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Viaggi in coppia ed esperienze wellness, chi sono e cosa cercano gli italiani nel weekend



I fine settimana sono diventati sempre più spesso l’occasione per una fuga romantica, una breve vacanza in famiglia o con gli amici, con cui regalarsi momenti di relax e una pausa dal quotidiano. Anche in periodi lontani dalle ferie, infatti, sono sempre più numerosi gli italiani che approfittano di un giorno festivo per staccare la spina e trascorrere un paio di giorni fuori porta.
Nell’88% dei casi, i turisti del fine settimana viaggiano in coppia e nel 45% dei casi hanno tra i 30 e i 40 anni, mentre i giovani tra i 25 e i 30 e le persone tra i 40 e 45 anni rappresentano il 15% ciascuno. È il quadro che emerge da un’indagine condotta da Weekendesk.it, portale leader nei fine settimana tematici, su 40.000 turisti che hanno prenotato un soggiorno breve nell’arco di dodici mesi. Dall’analisi appare evidente come il desiderio di ritagliare tempo per sé stessi e per il proprio benessere sia il principale stimolo alla ricerca di un weekend romantico o un soggiorno all’insegna del wellness, che risultano essere i pacchetti più cercati sul portale rispettivamente nel 18% e 26% dei casi.
Per quanto riguarda il tipo di fine settimana che viene effettivamente scelto, il più acquistato si conferma quello dedicato al benessere (25,5%), ossia un soggiorno comprendente un’esperienza alle terme o comunque la possibilità di trascorrere alcune ore in un’area wellness, mentre il secondo posto va ai weekend a tema gastronomico (9,5%), dove è prevista almeno una cena gourmet o comunque l’opportunità di coccolarsi con i piaceri della cucina locale. Da segnalare che nell’1,2% dei casi il pacchetto acquistato comprende anche l’ingresso in un parco divertimento, a una mostra o eventi di vario tipo, che spesso diventano il pretesto per concedersi una breve vacanza.
Relativamente alla regione di provenienza dei ‘weekender italiani’, la medaglia d’oro va al Lazio (21,8%), seguita dalla Lombardia (15,3%), dalla Toscana (7,6%) e a breve distanza dall’Emilia Romagna (7,4%), mentre al quinto posto si attesta la Campania (6,4%), la prima tra le regioni del Sud.
Per limitare le ore necessarie al viaggio e godersi più tempo possibile nella destinazione scelta, gli italiani scelgono poi di non allontanarsi troppo da casa optando per una meta che dista in media 95 km dalla propria città. Per quanto concerne la durata del soggiorno, è di una sola notte nel 60% dei casi e di due notti nel 24%, con arrivo prevalentemente al Sabato (37%).
A livello di budget, i turisti del fine settimana spendono in media 171 euro per il soggiorno e un’attività, come, ad esempio, una degustazione, un ingresso a un museo o alle terme, il giro turistico di una città o altro. La preferenza di acquistare un pacchetto che includa già un’attività extra è spesso motivata dal desiderio di rendere il proprio weekend unico e allo stesso tempo di non doversi preoccupare di nulla una volta giunti a destinazione.
Altra tendenza in crescita è quella di preferire i soggiorni cancellabili gratuitamente fino a pochi giorni dalla partenza, in modo da non dover sostenere costi in caso si preferisca rinunciare al viaggio per condizioni meteo avverse o contrattempi di altro tipo, sebbene l’effettivo tasso di cancellazione dei fine settimana prenotati tramite weekendesk.it sia appena dell’8%, un fatto sicuramente legato anche al breve anticipo con cui vengono spesso prenotati i weekend fuori porta
travelnonstop - segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone . Turismo Culturale

Pure il vino è 4.0 Il digitale dalle vigne alla tavola

IL vino italiano continua a conquistare i mercati internazionali e si fa, con misura, sempre più «tecnologico». Grandi etichette cariche di glorie, accanto a dignitosi vini da tavola che insieme danno vita a qualcosa che vale (solo parlando di esportazioni), circa 6,2 miliardi di euro. Quello del vino è certamente un settore che corre, e che riesce a collezionare margini in crescita del 6% circa nell'ultimo quinquennio. Senza parlare dell'occupazione, visto che ad oggi, in Italia, gli addetti arrivano a circa un milione e 300mila. Qualità e concorrenza, dunque, che in questi giorni al Vinitaly di Verona (da sempre punto d'incontro di vecchie e nuove tendenze di settore), si traducono anche in un'attenzione particolare alle nuove tecnologie che fanno riferimento al paradigma di Impresa 4.0. App, quindi, ma non solo per cercare l'etichetta migliore. La digitalizzazione del vino passa anche per strade diverse. In Francia, per esempio, nella regione di Bordeaux le tecniche digitali sono usate per la mappatura del vigore vegetativo ed hanno consentito di risparmiare dal 10 al 30% sui costi per la fertilizzazione; mentre in California droni e mappature satellitari vengono adoperate per monitorare lo stato di salute dei terreni di produzione. E anche in Italia le cose non vanno molto diversamente. Proprio a Verona è stato promosso il progetto PV-Sensing dotato di sensori di nuova concezione che riesce a tenere sotto controllo i parametri agronomici del suolo, della superficie delle foglie, dell'umidità e della rugiada a cui è esposta la pianta. Dati che, grazie ad un modello previsionale, consentono di ottimizzare i trattamenti fitosanitari del vigneto. Poi ci sono anche nella vitivinicoltura le start up come Wineta che puntano ad influenzare gli acquisti grazie ad un algoritmo in grado di raccomandare il vino in linea con propri gusti personali; oppure quelle che gestiscono la vendita come Goot, che consente di accedere a tutti i vini disponibili nelle enoteche di zona e di riceverli in un'ora. Altre, come 10-wine, propongono nuovi modelli di consumo, in questo caso mutuato dal settore del caffè: ricariche monodose per un consumo casalingo di qualità e variegato, un bicchiere di vino come la tazzina del caffè. Supertecnologie, dunque, anche per il vino che, tuttavia, deve continuare a tener d'occhio il suo radicamento sul territorio per vincere ancora nel mondo.
avvenire

Enit Giappone la promozione all'aeroporto di Haneda e Italia protagonista a Kagoshima



Enit e la promozione all'aeroporto di Haneda
ENIT promuove l'Italia all'aeroporto di Haneda, La sede ENIT di Tokyo ha partecipato con uno stand alla fiera del turismo B2C “Motto! Kaigai he" presso il terminal dei voli internazionali dell’aeroporto di Haneda dal 22 al 24 marzo 2019. L’evento organizzato da Tiat (Tokyo International Air Terminal Corporation) in collaborazione con Japan Tourism Agency e Jata (Japan Association of Travel Agents)  promuove i viaggi outbound dall’aeroporto di Haneda.

L'Italia protagonista a Kagoshima 
Il 20 marzo ENIT ha organizzato un seminario a Kagoshima in collaborazione con il filiale di Hankyu Travel International, una delle maggiori agenzie di viaggio con sede centrale ad Osaka rivolta soprattutto al target golden age. Obiettivo: la creazione dei pacchetti turistici speciali utilizzando il volo diretto di JAL (Japan Air Line) dagli aeroporti locali di 8 città da nord a sud del Giappone: Sapporo (Hokkaido), Sendai, Niigata, Nagoya, Osaka, Fukuoka, Miyazaki e Kagoshima. 

ENIT PROMUOVE L´ITALIA COME DESTINAZIONE MICE IN SPAGNA


ENIT è stata invitata dal Gruppo Evento Plus, azienda leader del settore MICE in Spagna, a prendere parte con un proprio spazio espositivo al workshop MICE “Meeting & Incentive Summit” svoltosi il 20 Marzo a Madrid. E' stata un'occasione per promuovere la destinazione Italia incontrando oltre 40 buyer spagnoli, rappresentanti delle principali incentive house, delle agenzie eventi e corporate che hanno confermato il grande interesse per il nostro Paese. La presenza di ENIT si inserisce nella più ampia iniziativa che vedrà l’Italia consegnare il prestigioso Award 2019 del Gruppo Evento Plus nella categoria Destinazione Internazionale per il settore MICE nel mese di luglio. Per maggiori info scrivere a info.mice@enit.it e madrid@enit.it
fonte: Enit - segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone Turismo Culturale