce di pirite, la più comune pietra focaia. Pubblicata sulla rivista Scientific Reports, la scoperta si deve al gruppo dell'università olandese di Leida coordinato da Andrew Sorensen.
La scoperta arriva a pochi mesi da quella, fatta in Italia, che i Neanderthal modellavano le armi con il fuoco e che aveva aperto il dibattito su come se lo procurassero: gli esperti si chiedevano, infatti, se lo raccogliessero dagli incendi naturali oppure fossero in grado di produrlo.
Il dubbio è stato chiarito adesso dall'analisi di strumenti in selce, risalenti a 50.000 anni fa e rinvenuti in vari siti della Francia, che i Neanderthal avevano usato anche per altre funzioni, ad esempio per la macellazione delle loro prede di caccia. L'analisi ha mostrato che gli stessi strumenti recano anche segni di percussioni e tracce di pirite, le quali suggeriscono che sono stati ripetutamente colpiti con il minerale. Per ottenere una scintilla, infatti, la selce deve essere colpita con la pirite.
Per dimostrare l'ipotesi, i ricercatori hanno fatto delle copie degli strumenti e le hanno usate per accendere il fuoco con la pirite. Il test ha lasciato sugli utensili tracce simili a quelle trovate sugli strumenti dei Neanderthal.
Si conferma così ancora una volta che questi uomini, ritenuti fino a qualche anno fa inferiori ai Sapiens in quanto a capacità, non erano rozzi e primitivi come immaginato. Molte finora sono state le ricerche che hanno contribuito a vederli in modo diverso, come la scoperta che il loro cranio e il cervello si sono sviluppati in modo molto simile a quanto è avvenuto nell'uomo moderno.

Tra le altre sorprese dei Neanderthal scoperte di recente ci sono le pitture rupestri più antiche del mondo  e anche in quanto a look non erano primitivi, perché si truccavano e indossavano gioielli che sapevano fabbricare.
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Le piante comunicano con i germogli, come madri con il feto

Scoperto il primo messaggero molecolare che mette le piante in comunicazione con i loro germogli (fonte: Ferruccio Zanone, Flickr) © Ansa

Come le madri con il feto, anche le piante comunicano con il loro germogli e il linguaggio molecolare che permette questo dialogo si basa sull'ormone chiamato auxina. Lo indica la ricerca pubblicata sulla rivista Nature Plants e coordinata da Jiri Friml, dell'Istituto di Scienza e Tecnologia dell'Austria, e Thomas Laux, dell'università tedesca di Friburgo.
I botanici sospettavano da tempo l'esistenza, nelle piante, di segnali che regolano lo sviluppo dei germogli, ma quali fossero era un mistero. Adesso, rileva Friml, "abbiamo dimostrato che è l'auxina della pianta madre a regolare le fasi iniziali dello sviluppo dei germogli". Questo messaggero è un ormone che svolge molti ruoli importanti, favorendo la crescita della pianta e lo sviluppo delle radici.
I ricercatori hanno dimostrato che il tessuto della pianta madre che circonda il germoglio inizia a produrre una maggiore quantità di auxina fin dalle prime fasi dello sviluppo. L'importanza di questo ormone è poi emersa pienamente quando, nell'esperimento che ha interrotto la produzione di auxina, il germoglio non si è sviluppato correttamente.
In verde l'ormone auxina si accumula nel tessuto della pianta vicino al germoglio (fonte: Chulmin Park)

Gli esperimenti hanno inoltre dimostrato che l'ormone che rende possibile la nascita delle nuove piante è quello della pianta madre, tanto che quando i ricercatori hanno interrotto la produzione di auxina nel tessuto della pianta e non nel germoglio, quest'ultimo non si è sviluppato in modo corretto.
Questo ormone, osserva Friml, è comunque solo uno dei messaggi che mettono in comunicazione la pianta con i suoi germogli: anche senza l'auxina il germoglio "cresce in maniera anomala, ma riesce comunque a svilupparsi in qualche modo. Ciò significa che deve esserci un altro segnale indipendente".
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Summer lights, luci su trulli di Alberobello Coni illuminati fino a settembre

Luci sui trulli di Alberobello © ANSA
ALBEROBELLO - Si sono accese il 18 luglio ad Alberobello (Bari) le luci sui trulli del paese patrimonio dell'Unesco, con l'avvio del 'Summer lights' 2018 che illuminerà le caratteristiche abitazioni a cono, tutti i giorni, fino a settembre.
Sul Trullo Sovrano e il Belvedere saranno proiettati i quadri di Gustav Klimt per celebrare i 100 anni della scomparsa dell'artista austriaco.
L'accensione del 18 luglio è stata accompagnata dall'evento 'Pianist fly-Emgie x Alberobello', con l'artista Paolo Zannarella che ha suonato il pianoforte a coda sospeso a dieci metri di altezza. "E' stata una serata davvero magica", afferma l'assessore al Turismo del Comune di Alberobello, Antonella Ivone, sottolineando che "i nostri trulli illuminati dai colori dei quadri di Klimt risplendono ancora di più in tutta la loro bellezza". "Il 'Summer lights' - aggiunge - farà da cornice ai tanti eventi in programma fino al mese di settembre, regalando ai tanti visitatori emozioni che, ci auguriamo, possano restare nel cuore di chiunque quest'estate passerà da Alberobello".
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