L’indagine di
SAP Concur e Wakefield Research descrive le principali preoccupazioni tra i
viaggiatori d'affari, tra cui la sicurezza personale e le molestie femminili e
LGBTQ+, nonché le frustrazioni dei dipendenti per le aziende che non sfruttano a
pieno le tecnologie.
Il 58% degli
intervistati afferma di aver modificato le proprie modalità di viaggio perché
non si sentiva sicuro, mentre il 52% dei viaggiatori d'affari cita la sicurezza
dei viaggi come la formazione più preziosa che la propria azienda potrebbe
fornire.
Più di tre
viaggiatrici d'affari su quattro (77%) hanno subito molestie o maltrattamenti
durante i loro viaggi. Alle donne viene chiesto se viaggiano con il marito
(42%), vengono ignorate dal personale dipendente (38%) o ricevono apprezzamenti
inopportuni mentre lavorano (31%).
La stragrande
maggioranza (95%) dei viaggiatori LGBTQ+ ha nascosto il proprio orientamento
sessuale durante una trasferta, principalmente per proteggere la propria
sicurezza (57%).
Vimercate, 2 dicembre 2019 - I business traveller
riferiscono di sentirsi ancora insicuri, con donne e LGBTQ+ che subiscono
regolarmente molestie durante i viaggi di lavoro. I risultati del sondaggio
condotto da Wakefield Research per SAP Concur, leader mondiale per soluzioni di
gestione di viaggi, spese e fatture, hanno identificato le preoccupazioni per la
sicurezza personale durante le trasferte e la frustrazione per alcune aziende
che sembrano porre gli interessi personali e economici davanti alle esigenze dei
dipendenti. Su un campione di 7.850 viaggiatori in 19 mercati globali è emerso
che più di tre donne d'affari su quattro hanno subito molestie durante una
trasferta di lavoro e più di una su due cambia i propri piani a causa di
problemi di sicurezza.
Spesso i
viaggiatori si sentono insicuri
Il 58% degli
intervistati afferma di aver modificato le proprie modalità di viaggio perché
non si sentiva sicuro, mentre il 52% dei viaggiatori d'affari cita la sicurezza
durante le trasferte come l’aspetto più importante che la propria azienda
potrebbe fornire.
I Millennial sono
più sensibili ai fatti di attualità: negli ultimi 12 mesi, il 42% dei
viaggiatori d'affari in questa fascia di età ha ridotto i viaggi verso
determinate località a causa di disordini politici o rischi per la salute,
rispetto al 36% di Gen Xers e al 23% di Baby Boomers. Quasi altrettanti
Millennial (40%) hanno selezionato un volo in base al tipo di compagnia aerea,
rispetto al 33% di Gen Xers e al 21% di Boomer.
Quasi un terzo
(31%) dei viaggiatori d'affari dà la priorità alla propria sicurezza come il
fattore più importante durante un viaggio di lavoro, ma oltre la metà (54%)
ritiene che questo aspetto non sia la priorità della propria
azienda.
Le donne
che viaggiano segnalano molestie e episodi di
sessismo
Più di tre
viaggiatrici d'affari su quattro (77%) hanno subito molestie o maltrattamenti
durante i loro viaggi. Alle donne viene chiesto se viaggiano con il marito
(42%), vengono ignorate dal personale dipendente (38%) o ricevono apprezzamenti
inopportuni mentre lavorano (31%).
Quasi la metà
delle ragazze è discriminata durante un viaggio di lavoro. Il 46% delle donne
della Gen Z riferisce di essere stato invitato a viaggiare con il marito
rispetto al 31% dei Boomer. Allo stesso tempo, il 41% delle Millennial è stato
ignorato dal personale dipendente rispetto al 23% dei Boomer.
I
viaggiatori LGBTQ+ nascondono aspetti della loro identità quando viaggiano per
lavoro
La stragrande
maggioranza (95%) dei viaggiatori LGBTQ+ afferma di aver nascosto il proprio
orientamento sessuale durante un viaggio di lavoro, principalmente per
proteggere la propria sicurezza (57%). L'85% ha modificato le proprie modalità
di viaggio per motivi di sicurezza personale, rispetto al solo 53% dei colleghi
non LGBTQ+.
I viaggi
di lavoro non stanno diventando più semplici o meno
stressanti
Il 67% ritiene
che la propria azienda sia in ritardo rispetto all'adozione delle ultime
tecnologie per facilitare i viaggi di lavoro. La stragrande maggioranza dei
viaggiatori d'affari (94%) è disposta a condividere le informazioni personali
per migliorare la propria esperienza di viaggio d'affari, un dato molto
significativo in un'epoca di problemi legati alla privacy dei dati. Il 37% dei
business travellers sono più stressati prima di un viaggio quando devono
pianificare, prenotare e organizzare da soli. D'altro canto, al rientro, il 24%
dei viaggiatori preferirebbe “andare dal dentista piuttosto che compilare una
nota spese”.
«I problemi
della società e le esperienze dei dipendenti hanno un impatto crescente sul modo
in cui viaggiamo. Con questi cambiamenti derivano nuove aspettative da parte dei
dipendenti in viaggio che non devono passare inosservate», ha
dichiarato Mike Koetting, Chief Strategy Officer di SAP
Concur. «Mentre le aziende continuano a cercare di
massimizzare la soddisfazione dei viaggiatori, la realtà è che i dipendenti
hanno fame di maggiore empatia, orientamento e migliori strumenti tecnologici
mentre si imbattono in frustrazioni comuni e preoccupazioni individuali,
lasciando spazio per il miglioramento per imprese di ogni
dimensione».
Il sondaggio
è stato condotto da Wakefield Research nel periodo luglio-agosto 2019 su un
campione di 7.850 viaggiatori d'affari, cioè coloro che viaggiano per affari tre
o più volte all'anno dai seguenti mercati: Australia, Belgio, Brasile, Canada,
Cina, Hong Kong, Taiwan, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, India,
Giappone, Lussemburgo, Messico, Paesi Bassi, Norvegia, Singapore, Malesia,
Svezia, Regno Unito e Stati Uniti.
fonte: comunicatostampa SAP
Concur
Nessun commento:
Posta un commento