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Go Deep Game. Un gioco per rigenerare lo spazio in cui si vive

Un'immagine del castello Aragonese a Taranto (Ansa)

“Abitanti uniti”, “Spazi verdi invece di palazzi vecchi”, “piante e fiori”, “Aprire i locali inutilizzati per darli ai giovani (gratuitamente)”, “+ biblioteche”, “via pregiudizi e ridicoli benpensanti”, “chiande (in dialetto tarantino, piante)”, “palazzi nuovi”. Questi, scritti così come li leggete, sono alcuni dei desideri degli abitanti della Città vecchia di Taranto per il luogo in cui vivono. Li hanno scritti su un cartellone bianco a due facce, portato in giro per l’isola da una simpatica “ragazza sandwich”. La diffidenza è stata vinta grazie a Go Deep Game, un gioco che, utilizzando la metafora del viaggio attraverso sei immaginarie linee della metropolitana (visione, diversità, emozioni,creatività, togetherness, potere e rango) aiuta le comunità a riscoprire bellezza e talenti personali e collettivi, per rigenerare lo spazio in cui vivono. Scritto in inglese da giovani italiani esperti di processi di facilitazione, dal 2015, con il sostegno dell’Unione Europea, il Go Deep è stato sviluppato ed applicato in tanti contesti differenti, sparsi in molti Paesi del vecchio continente. «Esplorando la Città vecchia - spiega Giulio Ferretto, uno dei due facilitatori di questa edizione del Go Deep - ci siamo resi conto che c’è un grande senso di abbattimento e impotenza delle persone che vivono nel quartiere, rispetto alle condizioni di vita. Non credono di poter influenzare le dinamiche dello spazio in cui vivono. Aspettano la politica, con disaffezione però. Il nostro approccio non è stato portare soluzioni dal di fuori, non è questo il ruolo che abbiamo, ma piuttosto aiutare nel far emergere soluzioni sostenibili nel tempo, facendo da specchio alle bellezze, ai talenti che hanno già al loro interno». Una sorta di maieutica della cittadinanza attiva. «Uno dei temi culturalmente importanti in questo momento storico è quello della fiducia nelle comunità, una fiducia che va nutrita, con la rigenerazione urbana invece - prosegue Ferretto - in molti luoghi è stato fatto tutto il contrario. Le idee, erano preconcette, standardizzate e venivano dall’esterno. Questo perché manca un legame di fiducia nel sistema stesso, nella sue capacità di rigenerarsi, di trovare risorse in se stesso per uscire dalla crisi». Go Deep quindi ribalta le attitudini «in particolare il meccanismo per cui pensiamo solo a quello che non ci piace. L’ultima fase del gioco va a riflettere e sedimentare gli apprendimenti che il gruppo ha ottenuto attraverso il processo. Si attiva l’intelligenza collettiva, si parla molto e si torna a ringraziare». Come hanno fatto le donne del rione, preparando teglie di riso patate e cozze da offrire nella grande cena comunitaria di ieri sera. In strada, tra i vicoli, decine di tavoli. Ciascuno ha portato il suo piatto meglio riuscito, poi condiviso o scambiato, con i ragazzi dell’istituto musicale Paisiello di Taranto, gli anziani dell’Auser ed i danzatori di pizzica, a fare da colonna sonora. «La biennale ha tanti linguaggi, perché non vogliamo solo ragionare sulla prossimità ma anche provarla. In questo senso - ha spiegato uno dei quattro co-direttori di Biennale, Gianfranco Marocchi - la cena di strada è un momento di condivisione importante in cui si sceglie di uscire dalla propria casa e di sedersi accanto a qualcuno che forse neanche si conosce. Questo è stato possibile perché la Biennale non arriva dall’alto ma ha lavorato insieme ai cittadini del quartiere».
avvenire

Sicilia in prima linea per il turismo religioso


Il Dipartimento Turismo della Regione Siciliana partecipa al Simposio euromediterraneo organizzato dall’Ufficio Nazionale Tempo Libero, Turismo e Pellegrinaggi della Conferenza Episcopale Italiana dal titolo “Verso un’identità del Turismo religioso”, il cui prossimo appuntamento è in programma oggi e domani, venerdì e sabato 17 e 18 maggio, a Sotto il Monte, luogo che ha dato i natali a San Giovanni XXIII, dove si parlerà per l’occasione di esperienza e convivialità.
La struttura organizzativa dell’incontro prevede la costituzione di “tavoli delle competenze”, ognuno dei quali coordinati da un facilitatore. Una sessione plenaria conclusiva restituirà i risultati emersi nei tavoli e produrrà un documento di sintesi sul lavoro svolto, dal quale emergeranno potenzialità e criticità da tenere in considerazione per la gestione e lo sviluppo di questo segmento turistico. Molti i temi in discussione all’interno del tavolo: il coordinamento dei vari cammini di fede, guide turistiche e luoghi sacri, la creazione dei Parchi ecclesiali culturali, le azioni di marketing per incrementare i flussi inbound.
La Sicilia è tra le Regioni italiane che compongono il tavolo nazionale sul turismo religioso costituito tra la CEI e la Commissione Turismo della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. Un tavolo regionale, in analogia a quanto avvenuto a livello nazionale, si è insediato lo scorso gennaio a Palermo. Ad esso partecipano i rappresentanti dell’assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, dell’assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, dell’Ufficio per la Pastorale del Tempo Libero, Turismo e Sport della Conferenza Episcopale Siciliana e dell’Ufficio per i Beni Culturali e l’Edilizia di Culto della CESi.
travelnonstop

TURISMO A Trani un corso di alta formazione in turismo religioso


Trani, turismo religioso
Health Collection Institute, con sede in Trani, istituisce il Corso di Alta Formazione in Turismo religioso, con l'obiettivo di far acquisire agli iscritti una conoscenza specifica degli aspetti teologici e pastorali indispensabili a chi opera nell'ambito del Turismo Religioso e una conoscenza tecnico-professionale, con un taglio connesso con l'operatività in ambito turistico. Il corso ha una durata complessiva di 120 ore, suddivise in una parte teorica in modalità online (80 ore) e una parte pratica in presenza (40 ore).

Il percorso prevede tre ambiti formativi:
- conoscenze teologico - pastorali finalizzate alla comprensione e interpretazione del complesso mondo religioso con particolare attenzione all'ambito territoriale;
- competenze professionali in ambito turistico di interesse religioso;
- area di carattere applicativo inerente alla professione turistica in ambito religioso.

Al termine del Corso, si svolgerà una Prova finale consistente nella redazione di un piano di gestione e promozione di un itinerario o servizio del turismo religioso a livello territoriale e verrà rilasciato un Attestato di partecipazione.
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Viterbo: le auto dei Papi in mostra da venerdì

Viterbo: le auto dei Papi in mostra da venerdì
Da venerdì 24 a domenica 26 maggio sarà Viterbo ad ospitare per la prima volta le nove auto dei Pontefici in piazza San Lorenzo davanti al Palazzo dei Papi. Sono state infatti recuperate le auto che venivano utilizzate in Vaticano per accogliere e trasportare le delegazioni in visita ufficiale dai Papi che si sono succeduti da Pio XI a Paolo VI. Le vetture fanno parte di una delle più grandi collezioni private al mondo di auto americane. L’occasione è quella dei 30 anni del Veteran Car Club di Viterbo, il più importante sodalizio di auto storiche del centro Italia, federato Asi.

“Siamo particolarmente orgogliosi e grati a The NB Center di poter offrire alla nostra città e ai tanti appassionati una mostra unica e straordinaria di auto che accolsero Lord Chamberlain, lo Scià di Persia, la regina Elisabetta, John e Jacqueline Kennedy"”, ha commentato Gian Carlo Carli, presidente del Club. Tra i nove pezzi unici riportati all’antico splendore con una attenzione maniacale per ogni singolo aspetto, dal motore alla carrozzeria ai velluti e alle pelli degli interni, dalle cromature alle moquette e ai ricami dorati degli interni, spicca la Checker, celebre marchio americano noto soprattutto per la produzione di taxi. Il modello di auto commissionato dal Vaticano nel 1963 e realizzato nel tipico colore nero è lo stesso reso famoso da Robert De Niro nel cult movie 'Taxi driver' .
L’esposizione gratuita e aperta a tutti consentirà di ammirare da vicino quale fosse il livello di opulenza, quasi la regalità che queste vetture americane mostravano agli ospiti dei Pontefici. Accanto a ciascuna auto ci sarà un totem con la spiegazione bilingue delle caratteristiche e le immagini del tempo. Un gruppo di esperti sarà a disposizione per illustrare le circostanze politiche (dittatura, seconda guerra mondiale, crisi di Cuba, Concilio vaticano II) in cui le automobili furono utilizzate. Da Palermo giungerà donna Costanza Afan de Rivera, nipote di Ignazio e Franca Florio in qualità di madrina della manifestazione.

Enit / Turismo, il Piemonte fa rotta sulla Cina



Fino al 17 maggio la Regione Piemonte, in coordinamento con VisitPiemonte, la società in house per la valorizzazione turistica e agroalimentare della Regione Piemonte partecipata anche da Unioncamere, fa rotta sulla Cina con alcuni importanti appuntamenti a Pechino e a Shanghai. Ieri, nella sede dell’Istituto Italiano di Cultura di Pechino, VisitPiemonte ha raccontato la regione a media e operatori cinesi nel corso della presentazione “An unexpected experience of art, culture, food and wine, landscape: Torino, Piemonte, Italy…a surprise every day!”. Oggi sarà la volta di Shanghai, dove il Piemonte, e le altre regioni italiane presenti a ITB China, avranno l’opportunità di incontrare oltre 600 buyers cinesi alla cena di gala allo Shangri–La Hotel Pudong, che li vedrà ospiti di ITB China ed ENIT Italia, main sponsor di ITB China 2019. Dal 15 al 17 maggio il Piemonte entrerà nel vivo di ITB China, la fiera b2b dedicata esclusivamente al networking di settore e alla promozione del travel management in Cina, in programma al World Expo Convention & Exhibition Center di Shanghai. VisitPiemonte accoglierà media e operatori allo spazio ENIT Italia, insieme all’ATL Turismo Torino e provincia, l’ATL Biella e l’ATL Distretto Turistico dei Laghi, oltre ad un gruppo selezionato di tour operator. Il 16 maggio in conferenza stampa, sarà presentata l’offerta turistica della regione. A seguire media e operatori cinesi saranno invitati a scoprire i segreti del re dell’aperitivo, nato a Torino, con una speciale “Esperienza Vermouth”.


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