Musei civici, a Roma torna la prima domenica del mese gratis
Domenica 7 giugno si riparte anche con la prima domenica con ingresso gratuito per tutti nel Sistema Musei in Comune di Roma Capitale. Tutti, previa prenotazione obbligatoria allo 060608, potranno accedere gratuitamente nei Musei Civici, di nuovo aperti al pubblico dopo il lungo periodo di chiusura dovuto all'emergenza sanitaria.
Aperte nuovamente anche le aree archeologiche dei Fori Imperiali (ingresso dalla Colonna Traiana e uscita dal Foro di Cesare su via dei Fori Imperiali) dalle 08.30 alle 19.15 (ultimo ingresso 18.15) e del Circo Massimo (a esclusione di Circo Maximo Experience) dalle 9.30 alle 19.00 (ultimo ingresso 18.00).
L'iniziativa è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura.
"In questa fase di difficoltà economica per tanti e tante famiglie avere la possibilità di trascorrere del tempo insieme (sempre seguendo le indicazioni come la prenotazione obbligatoria, il distanziamento e l'uso della mascherina) sia nei Musei civici come al Circo Massimo e ai Fori Imperiali - dice Luca Bergamo, Vicesindaco di Roma con delega alla Crescita culturale - credo sia un'opportunità che a Roma vogliamo continuare a sostenere: un messaggio positivo di ripresa attraverso la vita culturale accessibile a tutti, alla scoperta della storia, della scienza, dell'arte e dell'archeologia". Si potranno visitare le collezioni permanenti di Musei Capitolini, Museo di Roma a Palazzo Braschi, Museo dell'Ara Pacis, Mercati di Traiano - Museo dei Fori Imperiali, Centrale Montemartini, Museo di Roma in Trastevere, Galleria d'Arte Moderna, Musei di Villa Torlonia, Museo Civico di Zoologia, Museo Carlo Bilotti - Aranciera di Villa Borghese, Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco, Museo Napoleonico, Museo Pietro Canonica, Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina, Museo di Casal de' Pazzi, Museo delle Mura. Si potrà inoltre tornare a vedere dal vivo alcune delle esposizioni presenti nei musei, la maggioranza delle quali a ingresso gratuito ad eccezione della mostra Canova. Eterna bellezza al Museo di Roma e della mostra C'era una volta Sergio Leone al Museo dell'Ara Pacis. (ANSA).
Turismo: decalogo della ripartenza per operatori
Non avere fretta, non "ospedalizzare" la vacanza e al bando i messaggi
troppo positivi alla #andràtuttobene. La drammatica fase che l'industria
turistica nazionale sta vivendo - ma non solo quella nazionale - porta
molte destinazioni turistiche ad agire in maniera affrettata, basando le
proprie scelte di comunicazione e marketing sulla necessità di dare una
risposta più interna (quindi agli operatori della filiera turistica)
che non esterna (quindi ai mercati ed ai clienti), correndo quindi il
rischio di usare linguaggi, tempi e strumenti errati. In questa
difficile fase tutte le destinazioni - nessuna esclusa
- deve considerare alcuni elementi sui quali fondare le proprie
riflessioni. Innanzitutto non vi sono riscontri storici di riferimento, in quanto non si sono mai manifestate situazioni che hanno avuto la stessa negativa incidenza sul sistema turistico. Poi il settore turistico non è stato solamente il primo ad entrare nella spirale della crisi, ma sarà anche l'ultimo ad uscirne, in quanto le condizioni che limitano gli spostamenti delle persone non si basano solamente su fattori strutturali (contrazione economica, riduzione dei sistemi di mobilità, etc.) ma anche su un'inquietudine che genera mancanza di sicurezza (ipocondria, agorafobia, etc.), che non finirà col termine del lockdown. Infine la validità delle rilevazioni sulle tendenze della clientela - effettuate in questi giorni - è pressoché nulla: per avere a disposizione dati validi, quindi non condizionati dalla situazione contingente, occorrerà attendere almeno 15 giorni dopo il termine del lockdown e in questo scenario, cambierà anche la spinta motivazionale che stimolerà i nostri connazionali - ed anche gli stranieri - a decidere se e come trascorrere un periodo di vacanza. Ecco il decalogo degli esperti di Jfc che si occupa di marketing turistico:
- delineare, con le associazioni e gli operatori della filiera
turistica, un unico topic di comunicazione per tutta la destinazione e gli operatori;
- attivare - dal giorno successivo al termine del lockdown -
una campagna di comunicazione di "avvicinamento" alla clientela fedele ed una reale vicinanza di "sentimenti";
- evitare, in questa fase, proposte e stimoli commerciali,
puntando invece alla ri-attivazione della relazione e di un clima di fiducia con la clientela (con l'utilizzo prevalente degli strumenti digitali);
- evitare altresì messaggi troppo positivi (come "andrà tutto
bene") e fare attenzione alla comunicazione interna troppo negativa, generata dal sentiment degli operatori locali (che circola velocemente in rete);
- avviare, non prima di 15/20 giorni dall'inizio della fase 2,
azioni di riposizionamento sul mercato, puntando a valorizzare al massimo le opzioni legate alla possibilità di trovare spazi "personali ed individuali" ed alle eccellenze del territorio;
- evitare, in questa fare, di stimolare gli ospiti con
agevolazioni, sconti, promozioni, che verrebbero viste come azioni di "svendita" del servizio e della destinazione, abbassando la brand equity;
- lasciare ai singoli operatori la possibilità di ospitare
medici ed infermieri impegnati nell'emergenza: non è, questo, un tema sul quale costruire una campagna di comunicazione post covid-19;
- mai usare termini sanitari nella comunicazione turistica:
nessuno è interessato a soggiornare in una località-ospedale, ma tutti vogliono poter non pensare al covid-19, tantomeno in vacanza;
- usare, al contrario, termini legati alla sicurezza (anche
sanitaria), alla salubrità, alla sostenibilità, etc.;
- predisporre un Crisis Exit Plan, nel quale vengono delineate
le azioni necessarie da attuare nei vari step, con validità ben oltre la fase 2 e cadenzate sino all'estate 2021. (ANSA).
- deve considerare alcuni elementi sui quali fondare le proprie
riflessioni. Innanzitutto non vi sono riscontri storici di riferimento, in quanto non si sono mai manifestate situazioni che hanno avuto la stessa negativa incidenza sul sistema turistico. Poi il settore turistico non è stato solamente il primo ad entrare nella spirale della crisi, ma sarà anche l'ultimo ad uscirne, in quanto le condizioni che limitano gli spostamenti delle persone non si basano solamente su fattori strutturali (contrazione economica, riduzione dei sistemi di mobilità, etc.) ma anche su un'inquietudine che genera mancanza di sicurezza (ipocondria, agorafobia, etc.), che non finirà col termine del lockdown. Infine la validità delle rilevazioni sulle tendenze della clientela - effettuate in questi giorni - è pressoché nulla: per avere a disposizione dati validi, quindi non condizionati dalla situazione contingente, occorrerà attendere almeno 15 giorni dopo il termine del lockdown e in questo scenario, cambierà anche la spinta motivazionale che stimolerà i nostri connazionali - ed anche gli stranieri - a decidere se e come trascorrere un periodo di vacanza. Ecco il decalogo degli esperti di Jfc che si occupa di marketing turistico:
- delineare, con le associazioni e gli operatori della filiera
turistica, un unico topic di comunicazione per tutta la destinazione e gli operatori;
- attivare - dal giorno successivo al termine del lockdown -
una campagna di comunicazione di "avvicinamento" alla clientela fedele ed una reale vicinanza di "sentimenti";
- evitare, in questa fase, proposte e stimoli commerciali,
puntando invece alla ri-attivazione della relazione e di un clima di fiducia con la clientela (con l'utilizzo prevalente degli strumenti digitali);
- evitare altresì messaggi troppo positivi (come "andrà tutto
bene") e fare attenzione alla comunicazione interna troppo negativa, generata dal sentiment degli operatori locali (che circola velocemente in rete);
- avviare, non prima di 15/20 giorni dall'inizio della fase 2,
azioni di riposizionamento sul mercato, puntando a valorizzare al massimo le opzioni legate alla possibilità di trovare spazi "personali ed individuali" ed alle eccellenze del territorio;
- evitare, in questa fare, di stimolare gli ospiti con
agevolazioni, sconti, promozioni, che verrebbero viste come azioni di "svendita" del servizio e della destinazione, abbassando la brand equity;
- lasciare ai singoli operatori la possibilità di ospitare
medici ed infermieri impegnati nell'emergenza: non è, questo, un tema sul quale costruire una campagna di comunicazione post covid-19;
- mai usare termini sanitari nella comunicazione turistica:
nessuno è interessato a soggiornare in una località-ospedale, ma tutti vogliono poter non pensare al covid-19, tantomeno in vacanza;
- usare, al contrario, termini legati alla sicurezza (anche
sanitaria), alla salubrità, alla sostenibilità, etc.;
- predisporre un Crisis Exit Plan, nel quale vengono delineate
le azioni necessarie da attuare nei vari step, con validità ben oltre la fase 2 e cadenzate sino all'estate 2021. (ANSA).
#sceglilitalia Turismo Italia / per un’estate in cui possa splendere il sole delle speranze e delle possibilità realizzate
Carissimi Amici e Amiche,
vi scrivo per condividere
con voi le ansie e le speranze che, in questo periodo, albergano tra di
noi e ci stanno spingendo a fare scelte inedite che toccano il nostro
modo di stare insieme e di vivere la fede.
Piazze che si svuotano, porte che si chiudono, dietrofront su tanti
fronti, economia col fiatone. Cosa ci chiede questo tempo? Non certo di
atterrare le nostre speranze. E neppure di fare di ogni porta una
frontiera. Penso, invece, che questo tempo ci chieda
di trovare strade possibili su cui realizzare i nostri programmi e modi
creativi di portare gli uni i pesi degli altri, nella logica della
convivialità e del dono.
L’Ufficio nazionale per la
pastorale del tempo libero, turismo e sport della CEI non rimane
indifferente davanti alla difficoltà che il mondo del turismo sta
passando e passerà nel prossimo periodo, ma ha bisogno
di tutta la rete territoriale di associazioni, organismi, imprese che
sul territorio nazionale animano il turismo. Perciò vi chiedo di
promuovere tutti insieme e in tutti i modi a voi possibili
una campagna dal titolo #sceglilitalia
con proposte concrete per passare le vacanze durante l’estate del 2020
nel nostro Paese, magari valorizzando i nostri Santuari e Cammini di
fede, le cooperative, gesti concreti
delle varie diocesi, e le imprese che lavorano nella valorizzazione del
patrimonio culturale ecclesiale e che propongono esperienze sul
territorio e la fitta rete delle nostre case per ferie, ostelli, case
vacanze.
Chiedo di diffondere
questo messaggio e, se possibile, di concretizzarlo per il bene comune e
per un’estate in cui possa splendere il sole delle speranze e delle
possibilità realizzate, perché nessuno si senta abbandonato,
ma tutti sentano un pezzo del peso di questo tempo difficile,
sollevarsi da sopra le spalle.
Don Gionatan De Marco
Direttore dell'Ufficio Nazionale per la Pastorale del Tempo libero Turismo e Sport - Conferenza Episcopale Italiana
Direttore dell'Ufficio Nazionale per la Pastorale del Tempo libero Turismo e Sport - Conferenza Episcopale Italiana
#sceglilitalia Turismo religioso di qualità al Sacro Monte Calvario di Domodossola
IL Sacro Monte Calvario con la casa di Ospitalità Religiosa dei Padri
Rosminiani si propone come meta ideale per un turismo religioso di
qualità #sceglilitalia (ospitalità aperta dal 16 Febbraio al 31 Ottobre
2020).
La
Casa del Sacro Monte Calvario è un luogo ideale per organizzare ritiri,
esercizi spirituali, incontri di gruppo, vacanze e fine settimana di
condivisione, corsi biblici, meditazioni, discernimento, presentazioni,
convegni, concerti musicali, incontri e vacanze studio.
Durante
la permanenza al Sacro Monte Calvario è possibile sperimentare la pace e
silenzio di un luogo completamente immerso nella natura e tranquillità,
circondato da un ampio giardino realizzato sui resti di un antico
castello medievale.
La
casa dispone di quattro aree notte distinte e gestibili in modo
indipendente. Sono presenti camere singole e doppie, tutte dotate di
bagno interno con acqua calda, doccia, sanitari, wifi gratuito.
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